sabato 30 giugno 2018

Domenica, 1 Luglio 2018 - XIII del Tempo Ordinario (B)



LA MORTE DI UNA BAMBINA E LE UNICHE
PAROLE CHE SALVANO

La casa di Giairo è una nave squassata dalla tempesta: la figlia, solo una bambina, dodici anni appena, è morta. E c'era gente che piangeva e gridava. 
Di fronte alla morte Gesù è coinvolto e si commuove, ma poi gioca al rialzo, rilancia, e dice a Giairo: tu continua ad aver fede. E alla gente: la bambina non è morta, ma dorme. E lo deridevano. 
Allora Gesù cacciò tutti fuori di casa. Costoro resteranno fuori, con i loro flauti inutili, fuori dal miracolo, con tutto il loro realismo. La morte è evidente, ma l'evidenza della morte è una illusione, perché Dio inonda di vita anche le strade della morte. 
Prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui. Gesù non ordina le cose da fare, prende con sé; crea comunità e vicinanza. Prende il padre e la madre, i due che amano di più, ricompone il cerchio degli affetti attorno alla bambina, perché ciò che vince la morte non è la vita, è l'amore. E mentre si avvia a un corpo a corpo con la morte, è come se dicesse: entriamo insieme nel mistero, in silenzio, cuore a cuore: prende con sé i tre discepoli preferiti, li porta a lezione di vita, alla scuola dei drammi dell'esistenza, vuole che si addossino, anche per un'ora soltanto, il dolore di una famiglia, perché così acquisteranno quella sapienza del vivere che viene dalla ferite vere, la sapienza sulla vita e sulla morte, sull'amore e sul dolore che non avrebbero mai potuto apprendere dai libri: c'è molta più “Presenza”, molto più “cielo” presso un corpo o un'anima nel dolore che presso tutte le teorie dei teologi 
Ed entrò dove era la bambina. Una stanzetta interna, un lettino, una sedia, un lume, sette persone in tutto, e il dolore che prende alla gola. Il luogo dove Gesù entra non è solo la stanza interna della casa di Giairo, è la stanza più intima del mondo, la più oscura, quella senza luce: l'esperienza della morte, attraverso la quale devono passare tutti i figli di Dio. Gesù entrerà nella morte perché là va ogni suo amato. Lo farà per essere con noi e come noi, perché noi possiamo essere con lui e come lui. 
Non spiega il male, entra in esso, lo invade con la sua presenza, dice: Io ci sono. Talità kum. Bambina alzati. E ci alzerà tutti, tenendoci per mano, trascinandoci in alto, ripetendo i due verbi con cui i Vangeli raccontano la risurrezione di Gesù: alzarsi e svegliarsi. I verbi di ogni nostro mattino, della nostra piccola risurrezione quotidiana. E subito la bambina si alzò e camminava, restituita all'abbraccio dei suoi, a una vita verticale e incamminata. 
Su ogni creatura, su ogni fiore, su ogni bambino, ad ogni caduta, scende ancora la benedizione di quelle antiche parole: Talità kum, giovane vita, dico a te, alzati, rivivi, risorgi, riprendi il cammino, torna a dare e a ricevere amore.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ Sant’ Elisabetta del Portogallo
 9,30 DEF.TA DEDOR LUIGIA
         DEF. SIGNORA OSVALDO

VENERDI’ Santa Maria Goretti vergine e martire
18,00  ANN. DEFF. CARLON VIRGINIO E LUIGI  ord. fratello e famiglia
           DEF. MEZZAROBBA GIAMPIETRO ord. famiglia
           DEF. SANSON GIORGIO

DOMENICA Quattordicesima del Tempo Ordinario   
11,00 DEFF. GISLON VINCENZO E ROSA
          DEF. VARNIER ANGELO
          DEF. ZAMBON FERRUCCIO

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per funerale di Zambon Luciano, €. 40; per battesimo di Siragusa Sebastian, €. 50.

A DARDAGO

MARTEDI’ San Tommaso apostolo
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

GIOVEDI’ San’Antonio Maria Zaccaria sacerdote
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Quattordicesima Domenica del Tempo Ordinario 
18,00 DEFF. ZAMBON LUIGI E GIOVANNA THAMPOGNA

DOMENICA Quattordicesima Domenica del Tempo Ordinario    
10,00 DEFF. ZAMBON CAMILLO E LIDIA PINAL
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 25; Associazione Brigata Osoppo, €. 50.


A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della tredicesima settimana del Tempo Ordinario
16,00 FUNERALE DI CAUZ RENZA

DOMENICA Quattordicesima del Tempo Ordinario 
18,00 MESSA DI 7° DEF.TA CAUZ FORT RENZA
           DEFF. RIGONI GIOVANNI BATTISTA E ANTONIETTA

OFFERTE Famiglia Zaccaria offre, per opere parrocchiali, €. 30.


A SANTA LUCIA

ROSARIO E FUNERALE

Questa sera alle ore 19 il rosario per Cauz Fort Renza, domani il funerale alle ore 16     
                        
AVVISO COMUNE

PRIMO VENERDI’ DEL MESE
Venerdì prossimo 6 luglio è il primo venerdì del mese. Passerò per la comunione nelle case.
                     
CELEBRAZIONI SETTIMANALI

Martedì 3 è la festa di San Tommaso Apostolo. Fu confermato nella fede e ammonito amorevolmente per la sua incredulità da Gesù che voleva vedere e toccare. Predicò il vangelo in Asia Minore ed evangelizzò l’India dove morì martire.
Mercoledì 4 è la memoria di Sant’Elisabetta moglie di Dionigi re del Portogallo. Ebbe molto a soffrire per i sospetti e i tradimenti coniugali del marito. Madre di due figli si adoperò fino alla morte per mettere pace tra i suoi famigliari che si combattevano per il potere. Concluse la sua vita di vedova in un monastero delle figlie di Santa Chiara.

Giovedì 5 è la memoria di Sant’Antonio Maria Zaccaria. Studiò filosofia a Pavia e medicina a Padova. Rientrato nella natia Cremona seguì la vocazione e divenne sacerdote. Fondò a Milano la Congregazione dei Barnabiti e delle Suore Angeliche. Devotissimo dell’Eucarestia, ideò la devozione delle Quarant’ore di adorazione che diffuse nella Chiesa ed ebbe una grande carica apostolica sull’esempio dell’apostolo Paolo. Morì a Cremona a soli 37 anni.

Venerdì 6 si celebra Santa Maria Goretti. Dalle natie Marche si trasferì con la famiglia nell’Agro Pontino a Nettuno per necessità di lavoro dei genitori. Rimasta orfana di padre a dieci anni, dovette lasciare la scuola per aiutare la mamma nelle faccende domestiche e nella cura dei fratellini. A dodici anni respinge le avances di Alessandro Serenelli che voleva abusare di lei e si lascia uccidere a coltellate piuttosto che cedere al giovane diciottenne. Morendo perdona il suo aggressore e prega perché si converta. Alessandro dopo anni di carcere, pentito, farà per tutto il resto della vita l’ortolano in un convento come laico e parteciperà nel 1950 in piazza San Pietro alla canonizzazione della sua martire Marietta accanto alla madre della Santa.               
                  


sabato 23 giugno 2018

Domenica, 24 giugno 2018 - XII del Tempo Ordinario (B)




CHE SARA’ MAI QUESTO BAMBINO
Giovanni il Battista è opera tutta di Dio. Per sua onnipotenza è venuto al mondo da madre sterile e avanzata negli anni. Per sua volontà è stato colmato di Spirito Santo mentre ancora era nel grembo della Madre. Da quel giorno lo Spirito Santo lo ha avvolto di sé e lo ha preparato per la missione. Spianare la via al Signore che viene, che è già in mezzo agli uomini, è ministero che occorre che venga svolto con fermezza, determinazione, fortezza, sapienza, intelligenza. Sono, queste, doti di un cuore che solo lo Spirito può creare in un uomo. Se lo Spirito non crea, l'uomo, chiunque esso sia, rimane creta impura e per lui nessuna missione di salvezza potrà mai essere compiuta. Giovanni dallo Spirito Santo è stato reso creta purissima, il Padre la può lavorare e fare con essa uno strumento secondo il suo volere. La gente sente quando Dio scende nella storia per dare una direzione nuova. Essa percepisce che in questo bambino vi è qualcosa di straordinariamente grande. Lo attesta il mondo, la modalità della sua nascita. Viene al mondo da una donna sterile e per di più avanzata negli anni. Per la sua poca o scarsa fede nelle parole dell'Angelo, Zaccaria rimane muto per nove mesi. Si compie ogni parola detta dal messaggero del Signore, scrive il nome Giovanni sulla tavoletta e la sua lingua si scioglie in un canto di benedizione al Signore, al Dio d'Israele, perché il Messia è già in mezzo al suo popolo. Questo bambino è purissima grazia del loro Dio. Quale grande cosa il Signore vorrà compiere per suo mezzo? Cosa ne sarà domani di lui, se oggi tutti i segni attestano una sua straordinaria grandezza e una benevolenza divina unica? Come se questo non bastasse, il Signore prende questo bambino e lo conduce nel deserto. Non vuole che sia contaminato dai pensieri degli uomini. Lui dovrà abituarsi ad ascoltare solo la sua voce, perché domani dovrà riferire solo la sua Parola. Nessuna parola di uomo dovrà essere sulle sue labbra. Lui dovrà essere sua purissima voce. Non potrà essere del suo Dio, se non ascolta la sua Parola. Lui ascolta la Parola in questi lunghi anni di silenzio e alla Parola presterà solo il suo fiato, nient'altro. Il suo fiato sarà come le ali per un'aquila. La Parola con lui potrà volare per posarsi su ogni cuore, sempre che il cuore la voglia e l'accolga come essa veramente è: Parola di Dio. È oltremodo grande il mistero che Giovanni porta scritto nel suo cuore. Lui è chiamato per essere tutto del suo Signore: nel corpo, nello spirito, nell'anima. Giovanni è per noi di grande ammaestramento. Egli insegna al mondo intero che mai si potrà essere strumento del Signore, soffio e fiato, ali della sua Parola, se ci lasciamo governare dalla carne. Questo può avvenire solo se ci lasciamo afferrare dallo Spirito, andare con Lui nel suo deserto, per imparare ad ascoltare la sua Parola. Il deserto deve essere la nostra vera casa. Se invece siamo nella casa del mondo, ascolteremo le parole del mondo e queste riferiremo. Penseremo come il mondo e come esso parleremo. Lo Spirito prende Giovanni e prepara cuore e bocca. Il cuore perché possa contenere in esso tutta la Parola. La bocca perché la possa proferire tutta.

                      SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Cirillo d’Antiochia vescovo e dottore della Chiesa

 9,30 MESSA DI 7° DEF.TA CARLON MARIANNA
         ANN. DEF. SANSON FRANCO ord. sorella
         IN RINGRAZIAMENTO ALLA B. V. MARIA
         DEF. VARNIER ANGELO

VENERDI’ SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI
18,00  MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Tredicesima del Tempo Ordinario   
10,00 DEF. POLESE ELIO
          DEFF. PUPPIN FAUSTO E INES ord. figlia
          DEF.TE ZIE DI SANTAROSSA TERESA
          DEF. DEDOR GIOVANNI
          DEFF. ZAMBON ANNA E SIGNORA TIZIANO
          DEF.TE SIGNORA TERESA E CATERINA

OFFERTE Per funerale di Carlon Marianna, offrono, per opere parrocchiali, €. 110.

A DARDAGO

MARTEDI’ della dodicesima settimana del tempo Ordinario
18,00 DEFF. PARMESAN CARLA E SERGIO

GIOVEDI’ Vigilia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
18,00 DEFF. BASTIANELLO GIOVANNI, ANGELA E ROMOLO

SABATO Tredicesima Domenica del Tempo Ordinario 
18,00 DEF. ZAMBON PIETRO SARTOREL

DOMENICA San Tommaso Apostolo    
11,00 (a San Tomè) DEFF. JANNA ALFREDO, ANGELA E CHIARA
          DEF. POLETTI MARCO
          DEFF. BORTOLIN ADA E BOCUS ALBINO
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della dodicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Tredicesima del Tempo Ordinario 
10,00 DEF.TA SACCON ERMINIA ord. fratelli
          DEF.TA LACCHIN FORT ELSA

                     
         

AVVISO COMUNE

FESTA A SAN TOME’
Domenica prossima 1 luglio, festeggeremo San Tommaso apostolo nella chiesetta a lui dedicata. Pertanto la Santa Messa delle ore 11 sarà nella chiesetta di San Tomè in Val de Croda a Dardago. Al termine della Messa consueta pastasciutta preparata dai nostri volontari che ringraziamo sentitamente. Nell’occasione, la Santa Messa delle ore 10 sarà celebrata a Budoia.     
              
CELEBRAZIONI SETTIMANALI

In questa settimana due le celebrazioni importanti a livello di Chiesa universale. 
Mercoledì 27 ricorre la memoria di San Cirillo d’Alessandria. dove Nacque nel 370 e condusse vita monastica. Ordinato sacerdote seguì lo zio vescovo di Alessandria (d’Egitto) e gli succedette nella cattedra nel 412. Combattè strenuamente contro la dottrina di Nestorio ed ebbe una parte di primo piano nel Concilio di Efeso. Scrisse molto e con grande erudizione per spiegare e difendere la fede cattolica soprattutto riguardo a Maria come madre di Dio. Morì nel 444. 
Venerdì prossimo 29 ricorre la Solennità dei Santi Pietro e Paolo apostoli. Sono i massimi apostoli della chiesa. Simone il pescatore di Galilea che da Gesù fu chiamato Pietro come roccia salda sul quale doveva fondarsi la chiesa, il primo papa. Uomo generoso ma testardo e timoroso. Fu da Gesù aiutato a maturare così da dare la sua vita per il Vangelo. Paolo, anch’egli cambiò nome in Paolo. Era un fariseo, persecutore dei cristiani, si convertì a Cristo, sulla via di Damasco, sbalzato da cavallo e accecato dal fulgore di Gesù. Recuperò la vista, fu battezzato e si diede totalmente alla sequela di Cristo predicando, fondando comunità cristiane, scrivendo lettere per confermare nella fede pastori e fedeli. Ambedue questi apostoli giunsero a Roma per convertire i pagani alla fede. Ambedue furono martirizzati: Pietro crocifisso sul Colle Vaticano, dove oggi sorge la basilica a lui intitolata e Paolo decapitato fuori le mura della città ove oggi sorge la basilica di San Paolo alle tre Fontane. Essi sono le colonne ed il fondamento della Chiesa e della nostra fede.


sabato 16 giugno 2018

Domenica, 17 giugno 2018 - XI del Tempo Ordinario (B)




QUANDO SAREMO PICCOLI
Il capitolo quarto di Marco è il capitolo delle parabole agricole: semi e granelli, ma anche la prima lettura tratta dal libro del profeta Ezechiele, è ambientata in campagna e i personaggi principali di questa domenica sono dunque ramoscelli, alberi e granelli. Nella prima lettura il Signore non ammaestra solo gli uomini, ma soprattutto gli alberi “un ramoscello prenderò dalla cima del cedro e lo pianterò sopra un monte alto, così tutti gli alberi della foresta sapranno che io sono il Signore che umilio l'albero alto e innalzo quello basso”. Mi viene dunque spontaneo rivolgere questo augurio agli alberi: rallegratevi voi tutti alberi della foresta, perché saprete cose che a noi uomini non è dato sapere. Ed esultate arbusti e cespugli perché il Signore vi innalzerà perché Lui quello che dice lo fa! Solo, non tentate di innalzarvi da soli. Insegnateci a non volerci innalzare se no rischiamo di seccare, oltre che crollare. E rischiamo di ignorare chi sia il Signore. Insegnateci a rimanere con le radici raso terra, proprio come voi, e sperimenteremo la forza dell'umiltà. Il Vangelo ci parla del più piccolo seme che esista, quello di senape, che una volta gettato in terra germoglia e cresce, ma come questo accada non lo sa neppure lui. Di punto in bianco si ritrova fuori dalla terra senza sapere chi mai l'abbia spinto fuori. Ecco come lavora la grazia e come avanza il regno di Dio: invisibilmente e silenziosamente. Ecco la forza dell'umiltà che fa spuntare un fiore da un seme caduto magari sulla dura roccia. La lezione che ci viene da queste letture è: credere ciecamente nella forza di un altro, in questo caso il seme. Perché l'agricoltore si limita a seminare e poi passa il tempo a sperare che il seme lavori per conto suo e faccia spuntare la pianticella e questa cresca sempre per conto suo. Non serve, anzi sarebbe sommamente dannoso, andare a tirarla per le foglioline per farla crescere. Quindi tra la semina e il raccolto, cioè la maggior parte del tempo, l'agricoltore non fa più niente se non sperare e credere nel seme. Dorma o vegli, il seme fa benissimo a meno di lui. Quante volte anche noi dobbiamo solo credere e sperare nell'azione di un altro, cioè del Signore, e attendere per vedere, magari dopo anni e anni, i frutti della semina. Anche nella vostra vita spirituale, quando vorremmo vedere grandi salti in avanti, dobbiamo invece accontentarci di piccoli passi. Dobbiamo aspettare anche noi che la vitalità del seme abbia i suoi tempi per maturare. L'altra parabola è quella del granello di senape il più piccolo di tutti i semi che può produrre un albero alto anche quattro metri, che poi diventa il condominio degli uccelli del cielo che vanno a farci il nido. Anche questo esempio vuole dirci che nelle vie del Signore siamo un po' come delle piramidi rovesciate: si comincia dal più piccolo di tutti i semi e poi bisogna continuare a crescere in piccolezza. Dobbiamo aspirare non a diventare grandi ma a diventare piccoli. Ah quando saremo piccoli allora sì che saremo grandi! Poi è assolutamente indispensabile diventarlo per entrare nel Regno perché Gesù ci dice che la porta è stretta e quindi se siamo troppo grandi non passiamo dalla porta. Dobbiamo far dimagrire il nostro io per far sempre più posto a Dio.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA                                                                                                                                                                                                                                                       

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della undicesima settimana del Tempo Ordinario9,30 DEFF. SANTAROSSA STEFANO, ROSA E MARIA              

VENERDI’ Ss. Giovanni Fisher vescovo e Tommaso Moro martiri
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
11,00 DEF.TA DEL MASCHIO CATERINA
          DEF. SIGNORA GIOVANNI BATTISTA
          DEF. POLESE ELIO
          DEFF. ZAMBON GIOVANNINA, PELLEGRINI LUIGIA E GIOVANNI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N.,  €. 10; N.N., €. 20; per Oratorio: classi 3A e 3B, €. 40; Scuola Infanzia, €. 40; fam. Fasan e De Franceschi, €. 50.

A DARDAGO

MARTEDI’ San Romualdo abate
18,00 MESSA DI 7° DEF. ZAMBON BRUNO PINAL

GIOVEDI’ San Luigi Gonzaga religioso
18,00 DEF.TA ORTOLAN CATERINA DELLA ROSSA

SABATO Vigilia della Natività di San Giovanni Battista
18,00 DEF.TA BOCUS IDA FRITH
          DEF.TA ZAMBELLI BAIS ANNA ROSIT
          DEF. BOCUS LORENZO
          DEFF. ZAMBON LEONE. ITALO E MARIA

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
10,00 DEF. BASTIANELLO SEVERINO
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 60; N.N., €. 10; per funerale di Zambon Bruno Pinal, €. 80.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della undicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
18,00 DEFF. SOLDA’ BRUNA, PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
         


A BUDOIA

BATTESIMI
Domenica prossima 24 giugno, durante la S. Messa delle 11 riceveranno il sacramento del Battesimo: Siragusa Sebastian figlio di Salvatore e di Del Maschio Samanta e 
Cipolat Mis Mattia figlio di Massimo e di Gava Elena.                          

AVVISO COMUNE

PUNTO VERDE ESTIVO
Domani lunedì 18 giugno, presso l’Oratorio Parrocchiale di Budoia inizia il punto verde estivo per elementari e medie. Un augurio che questa bella iniziativa possa giovare per la gioia e divertimento dei fanciulli e ragazzi e tutto possa procedere per il bene di tutti.     
              
CELEBRAZIONI SETTIMANALI

In questa settimana quattro le celebrazioni importanti a livello di Chiesa universale. Martedì 19 ricorre la memoria di San Romualdo abate. Figlio del duca di Ravenna, dopo una giovinezza dissipata, tra gli agi della corte, abbandonò tutto per fare vita monastica ed eremitica molto aspra. A lui si aggiunsero dei seguaci con i quali fondò l’ordine camaldolese e ai suoi monaci insegnò l’oblio totale del mondo, la preziosità della solitudine e la ricerca incessante di Dio. Giovedì 21 è la volta di San Luigi Gonzaga. Anche lui nobile, nonostante l’opposizione del padre, lasciò il marchesato per farsi gesuita. Uomo dai costumi purissimi è patrono della gioventù cattolica. Morì a soli 23 anni colpito dalla peste mentre assisteva e raccoglieva gli appestati a Roma. Venerdì è la memoria dei Santi Inglesi Giovanni Fisher e Tommaso More Il primo vescovo di Rochester uomo colto e tutto dedicato alla missione pastorale, il secondo grande filosofo e politico cancelliere del re Enrico VIII. Furono ambedue incarcerati nella torre di Londra e messi a morte per la fedeltà al Papa di Roma, non volendo firmare l’atto di fedeltà al Re che implicava lo staccarsi dalla Chiesa Cattolica ed entrare nella Chiesa Scismatica del Re. Infine domenica 24 è la solennità della nascita di San Giovanni Battista. L’unico santo del quale, oltre la morte si festeggia anche la nascita. Cugino e profeta di Gesù, predicava Gesù il Messia. Fu chiamato Battista perché battezzava sulle rive del fiume Giordano dove battezzò anche Gesù. E’ un esempio di coraggio e fortezza nella fede.

sabato 9 giugno 2018

Domenica, 10 giugno 2018 - X del Tempo Ordinario (B)



COME CI PONIAMO DI FRONTE A GESU’?

Siamo di fronte a un brano davvero singolare del Santo Vangelo: Gesù viene accusato di essere posseduto da Beelzebul e di scacciare i demoni per virtù del loro capo. 
È da ricordare che il Salvatore era tornato tra i suoi e proprio questi dicono di Lui “è fuori di sé!”. Malgrado abbia fatto miracoli, è accusato di essere un indemoniato e un pazzo. 
È stato e sarà sempre così: su Cristo si dicono solo menzogne per accusarlo. Eppure, con estrema calma, cerca di rettificare il falso modo di ragionare dei presenti: “Come può Satana scacciare Satana?”. Il suo regno sarebbe distrutto dato che ogni regno non può sussistere se c'è discordia in esso. 
C'è una malizia in chi gli sta intorno tipica di chi ha occhi e non vuol vedere al punto da paragonare le malefatte del demonio con le opere miracolose di Gesù. 
Avere gli occhi e non vedere è peccare contro le evidenze rivelate dallo Spirito Santo al punto che il Salvatore pronuncia quella sentenza che a molti dovette apparire oscura, come del resto anche oggi, anche se rivelava tutta la forza della sua persona e della sua missione: “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati tutti i peccati e tutte le bestemmie che avranno detto; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno”. 
È il peccato contro la verità e il suo rifiuto cosciente e consapevole, rifiuto della misericordia di Dio. La folla che gli stava intorno cresceva e questo dava fastidio a scribi e farisei. 
Gli dissero, forse per distoglierlo, “ecco tua madre e i tuoi fratelli sono fuori e ti cercano”. Gesù, come tante volte, più che rispondere, rovescia la domanda: “Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?”. 
Si sarà sicuramente creato un imbarazzante silenzio dato che, come sempre alle sue domande, nessuno osa dare risposte e contraddire. Il Signore dovette guardarli ripetutamente prima di rispondere al loro posto: “Chiunque, infatti, fa la volontà di Dio, questi mi è fratello e sorella e madre”. 
Un nuovo criterio di familiarità e di fraternità si impone nella storia dell'umanità, vincolo nuovo per tutti i credenti. Paolo ci spiega cosa determinerà questo nuovo vincolo con Cristo risorto. Ci dà forza nella fragilità e nella sofferenza per “rendere più abbondante il ringraziamento a gloria di Dio”. Nell'attesa di questa gloria noi dobbiamo vivere e per questa gloria saremo resuscitati proprio come il Cristo. Ciò avverrà in quanto noi sappiamo “che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci farà comparire davanti a lui insieme con voi”. 
È questa la fonte del nostro coraggio interiore che “si rinnova di giorno in giorno”. Da questa convinzione traiamo la forza per affrontare la tribolazione quotidiana ben sapendo che essa è “momentanea e di lieve peso, procura a noi, assolutamente al di sopra di ogni misura, un peso di gloria eterna”. 
Per far questo dobbiamo mirare alla gloria futura e alle realtà invisibili che restano, dato che “le cose visibili sono effimere, le invisibili, invece, sono eterne”.

  
SANTE MESSE DELLA  SETTIMANA                                                                                                                                                                                                                  

A BUDOIA

LUNEDI’ San Barnaba apostolo
15,00 FUNERALE DI ZAMBON LUCIANO

MERCOLEDI’ Sant’Antonio da Padova sacerdote e dottore della Chiesa
9,30 DEF.TA DEL ZOTTO CATERINA ord. nipote Giacomino         

VENERDI’ della decima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
  
DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. BARBOT REMO, LILIANA ED EFREM
          DEF. CARLON GIUSEPPE ord. moglie
          DEFF. CARLON ATTILIO, ONELIA E ANTONIO

OFFERTE Famiglie bambini Prima Comunione offrono, per opere parrocchiali, €. 385.

A DARDAGO

MARTEDI’ della decima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

GIOVEDI’ della decima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Undicesima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ San Barnaba apostolo
18,00 DEFUNTI DI FORT GILDA

DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. OVIDIO E MARIA
         
OFFERTE Da Ros Giovanni e Mirella offrono, per lampadario, €. 20.

A BUDOIA

ROSARIO E FUNERALE
Questa sera alle ore 19 la recita del Rosario per Zambon Luciano. Domani, lunedì 11 alle ore 15 il funerale

A DARDAGO

SEDUTA CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI
Venerdì prossimo 15 giugno alle ore 20,45 in Canonica seduta del Consiglio per gli Affari Economici per proposta della Sagra del Dardagosto e varie

CELEBRAZIONI SETTIMANALI
In questa settimana due le celebrazioni importanti a livello di Chiesa universale. Lunedì 11 ricorre la memoria di San Barnaba apostolo. Nato a Cipro fu uno dei primi cristiani, si unì all’apostolo Paolo e lo accompagnò nei suoi viaggi missionari condividendo con lui gioie, sofferenze e persecuzioni. All’inizio della sua conversione, vendette i suoi beni e ne dette il ricavato ponendolo ai piedi degli apostoli e fu chiamato apostolo anche se non era del gruppo dei dodici. Concluse la sua vita col martirio nell’isola di Cipro.
Mercoledì 13 ricorre la memoria del grande Sant’Antonio da Padova che riscuote la devozione di gran parte del mondo cattolico. Nato a Lisbona in Portogallo da nobile famiglia, intorno all’anno 1195, rinunciò alla carriera di cavaliere del Re per entrare tra i Canonici Agostiniani e compì gli studi all’università di Coimbra. Poco dopo l’ordinazione sacerdotale entrò tra i Frati Minori nel 1220 e cambiò il nome in Antonio. Desideroso del martirio fu mandato missionario in Marocco ma la nave fece naufragio sulle coste della Sicilia. Risalì l’Italia si incontrò con Francesco che gli diede l’autorizzazione ad insegnare teologia ai Frati. Si diede alla predicazione con grande frutto. Aiutò i poveri, si oppose agli usurai. Morì all’Arcella di Padova a soli 36 anni, stremato dalle fatiche e dall’idropisia. E’ dottore della Chiesa e invocato per i miracoli e per le cose smarrite. E’ sepolto nel bellissimo Santuario a lui dedicato a Padova dove si conserva la reliquia della sua lingua incorrotta                    


sabato 2 giugno 2018

Domenica, 3 giugno 2018 - Corpus Domini (B)


      

CHE TRISTEZZA!
LO SPIRITO PERO’ CI SOSTIENE

Oggi è la solennità del Corpus Domini. Celebriamo anche la S. Messa di Prima Comunione di quattordici bambini delle nostre tre parrocchie. 
Dovrebbe essere una festa di grande gioia. Festeggiare l’Eucarestia, portare Gesù nelle nostre strade, far entrare Gesù nel cuore di bambini. E’ il massimo! Eppure il cuore del Pastore è avvolto dalla tristezza. 
Sono ormai 8 anni che celebro qui le prime Comunioni. 
Con una media di una decina di bimbi per anno, dovrebbero essere un’ottantina i ragazzi che partecipano alla S. Messa domenicale con una cento sessantina dei loro genitori. Eppure le nostre assemblee domenicali sono pressoché vuote. Diverse persone anziane, qualche sporadico giovane, qualche adulto, uno o, al massimo due chierichetti, tantissimi banchi vuoti. 
Abbiamo le nostre Chiese parrocchiali splendide per bellezza d’arte, ampie e comode, accoglienti, ben tenute ma pochissimi ne usufruiscono. Battesimi, prime Comunioni, Cresime e poi? 
Non ci si sposa più! I funerali tengono ancora: fino a quando? 
Le Messe, anche per le persone che potrebbero partecipare, sono solo quelle festive, alle messe feriali quattro o cinque persone talvolta mi trovo da solo a celebrare o con una persona. La Messa che è l’atto di culto più importante della vita cristiana non è sentita per niente. 
Abbiamo concluso il mese di maggio: al rosario dei capitelli, in un’ora accessibile a tutti in questa stagione, un piccolo nucleo di persone attempate. 
Tante attività, molti divertimenti, sport di tutti i generi. E poi l’erba da sfalciare, la legna da pestare e sistemare, i giardini e gli orti. La Santa Messa di tre quarti d’ora diventa un’insopportabile perdita di tempo di fronte a queste attività così importanti. E allora quegli appuntamenti della vita che richiedono un sacramento sono un segno sensibile ed efficace della nostra fede o solo uno dei tanti momenti per fare una festa di famiglia che non ha nessuna conseguenza. 
Il Vescovo ha riunito i preti per forania per fare una mappatura delle parrocchie entro Pasqua dell’anno prossimo. Nei prossimi anni sarà ridotta di molto la presenza dei preti nelle parrocchie portando, normalmente, il servizio presbiterale a livello di un prete ogni 5000 abitanti nelle zone di pianura mentre sulla montagna un prete per un numero imprecisato di parrocchie. 
Questo comporterà sicuramente l’impegno per coloro che desidereranno ancora ritenersi appartenenti alla comunità di fede di collaborare come protagonisti dei vari settori della vita parrocchiale, lasciando al presbitero la celebrazione dei sacramenti e la formazione degli adulti responsabili delle varie attività parrocchiali. 
Questo comporterà anche l’abbandono di attività parrocchiali che non interessano più la comunità e di cercare nuovi metodi di presentare il cristianesimo. Tutto questo non deve portarci allo sterile mormorio che non cambia le situazioni ma la fiducia nello Spirito che trova sempre nuove strade per guidare la Chiesa in ogni tempo della storia.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA 
  
A BUDOIA


MARTEDI’ San Bonifacio vescovo e martire
9,30 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE 


VENERDI’ Sacratissimo Cuore di Gesù
18,00 DEF. DEL ZOTTO FILIPPO ord. famiglia

DOMENICA Decima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. CARLON ENRICO E NERINA ROS
          ANN. DEF.TA DEL MASCHIO FLORIANA
          DEFF. BOSSER PIETRO E MARIA ord. figlia
          DEFF. CARLON OSVALDO E FAMILIARI PICCOLI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per battesimo di Manieri Leonardo, €. 50; per battesimo di Fasan Gloria €. 25; famiglia Callegari, €. 40.

A DARDAGO

MARTEDI’ San Bonifacio vescovo e martire
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

GIOVEDI’ della nona settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. ZAMBON PAOLINA E ITALO DEL BISO

SABATO Decima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 ANN. DEF. JANNA ANGELO THECO
          DEFF. ZAMBON TARCISIO E FIORINA
          DEFF. ZAMBON ANGELO E BUSETTI ANNA

DOMENICA Decima del Tempo Ordinario
10,00 DEF. BUSETTI ALBERTO
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Zambon Antonio Tunio, per opere parrocchiali, offre €. 50.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della nona settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Decima del Tempo Ordinario
18,00 ANN. DEF.TA BESA ANNA
         
OFFERTE Carniel Elena, per ampolline nuove, offre €. 100.


             
AVVISI COMUNI

CELEBRAZIONI SETTIMANALI

Si inizia martedì 5 giugno con la memoria di San Bonifacio vescovo e martire. Nacque in Inghilterra circa l’anno 673. Si fece monaco nel monastero di Exeter e nel 719 partì per la Germania a predicare la fede. In questa predicazione raccolse grandi frutti. Consacrato vescovo, resse la chiesa di Magonza (Mainz), scelse dei compagni e con loro fondò o rinnovò chiese in Baviera, Turingia e Franconia, tenendo anche concili e promulgando leggi. Mentre stava evangelizzando i Frisoni, fu ucciso dai pagani nel 754 e il suo corpo fu sepolto nel monastero di Fulda.

Mercoledì 6 la nostra chiesa friulana festeggia il Beato Bertrando patriarca di Aquileia. D’origine e formazione francese (nacque a Saint Geniès), dopo aver ricoperto vari incarichi presso la Curia avignonese nel 1334, fu scelto a reggere il patriarcato di Aquileia. Visse in austerità, dedicandosi alla riforma morale della sua chiesa nella quale indisse sinodi e concili, fondò monasteri promosse la cultura, si distinse per la carità verso il prossimo. Rivendicò i diritti della chiesa aquileiese, attirandosi l’ostilità di nobili locali che congiurarono contro di lui e lo uccisero presso San Giorgio della Richinvelda il 6 giugno 1350. Fu sepolto a Udine nell’attuale Cattedrale e venne subito venerato dagli udinesi. Nel 1559 Clemente VIII concesse la celebrazione dell’anniversario della sua morte. Benedetto XIV prima, Clemente XIII dopo concessero la venerazione col titolo di Beato.

Venerdì prossimo celebriamo la Solennità del Sacro Cuore di Gesù Santa Margherita Maria Alacoque (1647-1690), è detta la “messaggera del Sacro Cuore.” Suora dell’ordine della Visitazione, ordine fondato da S. Francesco di Sales e dalla baronessa S. Giovanna di Chantal , ha - sin dal 1673 - una serie di apparizioni del Cuore di Gesù: che l’accompagneranno per tutta la vita. Devozione molto forte nella Chiesa fino ad oggi. A queste apparizioni sono legate: l’esposizione dell’immagine del S. Cuore nelle case e nelle chiese, la pratica della Comunione nei primi venerdì del mese; l’ora Santa nella notte tra il giovedì e il venerdì, la devozione al Sacro Cuore raccomandata ai sacerdoti, a tutti i cristiani ed anche a coloro che hanno l’animo freddo alla fede per ottenere che il Cuore di Cristo li riscaldi e li rafforzi nella pratica della vita cristiana.