sabato 24 febbraio 2018

Domenica, 25 febbraio 2018 - II di Quaresima (B)




NON HA RISPARMIATO IL PROPRIO FIGLIO

Seconda domenica di quaresima: come ogni anno, la liturgia propone il passo della trasfigurazione di Gesù; quest'anno, nel racconto di Marco (9,2-10), comprendente una di quelle sue pittoresche annotazioni che rendono il suo vangelo così vivace. 
Gesù prende con sé gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, li conduce su un monte, e davanti a loro si trasfigura, cioè cambia aspetto; le sue vesti diventano splendenti: tanto che, annota Marco, "nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche". 
A parte il peregrino confronto, l'episodio si arricchisce di momenti che lo rendono denso di significati. Tra gli altri è di grande rilievo il riconoscimento e il richiamo della voce che si ode: "Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!" 
Conviene poi puntare l'attenzione sulla frase conclusiva: "Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti". 
Gesù dunque si trasfigura, mostrando ai tre la propria immortale divinità; poi preannuncia la propria morte e risurrezione: insomma la Pasqua. E' il mistero in cui si intrecciano la sua umanità e la sua divinità, il mistero di un dono giunto sino a dare la vita per riscattare l'uomo, tutti gli uomini, e consentire loro di giungere a Dio, a quel Dio che riconosce Gesù come Figlio e che lo stesso Gesù ha poi insegnato essere, e invocare, come il Padre nostro che sta nei cieli. 
Un padre e il suo unico figlio sono i protagonisti anche della prima lettura (Genesi 22,1-18). Siamo alle origini del popolo d'Israele: al capostipite, Abramo, Dio ha promesso una numerosa discendenza, pur se è ormai vecchio e senza figli. Pare realizzarla, quando gliene concede uno, Isacco, sola via perché la promessa si compia; perciò si può capire quale sia lo smarrimento di Abramo, quando Dio gli chiede di offrirglielo in sacrificio. 
Smarrimento, non per la richiesta di mettere a morte il ragazzo: l'offerta anche dei propri figli alle divinità rientrava nei costumi dell'epoca; per quanto dolorosa potesse essere la richiesta, Abramo avrà pensato che il suo Dio non fosse in ciò diverso da quello degli altri popoli. Ma proprio non ne capiva la logica: quale discendenza avrebbe avuto, mettendo a morte quell'unico figlio? 
Tuttavia la richiesta era inequivocabile, ed egli obbedì. Prese il ragazzo, lo portò su un monte, eresse un altare, afferrò il coltello e stava per colpire quando Dio lo fermò: "Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito. Perché hai fatto questo, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare". 
La discendenza di Abramo è davvero numerosa: come loro capostipite lo riconoscono non solo gli ebrei ma anche i musulmani (i quali lo chiamano "l'Amico di Dio") e sul piano spirituale anche i cristiani (la liturgia cattolica lo chiama "padre nella fede"). Ma la terribile prova cui egli fu sottoposto aiuta a capire il sacrificio di Gesù: il Padre suo ha risparmiato il figlio di Abramo, ma non ha risparmiato il proprio! Il mistero è tanto profondo da rendere inadeguato ogni commento. 
Lo fa per noi l'apostolo Paolo, nella seconda lettura di oggi (Romani 8,31-34): "Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui?" Ogni cosa: e conoscendo l'apostolo di certo egli non intendeva cose come la salute, i soldi, il successo e quant'altro può desiderare un uomo abituato a camminare terra-terra. Dio, in virtù della Pasqua del suo Figlio, dona agli uomini ogni cosa che vale davvero, perché non si esaurisce nel breve volgere della vita terrena.
                
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SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della seconda settimana di Quaresima
 9,30 DEFF. CARLON DOMENICO, GIOVANNA E GIUSEPPE ord. famiglia

VENERDI’ della seconda settimana di Quaresima
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Terza di Quaresima
11,00 ANN. DEF. RIZZO ALBANO
          MESSA PER LA FAMIGLIA POLESE ELIO

OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: N.N., €. 15; N.N., €. 40.

A DARDAGO

MARTEDI’ della seconda settimana di Quaresima
17,00 DEF.TA ZANUS FORTES NENSI ord. famiglia

GIOVEDI’ della seconda settimana di Quaresima
17,00 DEF.TA ZAMBON LINDA MAO

SABATO Terza Domenica di Quaresima
18,00 ANN. DEF. ZAMBON PIETRO BISO
          DEFF. GIOACHIN ANDREA E NINA

OMENICA Terza di Quaresima
18,00 DEFF. JANNA ALFREDO, ANGELA E CHIARA
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della seconda settimana di Quaresima
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Terza di Quaresima
10,00 ANN. DEF. CARNIEL LIDO ord. sorella Elena
          ANN. DEF.TA SCANDOLO ALBA IN BESA
          DEF.TE CARDUCCI MADDALENA E VILLANI GIULIA
                   
AVVISI COMUNI

PRIMO VENERDI’ DEL MESE
Venerdì prossimo 2 marzo è il primo venerdì del mese. Passerò a portare la Comunione nelle case.

APPUNTAMENTI QUARESIMALI

                                
 VIA CRUCIS QUARESIMALE

Ogni venerdì di quaresima la pia pratica della via Crucis avrà luogo:
a Santa Lucia alle ore 16
a Budoia alle ore 16,30 seguita dalla S. Messa alle ore 17
a Dardago alle ore 18

CARITA’ QUARESIMALE

Durante la Santa Quaresima sono proposte due iniziative:
-        La cassetta del pane per amor di Dio in favore delle nostre Missioni nel mondo. Si prendono in Chiesa e si riconsegnano piene (e non con 50 centesimi) durante il triduo pasquale in Chiesa.
-        Prodotti alimentari non degradabili per le famiglie povere da consegnare negli appositi cesti in Chiesa

OPERE PENITENZIALI

Ogni venerdì di Quaresima è giorno di astinenza dai cibi particolarmente prelibati.

sabato 17 febbraio 2018

Domenica 18 febbraio 2018 - I di Quaresima (B)



COME VINCERE IL MALIGNO

Gesù sospinto nel deserto! 
La prima domenica di Quaresima ci parla di una realtà invisibile ma onnipresente nella nostra vita, come fu presente anche nella vita di Gesù: quella del tentatore. La nostra battaglia, oltre che contro il mondo e la carne, è contro gli spiriti del male. 
Da quando furono precipitati e ridotti a strisciare non sopportano di vedere qualcuno in piedi e fanno di tutto per farlo strisciare: ecco cosa ci rende il peccato esseri striscianti e schiavi del maligno. Uno che è in piedi può guardare in faccia l'interlocutore, ma chi striscia no! Il cristiano non separa gli esseri in buoni e cattivi, ma in schiavi e liberi. I buoni sono liberi, i cattivi sono schiavi. 
Nelle tentazioni di Gesù, il maligno ha tentato l'impossibile: dividere Dio da Dio, non per niente si chiama il divisore. Ma Gesù in forza dell'unione ipostatica è uno con Dio: la sua umanità non può disgiungersi dalla sua divinità; nessuna tentazione potrà mai farlo cadere, proprio in forza di questa unione. Suo cibo è fare la volontà del padre, non può volere altro. Mentre noi siamo centomila volontà diverse, non siamo uno col Padre, siamo frantumati, ridotti in mille frammenti. Attirati di qua e di là, dilaniati da desideri contrastanti: la volontà vuole il bene, ma la sensibilità è debole ed è incapace di volere sempre e solo il bene. 
La ragione dice una cosa e la libertà vuole andare da un'altra parte. E bisogna stare attenti a scegliere il male perché una volta che l'hai scelto questo ti verrà sempre a cercare: si crea un solco e il tuo piede ci va sempre a finire dentro. Rubare una matita non è niente, ma crea l'inclinazione al furto. Dobbiamo essere molto più vigilanti. Dobbiamo riprendere l'abitudine dell'esame di coscienza. 
Qualcuno diceva che siamo in un tempo in cui si moltiplicano gli esami: esami clinici a non finire, esami di scuola, concorsi ecc.; l'unico esame in via di sparizione è quello di coscienza. Peggio, chi non sa più leggere dentro di sé, diceva uno psicologo, è un analfabeta spirituale e lungi dal fare l'esame di coscienza fa piuttosto l'esame di incoscienza, cioè non è più capace di riconoscere i propri peccati.
Ad un uomo che, provocatore, asseriva di non peccare mai un celebre predicatore rispose: “Ah sì? Può anche darsi, ma io conosco solo due categorie di persone che non peccano: quelli che non hanno ancora l'uso della ragione e quelli che l'hanno persa del tutto!”. 
Ecco cosa sta perdendo il mondo: la ragione! E l'unica proposta che ci fa è questa: preferite essere: animali o uomini senza ragione? E per di più mentitori perché San Giovanni dice che “chi afferma di essere senza peccato è un mentitore”. Ma, per fortuna, c'è ancora chi è capace di ammettere di essere peccatore, però ha paura di riconoscerlo. Ebbene questa paura è la più pericolosa che ci sia: il peccato è perdonabile e il peccatore è salvabile: anzi, è salvabile solo quando si riconosce tale. 
“Le tue colpe ti saranno rimesse nel momento stesso in cui le riconoscerai”, diceva sant'Ambrogio. E i Padri del deserto dicevano che chi sa riconoscere i propri peccati è più grande di chi risuscita un morto. Chiediamo dunque con piena fiducia il perdono divino sicuri che ci verrà sempre accordato e respingiamo ogni tentazione nel nome di Gesù e vinceremo nel suo nome. 
Da soli è dura, ma con Lui la vittoria è sicura!

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SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI della prima settimana di Quaresima
 9,30 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

VENERDI’ della prima settimana di Quaresima
17,00 DEFF. GIACHINI BRUNO E SPRANGHER ANTONIO, ord. Moglie Marianna

DOMENICA Seconda di Quaresima
11,00 DEFF. ANGELIN CIPRIANO E DEDOR LUIGIA
          DEFF. ZAMBON ROLANDO E MASIERO MARIA

OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: per funerale di Callegari Italo, €. 270; classe 1947, €. 35; N.N., €. 30; N.N., €. 10; pro Oratorio, N.N., €. 20.

A DARDAGO

MARTEDI’ della prima settimana di Quaresima
17,00 DEFF. CARLON VERONICA, DUILIO E REDENTO

GIOVEDI’ Cattedra di San Pietro Apostolo
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Seconda Domenica di Quaresima
18,00 ANN. DEF.TA DA ROS FERNANDA
          ANN. DEF. BOCUS LORENZO
          DEFF. FRANCESCO, CLOTILDE E ARTURO

DOMENICA Seconda di Quaresima
18,00 DEFF. BUSETTI ANNA, PIETRO E FAMILIARI
          DEF. ZAMBON LUIGI MARIN ord. coscritti 1949
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: per funerale di Zanus Fortes Nensi, €. 150; classe 1947, €. 35; offerte Madi, €. 255.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della prima settimana di Quaresima
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Seconda di Quaresima
10,00 ANN. DEF. RIZZO ETTORE
          ANN. DEF. LAVEZZARI PIERLUIGI
          ANN. DEF. PASTORUTTI LORENZO
          ANN. DEF. FORT VALENTINO
          MESSA PER LE ANIME ord. persona devota
                   
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali, N.N.,€. 20; Classe 1947, €. 35. Carniel Elena offre, per ceri santissimo, €. 50.
              
AVVISI COMUNI

APPUNTAMENTI QUARESIMALI

                                

VIA CRUCIS QUARESIMALE

Ogni venerdì di quaresima la pia pratica della via Crucis avrà luogo:
a Santa Lucia alle ore 16
a Budoia alle ore 16,30 seguita dalla S. Messa alle ore 17
a Dardago alle ore 18

CARITA’ QUARESIMALE

Durante la Santa Quaresima sono proposte due iniziative:
-        La cassetta del pane per amor di Dio in favore delle nostre Missioni nel mondo. Si prendono in Chiesa e si riconsegnano piene (e non con 50 centesimi) durante il triduo pasquale in Chiesa.
-        Prodotti alimentari non degradabili per le famiglie povere da consegnare negli appositi cesti in Chiesa

OPERE PENITENZIALI

Ogni venerdì di Quaresima è giorno di astinenza dai cibi particolarmente prelibati.



sabato 10 febbraio 2018

Domenica, 11 febbraio 2018 - VI del Tempo Ordinario (B)



REGOLE INFRANTE

Oggi raccogliamo cocci. Cocci di cosa? Di regole infrante. Da chi? Nientemeno che da Gesù e da un lebbroso e lo vediamo nel terzo miracolo che Gesù fa dall'inizio del suo ministero in Galilea che è appunto la guarigione del lebbroso. 
Lebbra: parola terrificante, male devastante, isolamento totale. Chi ne era affetto veniva considerato impuro e relegato fuori dalle mura della città col divieto assoluto di avvicinare qualcuno: diventava un rifiuto umano. Ebbene, il lebbroso di questo Vangelo, contravviene arditamente ad ogni prescrizione legale ed infrange scrupolosamente tutte quelle regole. 
Avendo sentito parlare di Gesù e dei suoi poteri straordinari, si mette in cammino, entra nella città, si avvicina a Gesù, cosa assolutamente proibita, e lo supplica di guarirlo. E Gesù mosso a compassione, infrange anche Lui ogni regola di prudenza e di prescrizione legale: invece di scansarlo accuratamente, stende la mano, lo tocca - quando era severamente proibito farlo - e la malattia sparisce. 
Regole infrante con regale libertà... e la lebbra se ne va! Infrante dal Maestro, con libertà e infrante dal lebbroso, con umiltà .Regole che servivano solo ai sani per stare alla larga dai malati di lebbra. 
Di solito le regole le devono osservare i malati, ma qui ad osservarle erano i sani. 
Mi colpisce questa umiltà ma anche l'ardimento del lebbroso che supplica in ginocchio “Se vuoi puoi guarirmi”. In questa supplica oltre all'umiltà è racchiusa una perfetta teologia e precisamente due attributi divini che il lebbroso, pur non avendo probabilmente mai studiato teologia, elenca. L'onnipotenza e il volere infallibile. 
“Se vuoi”. A Dio basta volere un  cosa e questa esiste. Immediatamente. Noi abbiamo un bel volere salute perfetta, eterna giovinezza ecc. ma abbiamo. l'esatto contrario. Solo per Dio potere è volere. 
“Puoi guarirmi” Ecco l'onnipotenza in atto. Lui puo' ciò che vuole”. 
Noi vogliamo ciò che non possiamo. 
E se il Vangelo finisse qui andrebbe bene,ma non finisce qui. Gesù manda il lebbroso dai sacerdoti raccomandandogli di non dire niente a nessuno. Perché? Primo, perché erano loro gli ufficiali sanitari che certificavano l'avvenuta guarigione e reintegravano nel consorzio umano il povero reietto. Secondo, probabilmente perché se si fermava a parlarne con chicchessia, ritardava il suo pieno reintegro nella società. E terzo per non rivelare il segreto messianico che è presente in Marco fino all'ottavo capitolo. 
Ma un potere ce l'aveva anche quel povero lebbroso: quello della fede che scatenò il miracolo della guarigione. E noi ce l'abbiamo ancora quel potere? Crediamo ancora che a Dio nulla è impossibile? Crediamo ancora che abbiamo un Padre che sta nei cieli e che noi siamo figli? Oppure si nasce figli dell'uomo e ci vuole tutta una vita per diventare figli di Dio? Chiediamo il suo aiuto e aspettiamo la sua risposta? 
Ecco cosa potrebbe risponderci il Padre nostro che è nei cieli "Caro figlio che sei sulla terra, sempre così indaffarato, preoccupato, frastornato e scombussolato; ma perché non alzi mai gli occhi al cielo? Non sai che hai un Padre che si occupa di te, ti ama, ti chiama, aspetta solo un tuo cenno?

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SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA


MERCOLEDI'  delle Ceneri
 9,30 DEFF. LUIGI E LUIGIA E FAMILIARI POVOLEDO E PANIZZUT

VENERDI' dopo le Ceneri
17,00 DEFF. CARLON LUIGI E VIRGINIO ord. fam. Carlon Mauro

DOMENICA Prima di Quaresima
11,00 MESSA DI 7° DEF. CALLEGARI ITALO
          DEF.TA SCARPAT MARIA
          ANN. DEF.TA FORT ANNA MARIA


A DARDAGO

MARTEDI’ della sesta settimana del Tempo Ordinario
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

MERCOLEDI' delle Ceneri
18,30 DEFF. ZAMBON ROSA, PIETRO E FAMILIARI PETOL

GIOVEDI’ dopo le Ceneri
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Prima Domenica di Quaresima
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA ZAMBON CLARA  
          DEF.TA ZAMBON FIORINA
          DEF. ZAMBON TARCISIO
          DEF.TA MENEGOZ ORSOLINA
          DEFF. ZAMBON ANGELA E VALENTINO SCLOFA

DOMENICA Prima di Quaresima
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Dal ricavato offerte presepio in Chiesa, per vestine chierichetti, €. 50. 
Per matrimonio di Bordignon Marco e Zambon Elisabetta, €. 200.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della sesta settimana del Tempo Ordinario
17,00 ANN. DEF. DON ROMANO ZOVATTO

MERCOLEDI’ delle Ceneri
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Prima di Quaresima
10,00 DEF.TE SOLDA’ CELESTE E TERESA
          DEFF. SOLDA’ BRUNA E PASTORUTTI CLAUDIA E CLAUDIO
          DEFUNTI FAMIGLIA CARLI
                   
OFFERTE Offrono, per installazione lampadario: Rizzo Olga €. 300; N.N., €. 200; N.N., €. 30; N.N., per riscaldamento, €. 20.
              
 AVVISI COMUNI


 APPUNTAMENTI QUARESIMALI

 MERCOLEDI’ DELLE CENERI

Mercoledì prossimo 14 febbraio è il mercoledì delle Ceneri. Le Sante Messe con la benedizione e l’imposizione delle Ceneri saranno:
a Budoia, alle 9,30
a Santa Lucia, alle 17
a Dardago, alle 18,30
Le Ceneri saranno imposte a quanti lo desiderano anche al termine delle Sante Messe di domenica prossima 18 febbraio

 VIA CRUCIS QUARESIMALE

Venerdì prossimo 16 Febbraio, e per tutti i venerdì di quaresima la pia pratica della via Crucis avrà luogo:
a Santa Lucia alle ore 16
a Budoia alle ore 16,30 seguita dalla S. Messa alle ore 17
a Dardago alle ore 18

 CARITA’ QUARESIMALE

Durante la Santa Quaresima sono proposte due iniziative:
-        La cassetta del pane per amor di Dio in favore delle nostre Missioni nel mondo. Si prendono in Chiesa e si riconsegnano piene (e non con 50 centesimi) durante il triduo pasquale in Chiesa.
-        Prodotti alimentari non degradabili per le famiglie povere da consegnare negli appositi cesti in Chiesa

 OPERE PENITENZIALI

Il mercoledì delle Ceneri è giorno di digiuno e di astinenza da cibi particolarmente prelibati.
Ogni venerdì di Quaresima è giorno di astinenza dai cibi sopraccitati.



sabato 3 febbraio 2018

Domenica, 04 febbraio 2018 - V del Tempo Ordinario (B)



RISTORO DELL’ANIMA: 
LA PREGHIERA NOTTURNA DEL SIGNORE

Gesù esce dalla sinagoga e va nella casa di Simone: inizia la Chiesa. Inizia attorno ad una persona fragile, malata: la suocera di Simone era a letto con la febbre. 
Gesù la prende per mano, la solleva, la libera e lei, non più imbrigliata dentro i suoi problemi, può occuparsi della felicità degli altri, che è la vera guarigione per tutti. Ed ella li serviva: Marco usa lo stesso verbo impiegato nel racconto degli angeli che servivano Gesù nel deserto, dopo le tentazioni. 

La donna che era considerata una nullità, è assimilata agli angeli, le creature più vicine a Dio.
Questo racconto di un miracolo dimesso, così poco vistoso, senza neppure una parola da parte di Gesù, ci può aiutare a smetterla con l'ansia e i conflitti contro le nostre febbri e problemi. Ci può ispirare a pensare e a credere che ogni limite umano è lo spazio di Dio, il luogo dove atterra la sua potenza. 
Poi, dopo il tramonto del sole, finito il sabato con i suoi 1521 divieti (proibito anche visitare gli ammalati) tutto il dolore di Cafarnao si riversa alla porta della casa di Simone: la città intera era riunita davanti alla porta. Davanti a Gesù, in piedi sulla soglia, luogo fisico e luogo dell'anima; davanti a Gesù in piedi tra la casa e la strada, tra la casa e la piazza; Gesù che ama le porte aperte che fanno entrare occhi e stelle, polline di parole e il rischio della vita, del dolore e dell'amore. Che ama le porte aperte di Dio. 
Quelle guarigioni compiute dopo il tramonto, quando iniziava il nuovo giorno, sono il collaudo di un mondo nuovo, raccontato sul ritmo della genesi: e fu sera e fu mattino. Il miracolo è, nella sua bellezza giovane, inizio di un giorno nuovo, primo giorno della vita guarita e incamminata verso la sua fioritura. 
Quando era ancora buio, uscì in un luogo segreto e là pregava. Un giorno e una sera per pensare all'uomo, una notte e un'alba per pensare a Dio. Perché ci sono nella vita sorgenti segrete, alle quali accostare le labbra. Perché ognuno vive delle sue sorgenti. E la prima delle sorgenti è Dio. 
Gesù, pur assediato, sa inventare spazi. Di notte! Quegli spazi segreti che danno salute all'anima, a tu per tu con Dio. Simone si mette sulle sue tracce: non un discepolo che segue il maestro ma che lo insegue, con ansia; lo raggiunge e interrompe la preghiera: tutti ti cercano, la gente ti vuole e tu stai qui a perdere tempo; hai avuto un grande successo a Cafarnao, coltiviamolo. E Gesù: no, andiamo altrove. Cerca altri villaggi, un'altra donna da rialzare, un altro dolore da curare. 
Altrove, dove c'è sempre da sdemonizzare l'esistenza e la fede, annunciando che Dio è vicino a te, con amore, e guarisce tutto il male di vivere.



SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della quinta settimana del Tempo Ordinario
 9,30 DEF. SIGNORA OSVALDO

VENERDI’ della quinta settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEFF. CARLON LUIGI E VIRGINIO ord. fam. Carlon Mauro

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario   
11,00 ANN. DEF.TA CARLON ANNA ord. figlio
          DEF. CARLON ANGELO ANTENORE (benefattore)

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 10.



A DARDAGO

MARTEDI’ Ss. Paolo Miki e compagni martiri
17,00 ANN. DEF.TA ZAMBON CECILIA PALA
           DEFF. BASSO MARIO, LUIGI E SANTA

GIOVEDI’ San Girolamo Emiliani
17,00 DEF.TA BASTIANELLO MARCELLA

SABATO Sesta Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. PARMESAN RUGGERO, ZAMBON CLAUDIA E GIOVANNI
           DEFF. ZAMBON GIOVANNI E BIANCA BONAPARTE

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 40. Lascito testamentario vendita casa di Janna Giuseppe Bernardo, €. 7.500.


A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ Sant’Agata vergine e martire
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
10,00 MESSA DI 30° DEF.TA BESA GIUSEPPINA ord. Anita
          ANN. DEF. FORT EMILIO
          DEFF. FORT VALENTINO E LEA
          ANN. DEF.TE SOLDA’ BRUNA E PASTORUTTI CLAUDIA
                   
OFFERTE Lachin Giampietro offre, per opere parrocchiali, €. 50; N.N., per lampadario, €. 20.
              
AVVISI COMUNI

Il Vangelo della vita, gioia per il mondo

Quest’anno la Conferenza episcopale italiana ha scelto l’espressione “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” come motto per la “Giornata per la vita”. 
Questa giornata, che si tiene ogni anno la prima domenica di febbraio, è un invito particolare a ringraziare per la vita, ad esprimere la nostra gioia al riguardo e a rinnovare la nostra responsabilità per la vita. Questa ricorrenza intende ricordare a tutti noi che la vita in tutti i suoi aspetti richiede la nostra attenzione e il nostro rispetto, e intende soprattutto rinnovare in noi la gioia per il fatto che la vita della persona è santa e ha sempre a che fare con Dio stesso. 
Una volta Madre Teresa di Calcutta disse: “La gioia non può rimanere soltanto nei nostri libri di preghiere, ma deve riempire il cuore e il volto dei cristiani”. 
E Papa Francesco ci ricorda spesso: un cristianesimo triste non è cristianesimo. Se noi cristiani non abbiamo un motivo per gioire, allora chi? I cristiani promuovono la vita, s’impegnano per la vita e prendono anche posizione quando essa viene calpestata. 
La vita non è una merce, né tantomeno una merce usa e getta. Dio stesso è al principio e al termine della vita umana! Che cosa possono fare i cristiani contro la logica del mercato che oggi spesso influenza il pensiero, la parola e il comportamento degli uomini? La nostra positiva risposta cristiana è l’annuncio del Vangelo come motivo della nostra gioia. Il fondamento più profondo di questa gioia è Gesù stesso: Egli è il dono che Dio ci fa. Egli si dona a noi nell’incarnazione, nelle sue opere, nella sua morte per noi. Dono, sacrificio e amore sono la nostra risposta alla logica autoreferenziale del mercato.

GIORNATA DEL MALATO

Domenica prossima 11 Febbraio, in occasione della ricorrenza dell’Apparizione della Madonna a Lourdes la Chiesa celebra la Giornata mondiale del Malato. Pregheremo per tutti gli ammalati