sabato 29 novembre 2014

Domenica, 30 novembre 2014 - I domenica di Avvento (B)




AVVENTO, TEMPO DI ATTESA E
ATTENZIONE: DIO SI FA PIU’ VICINO

Se tu squarciassi i cieli e discendessi! (Is. 63,19). Il profeta apre l'Avvento come un maestro del desiderio e dell'attesa; Gesù riempie l'attesa di attenzione. Attesa e attenzione, i due nomi dell'Avvento, hanno la medesima radice: tendere a, rivolgere mente e cuore verso qualcosa, che manca e che si fa vicino e cresce. Sono le madri quelle che conoscono a fondo l'attesa, che la imparano nei nove mesi che il loro ventre lievita di vita nuova. Attendere è l'infinito del verbo amare. Avvento è un tempo di incamminati: tutto si fa più vicino, Dio a noi, noi agli altri, io a me stesso. In cui si abbreviano distanze: tra cielo e terra, tra uomo e uomo, e si avviano percorsi. Nel Vangelo di oggi il padrone se ne va e lascia tutto in mano ai suoi servi, a ciascuno il suo compito (Marco 13,34). Una costante di molte parabole, dove Gesù racconta il volto di un Dio che mette il mondo nelle nostre mani, che affida le sue creature all'intelligenza fedele e alla tenerezza combattiva dell'uomo. Ma un doppio rischio preme su di noi. Il primo, dice Isaia, è quello del cuore duro: perché lasci indurire il nostro cuore lontano da te? (Is 63,17). La durezza del cuore è la malattia che Gesù teme di più, la "sclerocardìa" che combatte nei farisei, che intende con tutto se stesso curare e guarire. San Massimo il Confessore la converte così: «chi ha il cuore dolce sarà perdonato». Il secondo rischio è vivere una vita addormentata in modo che non giunga l'atteso all'improvviso trovandovi addormentati (Marco 13,36). Il Vangelo ci consegna una vocazione al risveglio, perché senza risveglio, non si può sognare». Rischio quotidiano è una vita dormiente, incapace di cogliere arrivi ed inizi, albe e sorgenti; di vedere l'esistenza come una madre in attesa, gravida di luce; una vita distratta e senza attenzione. Vivere attenti. Ma a che cosa? Attenti alle persone, alle loro parole, ai loro silenzi, alle domande mute, ad ogni offerta di tenerezza, alla bellezza del loro essere vite incinte di Dio. Attenti al mondo, nostro pianeta barbaro e magnifico, alle sue creature più piccole e indispensabili: l'acqua, l'aria, le piante. Attenti a ciò che accade nel cuore e nel piccolo spazio di realtà in cui mi muovo. Noi siamo argilla nelle tue mani. Tu sei colui che ci dà forma (Isaia 64,7). Il profeta invita a percepire il calore, il vigore, la carezza delle mani di Dio che ogni giorno, in una creazione instancabile, ci plasma e ci dà forma; che non ci butta mai via, se il nostro vaso riesce male, ma ci rimette di nuovo sul tornio del vasaio. Con una fiducia che io tante volte ho tradito, che Lui ogni volta ha rilanciato in avanti.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Francesco Saverio sacerdote
  9,30 ANN. DEF. DE MAIO GIUSEPPE
          DEFF. ZAMBON ANGELO E LUIGIA ord. figlia
VENERDI’ della prima settimana d’Avvento
19,15 MESSA PER LA CLASSE 1950 VIVI E DEFUNTI
DOMENICA Seconda d’Avvento 
10,00 IN ONORE DELLA BEATA VERGINE MARIA ord. persona devota
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE In memoria di Ballarin Alba Maria, il marito offre per opere parrocchiali, €. 50; la famiglia Cauz Roberto offre, per oratorio, €. 40.


A DARDAGO

MARTEDI’ San Cromazio vescovo
17,00 DEF. BRAMBILLA RENZO
          DEF.TE CECCHELIN CATERINA E LUIGIA
          DEF.TA CARLON SANTINA
GIOVEDI’ della prima settimana d’Avvento
17,00 MESSA PER TRE BAMBINI
           DEFF. ZAMBON ACHILLE MARIN E FAMILIARI
SABATO Seconda Domenica d’Avvento
18,00  DEFF. FEDRIGOLLI DOMENICO E LENA
           DEFF. CECCHELIN CRISTINA E ZAMBON GIROLAMO
           TARABIN ord. nipote
DOMENICA Seconda d’Avvento
11,00 DEFF. JANNA ALFREDO E ANGELA
           DEFF. MAURIZIO, SANTINA, SOLIDEA, LUIGI E RENZO ord.classe 1949
           DEFF. DOVILIO E ITTILA
     
OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: Zambon Giuseppe Luthol, €. 50; Classe 1974, €. 50.

A SANTA LUCIA   

LUNEDI’ della prima settimana d’Avvento
17,00 DEFUNTI LACHIN
          SECONDO L’INTENZIONE DI PERSONA DEVOTA
DOMENICA Seconda d’Avvento
10,00 DEFF. CAUZ DIONISIO, GIOVANNI E FILIPPIN MARIA ord.
          Concetta
          DEFF. CAUZ PIETRO E MARIA ord. figlia


A BUDOIA

PRIMO GIOVEDI’ DEL MESE
Giovedì prossimo 4 dicembre il gruppo del Rosario perpetuo si ritrova in Chiesa alle 9,30 per la recita del Santo Rosario. Quanti desiderano partecipare sono attesi.

AVVISI COMUNI

PRIMO VENERDI’ DEL MESE
Venerdì prossimo 5 dicembre è il primo venerdì del mese. Passerò per la Comunione nelle case.

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO
Domenica prossima 7 dicembre i nostri due Comuni di Budoia e Polcenigo celebreranno la Giornata del Ringraziamento. La S. Messa sarà alle ore 10 nella Chiesa Parrocchiale di Budoia. Al termine la benedizione di trattori e macchine presso l’area festeggiamenti.

AVVENTO CON I RAGAZZI DEL CATECHISMO
Domenica prossima 7 dicembre i ragazzi del catechismo con i loro genitori sono invitati a partecipare alla seconda domenica di Avvento alle ore 11 presso la Chiesa Parrocchiale di Dardago.

GIORNATA DEL SEMINARIO
Domenica prossima 7 dicembre le nostre parrocchie celebreranno la Giornata del Seminario Diocesano, l’istituzione che da secoli prepara i sacerdoti per le necessità di tutta la Diocesi. Pregheremo perché il Signore mandi operai nella sua messe e le offerte raccolte durante le Ss. Messe saranno devolute per le necessità del Seminario.

CONCERTO PER FESTEGGIARE LA CHIESA DI BUDOIA

Domenica prossima 7 dicembre vigilia dell’Immacolata siamo tutti invitati a partecipare al Concerto d’Organo e voci proposto dall’Insieme Vocale Elastico e dal Quartetto Pezzè nella Chiesa Parrocchiale di Budoia con inizio alle 16,30. Musiche e canto della migliore tradizione classica (Handel. Mozart, Vivaldi ed altri) daranno voce all’organo Callido e faranno godere il restauro e la riapertura della bella Chiesa che torna ad essere luogo di preghiera e di culto. 

sabato 22 novembre 2014

Domenica, 23 novembre 2014 - XXXIV del Tempo Ordinario (A)




MA QUANDO MAI, SIGNORE?

Quando saremo giudicati, alla fine dei tempi, o forse anche solo alla fine della nostra vicenda terrena, o ancor più semplicemente al termine di ogni giornata che cosa mai ci chiederà in questo giudizio il Re, Signore e Giudice della storia? Le cose che vuole sapere un Dio, forse? Vorrà sapere se lo abbiamo pregato abbastanza? Vorrà sapere quante volte siamo andati o abbiamo saltato la messa domenicale? Vorrà sapere se siamo andati al catechismo, se abbiamo aiutato e voluto bene ai nostri parroci, se abbiamo appoggiato la Chiesa nelle sue attività, se siamo stati fedeli ai suoi canoni, se abbiamo approfondito la nostra fede con letture spirituali e teologiche? No, queste cose fanno parte del vademecum del buon cristiano, ma non sono oggetto del giudizio di Dio. Il perché, bisogna chiederlo a lui, che sicuramente conosce la motivazione. Lui a noi chiederà altre cose. Anzi no, nemmeno le chiederà. Perché questa è un'altra particolarità di questo giudizio così particolare e quasi anomalo: che non c'è alcun legale che interroga l'imputato. E - cosa ancora più assurda - assistiamo addirittura all'imputato (o agli imputati) che interrogano il giudice. E lo interrogano in maniera quasi ironica, ognuno dal proprio punto di vista, diametralmente opposto (chi stupito, chi sconcertato), ma il senso della domanda è il medesimo: "Ma quando mai?". Quando mai, Signore, ti abbiamo visto nella necessità e ti abbiamo (a seconda dei casi) aiutato o ignorato? Lo stupore o lo sconcerto derivano entrambi da un'unica presa di coscienza: Dio è davvero come noi, si è fatto come noi, si è fatto uomo, e dell'uomo ha assunto tutto, ma proprio tutto, soprattutto ciò che crea maggior fatica e dolore, ovvero la fame, la sete, la nudità, la malattia, la condizione di profugo, la mancata libertà. E quel che ancor più stupisce, è che ne ha fatto motivo di salvezza o di condanna per tutti. Hai visto quanta gente soffre la fame? Io sono lì. Hai visto quanta gente arde per la sete? Io sono lì. Hai visto quanti senza tetto? Hai visto quanti, per ripararsi, non solo non hanno una casa, ma neppure un vestito? Io sono tra quelli. Hai visto quanta gente non può muoversi con le proprie gambe perché impedita dalla malattia o dalla porta di un carcere sbarratale davanti? Lì sono io." Ma quando mai, Signore? Tu non sei lì, tu sei nel cielo, tu sei in chiesa, tu sei nella creazione, tu sei nell'amore tra due persone, tu sei nella bellezza impossibile incontrarti nella sofferenza! Eppure, Dio e lì: ed è lì, nella sofferenza, che si manifesta Re dell'Universo: "Ogni volta che l'avete fatto o meno a uno di questi fratelli più piccoli, l'avete fatto a me". Non ti chiede nulla, ma proprio nulla, perché non ha bisogno di chiedere: guarda ai tuoi fratelli poveri, e guarda al tuo modo di guardarli. Se li vedi e fai qualcosa per loro (o per Dio, che è la stessa cosa), sei salvo. Se non li vedi, o fingi di non vederli, non c'è storia né preghiera né canone né misericordia divina che tengano: ti tieni la tua cecità, e sarà il tuo supplizio. Grazie a Dio, proprio sulla scorta di questo, il Regno preparato in eredità dal Padre celeste è pieno zeppo di gente, soprattutto di cristiani che non hanno mai saputo di esserlo.
                   
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della trentaquattresima settimana del Tempo Ordinario
  9,30 DEF. CARLON PIERANTONIO ord. genitori
          IN ONORE B.V. MARIA ord. persona devota
VENERDI’ della trentaquattresima settimana del Tempo Ordinario
17,00 MESSA PER LE ANIME DEL PURGATORIO
DOMENICA Prima d’Avvento  - Sant’Andrea apostolo patrono
10,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
18,00 DEF.TE SIGNORA OSVALDA E TERESA ord. nipoti Corrado e Bianca
          DEFF. VARNIER AGOSTINO E LUCIA, BESA AMADIO E
          ADRIANA ord. figli Corrado e Bianca
          DEFF. ANGELIN LUIGIA, MINUTI E GIUSEPPINA

A DARDAGO

MARTEDI’ S. Caterina d’Alessandria vergine e martire
17,00 DEF.TE SUORE NATALINA, AIDANA, ERNESTA E FELICE
          MESSA PER OFFERENTI CAPITELLO SANT’ANTONIO
GIOVEDI’ della trentaquattresima settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEF. ZIBARDI GIORDANO
           IN ONORE B.V.MARIA ord. persona devota
           DEFF. BASTIANELLO DORINO E DE RIZ ANNITA
SABATO Prima Domenica d’Avvento
18,00 ANN. DEF.TA BOCUS USARDI CLOTILDE
           DEFF. PANIZZUT PALMIRA, BOCUS MARIO E FERRUCCIO
DOMENICA Prima d’Avvento
11,00 DEF. ZAMBON GIUSEPPE MODOLA
           DEFF. ZAMBON GIROLAMO E ANDREANA MOMOLETTI,
           ROMANO E ATTILIA ROSIT
     
OFFERTE N.N. offre per opere parrocchiali,  €. 90.

A SANTA LUCIA   

LUNEDI’ Ss. Andrea Dung- Lac sacerdote e compagni martiri
17,00 DEFUNTI CELANT
DOMENICA Prima d’Avvento
10,00 DEFF. PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
          DEFF. FORT EMILIO ED ELSA
          ANN. DEF.TE SACCON GIOVANNA, ROSALIA ED ASSUNTA


A BUDOIA

FESTA DI SANT’ANDREA APOSTOLO PATRONO
Domenica prossima 30 novembre la nostra Comunità Parrocchiale festeggerà il suo Patrono, Sant’Andrea Apostolo, durante la S. Messa solenne delle ore 10, in concomitanza con l’inizio dell’Avvento con i ragazzi del catechismo e con la Giornata del Ringraziamento.


AVVISI COMUNI

DOMENICA 23 FESTA PER TUTTE E TRE LE  PARROCCHIE

Ore 11: S. Messa a Dardago
Ore 14,30: Processione a Dardago (Piazza, via Tarabin; via
                  Caporal, via Rivetta, via San Tomè, e rientro in
                  Chiesa) Segue castagnata in Canonica

A Santa Lucia ore 17: S. Messa

A Budoia          ore 18: S. Messa

FESTA DEL RINGRAZIAMENTO
Domenica prossima 30 novembre i nostri due Comuni di Budoia e Polcenigo celebreranno la Giornata del Ringraziamento. La S. Messa sarà alle ore 10 nella Chiesa Parrocchiale di Budoia. Al termine la benedizione di trattori e macchine presso l’area festeggiamenti.

AVVENTO CON I RAGAZZI DEL CATECHISMO
Domenica prossima 30 novembre i ragazzi del catechismo con i loro genitori sono invitati a partecipare alla prima domenica di Avvento alle ore 10 presso la Chiesa Parrocchiale di Budoia.


sabato 15 novembre 2014

Domenica, 16 novembre 2014 - XXXIII del Tempo Ordinario (A)


IL RISCHIO DELL’AMORE

Possiamo amare senza rischiare? Questo è il tema di questa domenica e della parabola dei talenti che abbiamo appena letto. La parabola ha come protagonisti un padrone e tre persone a cui vengono affidati dei soldi in quantità diversa, in base alle capacità di accoglienza di ciascuno. Il problema non sta nella quantità maggiore o minore di talenti dati, bensì nel conservare per sé i doni che Dio ci offre o riuscire a trafficarli verso gli altri. La parabola dei talenti mette al centro i doni che Dio offre ad ogni persona, in base alle capacità che già una persona possiede, per vedere quanto quella persona sia in grado o meno di investire ciò che Dio, nella sua gratuità, ha offerto. La parabola pone un accento molto forte proprio nei confronti del terzo servo il quale ha paura, nasconde sottoterra il suo talento, perché pensa ad un Dio molto esigente e severo e non vuole avere problemi. Non vuole rischiare e preferisce essere al sicuro, dormire, pensa a un Dio che punta alla ricompensa e al castigo e quindi vuole cullarsi nei propri falsi bisogni. Ma la fede non posso metterla in cassaforte e proteggerla, è vita da donare ai miei fratelli. Allora se io ho paura, vuol dire che ho poca fede, perché non possiamo amare senza rischiare. E' un dono, una gratuità da vivere, specialmente verso i derelitti di questa società. La nostra vita cristiana non punta all'autodifesa, al formalismo, alla paura, ma mette al centro la gratuità, il coraggio, il senso dell'altro. La domanda che potremmo porci è questa. "Che ne abbiamo fatto di tutti i talenti che Dio ci ha donato? Li abbiamo sfruttati o siamo rimasti a mani vuote, pensando di avere sbagliato o fallito tutto?" Perché non è la debolezza che ci preoccupa e neppure la miseria, ma è il non senso, il vuoto, il vivere senza senso, vagando nel nulla e questo è uno dei più gravi problemi di oggi. Possiamo volare altissimo, essere aquile, ma possiamo anche sbagliare il tiro e sentirci delle povere galline che usano solo il becco chino sulla terra e niente più. Ma se impariamo a volare possiamo osservare dall'alto dei panorami meravigliosi, una vita diversa. Dio ci offre mille talenti, soprattutto ci dona la fede che si esprime nei sacramenti, specialmente nel sacramento dell'Eucarestia. La forza che ci dona l'Eucarestia è in grado di cambiare tutta la visione della nostra vita. E' vivere in perenne rendimento di grazie a Dio, in una vita che è sacrificio per Dio e per gli altri, ossia dono continuo. Alla fine della vita, saremo giudicati proprio sui talenti che avremo o non avremo fatto fruttare.
                    
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della trentatreesima settimana del Tempo Ordinario
  9,30 DEF.TE MIMOSA E MARINA
          DEF. VETTOR MARTINO
VENERDI’ Presentazione di Maria al Tempio
17,00 DEFF. MEZZAROBBA ELENA, ANTONIO E ANGELO
           DEFF. ANDREAZZA ANGELA ED ENRICO
DOMENICA Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
18,00 DEFF. CARLON GIOBATTA E MARIA ROS ord. famiglia
           DEF. SANSON GIORGIO
           ANN. DEF. ANGELIN GIUSEPPE ord. famiglia
           DEF. DOTTO TULLIO
           DEFF. CARDAZZO MARIA E DEL MASCHIO CANDIDO

OFFERTE Offrono pro Chiesa N.N., €. 50; N.N., pro riscaldamento, N.N., €. 20.


A DARDAGO

MARTEDI’ Dedicazione delle Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo apostoli
17,00 DEF. LUCCHETTA ROLANDO
          DEFUNTI DI BASTIANELLO LIDIA
          DEFF. ZAMBON ERMELLINA, CALCONI ARNALDO E
          LUCANGELI ADORNA
GIOVEDI’ della trentatreesima settimana del Tempo Ordinario
17,00 ANN. DEF.TA ZAMBON MAURIZIA
           DEF. ZAMBON BRUNO ROSIT
VENERDI’ Presentazione di Maria al Tempio (Madonna della Salute)
10,00 ANN. DEF.TA ZAMBON BIANCA BONAPARTE
           DEFF. RIGO ILDA, PAOLA E ANTONIO BARISEL
           ANN. DEF. BASTIANELLO MARINO
           ANN. DEF. ZAMBON AGOSTINO PALA
SABATO Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
18,00 MESSA CLASSE 1974 E DEF. PRIZZON ABRAMO
          ANN. DEF. ZAMBON LUIGI ROSIT
           DEF.TA ZAMBON CECILIA PALA
           DEF.TA BASSO ROMANA
           DEF.TA RIGO MARIA CROSTA
DOMENICA Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
11,00 DEFF. ZAMBON PIETRO E SANTA SARTOREL
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA 

LUNEDI’ Sant’Elisabetta d’Ungheria, religiosa
17,00 DEFF. QUAIA GIUSEPPE E FAMILIARI
DOMENICA Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
17,00 DEFUNTI GISLON E FORT


AVVISO COMUNE


LA MADONNA DELLA SALUTE

La ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord Italia tra il 1630 e il 1631. Si tratta della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi. L'epidemia fu particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l'intera città di Venezia venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo. Nel momento culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, cui partecipò per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre 1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo. Poche settimane dopo la processione, l'epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino (oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado.  Il governo decretò allora di ripetere ogni anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata da allora della "Salute". Il governo della Repubblica mantenne fede al voto, e affidò a Baldassare Longhena  il  progetto di un tempio barocco a struttura ottagonale sormontato da un'imponente cupola, ovvero l'attuale basilica di Santa Maria della Salute, che fu consacrata il 21 novembre 1687. La celebrazione della festa si diffuse anche nelle nostre zone.
                
CELEBRAZIONI DI QUESTA SETTIMANA


VENERDI’ 21 FESTA LITURGICA MADONNA SALUTE
A Dardago, ore 10: S. Messa
A Budoia,   ore 17: S. Messa


DOMENICA 23 FESTA PER TUTTE E TRE LE PARROCCHIE

Ore 11: S. Messa a Dardago

Ore 14,30: Processione a Dardago 
                   (Piazza, via Tarabin; via Caporal, via Rivetta, via San Tomè, e rientro in Chiesa).

 Segue castagnata nelle  ex Scuole


A Santa Lucia ore  17: S. Messa
A Budoia          ore 18: S. Messa


lunedì 10 novembre 2014

Domenica, 9 novembre 2014 - Dedicazione Basilica Lateranse


LA CHIESA TEMPIO SEGNO DEL CORPO DI
GESU’ CHE SIAMO NOI

Oggi è la Dedicazione della Basilica Lateranense, la Cattedrale di Roma. È il 9 novembre del 324, alla fine delle persecuzioni contro i cristiani da parte dell'impero romano papa Silvestro può entrare nella Basilica Lateranense, la prima chiesa in assoluto ad essere pubblicamente consacrata, dedicata al culto del Dio cristiano. La chiesa è dono dell'imperatore Costantino, edificata sul terreno del colle Laterano, fino ad allora proprietà della moglie dell'imperatore, Fausta. La costruzione fu come un risarcimento ai cristiani delle confische subite durante gli anni delle persecuzioni. Il Vangelo della Messa di oggi ci presenta Gesù che caccia i mercanti dal Tempio. Il gesto provocatorio compiuto da Gesù, descritto così vivamente da Giovanni, intende contestare lo schema religioso mercantile, che stava alla base di una lunga tradizione plurisecolare e popolare, e che aveva soffocato la «casa del Padre suo», il Tempio di Gerusalemme. L'idea di fondo, infatti, era quella di pagare una prestazione e di comprare il favore divino: un do ut des fondato su una specie di scambio di mercato. Gesù enuncia un radicale cambiamento che supera definitivamente una mentalità da mercanti. I discepoli capirono il vero senso del gesto solo dopo la Risurrezione, annota Giovanni. Il tempio della dimora divina tra gli uomini viene ora identificato con il corpo del Risorto: Lui era nella sua persona il vero tempio di Dio. Ecco perché l'episodio è collocato dall'Evangelista nella vicinanza della festa di Pasqua (Gv. 2,13). Il vero tempio di Dio non è più un luogo materiale dove si compra la salvezza, ma è il luogo teologico della Persona stessa del Salvatore, che dona gratuitamente la salvezza a tutti coloro che credono in Lui. Si tratta di un cambiamento radicale di prospettiva, che non abolisce certo il tempio, ma lo "porta a compimento" nel suo significato più alto, secondo il disegno biblico della Paola di Dio, incentrato in Cristo Risorto. L'antica idea sacrale del tempio non è più condivisa dalla Chiesa primitiva e dai Padri più antichi. Infatti, l'Apostolo Paolo, nella seconda lettura odierna, afferma esplicitamente: «Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi?» (1 Cor. 3,16). E nella sua prima lettera (1Pt 2,4-5), l'apostolo Pietro asserisce che ogni cristiano è pietra viva e santa che contribuisce a edificare il tempio spirituale che è la comunità cristiana: la Chiesa tempio ci rimanda alla Chiesa Comunità. La Chiesa edificio è il luogo dove si raduna la Comunità per sentirsi e celebrarsi Chiesa di Cristo. Festeggiamo la Cattedrale del Laterano sede del Vescovo di Roma che è principio e fondamento del nostro essere Chiesa.
                    
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Giosafat vescovo e martire
  9,30 DEF.TA DEL MASCHIO FILOMENA ord. cugini
          DEFUNTI ANGELIN E CARLON
          DEFUNTI DEDOR SOELA
VENERDI’ della trentaduesima settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEF. VETTOR UMBERTO
DOMENICA Trentatreesima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
18,00 DEFF. CARLON ONELIA E ANTONIO

OFFERTE Per suono campana per zia Luigia da nipote Franca, €. 10; Varnier Corrado e Bianca offrono pro Chiesa, €. 30.


A DARDAGO

MARTEDI’ San Martino di Tours vescovo
17,00  DEF. ZAMBON RENZO MARCO      ord. classe 1949
           DEF. POLETTI MARCO
GIOVEDI’ della trentaduesima settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEFF. MARCON GIOVANNA E FAMILIARI BUSETTI CAPORAL
           E MARCON
           DEF. PARMESAN RUGGERO
SABATO Domenica Trentatreesima del Tempo Ordinario
18,00 DEFUNTI RIGO BARISEL ord. Renato
           DEFF. TASCA AURELIO E MARIA
DOMENICA Trentatreesima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. ZAMBON ANGELO E BUSETTI ATTILIA
           DEFF. JANNA VITTORIA, ZAMBON GUGLIELMO E VALTER
           MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: in memoria di Sinesi Antonio, Janna Gino e Bocus Tea, €. 90; N.N., €. 30; N.N., €. 30; N.N., €. 40; N.N., €. 40; Zambon Bruna Colus e figlie, €. 50.


A SANTA LUCIA 

LUNEDI’ San Leone I Magno Papa e Dottore della Chiesa
17,00 DEFUNTI FAMIGLIA CARLI
           DEF.TA DEL PUPPO SANTINA
DOMENICA Trentatreesima del Tempo Ordinario
10,00 DEF.TA ZAMMATTIO LEA ord. Anita
          DEF.TA CARNIEL MARIA ord. nipote Elena

  
AVVISO COMUNE


CELEBRAZIONE DI SAN MARTINO
Martedì prossimo 11 novembre ricorre la festa di San Martino vescovo di Tours e titolare della chiesa campestre a lui dedicata a Dardago in località appunto chiamata San Martino. La celebrazione, tempo permettendo, dell’Eucarestia sarà alle ore 15 cui seguirà la degustazione di castagne e dolci. Si pregano le signore disponibili a confezionare qualche torta o dolce per la festa.

A causa del maltempo, la celebrazione a San Martino è sospesa.
La S. Messa viene celebrata alle ore 17,00 nella chiesa parrocchiale di DARDAGO.