sabato 26 novembre 2022

Domenica, 27 Novembre 2022 Anno 13 n. 1 - I di Avvento (A)



Signore nostro, vieni!

Nel Vangelo secondo Matteo, il primo grande discorso di Gesù, il discorso della montagna, inizia con le  beatitudini: nove volte, “beati!
L’ultimo (Matteo 23-25) inizia, all’interno del tempio di Gerusalemme, con sette “guai a voi!” E’ l’estremo pressante appello rivolto alle autorità religiose perché si convertano: “Guide cieche, ecco! questa vostra Casa vi è lasciata vuota”.
Subito Gesù esce dal tempio e, fermatosi a breve distanza, sul monte degli Olivi, apre il cuore dei discepoli al modo e alle circostanze in cui Egli si rivelerà compiutamente nella sua natura di Messia.
Gesù fa ricorso, per l’occasione, al linguaggio apocalittico, presente in alcuni profeti – particolarmente nel libro di Daniele - , un genere allora molto seguito. Lo utilizza per preparare i discepoli ad una sua possibile fine violenta. “Come furono i giorni di Noé, così sarà la venuta, la presenza di questo figlio d’uomo”: l’affermarsi di Gesù come Messia, l’Eletto, nella sconfitta. Ma da ciò, paradossalmente, viene al mondo la Vita.
Perciò state svegli, perché non sapete in che giorno viene il vostro Signore”. L’accortezza e la vigilanza del discepolo è nel cogliere la Presenza del Figlio di Dio in questo figlio d’uomo che subisce l’umiliazione della croce: la rivelazione del Messia nel suo massimo potere.
Per i discepoli si tratterà ancora di una chiamata personale – “di due persone, in quel momento, una viene presa sotto braccio e l’altra lasciata stare” – a godere già fin d’ora dell’assaggio del Regno (Matteo 24,37-44).
Scrive S. Paolo ai cristiani di Roma (13,11-14):
E’ già ora per voi di destarvi dal sonno, perché adesso quella vostra salvezza è più vicina di quando incominciammo ad avere la fede. Il giorno è ormai vicino, è vicina la luce: il criterio della bellezza domina la vita del cristiano, come fu per S. Agostino che, proprio grazie a queste parole, fu conquistato dall’ Amore.
Gesù è la bellezza che illumina e attrae. Lo stringersi a Lui, sempre di più, è luce che continuamente si accende, vita che perennemente incomincia, vita d’amore che produce azioni belle, azioni luminose.
Rivestitevi del Signore Gesù”, del suo splendore.
Isaia è il profeta dell’ Avvento perché vede lontano: seppe credere nel Signore ad occhi chiusi ed affidarsi a Lui. Credere in ebraico viene da una radice che significa solidità, resistenza.
La parola che Isaia, figlio di Amoz, vide riguardo a Gerusalemme
popoli saliranno in pellegrinaggio al tempio del Signore, che è in Gerusalemme, in segno di riconoscenza: troveranno la parola di Dio come guida.
E diventano falci
le loro spade spezzate
le lance diventano roncole.
Più non si impara la guerra.
Saranno gli altri popoli ad invitare anche Israele alla conversione:
Oh casa di Giacobbe vieni!
Camminiamo nella luce del Signore.
 
S. Messe daL  28 NOV.  al  4  DICEMBRE 2022 

BUDOIA
 
 
MERCOLEDÌ – 30  Novembre
9.30 -  Def.ti Angelin e Carlon Marina
 
DOMENICA – 4 Dicembre -  II di Avvento
11,00 -  Def.ti Puppin Alba e Rizzo Albano
   
OFFERTE  pro chiesa € 10,  pro Oratorio € 40 Fam.Fedrigo

DARDAGO
 
MARTEDÌ  – 29 Novembre
17, 00 – D.ti Famigliari di Zambon Bruna (Thampela),
 
SABATO – 3 DicembreII di Avvento
18,00   D.ti  Ianna Alfredo, Angela e Chiara
                     Basso Paolo, Filippo e Cunegonda
 
OFFERTE  Per  Chiesa in occasione del funerale
di Zambon Ugo dalla famiglia  € 180
 
 SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ – 1 Dicembre
17,00 –  Santa  Messa    
 
DOMENICA – 4 Dicembre -  II di Avvento
9,45 – Def. Brambilla Renzo e Anime purganti


sabato 19 novembre 2022

Domenica 20 Novembre 2022 - Anno 12 n. 52 XXXIV del Tempo Ordinario (C)

 


Gesù, ricordati di me

 
Quando Samuele lo andò a cercare per consacrarlo re al posto di Saul, Davide camminava davanti alle pecore, beveva alla sorgente di Betlemme, era abile nel tirar sassi con la fionda e nel suonare la cetra.
Divenne un uomo avveduto e coraggioso: la forza gli deriva dal sapersi eletto dal Signore. E al Signore rimase fedele, nella buona e nella cattiva sorte.
Dopo la morte di Saul, si trasferì a Hebron, nella tribù di Giuda: dove sono sepolti i Patriarchi: e le tribù del sud lo scelsero come re.
Qualche tempo dopo, gli anziani delle tribù del nord gli proposero di regnare anche su di loro: Davide concluse con loro un patto davanti al Signore ed essi lo consacrarono re d’Israele (II Libro di Samuele 5,1-3).
Poi Davide conquistò una città dei Gebusèi, nel territorio tra i due gruppi di tribù, Giuda e Israele, posta su un monte (800 metri di altitudine),  Gerusalemme. Vi si stabilì con il seguito, la corte e i mercenari: fu la città di Davide (era circa l’anno mille a.C.). Vi trasferì anche l’Arca santa, che custodiva le tavole della Legge: Vengono a te le tribù del Signore, dov’è la Legge d’Israele, vengono a lodare il nome di Dio, dov’è il trono della casa di David! (Salmo 121/122).Questo e molti altri salmi sono attribuiti a Davide. Egli, dopo aver deposto le armi, costruì gli strumenti che suonavano i Levìti e compose gli inni che essi cantavano al Signore.
A Gerusalemme, nei pressi della città, fu crocifisso Gesù, mentre iniziava la Pasqua (Luca 23,33-43). Aveva suscitato nel popolo la speranza del ritorno della legittima regalità, quella di Davide:
Benedetto colui che viene, il Re, nel nome del Signore (19,38). Insieme con Lui furono messi sul patibolo anche due malfattori. Da notare che c’era una scritta, al di sopra di lui: Questo è il re dei Giudei.
Uno del malfattori si rivolge a lui con fiducia chiamandolo per nome: Gesù, ricordati di me…
Egli gli rispose senza esitazione: Oggi stesso sarai insieme con me, in quel delizioso giardino.
“Così tutte le croci di drammi senza titolo, di tragedie senza eroe possono ricevere luce dalla croce del Figlio di Dio. Il mio fratello ‘ladro’, primo cristiano che entra in Paradiso, è colui che mi spalanca davanti gli occhi la salvezza che viene dall’’Amore (E. Masina, Il vangelo secondo gli anonimi). Dio crocifisso, impotente sembra in grado di salvare meglio così: la Croce è l’Arca per un mondo in naufragio. Il succo di tutta la storia è stare con Gesù.
Egli è immagine fedele di questo Dio che è invisibile, primogenito nei confronti di ogni essere creato. E’ il centro vitale di questo corpo, la Chiesa, venuto per primo alla luce dal regno dei morti.
 
S. Messe daL  21  al  27  NOVEMBRE 2022


BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 23  Novembre
9.30 -  D.ti Carlon Adriano e Rosi Leda

DOMENICA – 27 Novembre -  I di Avvento
11,00 Santa Messa in onore di SANT’ANDREA - Patrono
   
OFFERTE  pro chiesa
Bocus Bruna € 40, Battesimo Gallas € 100,
Coscritti  1947 € 100, NN 10  


DARDAGO
 
LUNEDÌ  21 Novembre  - MADONNA DELLA SALUTE
11,00 – D.ti Bastianello Marino, Tranci Sandro,
             Bastianello Vinicio, Zambon Luigia

SABATO – 26 NovembreI di Avvento
18,00 -  D.ti Zambon Pietro e Bruna, Balliana Aldo e Wilgeforte
             Zambon Pietro e Santa Sartorel, Celant Francina,
             Del Maschio Candido, Cardazzo Maria, Coscritti  1952
 
OFFERTE  Per  opere  parrocchiali  
Famiglia Sartorel € 40,
In memoria Zambon Giovanna, la famiglia € 80. 


SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ – 24 Novembre
17,00 –  Santa  Messa    
 
DOMENICA – 27 Novembre -  I di Avvento
9,45 – Def. Pizzinato Angela    

OFFERTE  pro chiesa
Coscritti  1947                                      €  50  
Famigliari  Def. Lucia Fort in Carli  € 110


SANT’ANDREA – PATRONO DI BUDOIA

S. Messa, Domenica 27 novembre, ore 11,00



domenica 13 novembre 2022

Domenica 13 Novembre 2022 Anno 12 n. 51 XXXIII del Tempo Ordinario (C)

 

 Dice il Signore: Io ho sempre progetti di pace
 
Gesù passava le giornate insegnando nel tempio e tutto il popolo si alzava di buon mattino per andare ad ascoltarlo. Certuni gli fanno notare che il tempio non era mai stato così bello come in quegli anni, ornato di ottimi marmi
e doni votivi. Gesù, erede dei grandi profeti, è consapevole che quella è una falsa sicurezza e ha sentore che durerà poco.
Sappiamo che il tempio fu incendiato e distrutto nel 70 d.C., dopo una resistenza e una repressione violentissime, e il sacrificio fu interrotto.
Ma l’attenzione di Gesù è particolarmente rivolta ai suoi, quelli che gli stanno vicino e continueranno la sua missione: “Prima di tutte coteste cose, metteranno le mani su di voi perché portate il mio nome.
Sarà un’occasione ed un’opportunità per rendere testimonianza: “Non preparate prima la vostra difesa: Io darò sapienza al vostro parlare”.
I discepoli incontreranno l’avversione anche dei più vicini, di coloro che condividono la stessa appartenenza di fede: “Eppure nemmeno uno dei vostri capelli andrà perduto. La costanza che avrete vi farà raggiungere il pieno possesso della vostra vita” (Luca 21,5-19).
“E quasi ad ogni battito del mio cuore, cresce in me la certezza: tocca a noi aiutare Te, difendere fino all’aultimo la Tua casa in noi. Non si può essere nelle grinfie di nessuno, se si è nelle Tue braccia, mio Dio” (Etty Hillesum).
San Paolo esorta i suoi di Tessalonica a non lasciarsi distrarre da voci non veritiere riguardo alla fine prossima dell’era presente: “E’ vicino ormai quel momento!”
“Alcuni in mezzo a voi si comportano in maniera disordinata, senza avere alcun lavoro e sempre in agitazione”. San Paolo porta se stesso come esempio: “In mezzo a voi lavorammo con dura fatica, giorno e notte, per non essere di peso
ad alcuno” (II Tessalonicesi 3,7-12). “Voi sapete che alle necessità mie e di quelli che erano con me hanno provveduto queste mie mani”. E ricorda le parole del Signore Gesù: “C’è più felicità nel dare che nel prendere”. (Atti 20,34).
“Perché servire Dio, dal momento che questo Dio è assente e non vede? è silenzioso e non parla?” (Malachia 3,13-20). Dio sembra deludere, anche quando realizza quello che aveva promesso. In questo clima di smarrimento sorge Malachia, l’ultimo dei profeti.
Il giorno del Signore, rovente come un forno, già lo viviamo. Il sole di salvezza è già sorto per noi perché giorno per giorno passiamo dalla morte alla vita.
Nelle preoccupazioni, nell’ angoscia per i fratelli, nell’aridità, nelle prove ci avviciniamo, entriamo alla Presenza del Signore, ci affidiamo a Lui: in questo atto l’umanità respira.
 
 
S. Messe daL  14  al  20  NOVEMBRE 2022

BUDOIA
 
 
MERCOLEDÌ – 16  Novembre
9.30 -   D.ta  Basaldella Luigia,
            D.ti   Signora Domenico, Teresa, Luigi, Osvaldo e Bianca
 
DOMENICA – 20 Novembre -  XXXIV del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti Carlon Marco ed Enrichetta, Angelin Giuseppe e Lea
            
 
OFFERTE    


DARDAGO
 
MARTEDÌ – 15 Novembre
17,00 - Def. Busnelli Carlo, Def.ti Varela Alessandro, Rodriguez    
            Luisa,  Bastianello Giovanni
 
DOMENICA – 20 NovembreXXXIV del Tempo Ordinario
10.30  - Def.ti Zambon  Bruno e Dina
             Processione con la Madonna della Salute        
 
OFFERTE   Pro chiesa: Da Scout Masci – Sacile  € 30
                                 Opere parrocchiali: Fam. Vettor Antonio  € 30,
                      Zambon Rita in Bastianello € 30,
                      Famiglia Melocco  € 80.

SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ – 17 Novembre
17,00 –  Santa  Messa    
 
DOMENICA – 20 Novembre -  XXXIV del Tempo Ordinario
9,45 – Def.ti  Antoniolli Rosa e Carniel Antonio.

AVVISI


DARDAGO – MADONNA DELLA SALUTE



La Santa Messa con la processione della Statua della Madonna della Salute
viene anticipata a:

DOMENICA  20 NOVEMBRE ALLE ORE 10.30 
 
Una Santa Messa viene celebrata anche LUNEDI’
21 Novembre alle ore 11,00.


domenica 6 novembre 2022

Domenica, 6 Novembre 2022 Anno 12 n. 50 XXXII del Tempo Ordinario (C)

 


Risurrezione significa che l’Amore è vita
In Israele la speranza nella risurrezione si è andata affermando a poco a poco. Si è consolidata in particolare in quel periodo tragico che fu la persecuzione scatenata dal re Antioco IV (175-164 a.C.). Egli volle imporre anche agli ebrei le usanze greche: vietò la circoncisione, distrusse i rotoli delle Scritture Sacre, abolì le feste, profanò il tempio di Gerusalemme e l’altare. C’è chi si oppose, a costo della vita, tra cui sette fratelli e la loro madre (Maccabei).

Li sostiene la fede nel Dio vivente: ”E’ bello attendere da Dio l’adempimento delle speranze di essere da Lui risuscitati”. “Il Creatore dell’universo, per la sua misericordia, vi restituirà di nuovo il respiro e la vita” (parole della madre).

Il martirio di questa famiglia ebbe luogo probabilmente ad Antiochia di Siria, dove una sinagoga ne conservava il ricordo. Dalla Riconsacrazione del tempio di Gerusalemme (164 a.C.) ha origine la festa gioiosa di Hanukkah, all’inizio dell’inverno. Gesù si trova nel tempio, ad insegnare: tutto il popolo pende dalle sue labbra, mentre le classi dirigenti cercano di coglierlo in fallo.

La discussione più originale e delicata è suscitata da una domanda dei sadducei (Luca 20,27-40). Questi erano la nobiltà sacerdotale, occupavano un posto preminente nel sinedrio; ma non erano ben visti dalla gente. Si attenevano alla legge di Mosé, che tendevano ad osservare alla lettera; meno ai profeti e agli altri libri, Erano scettici riguardo alla risurrezione: la sopravvivenza dopo la morte è garantita dall’istituzione del matrimonio e dai figli. Pongono a Gesù una vera domanda: “chi si sposa più volte, alla risurrezione, di chi sarà il congiunto?”

Gesù non umilia i sadducei, e neppure svaluta il matrimonio. Meritava un grande insegnamento, al cuore della fede. Nella risposta fa riferimento direttamente al Padre, tanto più trovandosi nel tempio, nella Sua casa: Dio è il Vivente e vuole la vita delle sue creature. Risurrezione è più che immortalità, è libero dono che uomo e donna ricevono nella loro totalità di anima e corpo: “Saranno uguali agli Angeli e simili alle stelle” (Enoc etiopico). “E poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio”.

Nel roveto Egli non disse a Mosé: “Io fui il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe; ma Io sono. Non è il Dio dei morti, ma dei viventi, perché tutti vivono per Lui. E’ ancor più bello di quanto possiamo immaginare: siamo introdotti nella gioia dell’intimità di Dio, come suo Figlio. Ma io avrò del tuo Volto meritato la visione,al risveglio mi sazierò del Tuo splendore (Salmo 16/17).

 La risurrezione è qualcosa che si inizia ad avere già in questa vita: noi dobbiamo sempre ringraziare Dio pensando a voi, fratelli, prediletti dal Signore – scrive S. Paolo a quelli di Tessalonica, giunti da poco alla fede – perché Iddio si è scelto voi come primizia, vi ha chiamati, per mezzo di questo nostro vangelo, ad essere splendida proprietà riservata del Signore nostro Gesù. Iddio nostro Padre con un gesto di grande amore ci ha recato una protezione che non verrà mai meno e una speranza bella.

Che altro ? Pregate, fratelli, per noi, perché la parola del Signore continui ad espandersi ed acquisti forza: Egli è degno di fiducia (II Tessalonicesi, 2,13-3,2).

S. Messe daL  7  al  13  NOVEMBRE 2022

 BUDOIA

 MERCOLEDÌ – 9  Novembre
9.30 -   D.ti  Alfier Assunta,
            D.ti Besa  Bragagnolo
 
DOMENICA – 13 Novembre -  XXXIII del Tempo Ordinario
11,00 – Per la comunità
 
OFFERTE   Pro chiesa: Coscritti 1947  € 50
                                 D.ti Besa Bragagnolo € 40
                      Pro Missioni  € 250,
 
DARDAGO
 
MARTEDÌ – 8 Novembre
17,00 - Def.ti Famiglia Melocco Pietro
 
VENERDÌ – 11 Novembre – Messa a San Martino
15,00 - Def. Zambon Marco Tunio
 
20,30 – Incontro Mariano (vedi nota)
 
SABATO – 12 NovembreXXXIII del Tempo Ordinario
18,00  - Def.ti Fam. Bocus Guerrino. Def.ti Fam. Moreschi
             Lorenzo, Lucia e Michele
 
OFFERTE   Pro chiesa: Coscritti 1947  € 50
                                 Opere parrocchiali: NN  €30, NN  €40, NN  €10
                      Ianna Mariuccia  €80.

SANTA LUCIA

GIOVEDÌ – 10 Novembre
17,00 –  Santa  Messa    
 
DOMENICA – 13  Novembre - XXXIII del Tempo Ordinario 
9,45   –  Def.ti Pierantonio, Qualiano Elisa,
              Carli  Andrea e Giuseppina
17,00 –  Santa  Messa    
 
DOMENICA – 13  Novembre - XXXIII del Tempo Ordinario 
9,45   –  Def.ti Pierantonio, Qualiano Elisa,
              Carli  Andrea e Giuseppina
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VENERDÌ 11, SAN MARTINO
alle ore 15,00, nella chiesetta dedicata al Santo, si terrà la tradizionale  Santa Messa comunitaria.
Seguirà una castagnata.

***

Venerdì 11 presso la chiesa di Dardago, alle ore 20,30 
incontro Mariano di preghiera.
·       Recita  del Santo Rosario
·       Adorazione del SANTISSIMO
 
Saranno a disposizione dei sacerdoti per le confessioni