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sabato 16 novembre 2024

DOMENICA, 17 NOVEMBRE - Anno 14 n. 51 XXXIII del Tempo Ordinario (B)

 



DOMENICA,  17 NOVEMBRE - Anno 14
n. 51

XXXIII del  Tempo Ordinario (B) 

Questo dolcissimo mondo

Le vicende del Libro di Daniele, ambientate  durante l’esilio, si riferiscono a quanto sta succedendo quattro secoli dopo, al tempo del re Antìoco IV Epìfane.

Daniele è il protagonista. Il linguaggio è quello apocalittico, erede dei profeti, in voga  al tempo di Gesù: Dio porterà a compimento le sue promesse proprio nel momento della loro apparente sconfitta.

Al termine della rivelazione ricevuta tramite un angelo (12,1-3), viene citato per la terza volta Michele, il vostro principe, l’angelo protettore d’Israele: In quel tempo sorgerà Michele, il gran principe, che vigila sui figli del suo popolo.

Il tempo di angoscia si riferisce alla persecuzione di Antìoco IV, alla quale l’autore del libro ha assistito.  Si tratta di visioni, affidate a Daniele: colui che dìssipa le forze del popolo santo e la sua persecuzione stanno per giungere alla fine. E’ certo che Dio interviene: Egli salverà il suo popolo e lo ricompenserà oltre ogni aspettativa. I saggi – i giusti, nominati e anonimi, Elìa, i profeti che hanno sofferto, il Figlio dell’uomo, che rappresenta Israele – risorgeranno, risplenderanno come lo splendore del firmamento, come le stelle, per sempre.

Uscito dal tempio e dalla città, Gesù si ferma sul monte degli Ulivi. Sono con lui Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea, i primi dei suoi. Di fronte, a poca distanza, Gerusalemme.

Il monte degli Ulivi, ad oriente della città, è il luogo dove ha sostato la gloria del Signore dopo aver abbandonato il tempio, secondo la visione di Ezechiele. Gesù è preso come da un’improvvisa tristezza: le autorità non lo hanno accolto, Egli sente la sua fine imminente – la grande tribolazione, la tribolazione accompagnata dai segni cosmici del linguaggio apocalittico-. Gesù teme per la città e per i suoi.

Vedranno questo Figlio d’uomo giungere sulle nubi con grande potenza e splendore, “e prendere posto allo stesso livello della prodigiosa potenza” (14,62), secondo la profezia di Daniele.

Segue una parabola, dolcissima, tratta dalla pianta del fico: quando il suo ramo, che già si è ammorbidito, lascia spuntare le foglie, vi rendete conto che l’estate è vicina, così anche voi una volta accadute queste cose sappiate che è vicino, sull’uscio.

Gesù dopo aver offerto in ammenda di colpe un sacrificio solo – il dono libero e gioioso di sé – ha preso posto  allo stesso livello di Dio.

E’ Lui il pegno di riacquistato favore (Romani 3,25). Nel sacrificio offerto da Gesù sono state abolite le distanze. Egli ha elevato se stesso fino a Dio in un’offerta perfetta, un atto di piena generosità e d’amore fraterno che sigilla per sempre la sua solidarietà con i fratelli. Il fatto decisivo è già avvenuto: la vittoria di Gesù è stata conseguita una volta per sempre. Il risultato ottenuto deve applicarsi progressivamente ad ognuno nel corso di un’esistenza concreta. E’ necessario che il sacrificio offerto da Gesù ora penetri nel nostro intimo e trasformi la nostra vita, introducendovi sia un’esigenza incessante di progresso nell’amore, sia la serena certezza che Dio ci ha dato tutto.

BUDOIA

 

MERCOLEDI’ 20  Novembre

 9,30  Santa Messa

SABATO  23 Novembre  CRISTO RE

Prefestiva   ORE 18

18,00 Per la Comunità


Offerte pro chiesa

 Mem. Puppin Liliana da famiglia € 150


DARDAGO


GIOVEDI’  21  Novembre (Madonna della Salute)

11,00  Deff. Bastianello Marino, Bastianello Giuseppe,

                     Pellegrini Luigia, Bocus Guerrino e

                     Famigliari defunti

 

DOMENICA 24 Novembre  – Cristo RE.

10,45  Santa Messa: segue Processione per le vie del paese.  

Anniversario Zambon Ugo Pala

Def. Moreschi Lorenzo e famigliari defunti


Offerte pro chiesa 

NN €10,  NN € 20


SANTA LUCIA 

LUNEDI  18  Novembre

15,00 – S. Messa esequiale  per  la  Defunta Fort Annamaria

GIOVEDI’  21 Novembre    Non sarà celebrata la Messa

DOMENICA  24 Novembre – Cristo Re

9,45  - S. Messa


  

sabato 9 novembre 2024

DOMENICA, 10 NOVEMBRE - Anno 14 n. 50 XXXII del Tempo Ordinario (B)

 

DOMENICA,  10 NOVEMBRE - Anno 14 n. 50

XXXII del  Tempo Ordinario (B) 

Come protezione le stelle 

Quando, Signore, ci riportasti a te, quando cambiasti la sorte del tuo popolo, ci sembrava di sognare le labbra traboccarono di risa, riprendemmo a cantare. Allora dicevano tra i popoli: ‘Oh che gran cose fa per loro il Signore!’  Quel che il Signore per noi compì è grande, di gioia ci sommerse. Cambia, Signore, la nostra sorte, come i torrenti nel Negheb.

I torrenti nel deserto del Negheb, quasi sempre asciutti, si riempiono di acque all’improvviso. Come il Signore ha liberato il suo popolo in passato, Egli lo libera ancora: Riportaci, Signore, a te e noi verremo. “Anche per noi la scoperta di Gesù è la grande gioia del sì di Dio” (Benedetto XVI).

Da Gerico inizia l’ultima tappa della salita a Gerusalemme. Una folla considerevole accompagna Gesù e i discepoli: forse è il tempo della festa delle Capanne, la festa di ringraziamento per il raccolto, collegata alla vendemmia, alla bacchiatura delle olive e all’imminenza delle piogge autunnali. Un mendicante cieco, Bartimeo, riconosce Gesù e grida: “Figlio di David, re secondo il cuore di Dio!” e poi “Rabbunì, Maestro mio”, come Maria Maddalena. E getta via il mantello, nel quale raccoglieva le offerte che i pellegrini gli gettavano, ed era il suo riparo per la notte. Riebbe immediatamente la vista e volle proseguire la strada insieme con Lui. Gesù sarà la sua famiglia e la sua casa e, come protezione, la luna e le stelle del cielo in tutto il loro splendore. Giungono a Gerusalemme sul far della sera in un tripudio di festa e di gioia. “E si avvicinano a Gesù, nel tempio, alcuni ciechi e zoppi ed egli li risanò, mentre i ragazzi andavano gridando: Osanna al Figlio di David” Leggiamo nella Lettera agli Ebrei: Gesù, risorto dai morti, è il pontefice di prima grandezza vivente per sempre accanto al Padre a nostro favore, chiamato da Dio, come Aronne, a condividere in tutto la nostra condizione umana; sacerdote dell’intero universo come Melchìsedek, che ad Abramo, armato e vincitore, andò incontro portando pane e vino.

Nel momento più drammatico per Gerusalemme, Geremia rielabora e ripropone una profezia proclamata forse agli inizi, in giovinezza. E’ il cuore delle profezie di Geremia: Dice il Signore: “Ha trovato grazia nel deserto un popolo di scampati alla spada. Israele si avvia ad una dimora di pace”. Da lontano mi è apparso il Signore: Lodatelo e dite: “Salva, Signore, il tuo popolo, il resto d’Israele”. Fra essi il cieco e lo zoppo, la donna incinta e la partoriente insieme. Verranno nel pianto e li ricondurrò nelle suppliche. Il profeta annuncia un tempo di rinnovamento interiore, con delicata allusione al passato intriso dell’amore di Dio.

 

 BUDOIA

 

MERCOLEDI’ 13  Novembre

 9,30  Def.ti Colella Alberto e Rosina

                 Pusiol Giuseppe e Italia

         Def.ta Alfier Assunta

         Def.ti Carlon Adriano e Rasi Leda

 

DOMENICA 17 Novembre  XXXIII Tempo Ord.

 11,00 Def.ti  Varnier Agostino e Lucia

          Trigesimo Signora Andrè                               

          Def.ta Angelin Maria Teresa

          Def.ti Carlon Attilio, Onelia e Antonio

          Def.ti Carlon -Angelin


Offerte pro chiesa

Bocus Andreazza Bruna € 40, NN € 10

Mem. Sommacal Ezio da famiglia € 50


DARDAGO

 

LUNEDI’  11  Novembre S. Martino  di Tours

14,30  Nella chiesa dedicata al Santo: S. Messa

            Def. Zambon Marco Renzo (Tunio)

 

SABATO 16 Novembre  XXXIII Tempo Ord.

18,00 Def. Tranci Sandro, Def. Busnelli Carlo

Offerte pro chiesa

In mem. dei suoi cari Maria Ianna Sinesi € 150, NN 50

Martedì 12 non sarà celebrata la S. Messa.


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI’  14 Novembre   

17,00  Santa Messa

 

DOMENICA  17 Novembre XXXIII Tempo Ordinario

9,45  Ricordo Def.ti Zammatio Lea; Carlo Italo e Fort Teresa, Zanolin Andrea

                                   

 AVVISI COMUNI

 

Sabato 16  Novembre presso  IPERMERCATO VISOTTO

Annuale COLLETTA BANCO ALIMENTARE

Per FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’

 

  

domenica 29 settembre 2024

Domenica, 29 settembre 2024 - anno 14 n. 44 del Tempo Ordinario (B)

 




DOMENICA,  29 SETTEMBRE - Anno 14 n. 44

XXVI del  Tempo Ordinario (B) 

Nei cieli è scritta la gloria di Dio

 

Dopo l’evento del Sinai, il dono dell’Alleanza, riprende il cammino del popolo nel deserto e subito Mosé è allo stremo: “Io non ce la faccio a portare da solo tutto questo popolo”. Il Signore lo invita a scegliere settanta anziani per aiutarlo nel suo compito di guida, i capi delle diverse famiglie d’Israele. Quando gli anziani escono con Mosé alla tenda del convegno, fuori dall’accampamento, per ricevere lo Spirito, due degli iscritti non escono con loro, eppure anche su di loro scende lo Spirito: Mosé lo viene a sapere e ne è riconoscente: “Oh fossimo tutti profeti nel popolo del Signore!”

Continua il colloquio familiare di Gesù con i suoi, in casa, a Cafarnao (Marco 9,38-50). Interviene Giovanni, forse per far capire quanto Gesù gli stia a cuore: “Maestro, abbiamo visto un tale che richiamandosi a te faceva andar via gli spiriti malefici e abbiamo cercato di impedirglielo perchè non è uno dei nostri”. Gesù non è d’accordo, perché “chi non è contro di noi è a nostro favore”. Dio può operare cose buone anche al di fuori della cerchia dei discepoli. E si può collaborare alla causa del Regno di Dio anche offrendo semplicemente “un bicchiere d’acqua richiamandosi al fatto che appartenete a Gesù”. Chi fa una gentilezza al discepolo la fa al Signore, perché nel discepolo è presente lo Spirito.

I piccoli che hanno fede in Gesù, poi, a cui non bisogna in alcun modo essere d’inciampo, sono i cristiani più deboli, apparentemente più semplici, più esposti al rischio.

Infine, la ricompensa che Gesù assicura ai suoi è la luminosa e semplice sapienza del vivere secondo il vangelo: “Con un fuoco sarà salato ciascuno. Abbiate sale dentro di voi, se tra voi volete stare in pace”. Il fuoco è lo Spirito santo e il sale è il sale divino, del quale uno dei mille sapori è la pace. Salmo 18/19 di David. Come i cieli e il sole recano benefici al mondo, così la Legge del Signore e chi a Lui si affida:

I precetti del Signore fanno gioire il cuore, è una ricompensa l’osservarli.

Il comando del Signore è limpido, illumina lo sguardo.

Ti siano gradite le parole della mia bocca e il meditare del mio cuore davanti al tuo volto, Signore, mia rupe e mio Redentore.

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù, sembra aver lo sguardo rivolto all’intero Israele, quello della diaspora in particolare. Fa ricorso al linguaggio forte degli antichi profeti. Si rivolge ora ai fratelli ebrei che avevano fatto fortuna nei commerci e negli investimenti, dimenticandosi del Signore: “Fino alla gelosia vi ama lo Spirito che Egli ha fatto abitare in noi”. Ora invece la vita sfugge loro di mano.

Giacomo richiama la sapienza d’Israele: Perdi pure il tuo denaro per un fratello o un amico, non si arruginisca inutilmente sotto una pietra. Utilizza le ricchezze secondo i comandi del Signore, ti saranno utili più dell’oro (Siracide 29,10s).

Il rimprovero finisce in uno squarcio di sereno: Il Giusto, condannato e ucciso, non è contro di voi. Si fa riferimento a Gesù, che era stato nominato con discrezione solo all’inizio della lettera. Il Signore è ricco di misericordia e di compassione.

Chi riconduce un peccatore dalla strada sbagliata lo salverà dalla morte e otterrà il perdono di una moltitudine di colpe (5,1-20). Ci si salva insieme: la Lettera termina con una doppia promessa di perdono.

BUDOIA

 

 MERCOLEDI’  2  Ottobre - S. Angeli custodi

 9,30  Anniversario Busetti Sandrino

 DOMENICA  6 Ottobre XXVII Tempo Ord.

 11,00  Per la Comunità


DARDAGO

 

MARTEDI’  1  Ottobre - S. Teresa di Gesù Bambino

18,00   Def.ta  Basso Angela

            Def.ti   Busetti Leone e Vincenza

 

VENERDI’ 4 Ottobre

20.30  VEGLIA MARIANA           

 

SABATO  5 Ottobre XXVII Tempo Ord.

18,00  Def. ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara

                   Per una intenzione personale e particolare


                                         SANTA  LUCIA

GIOVEDI’  3  Ottobre

18,00 Santa Messa

DOMENICA  6 Ottobre   XXVII Tempo Ordinario

9,45  Defunti Carli Lucia ed Enrico

 

 

domenica 22 settembre 2024

DOMENICA, 22 SETTEMBRE-Anno 14 n. 43 XXIV del Tempo Ordinario (B)

 

La strada e la casa

 

Nella vita difficile e dolorosa della diaspora, ad Alessandria d’Egitto, l’impegno di fede verso Dio è contestato e ostacolato. Quelli che hanno abbandonato la fede dicono:

Siamo nati per caso, la nostra vita passerà come traccia di nuvola. Chi si mantiene fermo nella fede in Dio diventa insopportabile solo al vederlo.

Coloro che non credono ricorrono alla forza per imporre la loro legge, se la prendono con il giusto e irridono la fede in un Dio che salva:

Mettiamolo alla prova per conoscere la sua mitezza,

perché secondo le sue parole, il soccorso gli verrà.

Si era creata una profonda frattura tra ebrei credenti e quelli che si affidavano al pensiero allora dominante, l’ellenismo.

Il Salmo 53/54, di David, è un piccolo gioiello, un grido dolente rivolto al Signore. Ha per oggetto la celebrazione del nome di Dio, che è protezione, aiuto, rifugio e salvezza, i nemici dell’uomo si costruiscono con le loro stesse mani la propria rovina.

Il salmo si placa alla fine nel gioioso ringraziamento:

Loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.

Da ogni angoscia Egli mi ha liberato.

S. Giacomo (3,16-4,3) esorta i fratelli a chiedere il dono della sapienza perché vengano superate divisioni e contese: La sapienza che viene dall’alto è pura, operatrice di pace, amabile, fiduciosa, piena di misericordia, imparziale, sincera. La pace favorisce il compiersi della volontà di Dio a vantaggio di coloro che si adoperano per la pace. Dio conosce quanti pregano nel segreto e li esaudisce.

Gesù e i discepoli presero la strada che attraversa la Galilea. Egli esprime il desiderio di rimanere ignorato. E dice ancora, parlando di sé: “Questo figlio dell’uomo viene abbandonato in mani di uomini”. Era un pensiero che gli balenava ma i dodici non lo volevano affrontare.

A Cafarnao c’era una casa dove Gesù alloggiava abitualmente. La casa è uno spazio che rende possibile il ritorno alla pace. I dodici discutono per vedere chi tra loro avesse un grado più alto. Allora Gesù si sedette e li chiamò a se: Se qualcuno vuol essere primo deve essere ultimo di tutti. La vera grandezza consiste nel servire. La buona notizia è questa: il Regno di Dio è dato gratuitamente. Poi fece venire un bambino che si trovava come per caso nella casa. Forse ha bisogno di aiuto. Occorre prendersi cura di lui. Il bambino rappresenta anche gli umili messaggeri del Vangelo. Il pensiero di Gesù ritorna ai discepoli: proclama la loro dignità e li affida al cuore e all’ospitalità di ognuno, qualora dovesse lasciarli soli, accompagnandoli con la ricompensa più grande: “Chiunque richiamandosi a me accoglie uno di coloro che sono come questo bambino, accoglie me e chi accoglie me, accoglie Colui che mi ha mandato” (Marco 9,30-37). La possibilità di essere consegnati nelle mani degli uomini è sempre presente, ma è sempre possibile anche la capacità di consegnarsi indifesi, come un bambino.

 

BUDOIA

 

MERCOLEDI’  25 Settembre

9,30  Def. Busetti Sandrino

 

DOMENICA  29 Settembre

FESTA DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA

11,00  50° Matrimonio di Zambon Davide

                   e Portaluppi Gianfranca

            Def. don Alfredo Pasut

            Def. Zambon Rita


DARDAGO

 

MARTEDI  24  Settembre

18,00   Def.te Andreanna e Attilia, Def. Cauz Erica

            Def.ti Zambon Maria, Antonio, Bruno e  Roberto

                       

SABATO  28  Settembre XXVI Tempo Ord.

18,00  Def. Parmesan  Ruggero,

           Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni,

           Def.ti Familiari di Raffaele e Fernanda

           Def.ta Zanchet Beatrice

           Offerte: Battesimo di Lanzilotti Edoardo  €50


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI’  26 Settembre

 

18,00 Santa Messa

DOMENICA  29 Settembre   XXVI Tempo Ordinario

9,45  Def.ti Stanic Farnella,

        Anniv. Pastorutti Lorenzo,

        Carniel don Nillo e Lido ord. da sorella Elena

 


sabato 31 agosto 2024

Domenica, I Settembre - Anno 14 n. 40 del Tempo Ordinario (B)

                                         


     Una legge di libertà

 

Mosé, al termine della sua carriera, si rivolge al popolo, nel deserto, al di là del Giordano: Non aggiungete nulla a ciò che io vi comando: Dio è il garante della nostra libertà e apre davanti a noi spazi amplissimi per le nostre libere scelte, che nessuno deve restringere.

Questi insegnamenti rendono Israele unico e grande fra i popoli. “Infatti, quale grande nazione ha la divinità così vicina a sé come il Signore è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? Voi, che vi manteneste stretti al Signore, siete  tutti in vita” (Deuteronomio 4,1-8).

 Durante l’esilio Israele sperimenterà più intensamente la vicinanza del Signore: “Poiché il Signore, il tuo Dio, è un Dio compassionevole, non ti abbandonerà” (4,31).

I farisei e gli scribi venuti da Gerusalemme hanno notato che alcuni discepoli di Gesù prendono cibo senza essersi prima lavate accuratamente le mani. Ne nasce un’accesa controversia. Dice Gesù: “Voi lasciate cadere il comando di Dio per attenervi alla consegna avuta dagli uomini. Questo popolo mi onora con le labbra ma l’animo suo è molto lontano da me”. Poi, riconvocata la folla, dà un insegnamento più generale: “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa conta -minarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.

Chi sarà ospite nella tua tenda, Signore? Chi abiterà la tua montagna? Coloro che camminano nella purità e praticano il tuo volere e la parola sacra hanno nel cuore. Chi la sua lingua raffrena e non fa male al prossimo e non insulta il vicino, non presta da usuraio il suo denaro, è incorruttibile da qualsiasi dono, a danno di innocenti.

La lettera di Giacomo è uno dei più antichi testi cristiani, rivolto a credenti di origine ebraica: Giacomo, , alle dodici tribù che sono nella diaspora. Rallegratevi!

Miei fratelli amati, sappiate che Dio non può essere tentato dal male ed Egli non tenta nessuno. Il Padre delle luci non conosce declino. Il dono che elargisce è incessante.

Accogliete con mitezza la parola che è stata piantata in voi, che ha la forza di salvare le vostre anime. Chi ha fissato lo sguardo su una legge perfetta, che è la legge della libertà,  costui sarà felice nel praticarla.

Religiosità vera e senza macchia davanti a quel Dio che è Padre è questa: soccorrere orfani e vedove nel loro affanno e non assoggettarsi alla logica di questo mondo

(1,13-27).


BUDOIA

 

MERCOLEDI’  4 Settembre

9,30   Def.ti Carlon Paola e Redento,   Def.ti Carlon, Barbot e Zambon

          DOMENICA  8 Settembre - XXIII Tempo Ordinario

11,00 50° di Matrimonio di  Bravin Claudio e Angelin Silvana


DARDAGO

 

MARTEDI  3  Settembre

18,00   Ottava  Zambon Ida (Bonaparte)


VENERDI  6  Settembre

20,30 VEGLIA MARIANA

         Recita S. Rosario – Santa Messa –

        Adorazione SS.mo Sacramento

 

SABATO  7  Settembre XXIII Tempo Ordinario

18,00  Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara

           Def.ti Famiglia Parmesan Rosina

           Def.ti Bocus  Angelo, Ermellina,

                     Rosina, Tea  e don Romano

           Def.ti Vettor Agostino, Vittoria, Rossanda e  Claudia

           In memoria di Bastianello Antonio Thisa, la figlia Silva € 50, 

            Basso Augusto € 40,  NN 20

         

SANTA LUCIA 


DOMENICA  8 Settembre     XXIII Tempo Ordinario

11,00 Def.ti  Bortoluzzi Renato, Def. famiglia Campana

 

DALLA COMUNIONE AGLI INFERMI 

Dardago € 45, Budoia € 20, Santa Lucia € 10