venerdì 28 ottobre 2022

 


Domenica,  30 Ottobre 2022  Anno 12 n. 49

XXXI del Tempo Ordinario (C)


 Le rose di Gerico

Il Libro della Sapienza è scritto in greco ad Alessandria d’Egitto, la più grande comunità ebraica della diaspora. E’ rivolto ai giovani, perché non perdano la loro identità, più preziosa dell’Ellenismo. 
Siamo durante l’impero di Ottaviano Augusto. La vicenda di Gesù sta per iniziare.
Il mondo intero di fronte a Te, Signore,
è come una goccia di rugiada che cade al mattino sul prato.
Hai compassione di tutti, perché puoi tutto, e chiudi gli occhi sulle colpe degli uomini, affinché si pentano. Tu ami tutto ciò che esiste e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai create, Signore, che ami la vita.
Per questo Tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano
perché, messa da parte ogni malizia, credano in Te, Signore.
Gerico è l’ultima sosta prima della salita che porta a Gerusalemme, attraverso il deserto. E’ un’oasi, ricca di acque e di vegetazione. Nella città circolava un discreto capitale: era luogo di dogana per le merci provenienti dall’Oriente, l’ideale per gli appaltatori del dazio. Questi erano ebrei e tradivano due volte il loro popolo:  prima di tutto perché lo depredavano e poi perché consegnavano il denaro ai romani.
 Zaccheo era un dirigente degli appaltatori del dazio e per di più personalmente ricco, una persona autorevole nel loro rango.
Voleva vedere Gesù ad ogni costo, e misurarsi con Lui…
Stava così rimuginando quella specie di sfida, quando Gesù apparve al fondo della strada e, fin da laggiù, cominciò a guardarlo: “Zaccheo, scendi  che voglio venire a casa tua”.
Gesù non pone condizioni, viene per stabilire un rapporto di ospitalità duratura. L’ospitalità non è mai occasionale. Zaccheo 
spalancò le finestre e disse: “Dò metà delle mie sostanze; e, se qualcuno ho derubato, gli restituisco quattro volte”.
Scese lui stesso in cantina a scegliere le bottiglie più pregiate e andò in giardino a cogliere fiori e frutti.
Gesù lo riconduce a quella casa che aveva lasciato per cercarlo.
“Che dolce cena fu quella, Signore! Tu ti lasciasti lavare i piedi e profumare il capo secondo l’uso e l’amore di Zaccheo.
Mangiasti i dolci e bevesti il vino vecchio.(A. Zarri).
E’ vero che tutti mormoravano, i discepoli, la folla, gli avversari. Ma Gesù disse – ed è il cuore del Vangelo -: “Oggi per questa famiglia è venuta la salvezza, perché questo figlio d’uomo – Gesù – è venuto a cercare e salvare ciò che era perduto”.       
 
S. Paolo dagli inizi: si trova a Corinto: Lo raggiungono Silvano e Timoteo: assieme scrivono alla comunità di Tessalonica.
Preghiamo sempre per voi, perché il nostro Dio vi faccia degni di questa chiamata, così che la realtà del Signore nostro Gesù divenga risplendente in mezzo a voi – e voi nella persona di Lui!”
C’era stato un fraintendimento riguardo alla venuta del Signore. S. Paolo scrive questo secondo messaggio, a poca distanza dal primo, come un chiarimento: Dio è all’opera nel nostro mondo e, per mezzo della grazia di Gesù, è sempre attento a favorire il sorgere di ogni iniziativa buona.

S. Messe daL 31 ott. al  6  NOVEMBRE 2022

BUDOIA
 
MARTEDÌ – I Novembre – Tutti i Santi
15,00 – Santa Messa in Cimitero con Benedizione delle tombe
18,00 -  In chiesa recita del Santo Rosario
 
MERCOLEDÌ – 2  Novembre
9.30 -  In chiesa  D.ti  Benefattori della Parrocchia
 
DOMENICA – 6 Novembre -  XXXII del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti  Angelin Carlon; Del Zotto Luigi e Adele
 

DARDAGO
 
MARTEDÌ – I Novembre – Tutti i Santi
15,00 – Santa Messa in Cimitero con Benedizione delle tombe
          - Def.ti Bocus Valentino e Ianna Ofelia
                        Sinesi Antonio e Bocus Tea, Ianna Gino e Ianna Paolo
             Def.    Poletti Marco
 
MERCOLEDÌ – 2 Novembre – Fedeli Defunti
17,00 – In Chiesa
             Santa Messa per tutti i fedeli defunti
 
SABATO – 5 NovembreXXXII del Tempo Ordinario
18,00  -        Def.ti Busnelli Carlo, Bocus Luciano, Ianna Angelo
                    Carlon Vincenza, Sandrin Emilio e Battistuzzi Lucia.
                    Vettor Ovidio, Busetti Santina,
                    Zambon Achille, Bastianello Lidia


SANTA LUCIA
 
MARTEDÌ – I Novembre – Tutti i Santi
11,00 – Santa Messa in Cimitero con Benedizione delle tombe
             Def.ti Don Nilo e Lido Carniel
 
MERCOLEDÌ – 2 Novembre – Fedeli Defunti
16,00In Chiesa
             Santa Messa per tutti i fedeli defunti
             Def.ta Bragaggia Antonia
 
DOMENICA – 6 Novembre - XXXII del Tempo Ordinario 
9,45   –  Def.ti Don Elio Besa, Lavezzari Pierluigi, Fort Mario,
              Busetti Angela, Fort Lucia.       
 

AVVISI COMUNI

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FESTA DELL’UNITA’ D’ITALIA
GIORNATA DELLE FORZE ARMATE
 
Venerdì 4 novembre, ore 11,30 a Budoia,
cerimonia per la festa dell’Unità d’Italia e per la
Giornata  delle Forze Armate:
 
Alzabandiera e Inno Nazionale
Benedizione e deposizione  corona d’alloro al Monumento
Discorso ufficiale del Sindaco di Budoia dott. Ivo Angelin.
 
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venerdì 21 ottobre 2022

Domenica, 23 Ottobre 2022 Anno 12 n. 48 XXX del Tempo Ordinario (C)

 


Al sorgere delle stelle

 Un giovane ebreo nell’anno 132 a.C. si reca in Egitto a far visita alla comunità ebraica di Alessandria. Ha con sé un libro scritto dal nonno, Jesus Ben Sirac, e decide di tradurlo in greco, la lingua parlata dagli eberei nel mondo ellenistico.
E’ un libro dedicato ai giovani, un esmplare di educazione, per quelli che sono in diaspora e desiderano imparare, disposti a vivere in modo conforme alla Legge:
“Colui che onora Dio con tutto il cuore, verrà accolto da Lui
e il suo grido raggiunge le nubi.
Il grido del povero penetra le nubi e non si placa finché non sia arrivato, non desiste finché Dio non sia intervenuto e abbia reso soddisfazione ai giusti e ristabilito il Diritto”.

Il soggetto della preghiera è l’Israele oppresso, perseguitato. Il povero, il giusto è l’ebreo della diàspora, che soffre ogni tipo di umiliazioni:
Dio certo non tarderà, né si farà aspettare” (Siracide 25,12-19).
Nel cammino verso Gerusalemme, la via della nostra vita in pienezza, viene riferita un’altra parabola di Gesù sulla preghiera, che invita ad allargare  la prospettiva (Luca 18,9-14).
Un fariseo e un pubblicano – un appaltatore del dazio – sono colti in un momento significativo: nel tempio, a pregare.
Il fariseo è l’uomo giusto, il modello di una religiosità seria e coerente. L’appaltatore del dazio, invece, calpestava i Comandamenti, arricchendosi in modo illegale.
Il fariseo, oltre al digiuno prescritto, digiunava due volte alla settimana per le colpe commesse dal popolo: è preoccupato per l’onore di Dio. Nella sua lunga preghiera a mezza voce, ha detto già tutto, anticipando anche la preghiera del pubblicano.
Questi, come disse Gesù, non moltiplica vane parole: “Dio, sii benevolo con me, perché sono colpevole”. Può essere per lui l’inizio di un cammino di conversione.
E’ il pubblicano la figura centrale del racconto, quella che interessa veramente a Gesù. Il confronto con le colpe degli altri, per quanto vere esse siano, non ci avvicina a Dio.
            S. Paolo è dovuto tornare a Roma, E’ di nuovo in carcere – duro, questa volta - alle soglie dell’inverno e alle prese con un nuovo processo. Molti dei suoi gli hanno voltato le spalle.
Il messaggio a Timoteo come la vita terrena di Paolo, va verso la conclusione:
Mi attende il trionfo: me lo darà, come compenso, il Signore, e non a me soltanto ma anche a tutti coloro che hanno sognato di veder apparire il suo Volto.
Datti premura di venire da me abbastanza presto.
Il mantello pesante, quando vieni, portalo; e anche i libri, soprattutto le pergamene per scrivere.
Il Signore è stato al mio fianco e mi ha infuso vigore e così per opera mia quella proclamazione ha raggiunto tutte le altre nazionalità.
Datti premura di venire prima dell’inverno.
Il Signore accompagni il tuo spirito.
Quel grande amore vi accompagni” (II Timoteo 4,6-22).

S. Messe daL 24  al  30  OTTOBRE 2022

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ –26  Ottobre
9.30 -  D.ti Del Maschio Santina, Zambon Giomaria,
                  Zambon  Gianni
 
DOMENICA – 30 Ottobre -  XXXI del Tempo Ordinario
11,00 – Anniv. Carlon Valentino, Def. Angelin Giovanni
 

DARDAGO                
 
MARTEDÌ – 25  Ottobre
18,00 – Ann .Busetti Rosa
 
SABATO – 29 Ottobre XXXI del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Vettor Agostino e Vittoria (Cariola)
                        Zambon Pietro e Bruna, Pasa Laura
                        Balliana Aldo e Wilgeforte
 
OFFERTE   
Per opere parr:  NN € 20,  NN € 30
Battesimo Michilin Nicolò        € 50


SANTA LUCIA
 
GIOVEDI –  27 Ottobre
18,00  Santa Messa
 
DOMENICA – 30 Ottobre - XXXI del Tempo Ordinario 
9,45    Def.ti Soldà Bruna, Pastorutti Claudia e Lorenzo,
                        Fort Antonio, Arcicasa Maddalena

AVVISI COMUNI

EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA

Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico sull’apposito conto bancario intestato alla

 

Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:

Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:

IT56Z0533664770000030670195  - CreditAgricole Aviano.

Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004


Il parroco è a disposizione per colloqui, prima e dopo le celebrazioni eucaristiche:

Martedì      a DARDAGO dalle 17,30 alle 19,00

Mercoledì   a BUDOIA dalle 9,00 alle 10,30

Giovedì       a SANTA LUCIA dalle 17,30 alle 19,30

venerdì 14 ottobre 2022

Domenica, 16 Ottobre 2022 Anno 12 n. 47 XXIX del Tempo Ordinario (C)

 


Domenica,  16 Ottobre 2022  Anno 12 n. 47
XXIX del Tempo Ordinario (C)

Disse una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi mai. Molte volte ci siamo stancati! Le preghiere si alzavano in volo dal cuore, come colombe dall'arca del diluvio, e nessuna tornava indietro a portare una risposta. E mi sono chiesto molte volte: ma Dio esaudisce le nostre preghiere, si o no?

Bonhoeffer risponde: «Dio esaudisce sempre, ma non le nostre richieste, bensì le sue promesse». Pregate sempre... Pregare non equivale a dire preghiere. Mi sono sempre sentito inadeguato di fronte alle preghiere prolungate. E anche un pochino colpevole. Per la stanchezza e le distrazioni che aumentano in proporzione alla durata. Finché ho letto, nei Padri del deserto, che Evagrio il Pontico diceva: «Non compiacerti nel numero dei salmi che hai recitato: esso getta un velo sul tuo cuore. Vale di più una sola parola nell'intimità, che mille stando lontano».

Perché pregare è come voler bene. C'è sempre tempo per voler bene; se ami qualcuno, lo ami sempre.

«Il desiderio prega sempre, anche se la lingua tace. Se tu desideri sempre, tu preghi sempre» (S. Agostino). Quando uno ha Dio dentro, non occorre che stia sempre a pensarci. La donna incinta, anche se il pensiero non va in continuazione al bimbo che vive in lei, lo ama sempre, e diventa sempre più madre, ad ogni battito del cuore. Davanti a Dio non conta la quantità, ma la verità: mille anni sono come un giorno, gli spiccioli della vedova più delle offerte dei ricchi. Perché dentro c'è tutto il suo dolore, e la sua speranza.

Gesù ha una predilezione particolare per le donne sole: rappresentano la categoria biblica dei senza difesa, vedove orfani forestieri, i difesi da Dio. E oggi ci porta a scuola di preghiera da una vedova, una bella figura di donna, fragile e indomita, che ha subìto ingiustizia ma non cede al sopruso. E traduce bene la parola di Gesù: senza stancarsi mai. Verbo di lotta, di guerra: senza arrendersi. Certo che ci si stanca, che pregare stanca, che Dio stanca: il suo silenzio stanca. Ma tu non cedere, non lasciarti cadere le braccia. Nonostante il ritardo: il nostro compito non è interrogarci sul ritardo del sole, ma forzare l'aurora, come lei, la piccola vedova.

Una donna che non tace ci rivela che la preghiera è un “no” gridato al “così vanno le cose”, è come il primo vagito di una storia nuova che nasce.

Perché pregare? È come chiedere: perché respirare? Per vivere! «Io prego perché vivo e vivo perché prego» (R. Guardini).

S. Messe daL 17 al  23 OTTOBRE 2022


BUDOIA

MERCOLEDÌ –19  Ottobre
9.30 -  Santa Messa
 DOMENICA – 23 Ottobre -  XXX del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ti  Dedor Suela e Def.ti Ariet, Rui Fortunato
 
OFFERTE   Per opere parrocchiali NN € 20
La Pro Loco ha dato un contributo di Euro 100
per l’utilizzo dell’oratorio in occasione della Festa dei Funghi
 

DARDAGO 
 
MARTEDÌ – 18  Ottobre
18,00 – Def.to Ianna Giuseppe Bernardo
 
SABATO – 22 Ottobre XXX del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Zambon Antonio ed Ermellina (Tarabin)
             Famigliari di Vettor Giovanni (Cariola).
 
OFFERTE   Per opere parrocchiali NN € 20


SANTA LUCIA
 
GIOVEDI –  20 Ottobre
18,00  – Santa Messa
 
DOMENICA – 23 Ottobre - XXX del Tempo Ordinario 
9,45   –  Def.ti Anna e Primo Tommasi;
              Eugenio, Luigi Besa e Maria Fort;
              Colussi Franca e Maria (Anniversario); Fort Enrico e Del Puppo Angela

AVVISI COMUNI

GIOVEDI 20 OTTOBRE  ORE 20,30
Presso l’oratorio di Aviano, incontro con i delegati parrocchiali per il Sinodo

DOMENICA 23 OTTOBRE  ORE 11,00

Presso la chiesa di Budoia, celebrazione di avvio dell’anno pastorale

Il parroco è a disposizione per colloqui, prima e dopo le celebrazioni eucaristiche:

Martedì      a DARDAGO dalle 17,30 alle 19,00
Mercoledì   a BUDOIA dalle 9,00 alle 10,30
Giovedì       a SANTA LUCIA dalle 17,30 alle 10,30
           

venerdì 7 ottobre 2022

Domenica, 9 Ottobre 2022 Anno 12 n. 46 XXVIII del Tempo Ordinario (C)

 

 
  TUTTO MI SA DI MIRACOLO

A Damasco, in Siria, nella seconda metà del secolo IX a.C. Naaman è il comandante dell’esercito del re, uomo valoroso e stimato. Il suo nome significa ‘amabile, piacevole’, ma ha il viso e il corpo sfigurati da una grave malattia della pelle. Un giorno decide di partire, portando con sé una gran quantità d’oro, d’argento e di vesti preziose, verso Samarìa, capitale del regno d’Israele, sulla parola di una ragazza ebrea, schiava di guerra: “Là troverai chi ti potrà guarire”.
La comitiva si fermò all’uscio della casa di Eliseo, il profeta. A Naaman venne fatto sapere di scendere fino al fiume Giordano e immergersi sette volte.
Egli è inizialmente indignato per questo trattamento inatteso, ma i servi lo persuadono: raggiunge il fiume, si immerge ed è guarito: Il suo corpo divenne come il corpo di un ragazzo.
Il profeta non volle alcuna ricompensa. Naaman chiese di poter portare con sé della terra per costruire, ritornato a Damasco, un altare al Signore, come è scritto nella Legge: In ogni luogo dove Io vorrò far ricordare il mio Nome, verrò a te e ti benedirò.Eliseo dice una sola parola: “Va’ in pace” (II Re 5,1-19). Il Signore, Dio di tutti, guida ogni passo, per quanto incerto, che a Lui si rivolga.
Nella piana di Jezreel, al confine tra Samarìa e Galilea, Gesù incontra una piccola schiera dolente di uomini malati di lebbra. Se ne stanno a distanza,fuori dal villaggio, come è prescritto. Un grido corale s’innalza, come un’intensa preghiera:
“Gesù, maestro, muoviti a compassione di noi!”
Come se fossero già guariti, Gesù li manda dai sacerdoti, come è prescritto. Uno solo, una volta guarito, ritorna subito da Gesù: un samaritano, uno straniero. Non obbedisce all’ordine ricevuto, segue l’impulso del cuore.
“Era un uomo abituato a pregare all’aperto. Aveva dovuto vivere nei fossi e nei boschi, ai margini dei sentieri. Non si stupiva di aver incontrato Dio fuori dal tempio, di dover esprimere su una strada il suo ringraziamento”. La missione di Gesù comincia col ridonare la salute, la felicità, attraverso “l’amicizia, così dolce, di un Dio che si è fatto uomo” (E. Masina, Il vangelo secondo gli anonimi).
Nel suo ultimo messaggio San Paolo esorta il caro Timoteo a mantenere vivo il ricordo di Gesù, risorto dai morti, compimento delle promesse di Israele: Se siamo morti con Lui, con Lui anche vivremo; se resistiamo, con Lui anche regneremo.
Quando incontriamo una difficoltà, questo non può essere motivo di disperazione: anche nelle circostanze dolorose viene la grazia di Dio e talvolta in esse vengono le grazie più preziose. Il Signore viene incontro, conforta, dà un sostegno preziosissimo e manifesta la sua delicatezza.
Solo se gli voltiamo le spalle, Egli sembra rimanere come disarmato, incapace di aiutare.
Ma se non siamo fedeli, Lui rimane fedele, perché rinnegare sé stesso non può (II Timoteo 2,8-13). “La Sua fedeltà alle esigenze divine d’amore sigilla per sempre accoglienza e rifiuto con il medesimo amore”, che non si arrende.
Mentre il samaritano, venuto a ringraziare, se ne va, Gesù dice ai farisei:
“Guardate: il Regno di Dio è dentro di voi!” (Luca 17,11-21).

 S. MESSE DAL 10 AL  16 OTTOBRE 2022

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 12  Ottobre
9.30 -  Santa Messa
 
DOMENICA – 16 Ottobre -  XXIX del Tempo Ordinario
11,00 – Def. Fregona Domenico ord. dalla moglie.

DARDAGO
 
MARTEDÌ – 11  Ottobre
18,00 – Def.ta Bastianello Marcella

VENERDÌ – 14  Ottobre
20,30 – INCONTRO MARIANO DI PREGHIERA (Vedi NOTA IN CODA)

SABATO – 15 Ottobre -  XXIX del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Zorzetto Vanda, Tranci Sandro 
             Battesimo di Michelin Nicolò di Cristian e Laura Biazzo
OFFERTE per Opere Parrocchiali
Vettor Luciana Cariola € 30, NN € 10

SANTA LUCIA

 
GIOVEDI –  13 Ottobre
18,00  – ANN. Pezzutto Maria  ord. Nipoti
 
DOMENICA – 16 Ottobre -  XXIX del Tempo Ordinario
9,45   –  ANN. Serafin Dora Fort Eligio ordin. dalla famiglia
 

AVVISI

Venerdi 14 ottobre presso la chiesa di Dardago, alle ore 20,30
incontro Mariano di preghiera.
Recita  del Santo Rosario, Adorazione del SS.MO, Celebrazione della Messa.
Saranno a disposizione dei sacerdoti per le confessioni

Sabato 15 ottobre presso la chiesa di Santa Lucia , alle ore 20,30, CONCERTO IN MEMORIA  DI PAGOTTO LUCIANO, ORGANIZZATO DAL COLLIS CHORUS

sabato 1 ottobre 2022

Domenica, 2 Ottobre 2022 Anno 12 n. 45 XXVII del Tempo Ordinario (C)

 


Abacuc, un chicco di senape e il gelso

Un nuovo discorso Gesù rivolge ora ai discepoli, particolarmente agli apostoli (Luca 17,1-10).
Li esorta, prima di tutto, a non essere d’inciampo a quelli che tra loro sono i più fragili.
Un aspetto importante dell’attenzione a questi piccoli è il perdono delle offese: “Anche se per sette volte in un giorno tuo fratello si rendesse colpevole verso di te e ogni volta ritornasse da te per chiederti scusa, ogni volta tu gli perdonerai”.
Allora gli apostoli dissero al Signore: “Ma come è possibile fare questo?”
E il Signore rispose: “Se aveste fede nella misura di un chicco di senape, questo gelso così ben radicato nel terreno lo potreste sradicare e trapiantare nel mare”.
Ma, come i farisei, anche gli apostoli sono rimasti dentro la logica degli obblighi da osservare. “Hanno poca fede perché la fede è un dono, un favore dovuto ad un amore speciale, mentre essi sono ancora in uno stato di semplice servitù, fatto di obblighi e non di favori” (parabola del padrone e del suo schiavo): “Voi vi considerate servi e nulla più”.
 O Dio, che esaudisci le preghiere del tuo popolo
oltre ogni desiderio e ogni merito,
effondi su di noi la tua misericordia,
perdona ciò che la coscienza teme
e aggiungi quello che la preghiera non osa sperare (Colletta).
Paolo  viene riportato in carcere, a Roma. Da lì scrive un secondo messaggio a  Timoteo, il continuatore di tutta l’opera sua.
Dopo il saluto, la presa di contatto è serena, bellissima.
Sono grato a Dio perché ininterrottamente serbo il ricordo di te in queste mie preghiere, desiderando tanto di vederti.
Il Signore ci trasse in salvo in base a un suo personale progetto e grande amore, reso manifesto ora mediante l’apparizione del volto di questo salvatore Gesù, che destituì la morte e fece brillare una vita per sempre, mediante questa buona notizia.
So bene in chi ho riposto ormai la mia fiducia. Sii fedele a questa gloriosa consegna (1,1-14).
Abacuc - il suo nome significa ‘ardente’, ‘appassionato’ -, profeta contemporaneo di Geremia, tiene viva la speranza a Gerusalemme e nel piccolo Regno di Giuda, accerchiati dai babilonesi, mentre il Signore sembra non udire e rimanere spettatore inerte dell’oppressione.
Il profeta è come una sentinella sul bastione, in vigile attesa.
Il Signore mi rispose e disse:
“Scrivi la visione e incidila bene su tavolette
- la scrittura, più ancora della parola, è già un inizio di realizzazione, produce quanto annuncia -.
E’ una visione che attesta un termine:
il giusto, il popolo erede delle promesse, per la sua fede vivrà” (1,2-3; 2,1-4).

 S. Messe daL 3 al  9 OTTOBRE 2022


BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 5  Ottobre
9.30 -  Def.ti Del Maschio Guido, Mariangela e Sandra
           Del Maschio Genoveffa e Rino
 
DOMENICA – 9 Ottobre -  XXVIII del Tempo Ordinario
11,00 Def.ti  Zambon Ines e Puppin Fausto.

OFFERTE x Oratorio: ASD Polcenigo-Budoia € 100,
                                        Fam. Del Puppo € 30
                    x Chiesa: Carlon Anna € 100, NN € 70.

DARDAGO
 
MARTEDÌ – 4  Ottobre
18,00 – Def.ti Busetti Leone e Vincenza
 
SABATO – 8 Ottobre DEDICAZIONE DELLA CHIESA
18,00  - Def.ti Busetti Anna Maria, Def.ti  Grassi Giovanni, Angelina, Sonia e Maurizio
 
Anniversario Dedicazione della Chiesa  Anno 1823 dopo i lavori restauro ed ampliamento


SANTA LUCIA
 
GIOVEDI –  6 Ottobre
18,00  – Santa Messa
 
DOMENICA – 9 Ottobre - XXVIII del Tempo Ordinario 
9,45   –  Def. Fort Eligio ordin. dalla famiglia
 
OFFERTE DEI MESI PRECEDENTI
Luglio:  Candelabri NN € 20+20+35,
In mem. Def. Giuseppina Molinari Fort,  € 100
Agosto:  50° anniversario Matrimonio Ida e Renato Campana € 150 pro chiesa
 NN pro chiesa € 30

 
AVVISI

Mercoledi 5 ottobre alle ore 20 presso l’oratorio di Budoia, 
incontro con i catechisti per l’avvio dell’anno pastorale
 
 
 
Venerdi 14 ottobre presso la chiesa di Dardago, alle ore 20,30,
incontro Mariano di preghiera.
Recita  del Santo Rosario, Adorazione del SS.MO, Celebrazione della Messa.
Saranno a disposizione dei sacerdoti per le confessioni