venerdì 23 luglio 2021

Domenica, 25 luglio 2021, Anno 11 n. 35 - XVII del Tempo Ordinario (B)

 


Perché nulla vada perduto

 

Eliseo (secolo IX a.C.), figlio di un ricco proprietario terriero, si stava occupando lui stesso dell’azienda del padre quando Elìa, il profeta, lo chiama a prendere il suo posto. Era il tempo dell’aratura. Lasciò tutto e si mise al servizio di Elìa: non fu inferiore al suo maestro.
Radunava attorno a sé profeti di professione, con l’intento di ricondurre il popolo al Signore.
Dalle parti di Gerico, durante una carestia, venne un uomo da molto lontano con un’offerta per il santuario di Galgal: venti piccoli pani d’orzo nella bisaccia. Eliseo volle che fossero distribuiti ai figli dei profeti, che erano con lui, cento persone circa. Quelli mangiarono e ne fecero avanzare, secondo la parola del Signore (2Re 4,42-44).
Gesù aveva cercato, con i suoi, un luogo solitario, il paese della montagna, ben noto ai galilei.  Dall’alto della montagna Gesù vede la folla che lo cerca e scende ad incontrarla (Giovanni 6,1-15).
Le parole non bastano, l’ora è tarda e i villaggi distanti. Occorre provvedere del cibo. E’ primavera, la Pasqua è imminente. Gesù chiede aiuto a Filippo e Andrea, i primi discepoli, che conoscevano il luogo. L’unica risorsa è un ragazzo, del gruppo dei discepoli: egli mette a disposizione, senza esitare, la sua provvista di cibo, cinque pagnottine d’orzo – una primizia – e due pesciolini. Gesù fa accomodare, come per le nozze, la folla sull’erba. Dice la preghiera sul cibo, di ringraziamento, e lo distribuisce. Tutti ne mangiano a sazietà, quanto ne vollero.
Giovanni, mentre ricorda e racconta – è lui quel ragazzo? - ha in mente la storia di Rut: “Booz le offrì del grano abbrustolito, Rut mangiò a sazietà e ne mise da parte; quello che rimaneva lo portò a Noemi” (Rut 2,14ss).
Allo stesso modo, Gesù ordina che le porzioni avanzate siano raccolte per un uso successivo, perché nulla vada perduto. “Conservare il cibo significa rispettare il cielo e rispettare la terra, significa che l’uno non sta senza l’altra. Non si vive del miracolo” (Paul Beauchamp). Il prodigio del pane che sazia la folla può saziare le generazioni future: il cibo del Messia soddisfa in modo permanente alle necessità di tutti.
Il punto saliente è nel finale. La folla lo vorrebbe rapire per farlo re, ma Gesù fugge, da solo, sulla montagna, come a suo tempo Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. “Per Gesù il prodigio era solo frutto d’amore. L’episodio, nella più serena naturalezza, è una delle tante effusioni d’amore. Chi ama rifiuta ostinatamente il comando esteriore. L’amore comanda solo chi ama e solo in forza d’amore” (Giuseppe Sandri).
I discepoli, delusi nei loro progetti, abbandonano Gesù e salgono sulla barca per ritornare a Cafarnao. “Dice Ernesto: Siamo chiamati – forse questo i discepoli non hanno capito – a formare un’umanità con unità di persone, a immagine della Trinità.
Esperancita, che attende il suo primo figlio, dice: in questo miracolo dei pesci e dei pani, che erano pochi e poi aumentarono e si ingrandirono, si può riconoscere una comunità che nasce piccola e cresce e si fa grande, vero? Perché in essa aumenta la coscienza e l’amore e giunge ad essere della grandezza del paese.
Questo io scorgo nel racconto dei pani e dei pesci” (Il vangelo a Solentiname).

Sante Messe   dal 26  alL’ 1 AGOSTO 2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 28
9,30  Def.ta Jolanda e
            Def.ti Fam. Burigana
 
DOMENICA 1  Agosto– XVIII del Tempo Ordinario
11,00   Santa Messa
 
OFFERTE:  Funerale Pilot Laura, pro chiesa    € 50
                      Funerale Carlon Domenico, pro chiesa  € 130


A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 27
18,00 – Def.ti  Fedrigolli Giovanni e Paola.
        
SABATO 31 – XVIII del Tempo Ordinario
18,00   Def. Di Benedetto Roberto
              Def.ti  Fedrigolli Liliana - Maddalena e Domenico
 
DOMENICA 1 Agosto – XVIII del Tempo Ordinario
11,00 Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara.
             Anniv. Def. Bocus Guerrino Frith


A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 29 Luglio
18,00 –  Santa Messa
 
DOMENICA 1 Agosto – XVIII del Tempo Ordinario
10,00 Def.ti Fort Emilio e Lachin Elsa
             Def. Carniel Antonio
 
OFFERTE:  Funerale,  pro chiesa     € 200
 

AVVISI COMUNI

Indulgenza plenaria.

Si può ottenere in tutte le chiese parrocchiali e francescane dalle 12 del 1º agosto a mezzanotte del 2 o tutti i giorni dell'anno visitando la Chiesa della Porziuncola di Assisi dove morì San Francesco.










venerdì 16 luglio 2021

Domenica, 18 luglio 2021, Anno 11 n. 34 - XVI del Tempo Ordinario (B)

 


Tu sei con me, Signore
 
Geremia non è profeta di professione. E’ di famiglia sacerdotale, originario di Anatot, 6 Km a nord di Gerusalemme. Visse nella città santa, vicino agli ambienti della corte e del tempio.
Rimprovera i capi religiosi e politici, la classe dirigente, di aver tradito la propria missione, di essersi allontanati da Dio:
Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo – dice il Signore -.
Egli attende un nuovo intervento di Dio, imminente:
Verranno giorni – dice il Signore - nei quali susciterò a Davide un Germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio.
Abbandonandosi completamente al Signore, senza cercare di imporgli i propri progetti, Geremia mantiene viva la Promessa, ravviva la speranza.
       
L’evangelista Marco riprende a raccontare, in presa diretta, un’altra giornata di Gesù sul lago di Galilea.
I dodici sono appena tornati dalla missione, con il desiderio di riferire a Gesù quanto di bello erano riusciti a fare ed insegnare. Ma la folla li assedia, sì che non trovano il tempo nemmeno per mangiare.
Non resta che salire sulla barca per cercare un luogo solitario e riposarsi un po’. Ma la folla giunge sul luogo prima di loro.
Gesù, sceso a terra, sentì compassione per quella gente e ricominciò ad istruirli appassionatamente.
I dodici, per poter mangiare, devono attendere sera inoltrata quando, dopo aver affidato a Gesù e condiviso con la folla il cibo che avevano con sé, si ritrovano tra le mani ciascuno una sporta piena del miglior pane e delle porzioni di pesce avanzate.
           
Il salmo di David, esordisce presentando Dio nell’ immagine del pastore, affermando di riporre fiducia assoluta in Lui:
Il Signore è il mio pastore di nulla mancherò.
Anche le tenebre della valle e dell’ombra, senza temere male traverserò, e Tu sarai con me.
La notte può sorprendere il gregge mentre è ancora lontano dall’ovile, ma cosa importa? Tu sei con me dal tuo vincastro e dal tuo bastone protetto mi sentirò.
Nella seconda parte del salmo, il Signore è colui che accoglie nella propria tenda, offrendo l’ospitalità che salva dai nemici, unguento profumato e cibo generoso.
Infine a difesa di altri possibili agguati, Egli mette a disposizione del viandante, che riprende il cammino, la sua scorta: bontà e fedeltà, che per la vita mi seguiranno.
 
Dal carcere, dove si trova per l’ostilità di un gruppo di giudei d’Asia san Paolo proclama la splendida certezza che ogni inimicizia è vinta nella persona del Signore Gesù: Egli è la nostra pace; venne recando una buona notizia di pace a voi che eravate lontano e pace a quelli che erano vicino – gli ebrei - : Gesù, un solo spazio per Dio e per gli uomini, il luogo della vicinanza di Dio, dove non esiste più rancore, ostilità, paura, risentimento. Voi, costruiti sulle fondamenta degli apostoli e profeti, sino a divenire il luogo dove, nello Spirito, Dio stabilmente dimora.

Sante Messe   dal 19  al 25  LUGLIO 2021

A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 21
9,30  D.ta Zambon Signora Bianca
 
DOMENICA 25 – XVII del Tempo Ordinario
11,00   D.ta Pauleta Madalena Lina,   Def. Hotsupa
              Def. Angelin Cipriano
 
OFFERTE : pro chiesa  NN € 30,00

A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 20
18,00 – Def. Zambon Severino Luthol.
        
SABATO 24 – XVII del Tempo Ordinario
18,00   Def. Ianna Giobatta Theco
              D.ta Bastianello Augusta
 
DOMENICA 25 – XVII del Tempo Ordinario
11,00 Santa Messa
            
OFFERTE : pro opere parrocchiali  NN € 30,00
                      In mem. di Romani Giorgio, la famiglia € 70,00
 
 A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 22 Luglio
17,00 –  Santa Messa
 
DOMENICA 25 – XVII del Tempo Ordinario
10,00 –  Def. Rizzo Ettore
              Def. Don Nillo Carniel
 
 
AVVISI COMUNI
 
 
Domenica 27 giugno: Giornata per la Carità del Papa.
 
Elenco delle offerte raccolte il 27 giugno e destinate all’azione del Pontefice a sostegno dei più bisognosi e delle comunità ecclesiali in difficoltà.
 
Budoia          € 125,00
Dardago       € 140,00
Santa Lucia  € 100,00
 



sabato 10 luglio 2021

Domenica, 11 luglio 2021, Anno 11 n. 33 - XV del Tempo Ordinario (B)

 

Pionieri della speranza
 
Amos, il primo profeta scrittore (secolo VIII a. C.) è mandato dal Signore a predicare la conversione al regno del Nord, quella parte di Israele con capitale Samarìa che si era staccata un secolo prima, ad opera dei figli di Salomone, costituendo un regno autonomo. Dio non si rassegna alla lacerazione:
In quel giorno rialzerò la capanna di Davide che è caduta;
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine,
la ricostruirò come ai tempi antichi (9,11).
E neppure si rassegna questo profeta contadino costretto a lasciare il suo bestiame e i  gelsi, che parla e scrive con parole contadine:
Non ero profeta, né figlio di profeta;
ero mandriano e coltivavo piante di sicomoro.
Il Signore mi prese, mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse: Va’, profetizza al mio popolo Israele (7,12-15).
Lasciata Nazaret, Gesù si dedica tutto a quel progetto che fin dall’inizio aveva nel cuore. I dodici che stanno con Lui sono il segno visibile dell’integrità di Israele che Egli vuol ristabilire secondo le promesse fatte ai patriarchi e le parole dei profeti.
E’ giunto per lui il momento di affidare ai dodici la sua stessa divina potenza e l’autorità di insegnare: egli non ne è geloso.
Li manda a due a due perché possano testimoniare con la vita quello che annunciano:
Meglio essere in due che uno solo:
perché in due hanno un sollievo nella fatica.
Se vengono a cadere, l’uno rialza l’altro (Kohelet 4,9s).
Vuole che cerchino l’ospitalità di coloro ai quali sono inviati:
Come sono belli sui monti
i piedi del messaggero che annuncia la pace,
del messaggero di buone notizie che annuncia la salvezza!
 
Il vestito è quello del pellegrino, lo stesso di Gesù. Il bastone e i sandali appartengono al rito della Pasqua, memoriale della liberazione dall’Egitto. Il bastone indica autorevolezza e la protezione del Signore: Il tuo bastone e il tuo vincastro / mi danno sicurezza. I sandali sono quelli della festa e la tunica è una sola, simile a quella che Gesù indossava,  che non sarà strappata.
I discepoli sono affidati alla protezione del Padre e alla bontà delle persone. Li manda a guarire, a restituire pienezza di vita.
Chi li rifiutasse, decadrebbe dal privilegio dell’elezione.
Lo stesso privilegio san Paolo ha l’incarico di annunciare ed estendere alle altre nazionalità. Lo conferma nel modo più intenso ed entusiasta scrivendo dal carcere ai cristiani di Efeso, quella comunità presso la quale aveva dimorato più a lungo.
La presa di contatto del messaggio (1,3-14) è travolgente: sembra che voglia dire tutto d’un fiato.
In vista e allo scopo di riscattare e ricondurre a sé l’universo creato, Dio ci ha stabiliti come pionieri della speranza, in una condizione di privilegio, avendoci scelti prima della creazione del mondo per anticipare in noi il riscatto di tutti condonandoci le colpe e predestinandoci ad una posizione di figli adottivi nel contatto - attraverso lo Spirito Santo – con la persona di Gesù, “divinamente e umanamente nota, divinamente e umanamente amata”.

Sante Messe   dal 12  al 18  LUGLIO 2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 14
9,30  Santa Messa
 
DOMENICA 18 – XVI del Tempo Ordinario
11,00   D.ti Carlon Vincenzo e Rosa, Santarossa  Stefano e Rosa,
              Fratelli Gislon Elio, Luigi, Giovanni e Giulia
 
OFFERTE : pro chiesa  NN € 20,00


A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 13
18,00 – Def. Ianna Marco Bocus.
        
SABATO 17 – XVI del Tempo Ordinario
18,00   Trigesimo Gaspardo Emilio,
               D.ti Zambon Alfredo e Angelin Franca
 
DOMENICA 18 – XVI del Tempo Ordinario
11,00 Santa Messa
             D.ti Bocus Pietro e Zambon Maria
             Ottava Def. Romani Giorgio
 

 A  SANTA LUCIA


 GIOVEDÌ 15 Luglio
 18,00 –  Santa Messa

 DOMENICA 18 – XVI del Tempo Ordinario
10,00 –  Santa Messa 

OFFERTE : Battesimo Chiara Daneluz € 100,00

 
 
FESTA DELLE FAMIGLIE
 
 
Il  pranzo comunitario, organizzato dopo la santa Messa a San Tomè della prima domenica di luglio - nonostante il tempo molto incerto - ha permesso di raccogliere, al netto delle spese, € 150,00 come offerta per le opere parrocchiali.
 
Ringraziamo tutti i volontari che rendono possibile la continuazione di questa tradizione.

sabato 3 luglio 2021

Domenica, 4 luglio 2021, Anno 11 n. 32 - XIV del Tempo Ordinario (B)

 


Il carpentiere, il figlio di Maria
 
A Babilonia, nell’anno 593 a.C., quattro anni dopo la prima deportazione, sulle rive del fiume Chebar, il sacerdote Ezechiele ha una visione. Subito dopo, il Signore gli parla:
“Figlio d’uomo, io ti mando ai figli d’ Israele, a una razza di ribelli che si sono rivoltati contro di me”. Nonostante siano figli testardi e dal cuore indurito, il Signore rimane sempre il loro Dio. Il segno è la presenza di un profeta in mezzo a loro. “Ascoltino o non ascoltino, sapranno almeno che un profeta si trova in mezzo a loro” (Ezechiele 2,2-5).
Il messaggio è dolce, nonostante la sua durezza: Dio ha fatto sorgere un profeta per loro, lontano da Gerusalemme, fuori dalla terra santa e dalla storia sacra: Ezechiele, un sacerdote senza tempio né altare né abiti sacerdotali. Il suo nome significa: “Dio mi rende forte”. Egli apparirà una figura scomoda agli occhi di alcuni saggi di Israele.

Cantico di pellegrinaggio (l’arrivo alla meta):
Levo a Te gli occhi, o Abitatore celeste!
Come occhi di servi alla mano del padrone,
come occhi di serva al cenno della padrona,
così verso il Signore nostro Dio leviamo i nostri occhi supplicanti.
Pietà di noi, pietà di noi, Signore! Troppo siamo sazi di disprezzo,
è sazia la nostra gola (Salmo 122/123).
 
“Dice il Santo – benedetto Egli sia -: Se tu non sollevassi a me i tuoi occhi, Io - se fosse possibile – non abiterei nei cieli”.
E sant’Agostino: “C’è un solo medicamento: sollevare sempre i propri occhi al Signore”.
Gesù, dopo aver ridato la vita alla figlia di uno dei capi della sinagoga, abbandona le rive del lago di Galilea e torna a Nazaret, la sua patria (Marco 6,1-6).
Attende il sabato per iniziare l’insegnamento. Ma non viene capito. I nazaretani non riescono a rendersi conto da dove venga la sua sapienza e la capacità di operare guarigioni: era cresciuto tra loro, non aveva frequentato né un grande maestro di Gerusalemme né qualche medico illustre. Era il figlio di Maria. “Le sue mani avevano lavorato il legno, il ferro e la pietra: erano mani di carpentiere” e ne portavano il segno.
Quell’assenza di fiducia da parte loro lo stupiva: Gesù a malincuore se ne va altrove.
“Il rifiuto di Nazaret continua. Siamo noi oggi i nazaretani per cui Gesù è continuamente motivo di stupore e pietra d’inciampo. E la nostra incredulità stupisce ancora Colui che ci ha dato tutto. Col nostro rifiuto la sua azione di salvezza nei nostri confronti rimane bloccata. Ma, grazie a Dio, Gesù può ugualmente fare qualche miracolo e continua ancora a distribuire, incessantemente, i suoi doni” (Charles Perrot).

Dopo l’intermezzo riguardo alla raccolta di denaro a favore dei poveri di Gerusalemme, San Paolo conclude il secondo messaggio ai Corinti con la sua presentazione, l’autobiografia. Egli ha molti titoli per vantarsi ai loro occhi, più dei nuovi predicatori che stanno sviando quella comunità tanto cara. Ma il titolo su cui infine si sofferma è la sua debolezza, una spina, un ostacolo che rimane e fa male, qualcosa che rischia di offuscare quella gioia che ha nel Signore Gesù. 
Ma Egli mi disse: “Provveda a sufficienza per te questo mio grande amore: questa prodigiosa potenza trova compimento là dove è debolezza” (seconda lett. ai Corinti 12,7-10).
“Voleva vantarsi e adesso si è vantato davvero, sulla base più solida di tutte e ha vinto tutti”. 

*(Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dal 5  alL’ 11  LUGLIO 2021

A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 7
9,30 –  Def. Nadin Giomaria
 
DOMENICA 11 – XV del Tempo Ordinario
11,00 –  Santa Messa.
 

A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 6
18,00 – Santa Messa.
        
SABATO 10 – XV del Tempo Ordinario
18,00 –  D.ti  Zambon Luigi, Carol e Nando Rosit
 
DOMENICA 11 – XV del Tempo Ordinario
11,00 Santa Messa
 
Offerte pro Chiesa: In Memoria di Alfredo Zambon €. 50,00 dalla famiglia


A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 8 Luglio
18,00 –  Santa Messa
 
DOMENICA 11 – XV del Tempo Ordinario
10,00 –  Santa Messa
             
 
FESTA DELLE FAMIGLIE
 
Come tradizione, oggi domenica 4, prima domenica di luglio, alle ore 11, Messa a  San Tomè  in onore di san Tommaso per la festa delle famiglie delle tre parrocchie.
 
La Messa viene celebrata anche in memoria di Albino Bocus morto nei pressi della chiesetta.
 
Per chi lo desidera, seguirà il tradizionale pranzo comunitario, che - per  rispettare  le norme anti Covid - è spostato nel parco sul retro dell’Asilo e del Teatro di Dardago.
 
Saranno predisposti tavoli  e gazebi.
 
Il pranzo inizierà verso le ore 13.
I VOLONTARI prepareranno la PASTASCIUTTA.
Se qualcuno desidera preparare torte o dolci è  invitato a portarli, in mattinata, nelle scuole.
 
Ringraziamo i volontari che rendono possibile la continuazione di questa tradizione