domenica 25 aprile 2021

Domenica, 25 Aprile 2021 - Anno 11 n. 22 - IV Domenica di Pasqua - (B)

 


Gesù, la guida che conduce alla Vita
 
Pietro e Giovanni (Atti degli Apostoli 4,8-12) riprendono ad insegnare nel tempio, nel luogo stesso dove Gesù aveva insegnato: accanto a loro, guarito, il mendicante zoppo che stava alla porta bella. Ma vengono arrestati e passano la notte in carcere. Il giorno dopo compaiono davanti al sinedrio e Pietro, colmato di Spirito Santo, fa la sua bella professione di fede: Quest’uomo è stato risanato nel nome di Gesù il Nazareno che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti. La pietra scartata da voi costruttori è diventata la pietra d’angolo, che sostiene e tiene unita la costruzione.
Questo è stato fatto dal Signore,una meraviglia ai nostri occhi (Salmo 117/118).
Pietro e Giovanni vengono rilasciati con l’ordine di non parlare più a nessuno di Gesù e tornano dai loro fratelli.
Il Vangelo (Giovanni 10,11-18) presenta l’immagine di Gesù buon pastore, la guida che conduce alla vita (Atti 3,15): la sua vita terrena è il sentiero che conduce al Padre. Ora leggiamo le sue parole alla luce della Pasqua:
Il pastore, quello vero, si gioca la vita a favore delle pecore.
Io sono il pastore vero:
e infatti conosco le mie e le mie mi conoscono
e perciò mi gioco la vita per queste mie pecore.
Il discorso di Gesù ha origine dalla contesa riguardo ad un uomo cieco dalla nascita cui egli ha ridato la vista in giorno di sabato.
La consegna che Gesù ha ricevuto dal Padre è di ricondurre a Lui le pecore che gli ha affidato, provenienti da ogni pascolo, primizia dell’umanità riscattata e dell’intera creazione. Le pecore gli sono date dal Padre, per questo gli sono tanto care e vuol loro bene ad una ad una.
Gesù ci fa conoscere il Padre, dedizione senza misura e origine perenne della vita, nel libero lieto dono di sé, così che potrà tornare al Padre non più solo ma primo di una moltitudine di fratelli: Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato (Ebrei 2,13).
 
Lo stesso pensiero Giovanni lo riprende al centro della prima lettera (3,1-2), immedesimandosi con i destinatari:
Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre,
che siamo chiamati figli di Dio e lo siamo. Amàti!
Ora siamo figli di Dio ma non si è ancora svelato
quello che saremo.
Sappiamo che se sarà svelato saremo simili a Lui,
perché lo vedremo così come Egli è.
 
“Nel suo amore per l’uomo Dio non riserva nulla per sé, ci fa una sola cosa con Lui. Ed essere figli vuol dire che Dio non ci ha dato il dominio del mondo, ci ha dato sé stesso. Padre è colui che comunica la sua stessa natura: non viene dato altro nome a Dio che il nome di Padre.
Oggi nemmeno a noi appare la nostra dignità e grandezza, la dobbiamo vivere nella fede” (Divo Barsotti, Meditazioni sulle tre lettere di Giovanni).
“Quest’ansia logorante del creato attende precisamente lo svelarsi dei figli di Dio” (Romani 8,19). Il visibile è segno dell’ Invisibile.

 (Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe  dal  26/4  al  2 Maggio  2021

 
A  BUDOIA

MERCOLEDÌ  28
9,30  S. Messa per la Comunità
 
DOMENICA 2 Maggio  V Domenica di Pasqua
11,00 – S. Messa per la Comunità


A  DARDAGO
 
 
MARTEDÌ 27  
18,00  S. Messa
        
SABATO 1 Maggio – V Domenica di Pasqua
18,00 – Def.ti Berton Giuseppe, Agata e Lucia
             ordinata dai famigliari
 
DOMENICA 2 Maggio - V Domenica di Pasqua
11,00  - Def.ti  Ianna Alfredo, Angela e Chiara.


A  SANTA LUCIA
 
 
GIOVEDI 29
18,00  S. Messa per la Comunità
        
 
DOMENICA 2  Maggio - V Domenica di Pasqua
 10,00  - Def. Moretto Caterina  -  Def. Saccon Carlo
 

AVVISI


ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO

 
Durante i giorni feriali del mese di Maggio 

il Santo Rosario verrà recitato mezz’ora prima della santa Messa.

Questa settimana, a Dardago verrà recitato Sabato 1° Maggio alle ore 17,30.
 
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2 maggio, riapre la chiesa Santa Lucia in colle


Chiesa di Santa Lucia in colle:

Santa Lucia condotta al lupanare” (particolare),  
affresco attribuito a Gianfrancesco da Tolmezzo (1450-1510) 





venerdì 16 aprile 2021

Domenica, 18 Aprile 2021 - Anno 11 n. 21 - III Domenica di Pasqua - (B)

 


Questa non è notte
 
S. Luca conclude mirabilmente il suo primo libro, il Vangelo, con un racconto  di come il Signore risuscitato dai morti, il Vivente, rimane presente tra i suoi.
Viene la sera, ma non la notte, perché Egli è il giorno che non conosce tramonto, luce da luce:
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore”.
“E’ lui, o viandanti, il faro ai dispersi nel buio”.
“Tu rischiari le tenebre nella notte del mondo”.
Simone è il primo a vedere il Signore: “Io ho pregato per te – gli aveva detto Gesù – perché non venga meno la tua fede. E tu, una volta ritornato sulla via, consolida i tuoi fratelli” (Luca 22,32).
Agli undici e a quanti erano con loro il Signore risuscitato chiede di guardare e toccare le sue mani e i suoi piedi, le parti del corpo allora esposte allo sguardo – assieme al volto – e riconoscibili.
Egli rimane ‘osso delle nostre ossa e carne della nostra carne’ (Genesi 2,23), nella stessa prossimità che c’è tra un uomo e la sua donna, tra il re David e il popolo pressato dai Filistei.
Chiede da mangiare, come aveva fatto nella sua vita itinerante bussando alla porta degli amici.
Chiede una porzione di pesce e mangiò davanti a loro, come nella visita che il Signore fece ad Abramo alle querce di Mamre, per annunciargli che era giunto il tempo del figlio promesso.
Il dono di Gesù ai suoi è la promessa del Padre, lo Spirito Santo, l’altro difensore, presenza e forza interiore ancora più reale e concreta, che costituisce i discepoli testimoni, a portare a compimento l’opera sua, secondo le Scritture.
 
Qualche tempo dopo Pietro e Giovanni, i primi tra i dodici, salivano al tempio per la preghiera del pomeriggio. Ad un mendicante zoppo che chiedeva l’elemosina donano la guarigione, nel nome di Gesù. Dice Pietro al popolo radunato: “Il Dio dei nostri padri ha fatto risplendere il suo servo Gesù… Voi avete ucciso l’Iniziatore della Vita, ma Dio l’ha risuscitato dai morti. Io so, fratelli, che voi avete agito per ignoranza, come i vostri capi. Ora convertitevi e cambiate vita, perché siano cancellate le vostre colpe” (Atti degli Apostoli 3).
Scrive Giovanni ai suoi: “Figlioletti, se qualcuno avesse commesso delle colpe, abbiamo un difensore agli occhi del Padre Gesù Eletto, il giusto – che rende giusti quanti si affidano a Lui -. Egli è ‘pegno di riacquistato favore’ non soltanto in riferimento alle colpe nostre ma anche a quelle di tutto il mondo” (I Lettera di Giovanni 2,1-6).
E’ l’inizio del cammino per venire a Lui.
Al mio grido sei tu, mio Dio, la risposta che salva,tu mi strappi dall’angoscia, tu pietoso ascolti la mia preghiera” (Salmo 4).
 
“E’ possibile che Gesù abbia meditato questo salmo nelle notti in cui le ansie della vita lo assalivano, insegnando a farlo anche a quei molti che lo circondavano” (L. Monti, I Salmi: preghiera e vita).
“Scende la sera ormai: alti si accendono i fuochi di questa lunga veglia di Pasqua su ogni sentiero” (don Antonio Zanette, Preconio alla breve).
 
*(Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe  dal  19  al 25 APRILE  2021

A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ  21
9,30  S. Messa
 
DOMENICA 25  IV Domenica di Pasqua
11,00 – Ann. Del Zotto Filippo e Carlon Maria
             Def.ti Carlon Liberale e Antonietta
             Def. Povoledo Luigi
             Def.ta Zanin Amelia (Settimo)

A  DARDAGO
  
MARTEDÌ 20  
18,00  S. Messa
        
SABATO 24 – IV Domenica di Pasqua
18,00 –  Def.ta Ianna Albertina (Settimo)
              Def.ti Zambon Irma - Valentino - Angela
 
DOMENICA 25 - IV Domenica di Pasqua
11,00  - Def. Rigo Antonio “Crosta” (Anniv.)
             Def. Poletto Marco
 
Offerte:  Funerale Ianna Albertina              € 160
                Zambon Luigia ved. Bastianello  € 100

A  SANTA LUCIA
 
 GIOVEDI 22
18,00  S. Messa
        
 DOMENICA 25 IV Domenica di Pasqua
 10,00  - Def.ti Soldà Bruna,
                         Pastorutti Claudia e Lorenzo 
                                 

«Avete qui qualche cosa da mangiare?». 

Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 

Egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.



sabato 10 aprile 2021

Domenica, 11 Aprile 2021 - Anno 11 n. 20 - II Domenica di Pasqua - (B)

 

La Pasqua di Tommaso
 
La notte in cui Gesù fu catturato, Tommaso, uno dei dodici, il più coraggioso, era fuggito anche lui come gli altri. Se n’era andato solo. Aveva vagato nella campagna, tra gli ovili, mendicando un pezzo di pane e una ciotola di latte. Si è generosi con i mendicanti a Pasqua. Tornò in città alla fine della settimana degli azzimi, nel luogo della Cena. Non disse nulla. Gli altri discepoli gli raccontarono di Maria di Magdala, del sepolcro vuoto e di come, otto giorni prima, il primo giorno della settimana (Giovanni 20,19-31), quando già era sera e le porte erano chiuse, il Signore risorto si era fatto presente, portando loro il perdono e la gioia, come aveva detto: “Quando vi vedrò nuovamente, l’animo vostro sarà invaso dalla gioia, e quella gioia non ve la toglie nessuno”.
Tommaso aveva il pensiero fisso a come era andata a finire a Gesù e lui non Gli era stato vicino.
Ed ecco che viene Gesù, alla stessa ora. Nessun rimprovero per Tommaso ma un invito a riconoscere quelle mani e quel fianco trafitti, quel corpo benedetto. Tommaso ha capito che per Dio nulla è irreparabile, che da sempre Dio è perdono.
Gesù rimarrà sempre così: “ Il testimone fedele, che è il Signore risorto e glorificato, il Trafitto, l’agnello immolato, manifesta l’attuale e permanente fedeltà dell’amore di Dio, del Padre che continuamente ‘corre’ incontro ai suoi figli perduti (Lc 15,20), continuando a ‘dare’ il proprio Figlio (Lc 20,13), il suo prediletto” “Signore mio, Iddio mio!”, rispose Tommaso è la più bella professione di fede. Il vertice di tutto il Vangelo.
Si dice che Tommaso poi dalla Galilea abbia preso la via dell’oriente, fino in India, a Cochin, a Taxila e alle coste del Malabar, fino a Mylapore, nell’India sudorientale.

La prima lettera di Giovanni è una ripresa del Vangelo, in particolare dei discorsi della Cena. Ci accompagnerà in questo tempo di Pasqua. Man mano che si progredisce nella lettera, c’è un movimento regolare e costante dalla esteriorità verso l’interiorità, dalla fede professata verso la fede vissuta, dalla situazione comunitaria dei credenti verso la loro vita personale e divina, in Cristo e in Dio. La liturgia di questa domenica ci presenta la parte conclusiva (5,1-6): “Da questo conosciamo di amare i figli di Dio, se amiamo Dio”. L’amore del credente per Dio è la fonte del suo amore per tutti quelli che, come lui, sono nati da Dio, i suoi fratelli. Dalla comunione con Dio sgorga spontaneamente l’amore verso tutti i figli di Dio.

Coloro che erano diventati credenti - erano numerosi – avevano un cuor  solo ed un’ anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune... Nessuno tra loro era bisognoso” (Atti 4,32-35). “L’ideale perseguito è quello di una carità che non può accettare che dei fratelli siano nel Bisogno. Si abbandonano i propri beni non per desiderio di essere poveri, ma perché non vi siano poveri tra i fratelli” (Jacques Dupont). Commenta splendidamente S. Agostino: “In ciò che si ama on non vi è fatica o questa stessa fatica è amata”. L’attenzione che i cristiani hanno gli uni verso gli altri è una conseguenza del dono dello Spirito santo accordato loro dal Signore risorto.


Sante Messe  dal  12  al 18  APRILE  2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ   14
9,30 –  S. Messa
 
DOMENICA 18 III Domenica di Pasqua
11,00 – Def.ti Cardazzo Antonio e Anna ord. dal figlio.
             Def. Rui Fortunato

 
Offerte:  Per  Chiesa   NN  € 30, Signora Giovannina € 50
          
A  DARDAGO
 
LUNEDÌ  12
15,00  Funerale di Ianna Albertina  “Theco” ved. Zambon
              Rosario - Domenica 11 alle ore 19,30
 
MARTEDÌ 13  
18,00  S. Messa
        
SABATO 17 – III Domenica di Pasqua
18,00 –  Def. Dabrilli Roberto (Trigesimo)
 
DOMENICA 18 - III Domenica di Pasqua
11,00  - S. Messa

GIOVEDI 15

18,00  S. Messa

A  SANTA LUCIA

DOMENICA 18 III Domenica di Pasqua

 10,00  - Anniv. Def.ti Bortoluzzi Luigi e Celant Isidora
              Def. Oliva Luigi e Def.ti Fam. Martini 



Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani;
tendi la tua mano e mettila nel mio fianco;
e non essere incredulo ma credente”.
Gli  rispose Tommaso: “Mio Signore e mio Dio”


venerdì 2 aprile 2021

4 aprile 2021 - Anno 11 n. 19 - Domenica di Pasqua (B)

 


L’unica speranza del mondo
 
Nelle notti, sul mio giaciglio, cerco colui che l’anima mia ama;
lo cerco e non lo trovo.
Su! mi alzerò, mi aggirerò in città, andrò per i mercati
e per le strade, per cercare colui che l’anima mia ama;
lo cerco, ma non lo trovo” (Cantico dei Cantici 3,1s).
La veglia pasquale inizia nel buio, poi via via la luce si fa strada.
 “Per un breve istante ti ho abbandonata
ma ti riaccoglierò con immenso amore.
In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio viso
ma con affetto perenne ho avuto pietà di te,
dice il tuo Redentore, il Signore.
Saranno poste sugli zaffiri le tue fondamenta,
le tue mura saranno di pietre preziose.
Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore” (Isaia 54,5-14).
La Sua collera dura un istante, la Sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto, al mattino ecco la gioia”
Al canto del Gloria suonano l’organo, i campanelli e le campane, si accendono le candele e tutte le luci della chiesa.
Scrive San Paolo ai cristiani di Roma: (Romani 6).
Gesù, l’Eletto, ridestato dal regno dei morti, ormai non muore più, ormai su di Lui non ha più dominio una morte; infatti, essendo morto, è morto una volta per sempre per ciò che riguarda la colpa, ed essendo vivo è vivo per ciò che riguarda Iddio. Così anche voi ritenete voi stessi ormai vivi nella persona dell’ Eletto Gesù”
Il percorso compiuto dal Figlio di Dio su questa terra segna il nostro passaggio dalla realtà umana a quella divina, dalla morte alla vita.
Dopo il canto dell’ Alleluia, l’annuncio della Risurrezione, dal vangelo di Marco (16,1-8).
Alcune delle donne  vanno a far visita al sepolcro. “La mattina del primo giorno della settimana, di buonissima ora, quando il sole era appena spuntato. Ma nel guardare da lontano si accorgono che la lastra che chiudeva l’ingresso già era stata fatta girare. Si noti che era molto grande”. All’interno trovano seduto un ragazzo, avvolto in una tunica bianca: “Non dovete essere spaventate! Gesù, l’uomo di Nazaret che cercate, quello che è stato messo sul patibolo, non è qui, perché si è ridestato dai morti. Questo è il luogo dove lo avevano messo. Ma andate a dire ai suoi discepoli e specialmente a Pietro: Egli cammina davanti a voi verso la Galilea e lo potrete vedere là, come vi disse”.
Se il ragazzo vestito di bianco è Marco, l’autore del Vangelo – come alcuni pensano – abbiamo qui il racconto più sobrio della scoperta del sepolcro vuoto.
 “Dio è intervenuto nella storia quando, da un punto di vista umano, tutto era finito… ancora una volta Gesù cammina davanti a loro e chiede ai discepoli di seguirlo. Ancora una volta si tratta di un atto di grazia ed essi rivedranno Colui che non li ha abbandonati… La realtà della risurrezione di Gesù dovette imporsi a persone che non si aspettavano per niente quell’avvenimento” (E. Schweitzer).
Scrive Silvano del monte Athos: “Chi ha sperimentato la dolcezza dell’amore di Dio sa che il Regno di Dio è in noi”.
 
*(Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe  dal  5  alL’11  APRILE  2021

A  BUDOIA


LUNEDÌ   5 – Lunedì dell’Angelo
11,00 –  Santa Messa
 
MERCOLEDÌ   7
9,30  Anniv. Prata Elio ord. Famiglia
 
DOMENICA 11 Domenica della Divina Providenza
11,00 –  D.ta Benefattrice Elsa e def.ti  Fam. Mainardi
              Def. Del Zotto Celestino ord. da famiglia
              Anniv. Vettor Anna e Sfefinlongo Rosa
              Def.ti Michele, Maria e Dorina
              Def.ti Giuseppe, Lea e Giovanni
 
 Offerte:  Per  Chiesa   NN  € 10
          
A  DARDAGO
 

LUNEDÌ   5 – Lunedì dell’Angelo
18,00  Def.ti Carlon Angelo e Serena
 
MARTEDÌ 6  
18,00  S. Messa
        
SABATO 10 – Vigilia Domenica della Divina Providenza
18,00 –  Def.ti famiglia Bortolini
 
DOMENICA 11 - Domenica della Divina Providenza
 11,00  - Def.ti famiglia Zambon Raffaele e Fernanda

A  SANTA LUCIA

  
LUNEDÌ   5 – Lunedì dell’Angelo
10,00  Def.ti Lido Carniel, Fort Eligio, Fort Enrico,
                         Del Puppo Angelo.
                         In onore di Padre Marco da persona devota
 GIOVEDI 8  
18,00  S. Messa
        
 DOMENICA 11 - Domenica della Divina Providenza
 11,00  - Def.ti Bragagia Anastasia e Emma,  Roman Maria Pia

Offerte:  Per  Cero Santissimo, Carniel Elena  € 50
  
AVVISI COMUNI
 
OPERE DI CARITA’    
 
In questi giorni vanno riportate in chiesa le cassettine Un Pane Per Amor di Dio. 
Le offerte sono in favore delle nostre Missioni.
 
Termina la raccolta dei generi alimentari per le famiglie bisognose. Un apposito cesto è  posto nelle tre Chiese Parrocchiali.