venerdì 23 settembre 2022

Domenica, 25 settembre 2022 Anno 12 n.44 - XXVI del Tempo Ordinario (C)

 


 
Lazzaro, che significa “Dio aiuta”

Guai a coloro che si considerano sicuri in Sion, 
A quanti si sentono forti sulla montagna di Samaria!
Mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli della stalla,
ma non si dolgono per la rovina di Giuseppe:
perciò ora andranno in esilio alla testa dei deportati
e finirà l’orgia dei dissoluti! (Amos 6,1-7).

Di nuovo dal Libro del profeta Amos un avvertimento, estremo, a quella che si considerava la prima delle nazioni. Sion e Samaria per i regni del sud e del nord, di Giuda e di Israele, rappresentano l’organizzazione politica, il potere economico, la sicurezza religiosa. Giuseppe sta a indicare gli abitanti del Regno del nord, nella loro appartenenza alla storia santa.
Le grandi colpe d’Israele sono il culto ipocrita, il lusso sfrenato delle classi privilegiate, la falsa sicurezza religiosa, l’ingiustizia.
Ebbene – dice Amos – è imminente la disfatta di quel Regno, che avvenne nel 722 a.C., con la conquista di Samaria ad opera degli Assiri. La deportazione riguardò soprattutto i notabili della società, mentre la popolazione contadina rimase sul posto, al suo lavoro.
Il libro di Amos  termina con una visione di speranza:
“Quel giorno rialzerò la capanna di Davide che era caduta,
ne riparerò le brecce, ne rialzerò le rovine.
Ricostruiranno le città desolate e le abiteranno,
pianteranno vigne e ne berranno il vino,
coltiveranno orti e ne mangeranno i frutti”,
dice il Signore, il tuo Dio (9,11-15).

La parabola del ricco e di Lazzaro, il mendicante,  si ispira ad un racconto popolare, conosciuto anche in Egitto.
Lazzaro, come Giobbe, è abbandonato da tutti: solo i cani, di tanto in tanto, lambivano le piaghe di lui. Ma il suo nome significa “colui che Dio aiuta”.
Con la morte dei protagonisti, la situazione si capovolge.
Vertice del racconto sono le parole di Abramo: “Hanno Mosé e i profeti, dìano ascolto a quelli!”.
La parabola è rivolta particolarmente ai farisei.
Il ricco non vide il mendicante perché non amò. E’ l’amore che fa vedere le necessità, che fa udire le invocazioni inespresse, che ci fa parlare ed agire dove altri non trova niente da fare: il ricco ignorò la fonte stessa della vita.
L’esistenza umana, per quanto sia povera, umile, calpestata ed inferma, è un bene inestimabile. “Fra i poveri più abbandonati e maltrattati c’è la nostra oppressa e devastata terra” (Francesco, Laudato si’ 2).

San Paolo conclude il primo messaggio a Timoteo con una esortazione accorata. La chiesa di Efeso, affidata alla ‘sorveglianza’ del giovane discepolo, sta scivolando verso una fede che non riscalda più il cuore..
Ma tu, fuggi coteste cose. Combatti il glorioso combattimento della fede. Conquista la vita che dura per sempre, sotto gli occhi di quel Dio che fa nascere tutte le cose alla vita e dona tutto con abbondanza perché ne godiamo; e sotto gli occhi di Gesù, che davanti a Pilato diede la sua bella testimonianza; fino a che non appaia il volto di lui, del Signore Gesù – “Non si è mai soli, quando si è in attesa di qualcuno”.
Timòteo, sii fedele a questa consegna...
quel grande amore vi accompagni! (I Timoteo 6,11-16).


S. Messe daL 26 Sett. al 2  OTTOBRE 2022

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 28  Settembre
9.30 -  Santa Messa
 
DOMENICA – 2 Ottobre -  XXVII del Tempo Ordinario
11,00 – Per la comunità.

DARDAGO
 
MARTEDÌ – 27 Settembre
18,00 – Def. Zambon Sergio (Momoletti) - Benefattore
             Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni
 
SABATO – 1 Ottobre XXVII del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
 
SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 29 Settembre
18,00  Def. Gambron Domenico
 
DOMENICA – 2 Ottobre - XXVII del Tempo Ordinario
09,45   –  Def. Fort Alessandro ordin. dalla famiglia

AVVISI

 

EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA

Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico sull’apposito conto bancario intestato alla

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domenica 18 settembre 2022

Domenica, 18 settembre 2022 Anno 12 n.43 - XXV del Tempo Ordinario (C)

 


Fedeltà nelle piccole cose

Amos pascolava il gregge di capre ai margini del deserto di Giuda e coltivava il suo orto a Tekoa, un villaggio nei pressi di Betlemme. E’ uno strenuo difensore delle antiche tradizioni.

Da tempo il Paese è diviso in due regni. Il Regno del Nord, con capitale Samarìa, è più forte: sotto il re Geroboamo II (secolo VIII a. C.) sta attraversando un periodo di grande prosperità; per l’espansione del commercio e la politica del re, si è sviluppata una nuova classe di proprietari terrieri: la terra, immagine del dono della vita, diventa ora un possesso a vantaggio di pochi. Amos lascia il suo villaggio e va al nord, a predicare la conversione:  Il Signore Dio ha parlato: chi non profeterà? (3,8).

Egli ripropone agli israeliti le tradizioni fondamentali, con una concretezza che i suoi contemporanei avevano perduto: Ascoltate questo, voi che calpestate il povero e sterminate gli umili del paese, comprate con denaro gli indigenti e il povero per un paio di sandali.

Il Signore mi disse: “E’ maturata la fine per il mio popolo, Israele; non perdonerò più” (Amos 8,1-7).

Amos è il primo profeta scrittore. Tra parole molto dure, vi sono anche improvvise schiarite: “Manderò la fame nel paese; non fame di pane né sete di acqua, ma di ascoltare le parole del Signore” (8,11). Cercate il bene e non il male e vivrete, e il Signore sarà con voi, come voi dite (5,16). Il nuovo discorso di Gesù, che segue ‘le parabole della misericordia’, riguarda particolarmente i discepoli (Luca 16, 1-13).

Ci si riferisce probabilmente ad un fatto reale: un amministratore è sul punto di essere licenziato per la sua cattiva amministrazione. Con un lampo di genio chiama i debitori del padrone e cancella una parte consistente del loro debito; in questo modo si garantisce la loro ospitalità, una volta rimasto senza casa e senza lavoro. Forse per la prima volta nella sua vita d’affari quell’ amministratore compiva quanto prescritto dalla Legge, rinunciando all’ampio margine di profitti personali, fino a meritarsi l’elogio del padrone: “Non farai al tuo fratello prestiti ad interesse, né di denaro, né di viveri, né di qualunque altra cosa, perché il Signore ti benedica in tutto ciò a cui metterai mano” (Deuteronomio 23,20s). “Tutto si capovolge dinanzi alla magia del dono e del condono, alla strapotenza dell’Amore”.

La I parte del messaggio a Timoteo riguarda la preghiera in comune, segno distintivo di ogni gruppo religioso.Si deve pregare – scrive S. Paolo – con suppliche, preghiere, implorazioni, ringraziamenti, a nome di tutti gli uomini buoni e cattivi, giusti e ingiusti: il Salvatore nostro Iddio vuole che tutti gli uomini siano tratti in salvo e giungano a una conoscenza della verità. l cristiano non ha nemici: qui è la radice della nonviolenza. Il Signore Gesù ha dato sé stesso come prezzo di riscatto per tutti, condividendo senza riserve la natura e la sorte degli uomini.

Occorre pregare a nome dei re e di tutti quelli che hanno una posizione elevata, affinché possiamo condurre una vita raccolta e tranquilla – senza chiedere nulla in particolare, perché il Padre sa già quello di cui abbiamo bisogno – levando in alto mani innocenti, senza spazientirsi e senza confabulare (I Timoteo 2,1-8).

SAnte Messe daL 19  al 25  SettEMBRE 2022


BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 21  Settembre
Non si celebra la S. Messa. Riunione sacerdoti con il Vescovo

DOMENICA – 25 Settembre -  XXVI del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ta Zambon Rita ord. da famiglia,
Def.ti Gislon - Santartossa
Def.ti Sac. Alfredo Pasut e sacerdoti di Budoia

Offerte pro chiesa: Fam. Zambon Stefano €50, Carlon Aldino € 20                      

DARDAGO
  
MARTEDÌ – 20 Settembre
18,00 – Def. Parmesan Claudio, Nevio, Pio, Ianna Irma
             Biscontin Umberto, Andreazza  Ermenegilda
 
SABATO – 24 Settembre XXVI del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Zambon Bruna (Luthol), Andreanna, Attilia,
             Cauz Erica, Zambon Maria, Antonio e Bruno,
             Bastianello Lidia.

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 22 Settembre
18,00  – Santa Messa
 
DOMENICA – 25 Settembre - XXVI del Tempo Ordinario 
09,45   –  Def.ta  Stanich Carmela ord. da figlia,
                Def,ta Pradella Rosa in Scandolo, 
                Def,ta Guidi Olinda, Def, Pastorutti Lorenzo            


venerdì 9 settembre 2022

Domenica, 11 settembre 2022 Anno 12 n.42 - XXIV del Tempo Ordinario (C)

 

Una pecora, una monetina d’argento,
due fratelli
 
La lettura dal Libro dell’Esodo (32,7-14) dice l’essenziale riguardo alla vicenda del “vitello d’oro”.
Mosé, dopo quaranta giorni di permanenza sul monte Sinai, ha tra le mani le tavole del patto ma, in sua assenza, il popolo ha voluto costruirsi un vitello di metallo fuso, per essere come gli altri popoli, un’immagine della divinità che cammini davanti a loro e li porti fuori da questo deserto vasto e spaventoso.
L’ira del Signore si infiamma contro Israele. Mosé, unico fra le storie sacre, sul monte prende le difese del popolo.
La preghiera di Mosé è una delle più belle che ci siano:
“Rinuncia, Signore, all’ardore della tua ira e péntiti del male che volevi fare al tuo popolo (Mosé qui usa l’imperativo).
Ricordati (altro imperativo) delle promesse fatte ad Abramo, Isacco, Giacobbe, tuoi servi!”…
Gesù, come sedeva a pranzo con i notabili e i capi religiosi, così accoglieva anche appaltatori del dazio ed altre persone di dubbia reputazione, che si avvicinavano a lui. Di conseguenza, si faceva un gran criticare.
Le ‘parabole della misericordia’ (Luca 15) sono una risposta, una difesa del vangelo di fronte a scribi e farisei.
Le parabole gemelle del pastore che lascia il gregge per cercare l’unica pecora perduta e della padrona di casa che spazza con cura la stanza alla ricerca di una monetina d’argento che le era caduta, terminano con la gioia corale di amici e vicini: “allo stesso modo vi sarà gioia nel cielo per una sola persona che si ravvede!
Infine, la parabola dei due fratelli (o del ‘figlio prodigo) dice quanto a Dio stiano a cuore gli uni e gli altri, i vicini e i lontani: “Era necessario fare un festoso banchetto e gioire perché questo tuo fratello dopo essere morto è tornato in vita, dopo essere perduto è stato ritrovato!”
Nessuno dei due aveva capito il cuore del Padre: “Lo stato d’animo servile falsa i nostri rapporti sia con Dio che con i fratelli”. Le parabole indicano la via per passare dalla mormorazione alla gioia condivisa.
 
Liberato dal carcere, nella primavera dell’anno 64 San Paolo parte alla volta di Creta. Poi raggiunge Efeso e forse anche Laodicea, come aveva promesso a Filemone. E’ un viaggio burrascoso: trova le comunità cambiate. Molti aderiscono alla fede ed il livello si abbassa. Paolo non si perde di coraggio.
Giunto a Filippi, in Macedonia, scrive a Timoteo, fidato discepolo e collaboratore, figlio autentico, che aveva lasciato ad Efeso. Gli scrive un messaggio d’amicizia e di istruzioni:
Sono grato a Colui che mi ha infuso vigore, Gesù, il Signore nostro, di avermi ritenuto degno di fiducia, pur essendo stato io in precedenza detrattore, persecutore, insolente; ma fui oggetto di tenera compassione perché lo feci in uno stato di ignoranza.
Merita fede questo discorso: che Gesù venne nel mondo per mettere in salvo persone colpevoli, tra le quali io sono il primo (I Lettera a Timoteo 1,12-17). 
(Commento a cura del diacono Silvano Scarpat)

SAnte Messe daL 12  al 18  SettEMBRE 2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 14  Settembre
09,30  Santa Messa
 
DOMENICA – 18 Settembre -  XXV del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ti  Coassin Giovanni, Ester, Fabbro Bruna
                      
Off. Pro chiesa: Coassin Umberto    40, NN    10


DARDAGO
 
 
MARTEDÌ – 13 Settembre
18,00 – Def. Ianna Alberto Theco
             Famigliari  di Raffaele e Fernanda Zambon
 
SABATO – 17 Settembre XXV del Tempo Ordinario
18,00  - Def. Tranci Sandro, Def. Basso Filippo
             Def.ti Zambon Wilma e Angelo 
 
Off. Per Opere parrocch.: Famiglia Sartorel € 40


SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 15 Settembre
18,00  Santa Messa
 
DOMENICA – 18 Settembre - XXV del Tempo Ordinario 
09,45    Def.ti  Soldà Celeste e Polese Teresa
                Def. Basso Franco -  Def.ti Zanolin Andrea e Fort Teresa
                Def. Carli Italo

venerdì 2 settembre 2022

Domenica, 4 Settembre 2022 Anno 12 n. 41 - XXIII del Tempo Ordinario (C)


Dio, bontà infinita, può fare solo il bene
 
Il Libro della Sapienza è scritto da un maestro ebreo, in greco, per la comunità di Alessandria d’Egitto, dove la fede e la tradizione dei Padri rischiavano di essere messe in disparte. Siamo all’incirca ai tempi di Gesù. Al centro del libro figura la preghiera del re Salomone, il figlio di Davide:
Dio dei Padri e Signore della misericordia,
tu che hai creato l’universo con la tua parola
certo hai formato l’uomo nella tua sapienza
in modo che guidasse il mondo con santità e giustizia.
Invia la sapienza dal tuo cielo santo affinché mi sia compagna nella fatica e io conosca ciò che è gradito a Te.
Chi mai avrebbe conosciuto la tua volontà, se Tu non avessi donato la Sapienza e se tu non avessi inviato il tuo santo Spirito dall’alto?
E’ bello vedere un re che prega ed avere la certezza che questo nostro mondo, in ogni suo aspetto, viene ed è sorretto dalla sapienza e dallo Spirito di Dio.
Gesù è accompagnato da una folla numerosa. Si gira verso di loro ed enuncia le condizioni per essere discepoli.
Alla base della vita cristiana sta l’abbandono fiducioso in Dio, l’esclusione di ogni calcolo.
Il seguire Gesù comporta per i discepoli l’abbandono della famiglia e di ogni possesso, per poter stare con Lui nella sua condizione di maestro itinerante. Nell’andare verso Gerusalemme si prospetta ad un certo punto anche il rischio della vita.
Al centro del discorso, due piccole parabole, con la loro parte di oscurità. Tutto forse si chiarisce se il termine di confronto non è l’uomo ma Dio, come avviene quasi sempre nelle parabole. “Potete voi immaginare che un uomo saggio inizi la costruzione di una torre o che un re intraprenda una guerra senza garantirsi del successo? Potete immaginare che Dio sia da meno dell’uomo? No! - dice Gesù -, mio Padre sa quello che fa”. Per questo vale la pena abbandonarsi a Lui. “Dio non può fare che il bene, essendo bontà infinita”. Si può prendere le distanze da tutto per ricevere tutto da Lui, nuovamente, come un dono, “già in questa vita”.
Fidatevi di mio Padre, fidatevi di me, di questo il mondo ha bisogno per ricevere sapore: sembra che proprio questo Gesù voglia dire ai discepoli, di fronte alle folle. (Luca 14,25-35).
Un esempio, splendido, di che cosa significhi essere conquistati da Gesù e appartenere a Lui lo troviamo nella Lettera a Filémone, il più breve dei messaggi di S. Paolo.
Uno schiavo è fuggito dalla casa del padrone: si tratta, per uno schiavo, di una colpa gravissima. Egli finisce a Roma, dove incontra S. Paolo, in carcere: qui egli si converte, diventa cristiano.
Paolo vorrebbe tenerlo con sé, perché gli sia di aiuto, ma vuole il consenso del padrone, Filemone, anche lui cristiano grazie a Paolo e suo amico. Scrive questa lettera e la fa recapitare a Filémone proprio per mano di Onésimo:
Accoglilo non più come schiavo ma come fratello carissimo. Se ti ha rubato qualcosa, mettilo in conto a me: io, Paolo, scrivo di mio pugno, io pagherò. Sappi però che anche tu mi sei debitore di qualcosa…
E preparati ad ospitarmi: spero che per le vostre preghiere vi sarò restituito.

SAnte Messe daL 5  alL’ 11 SettEMBRE 2022

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 7  Settembre
9,30 Deff. Vito, Francesco, Domenico, Angela e Rino
 
DOMENICA – 11 Settembre -  XXIV del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ti  Dedor Ubaldo,  Elisabetta;
                        Dedor Giovanni e Luigia
   
Off. Pro chiesa in mem. di Gargiulo Prisco    40

DARDAGO
 
 
MARTEDÌ – 6 Settembre
18,00 – Def.ti  Bastianello Vinicio(Fuser) e Zambon Luigia (Rosit)
             Def.ta Parmesan Rosina e Familiari
 
SABATO – 10 Settembre XXIV del Tempo Ordinario
18,00  - Def. Vettor Gerardo, Def. Zambon Domenico (Rosit)
             Def.te Celant Rita, Francina e Resy  
 
Off. Per Opere parrocch.: NN  € 30, NN € 15
 

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 8 Settembre
18,00   Santa Messa
 
DOMENICA – 11 Settembre - XXIV del Tempo Ordinario 
9,45   Def.ti  Gislon Paolo – Bragaggia e Fontana – Soldà Bruna e  
          Pastorutti Claudia – Bortoluzzi Renato ord. dalla moglie


AVVISI
 
Consacrazione a Gesù per merito di Maria
 
Viene rivolta alle nostre comunità parrocchiali la proposta di un cammino di consacrazione a Gesù per mezzo di Maria, secondo la spiritualità di S. Luigi Maria Grignon da Montfort, che culmina nella Solenne celebrazione di Consacrazione DOMENICA 9 OTTOBRE alle ore 15,00 presso la chiesa di San Giacomo  di Polcenigo con la recita del Santo Rosario e la celebrazione della Santa Messa.




Nella locandina si trovano le date del percorso  proposto.