venerdì 24 settembre 2021

Domenica, 26 settembre 2021, Anno 11 n. 44 - XXVI del Tempo Ordinario (B)

 


La profezia al centro

Gesù è sul punto di lasciare la casa di Cafarnao e il territorio della Galilea (Marco 9,38-50). Giovanni, uno dei dodici, è preoccupato della coesione del gruppo: un tale scaccia demoni nel tuo nome e non è dei nostri.
A Gesù invece sta a cuore tutto quel bel lavoro iniziato in Galilea anche grazie ai discepoli: che continui e si consolidi. Chi non è contro di noi è per noi.
E sembra pensare a quelli che rimarranno lì, la cui presenza sarà sempre più preziosa: Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua richiamandosi a me, non perderà la sua ricompensa.
Gesù se ne va e la presenza anche di uno solo di questi piccoli che credono è insostituibile, d’incalcolabile valore.
E ancora: se avrete il bel fuoco e il sale bello dello Spirito, sarete in pace.
Nella notte della passione Gesù farà riferimento, per i dodici, a quei luoghi e a quelle persone: Dopo che mi sarò ridestato dai morti andrò in Galilea ad aspettarvi.
Giacomo, verso la fine del suo messaggio (Lettera di Giacomo 5), ha un’altra impennata di piglio profetico. Sembra che nelle comunità poco sia cambiato con l’annuncio di Gesù, soprattutto riguardo alla giustizia: il salario dei mietitori, che hanno mietuto sulle vostre terre e che voi non avete pagato, grida!
Avete condannato e ucciso il Giusto – Gesù – ma egli non è vostro avversario.
Il messaggio si conclude con parole buone: Pregate gli uni per gli altri, per essere guariti.
Se qualcuno riconduce un peccatore alla verità, copre una moltitudine di colpe.
Il Libro del Numeri (11,25-29), dopo il lungo racconto dell’alleanza tra Dio e il popolo sul monte Sinai, inserisce un fatto che ha la sua rilevanza.
Il popolo sta per rimettersi in cammino e Mosè sembra essere il solo a credere davvero alla terra promessa. Egli individua un gruppo di anziani, settanta, perché gli siano di aiuto nel governare: Il Signore prese dello spirito che era su Mosè e lo mise sui settanta anziani, alla tenda dell’Incontro, fuori dell’accampamento.  Due dei prescelti non uscirono come gli altri, eppure lo spirito scese anche su di loro e si misero a profetizzare.
Nonostante le proteste, Mosè li approva: Fossero tutti profeti, nel popolo del Signore! E’ l’approvazione del profetismo.
 
Aveva scritto Dietrich Bonhoeffer: Vorrei parlare di Dio non ai confini ma nel centro, non nella debolezza ma nella forza, non nella morte e nella colpa ma nella vita e nella bontà dell’uomo…..La Chiesa non si trova là dove la capacità dell’uomo non ce la fa più, ai confini, ma al centro del villaggio..
La persona che ama perché è stata fatta libera dalla bontà di Dio è la più rivoluzionaria della terra, nell’obbedienza che è la forma più alta di perfezione.
 
(Commento del diac. Silvano Scarpat)


Sante Messe   dal  27/09  al  3/10/2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 29
9,30  Def. Carlon Osvaldo “Moro”
            Def.ta Zambon Rita ordin. dalla famiglia
 
DOMENICA 3  – XXVII del Tempo Ordinario
 11,00 – Def. don Alfredo Pasut


A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 28
18,00 –  Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni
        
SABATO 2  – XXVII del Tempo Ordinario
18,00   Def.ti Zambon Andreanna e Bocus Attilia

N.B.    La S. Messa Domenicale è sospesa.



Sono disponibili, in fondo alla chiesa, i libretti illustranti la parrocchiale e le chiesette di San Martino e San Tomè, a cura della  Deputazione di Storia Patria per il Friuli 
con la collaborazione del periodico l’Artugna.

 L’offerta libera, può essere lasciata nell’apposita cassettina.






A  SANTA LUCIA

MARTEDÌ 28
18,00 –  Santa Messa per persona devota

 DOMENICA 3  – XXVII   del Tempo Ordinario  
10,00   D.ti  Soliman Ines e Dante
 

AVVISI


Contatti Telefonici
 
Il nuovo parroco, don Davide Gambato, è contattabile al numero 335 579 44 19
Il numero della Canonica di San Giovanni è 0434  74049
 
AISM/Associazione Italiana Sclerosi Multipla
 
Fuori delle chiese di Dardago e Budoia, prima e dopo le  Messe di Sabato e Domenica, 2 e 3 ottobre, si potranno acquistare le mele a favore dell’ AISM/Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
 
Le offerte andranno a sostenere la ricerca scientifica sulla grave patologia. 

venerdì 17 settembre 2021

Domenica, 19 settembre 2021, Anno 11 n. 43 - XXV del Tempo Ordinario (B)



La strada verso casa

La comunità ebraica di Alessandria d’Egitto, con l’occupazione romana (31 a.C.) sembra essere divisa tra chi vuole aderire alle consuetudini dei vincitori e chi rimane fedele alla Legge del Signore, alla Sua provvida presenza di Padre. Uno scontro a volte durissimo.

Il libro della Sapienza è indirizzato prima di tutto ai giovani, perché mantengano inalterata e ravvivino l’adesione al Signore. 

Veramente secondo le Sue parole, il soccorso gli verrà: c’è Chi veglia su di loro (Sapienza 2,10-20).

Il salmo 53/54 (di David) è un piccolo gioiello per la fiducia del credente perseguitato, assoluta.  

Stranieri, privi di Dio, implacabili vogliono farmi morire (qui c’è una pausa nel componimento – selàh – una sospensione, di silenzio e di attesa).

Ma Dio verrà in mio aiuto il mio Signore mi sosterrà. Celebrerò il tuo nome generoso per aver sciolto tutti i miei nodi.

Commenta S. Agostino: “Oggi per me è dolce e presente il suo aiuto, nella gioia del mio cuore… si riflette in noi l’impronta luminosa del tuo volto, Signore”.

Alcuni decenni dopo il Libro della Sapienza, Giacomo scrive alle comunità della nuova diaspora cristiana, attraversate da contese e litigi. Chi vuole essere maestro ha bisogno della sapienza che viene dall’alto, leale, docile, piena di tenerezza e di buoni frutti, imparziale, senza finzioni; evitando quel sentimento di gelosia che molto volentieri vorrebbe eliminare l’avversario.

Non avete, perché non chiedete: occorre imparare a tendere la mano, sia per chiedere che per dare. Avvicinatevi a Dio ed Egli si avvicinerà a voi  (Giacomo 3,13-4,12, il centro della lettera).

Al termine della predicazione in Galilea Gesù ritorna sul motivo che è il cuore della buona notizia:  Dio ha consegnato il Figlio, unico, questo figlio d’uomo, nelle mani degli uomini; ma questo dono, il più prezioso, nella fretta d’amore di Dio corre seriamente il rischio di essere rifiutato (Marco 9,30-37).

Lungo la strada i discepoli discutono su chi, nella comunità che si stava formando, fosse il più grande. Giunto a Cafarnao, nella casa sul lago, casa di pescatori, Gesù chiama vicini i dodici e interviene a rassicurarli: la vera grandezza è nel servire.

E accogliendo tra le braccia un bambino o una bambina, della famiglia: Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me e il Padre che mi ha mandato.

“Il bambino diventa il vero maestro. Dio viene nel mondo e si pone dalla parte dei piccoli, dei perdenti. La Chiesa è nata e nasce ancora dal dono che Gesù ha fatto di sé, aperta a quanti nel mondo vogliono seguirlo” (Xabier Pikaza).

Accogliendoci l’un l’altro come Lui ci accolse, diventiamo Sua dimora.

(Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dal  20/09  al  26/09/2021

A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 22
9,30  Def. Busetti Sandrino ord. dalla famiglia
            Def.ti Wilma e Angelo Zambon
 
DOMENICA 26  – XXVI del Tempo Ordinario
 10,30 – Prime Comunioni
              Def.ti Carlon Vittoria e Mario
              Def. don Alfredo Pasut


A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 21
18,00 –  Def.ti Parmesan Claudio, Irma e Pio
        
SABATO 25 – XXVI del Tempo Ordinario
18,00   Def.ti  Parmesan Ruggero, Cauz Enrica,
              Zambon Maria, Antonio e Bruno
 
N.B.    La S. Messa Domenicale è sospesa.
 
Offerte per  opere parrocchiali
Zambon Luigia fu Bastianello € 50, NN  € 20
In mem. di Ciliberto Elvira  € 120

A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 23
18,00 –  Santa Messa
 
DOMENICA 26  – XXVI   del Tempo Ordinario  
9,30 –  D.ti  Stanic Carmela;
                    Rosa Pradella in Scandolo;
                    Alinda Guidi;
                    Rampin Anna Fernanda e Leo

Offerte
Per Battesimo di Alice Van Schalkwyk € 100
 

S. Messa di Prima Comunione
 
Domenica prossima, 26 settembre, alle ore 10,30 nella chiesa parrocchiale di Budoia, S. Messa per la Prima comunione di 5  bambine e 9 bambini:
Matteo Agostini, Mattia Bocus, Anna Brotto, Nicolò Canzian, Edoardo Colussi, Luca Dalto, Giovanni Di Fusco, Karin Fioranzato, Valerio Magris, Francesca Manieri, Margherita Tonus, Davide Zambon, Matteo Zambon, Valentina Zoni
        -------------------------------------------------------------------------------------------



Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome,

accoglie me e il Padre che mi ha mandato


sabato 11 settembre 2021

Domenica, 12 settembre 2021, Anno 11 n. 42 - XXIV del Tempo Ordinario (B)




Amici di Dio
 
Gli ultimi anni dell’esilio babilonese furono rischiarati dalle parole di un saggio, un profeta senza nome, forse il più grande dei profeti. Egli ravviva la speranza in nome di un Dio più grande di quello che si pensava, incredibilmente più grande: “Consolate, consolate il mio popolo!” dice il vostro Dio (Isaia 40,1).
Egli però non fu creduto, fu ostacolato, da parte dei suoi, espulso, respinto dal popolo dei credenti. Ma non cambiò direzione.
Il Signore mi ha dato una lingua obbediente perché io sappia aiutare con la parola chi è sfiduciato.
Egli risveglia ogni mattina, risveglia il mio ascolto.
C’è qualcuno di voi che ha fiducia nel Signore e ascolta la voce del suo servo?
Sebbene cammini nelle tenebre, si affidi al Signore, si appoggi al suo Dio (Isaia 50,4-10).
Quando le sue parole cominciarono ad avverarsi, furono raccolte dai suoi discepoli e aggiunte al rotolo di Isaia. Ne costituiscono la parte centrale: il libro della consolazione (40-55).
   Nel suo peregrinare, Gesù ha raggiunto con i discepoli le sorgenti del fiume Giordano, alle pendici del monte Hermon. Dal monte scendono i boscaioli portando grossi tronchi di cedro sulle spalle.
Gesù si dedica a consolidare la formazione dei dodici, dialogando con loro: “Ma voi chi dite che io sia”? Risponde Pietro prontamente, a nome di tutti, con una parola che gli viene dal cuore: “Tu sei il Cristo, l’Eletto”. Per dono del Padre Pietro aveva intravisto qualcosa del valore eccezionale di Gesù: “Noi sappiamo che tu sei l’unico uomo che dentro di sé porta l’essenza divina”.
Gesù sa che è giunto il momento di lasciare quei luoghi appartati per prendere la via di Gerusalemme. Egli prevede, come Messia, di essere trattato male, ma non può lasciar cadere il progetto pensato insieme al Padre per uno scopo d’amore. Preferisce sobbarcarsi anche un fallimento. Certo Pietro non poteva pensare che al suo caro maestro potessero succedere quelle cose. Gesù lo sgrida, in disparte, poi chiama sia i discepoli che la folla: Se uno desidera una vita bella, vera, sentirsi vivo, essere vivo, deve smettere di pensare a sé stesso, prendere sulle spalle il proprio fardello e andare con Lui. “Il mio peso è dolce, il mio carico leggero”.
Quale fede può salvare? - si chiede san Giacomo -. “La parola che si radica in voi può salvare la vostra vitalità”.
In un dialogo immaginario, egli intende sottolineare la vera natura della fede, ‘epica’ per definizione. “L’adesione di fede situa il cristiano e la Chiesa in una prospettiva grandiosa: al centro dell’ epopea dell’umanità, portata avanti con il parto di un essere personale e comunitario di poco inferiore a un Dio” (Paul Ricoeur).
Frutto della parola di Dio è una fede vera, che si esprime (come lo stesso Verbo di Dio, il Figlio) in un dire ben annodato a un fare, una fede che si traduce in atti. Tu credi che uno solo è Dio? Fai una cosa bella, ma anche i demoni credono, e ne sono spaventati.
La fede che salva è quella che si attua mediante un amore).
All’inizio c’è un’opera di Dio, alla fine un’opera dell’uomo.
O, meglio, anche le opere sono di Dio e il fare dell’uomo che crede è il fare stesso del Signore.
Io mi affido a te, Signore, e compio di volta in volta le azioni che tu mi ispiri, nella pace.
 
 (Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dal  13/09  al  19/09/2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 15
9,30  Def. Vispino Adriano
 
DOMENICA 19  – XXV del Tempo Ordinario
11,00 –  Ingresso del nuovo Parroco
              (Vedi fondo pagina)
 

A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 14
18,00 –  Secondo intenzione dell’offerente
        
SABATO 18 – XXV del Tempo Ordinario
18,00 –  D.to  Dabrilli Roberto
 
DOMENICA 19 – XXV del Tempo Ordinario
 
S. Messa a Budoia per l’ingresso del nuovo Parroco
              (Vedi fondo pagina)
 

A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 16
18,00 –  Santa Messa
 
DOMENICA 19  – XXV   del Tempo Ordinario  
9,30 –  D.ti  Rigoni Giovanni e Antonietta
            D.ti  Dario Guerrino,   Bortoluzzi Renato, ord. moglie
 
S. Messa a Budoia per l’ingresso del nuovo Parroco
              (Vedi fondo pagina)


S. MESSA COMUNITARIA 
DI INIZIO MINISTERO PASTORALE

 
Ore 11,00 –  S. Messa a Budoia per l’ingresso del nuovo Parroco






             



venerdì 3 settembre 2021

Domenica, 5 settembre 2021, Anno 11 n. 41 - XXIII del Tempo Ordinario (B)

 


Aiutaci, o Padre, a progredire costantemente nella fede

 
L’incomprensione da parte delle autorità religiose spinge Gesù a trovare rifugio ai margini della terra d’Israele.
Ora, mentre è sulla strada di ritorno verso il lago di Galilea, gli viene portato un sordomuto. Solo Marco racconta questo episodio. Gli chiedono di posare la mano su di lui: un gesto di benedizione, benevolenza, protezione. Gesù va al di là di quanto gli è richiesto. Si affida al Padre e fa ricorso alla saliva, un medicamento umile, di uso familiare, personalissimo. Poi con una parola nella sua lingua materna, “Effathà”, che significa “Apriti!”, tutto il mondo di fuori è invitato ad aprirsi alla novità di Gesù, alla nuova creazione. E a quell’uomo si è aperto l’udito e cominciò a parlare normalmente.
Tutto è avvenuto in disparte, lontano dalla folla.
Egli comandò alle persone di non dire nulla, perché l’amore agisce nel nascondimento, è premio a sé stesso.
Ma ugualmente andavano ripetendo: “Fa sempre tutto bene! Fa sentire chi è sordo e parlare chi è muto”.
Quanto Gesù opera viene visto come il compimento di una delle profezie più gioiose del rotolo di Isaia, riferita al ritorno dall’esilio:
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e gioisca la steppa!
Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e della pianura di Saròn.
Coraggio, non temete! ecco il vostro Dio, giunge la vendetta,
la ricompensa divina: Egli viene a salvarvi.
(La vendetta che Dio opera è l’azione opposta a quella del nemico: la presenza forte e delicata della salvezza).
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi,
lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
Ci sarà una strada appianata e la chiameranno ‘Via santa’:
vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore (Isaia 35,1-10).
Quanto profetizzato si sta avverando per mezzo di Gesù.
           
Giacomo, scrivendo alle piccole comunità cristiane di provenienza ebraica che si stavano formando nell’alta Galilea, ha il timore che vengano a crearsi differenze all’interno delle comunità: gradi e livelli diversi di appartenenza.
“Non sono possibili favoritismi o preferenze, al di fuori di questo Figlio, il Signore Gesù, nel quale Dio ha innalzato a sé ogni persona”. Ognuno, povero o ricco, è stato scelto per appartenere a Gesù in pienezza. “Voi siete tutti fratelli” (Matteo 23,8).
Fratelli miei amati, fate cosa bella se mettete in pratica una legge regale, secondo quella parola della Scrittura: “Amerai quel tuo vicino come te stesso”, legge che è libertà...La grazia, la misericordia trionfa sul giudizio (Lettera di Giacomo 2,1-13).
           
Quello che Gesù ha compiuto per la guarigione del sordomuto viene ripetuto ad ogni battesimo, prima del Padre nostro.
 
 (Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dal  6/09  al  12/09/2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 8 Settembre
9,30  Def.ti Carlon Redento e Paola
 
DOMENICA 12  – XXIV del Tempo Ordinario
11,00   Trigesimo Strasorier Angelin Anna Maria
 
Offerte: In  mem. di Carlon Luigia, pro Chiesa  € 130.

A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 7 Agosto
18,00 –  D.ti  di Carlon Teresa Ciampaner,
              Def.a Parmesan Rosina
        
SABATO 11 Settembre – XXIV del Tempo Ordinario
18,00   D.ti  di Mezzaroba Marino e D.ti Carloni
              Def. Vettor  Gerardo
 
DOMENICA 12 – XXIV del Tempo Ordinario
11,00 D.ti  Zambon Angelo Rosit e Busetti Attilia.              
 
Offerte: Per nuova corsia della chiesa  N.N. € 40
               Per opere parrocchiali N.N. € 40
 
 A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 9 settembre
18,00 –  Santa Messa
 
SABATO 11 settembre
11,00 –  Battesimo di Alice Van Schalkwyk
 
DOMENICA 12  – XXIV   del Tempo Ordinario  
10,00 –  D.ti  Gislon Paolo, Polese Teresa e Soldà Celeste
                      Claudia e Lorenzo Pastorutti


Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!».