DOMENICA, 4 Maggio 2025 - III PASQUA Anno 15 n. 24
Da
pescatore a pastore
Dopo tutto
quello che era successo, i discepoli erano ritornati alla loro terra, in
Galilea, e al loro lavoro di pescatori. Erano tornati alla vita di prima (Giovanni 21,1-19). Pietro, in qualche modo
li tiene uniti, come può.
Mentre
tutto sembra finito, è ancora Gesù, il Signore, risorto dai morti, a venire
verso i suoi amici. Va loro incontro sulla spiaggia del mare, sul far del mattino.
Avevano
pescato tutta la notte ma la loro rete è vuota: in quella notte non presero
nulla. Gesù si inserisce nella loro vita in modo così discreto e semplice che
essi neppure se ne accorgono. Fa una domanda che sembra anche una cortese
richiesta: “Ragazzi, avete qualcosa da E’ Gesù, è proprio lui. Come aveva
chiesto da bere a una donna samaritana, ora chiede ai discepoli da mangiare.
Rivela un altro aspetto di Dio: la dignità, la bellezza, il coraggio, la
fiducia del domandare. “Deus sìtit sitìri”, scrive S. Agostino: “Dio ha sete
che si abbia sete di Lui”.
“Da’ mentre
hai. Quando non hai più, domanda. Da’ agli altri l’occasione di farti
del bene.
E’ segreta e finissima carità” (Lanza del Vasto).
La presenza
del Signore si rivela nella pesca sovrabbondante. L’altro discepolo lo
riconosce ma Pietro si getta senza esitazione
in mare per andargli incontro, dopo essersi rivestito, per rispetto. Ciascuno
fa la sua parte senza rimproverare niente a nessuno.
E’ ancora
Gesù che accende il fuoco, sulla riva. E’ lui che prepara la tavola: attorno al
fuoco acceso, il cibo è pronto, pane e pesce. Ma Gesù chiede ai discepoli anche
un po’ del pesce appena pescato. Il segreto per la riuscita della mensa è la
condivisione, di cibo, parole, sguardi.
Alla fine
Gesù chiede a Pietro, semplicemente, di volergli bene: “Simone, figlio di
Giovanni, mi vuoi bene?” E’ l’unico requisito per poter passare da pescatore a
pastore. Gesù ha bisogno di lui per continuare a farsi conoscere, a favore d’Israele
e dell’umanità.
Sarà
proprio Pietro, assieme agli altri apostoli, a testimoniare davanti al sinedrio
che Gesù è la Guida e il Salvatore per accordare a Israele un dono di conversione
e un condono di colpe (Atti degli Apostoli 5,27-41).
Il
ripetersi delle ‘apparizioni’, come la triplice domanda rivolta da Gesù a Pietro,
ci fa capire che la maturazione della fede non è questione di un momento: si
comprende solo quello che si vive; la nuova nascita, dallo Spirito, continua
per tutta la vita.
L’altro
discepolo, Giovanni, dall’isola di Patmos introduce il ‘settenario dei sigilli’
con uno splendido inno di lode alla grandezza e alla bontà del Dio creatore e
redentore:
A colui che
siede sul trono e all’Agnello – Gesù - la lode, l’onore, la gloria,
l’onnipotenza per i secoli dei secoli.
Questo inno
di ammirazione e di riconoscenza sale da tutte le creature del cielo, della
terra, di sotto terra (“discese agli inferi”) e del mare e si rivolge contemporaneamente
verso Dio e verso l’Agnello in un’unica adorazione (Apocalisse 5,11-14).
Gesù
risorto si offre come Vita per sempre, disponibile fin da ora, nella sua Parola
e nell’Eucaristia, simile a quel cibo condiviso sulla riva del lago di Galilea
una mattina, come queste, di primavera.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 7 Maggio
Ore
9,30 Santa Messa
DOMENICA 11 Maggio IV di Pasqua
11,00 Per la Comunità
Santo Rosario ai capitelli:
Mastela Via Lunga, MERCOLEDI 20
Offerte : Pro Oratorio
da famiglie Fedrigo € 50,
Bottosso-Frigo € 30,
Manfredo € 50, Pectu € 25
Gruppo Giovani € 20
DARDAGO
MARTEDI 6 Maggio
ore 18,00 Anniv. Def.ta Busetti Anna
Maria
GIOVEDI 8 Maggio ORE 20,00
ROSARIO IN VIA SOLVELA
SABATO 10 Maggio
Ore 18,00 IV di Pasqua
Messa per le
Anime del Purgatorio
SANTA LUCIA
GIOVEDI 8 Maggio
18,00 – Def.ta Marcon Fulvia
DOMENICA 11 Maggio
9,45 Deff. Gislon Paolo, Soldà Bruna,
Pastorutti Claudio e Lorenzo, Zaccaria Graziano
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AVVISI COMUNI
Mese di Maggio, mese dedicato al Santo Rosario
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