sabato 30 aprile 2022

Domenica, I Maggio 2022 - Anno 12 n. 23 - III Domenica di Pasqua (C)

 

 
III Domenica di Pasqua(C)
 

Una casa fatta d’alba

 
“La risurrezione di Gesù, dal punto di vista della storia del mondo, è poco appariscente; è il seme più piccolo della storia, un avvenimento che nessuno aveva ideato e che andava al di là di ogni immaginazione. I discepoli ebbero bisogno di tempo per orientarsi” (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret, II parte).
   L’ultimo racconto del vangelo di Giovanni (21,1-19) è di singolare bellezza. Risale ad una tradizione antichissima, fa riferimento alla parola che Gesù aveva detto ai suoi nell’imminenza della passione:
C’è un passo che dice: Colpirò il pastore e così andranno disperse
le pecore.
Ma dopo che mi sarò ridestato dai morti, andrò in Galilea ad aspettarvi”. Si ha l’impressione che con questo racconto Giovanni voglia riunire i fili importanti che sono stati intrecciati lungo il vangelo.
   I discepoli, in numero di sette, si stringono attorno a Pietro. “Poiché erano tristi”, vanno a pescare, in un ambiente loro familiare, sul lago di Galilea: senza Gesù la comunità sperimenta la sua impotenza.
   Egli si fa presente, quando era già l’alba. Si rivolge ai suoi con un appellativo affettuoso, preoccupato della loro fame più che della sua: “Figlioli, avete qualcosa da mangiare?” Egli sa che questi uomini hanno vegliato e sono bagnati; hanno bisogno di mangiare.
 La presenza del Signore è avvertita prima per l’abbondanza della pesca e poi per un focherello acceso sulla spiaggia: Appena scesi a terra vedono un braciere fatto direttamente sul terreno: sopra c’era del pane e accanto del pesce.
   “Non è il padrone intransigente che chiede conto del lavoro svolto, ma colui che accoglie i discepoli come amici alla sua mensa… I verbi sono al presente: si tratta del continuo venire di Gesù nella comunità”
   I discepoli hanno la conferma della loro chiamata: grazie alle loro azioni, il Signore risorto si rende presente alla sua chiesa. Si tratta di ricomporre il gregge, di radunare pecore e agnelli: è il compito affidato a Pietro, che da discepolo diventa pastore. “Tu sai tutto, Signore, tu sai che ti voglio bene”: la chiesa è radunata e tenuta insieme dall’amore.
            L’Apocalisse nasconde, in un linguaggio impenetrabile, intuizioni molto belle, come pietre preziose.
   Dopo le lettere alle sette chiese, ecco una porta aperta nel cielo (Apocalisse 4-5). Giovanni vede la creazione e la venuta del Figlio nel mondo come un unico atto d’amore. Al centro della visione un rotolo sigillato con sette sigilli, che passa dalle mani di Colui che è seduto sul trono all’Agnello: è il simbolo della vita che ha la sua sorgente in Dio e che Gesù, l’Agnello, reca all’umanità. La vita è difesa, sigillata: nulla la può intaccare o scalfire, come “ad oriente del giardino di Eden i cherubini custodiscono la via all’albero della vita” (Genesi 3,24). Solo il Figlio può farcene dono, con la sua dedizione senza misura fin dall’ origine del mondo. Ne risulta il canto più bello:
E’ degno quell’Agnellino (uello che fu ucciso,
di ricevere potenza, ricchezza, sapienza, forza,
onore, gloria e benedizione”.
Alle miriadi di angeli si unisce il coro unanime del creato, nella lode a Dio e all’Agnello. L’universo intero si ferma in adorazione (5,11-14).
            Nel libro degli Atti (5,27-42) Luca ha conferito veste narrativa ad un ricordo conservato nella comunità di Gerusalemme. Si aggrava la crisi tra le autorità religiose ebraiche e gli apostoli. L’intervento di rabbì Gamaliel il Vecchio, maestro di San Paolo, a difesa degli apostoli serve solo a rinviare la crisi.Essi continuano ad affermare e testimoniare, nel tempio e a casa, che il perdono delle colpe e la buona notizia di Gesù sono rivolte prima di tutto ad Israele.

SAnte Messe   dal 2  alL’ 8 Maggio 2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 4  Maggio
 Ore 9,30   Santa Messa
 
DOMENICA -  8 Maggio –  IV Domenica di Pasqua
Ore 11,00   Santa Messa

DARDAGO
 
MARTEDÌ 3  Maggio
18,00   D.ti Famigliari di Raffaele e Fernanda
 
SABATO -  7 Maggio –  IV Domenica di Pasqua
18,00 –  Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara.
              60° di Matrimonio di Zambon Raffaele e Fernanda
              Anniv. Rigo Antonio
 
Offerte :  Pro opere parrocchiali:
In memoria di Zambon Marcello 50 dalla famiglia
Per Comunioni a domicilio agli infermi: €70;
NN €50
 
(Per orari del Rosario del mese di Maggio – vedi pag. seguente)

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 5  Maggio
18,00 – Santa Messa
 
DOMENICA -  8 Maggio –  IV Domenica di Pasqua
9,45  D.ta Moretto Caterina ord. da Anita
         Def. Gislon Paolo

AVVISI
Dardago

Orari Rosario mese di maggio:

Questa settimana: Ore 20,00
Mercoledì 4 maggio  – Capitello Ciathentai
Venerdì 6 maggio  – Capitello Piazzetta del Cristo

Budoia

A Budoia, le intenzioni delle S. Messe potranno essere ordinate:
-        Dopo le celebrazioni eucaristiche il mercoledì o la domenica
Oppure
-        Chiamando il numero 3357550774
 

EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA
 
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico sull’apposito conto bancario intestato alla
 
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
IT56Z0533664770000030670195  - CreditAgricole Aviano.
Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004
 
 

venerdì 22 aprile 2022

Domenica, 24 Aprile 2022 - Anno 12 n. 22 - II Domenica di Pasqua

 


Domenica, 24 Aprile 2022 - Anno 12 n. 22 -  II di Pasqua(C)

Come una rondine al nido

E’ scesa la sera, di quel primo giorno della settimana. Per i discepoli si prospetta un’altra notte di paura,come le precedenti, nonostante le notizie sorprendenti portate da Maria di Màgdala, dalle altre donne e dai due che si erano recati al sepolcro. Le porte della casa sono sbarrate.
Come una rondine, attraversati il deserto e il mare, viene a primavera al suo nido, viene Gesù. I segni della Sua presenza sono pace e gioia e, più grande di tutto, il perdono, da portare al mondo intero.
Otto giorni dopo il gruppo è di nuovo insieme.  “Ci vogliono i riti , dice la volpe al piccolo principe”. E’ una prima traccia del nostro radunarci settimanale, alla domenica. Tommaso, uno dei dodici, non aveva creduto alle parole degli altri: vuole conoscere anche lui, personalmente, la dolcezza di quella Presenza.
   Le mani del Crocifisso forate dai chiodi e il fianco di Lui, già morto, squarciato da una lancia, sono rimasti molto impressi nella memoria del discepolo testimone.
   “Il soffrire passa, l’aver sofferto non passa”: Gesù, avendo sopportato una violenza così grande, è in grado di venire in aiuto a quanti sono nella prova (Ebrei 4,15). Tommaso, accolto in un abbraccio tenerissimo, fa quella professione di fede che è il vertice del vangelo: “Mio Signore e mio Dio!”
Queste cose sono state scritte affinché crediate che Gesù è l’ Eletto, il Figlio di Dio e, credendo, abbiate vita nel nome di Lui.
“Felici quelli che crederanno senza aver veduto”, scrive il discepolo amato, il testimone, senza aggiungere nulla di suo (Giovanni 20,19-31). “All’ Amore non manca mai nulla”.
 Nella piccola isola greca di Pàtmos, bellissima, nel mar Egeo non lontano dalle coste turche e da Efeso, Giovanni riceverà, qualche decennio dopo, l’ordine di scrivere: una conferma e quasi una seconda chiamata. Io, Giovanni, vostro fratello, fui preso dallo Spirito, nel giorno del Signore: è l’inizio dell’ Apocalisse (1,9-19), una lettera di richiamo e d’incoraggiamento alle chiese dell’Asia minore.
 Luca, nel libro degli Atti, racconta in un sommario (5,12-16) l’operato degli apostoli a Gerusalemme. Si radunavano nel portico di Salomone, la galleria a colonnato che costeggia la spianata del tempio, sul lato orientale; nel  Luogo dove Gesù aveva svolto la sua opera più intensa ed era stato rifiutato.
   Malati di ogni tipo venivano portati sulle strade della città: l’ombra di Pietro che passava era sufficiente per guarirli.
   Gesù, “il medico dimenticato” (Sandro Lagomarsini, Libreria Editrice Fiorentina), affida a quanti si affidano a Lui una forza di guarigione di cui si potrà fare un uso migliore. (Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

SAnte Messe   dal 25  al  I° Maggio 2022 

BUDOIA

MERCOLEDÌ – 27  Aprile. 
Ore 9,30   Santa Messa
DOMENICA -  I Maggio –  III Domenica di Pasqua
11,00 –  Santa Messa
 
DARDAGO

MARTEDÌ 26  Aprile
18,00   D.ti Zambon Bruno e Dina
 SABATO – 30  Aprile
18,00 – Def. Vettor Paolo

Offerte :  Pro opere parrocchiali:
In memoria di Simioni Silvana 80 dalla famiglia
 
SANTA LUCIA

 GIOVEDI – 28  Aprile
18,00 – Santa Messa
 DOMENICA -  I Maggio –  III Domenica di Pasqua
  9,45  Anniv. Saccon Carlo  Ord. dalla famiglia
 
                                   AVVISI
 
Budoia

A Budoia, le intenzioni delle S. Messe potranno essere ordinate:
- dopo le celebrazioni eucaristiche il mercoledì o la domenica
 
oppure
 
- Chiamando il numero 3357550774
 

EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA
 
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico sull’apposito conto bancario intestato alla
 
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
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venerdì 15 aprile 2022

Domenica, 17 Aprile 2022 - Anno 12 n. 21 - Pasqua di Risurrezione

 

Il suo amore è per sempre


Un gruppo di donne è stato accanto a Gesù fin dagli inizi, fin dalla Galilea: si prendevano cura di lui con i beni che avevano e soprattutto ascoltando e custodendo le sue parole.
Quando fu crocifisso, le donne erano presenti, osservando quegli avvenimenti. Poi si recarono fino al sepolcro e guardarono bene come il corpo di Lui veniva messo.
Sono le stesse a scoprire l’assenza del corpo di Gesù, sono le prime testimoni della Risurrezione:
Ma il primo giorno della settimana, di buonissima ora, andarono a quel sepolcro recando le essenze aromatiche che avevano preparato. Però trovarono che la lastra di pietra, che chiudeva l’ingresso, già era stata rimossa. Entrarono, ma il corpo del Signore Gesù non lo trovarono.
 Un elemento costitutivo della realtà della Risurrezione è la familiarità con Gesù, la memoria del cuore che coinvolge tutta la persona creando una sintonia, un consenso, un’attesa vivente:
Perché cercate tra i morti colui che è il Vivente? Non è qui, perché si è ridestato – Il Vivente è uno dei nomi di Dio -. Ricordate come vi parlava quando era ancora in Galilea?”
Allora si ricordarono di quelle cose dette da Lui e se ne tornarono via dal sepolcro per portare tutte queste notizie agli Undici e agli altri. Siamo al vertice del racconto.
Delle donne, Maria di Màgdala è sempre la prima. La traccia del sepolcro vuoto, unita al ricordo appassionato delle parole e delle azioni di Gesù e all’affidarsi a Lui, fonda la fede nella Risurrezione.
  
Pietro corse al sepolcro, si affacciò, notò soltanto le bende e poi se ne tornò via portando dentro di sé il suo stupore (Luca 24,1-12).
Troviamo la fede matura di Pietro nel suo discorso a Cesarea, nella casa del centurione Cornelio.
Con quella visita e quelle parole Pietro spalanca le porte del Vangelo ai non ebrei:
...”la buona notizia della pace in Gesù Cristo, il Signore di tutti, Lui che è passato facendo del bene e guarendo tutti coloro che stavano sotto la tirannìa del diavolo…
Noi siamo testimoni che Dio lo ha ridestato il terzo giorno e si è fatto visibile a noi che abbiamo mangiato e bevuto con Lui dopo che è stato rialzato dai morti.
   L’assidua familiarità di Pietro con Gesù lo rende testimone privilegiato: “Signore, tu sai tutto! Tu lo sai che ti voglio bene!”
Dio ha stabilito Gesù come Salvezza di vivi e di morti: chiunque crede in Lui riceve condono di colpe nel nome di Lui” (Atti degli apostoli 10,34-43).
 
Circa vent’anni dopo, S. Paolo scrive ai cristiani di Colossi, in Asia minore:
Cercate le cose di lassù là dove è il Cristo, che ha preso posto allo stesso livello di Dio: le vostre decisioni, i vostri desideri hanno ormai la loro sorgente in Gesù.
La vostra vita è stata nascosta con il Cristo in Dio.
 Non una vita appariscente ma vissuta “nelle fenditure della roccia” e “al riparo della rupe” in attesa del pieno splendore (Colossesi 3,1-4).
“Gesù il Nazareno non ti dimentica. Pare muto il suo stare accanto, ma non lo è”.
 
Lodate il Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre (Salmo 117/118).
 
 (Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)


SAnte Messe   dal 18  al  24/04/2022 


BUDOIA

LUNEDÌ – 18  Aprile
18,00   Per Def.ti Buriola Bruno e Zanin Amelia
 
MERCOLEDÌ – 20  Aprile. Ore 9,30   Santa Messa
 
DOMENICA -  24 Aprile –  II Domenica di Pasqua
11,00  Def.ti  Del Zotto Filippo e Carlon Maria.
              Messa per gli Alpini caduti.
 
Offerte :  Pro chiesa:
in memoria di Panizzut Noemi Alberta 200 dalla famiglia
 
DARDAGO

LUNEDÌ – 18  Aprile (Lunedì di Pasqua)
11,00 - Def.ta Zambon Luigia ved. Bastianello
Def.ti  Carlon Angelo e Laura, Blasco Serena e Gianna
18,00   Santo Rosario per def. Zambon Marcello
 
MARTEDÌ 19  Aprile
15,30   Funerale def. Zambon Marcello
 
SABATO – 23  Aprile
18,00 – D.ta Ponte Rita ved. Cozzi,
             Def.ti  Berton Angela, Giuseppe, Amelia e Luigia
  
SANTA LUCIA

LUNEDÌ – 18  Aprile (Lunedì di Pasqua)
9,45 - Def.ti Carniel Lido, Michele e Mario Furlan
GIOVEDI – 21  Def. Stefano e Gennaro
 
DOMENICA -  24 Aprile –  II Domenica di Pasqua
9,45  Bortoluzzi Luigi e Celant Isidora, Carniel Antonio e Rosa
         Ord. dalla figlia
Offerte :  Per Candelieri, NN Euro 50,00

AVVISI COMUNI
Domenica 24 Aprile si terrà la Festa degli Alpini  a BUDOIA
EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA
 
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale 
per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico 
sull’apposito conto bancario intestato alla
 
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
IT56Z0533664770000030670195  - CreditAgricole Aviano.
Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004
 
 

sabato 9 aprile 2022

Domenica, 10 Aprile 2022 - Anno 12 - n. 20 - delle Palme (C)

 


L’amore vince
 
Il profeta dell’esilio e della consolazione (Isaia 50,4-8) non è un profeta come gli altri: non spezza una canna incrinata, non spegne uno stoppino fumigante; guarisce coloro che hanno applaudito alla sua condanna. In lui Dio ha parlato senza far rumore e senza visioni.

 E’ più un discepolo che un maestro:
Colui che è mio Signore mi dà una lingua erudita
e risveglia in me la Parola
perché io sia un sostegno per lo stanco.
Mi ridesta l’orecchio ad ogni aurora
perché da buon discepolo io ascolti.
Colui che è mio Signore viene in mio aiuto,
nessun  oltraggio mi può scalfire.
Se il mio Difensore mi è accanto, chi può contendere con me?

Dice Gesù ai farisei, avvicinandosi a Gerusalemme: “Se dovessero tacere i discepoli, le pietre grideranno” (Luca 19,28-40).
Il racconto della Passione secondo Luca (22,14-23,56) si segnala per essere il racconto delle presenze: Gesù è al centro di relazioni via via sempre più intense.
  Il Padre accompagna Gesù dall’inizio alla fine. Nella notte della prova, sul monte degli Ulivi, manda un angelo a infondergli forza.
   Le parole di Gesù dalla croce, riportate da Luca, sono rivolte al Padre, iniziano con quel dolcissimo nome: “Padre, perdona costoro, perché non sanno ciò che stanno facendo”. E infine: “Padre, consegno nelle tue mani il mio respiro”. Il primo gesto di Gesù, all’arrivo della turba mandata ad arrestarlo, è di guarire il servo del sommo sacerdote, ferito da uno dei discepoli; l’ultimo è di trascinare con sé in Paradiso l’altro dei malfattori appesi al patibolo, che lo chiama per nome: “Gesù, ricordati di me quando verrai per fare l’ingresso nel tuo regno”.
   I discepoli si erano organizzati per difendere Gesù: “Chi non ha spada, venda il mantello e ne comperi una”.
   E’ disposto per loro, nel Regno che viene, che governino, seduti su troni, le dodici tribù d’Israele.
   Gesù prega in modo particolare per Pietro: “perché non venga meno la tua fede; e tu, ritornato sulla via, consolida i tuoi fratelli”.
   C’è infine la presenza, intensa, delle donne. Ma anche una gran massa di popolo Gli andava dietro, specialmente di donne. Esse rimasero anche sotto la croce: Tutti i conoscenti di lui erano fermi a distanza, comprese quelle donne che, al seguito di lui, erano venute anch’esse dalla Galilea. Accompagnarono il corpo di Gesù alla sepoltura; e poi, mentre con la luce delle stelle stava per incominciare il sabato – il tramonto del sole segna l’inizio della nuova giornata-, se ne ritornarono per preparare essenze aromatiche e profumi.
   Così termina la Passione secondo Luca, tra  il diffondersi dei profumi delle donne e lo scintillio in cielo delle prime stelle: non una fine ma l’inizio di tutto.
           
S. Paolo esorta i suoi di Filippi (2,1-11) a seguire la stessa via di Gesù, venuto come Colui che serve:
ritenendo gli altri superiori a sé stessi, avendo di mira gli interessi degli altri; una via di umiliazione e di splendore.
(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

SAnte Messe   dal 11  al  17/04/2022 

* Gli orari della Settimana Santa sono riportati in calce a questo foglietto  *
 
BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 13  Aprile
18,00   Santa Messa
 
DOMENICA -  17 Aprile –  Domenica di Pasqua
11,00  Def.ti Cardazzo Antonio e Anna ord. figlio.
 
Offerte :  Pro chiesa: NN 10, NN €10.
 
 
DARDAGO
 
MARTEDÌ – 12  Aprile   
18,00 -  Def.ti Fedrigolli Liliana,  Maddalena e Domenico.
 
SABATO – 16  Aprile
21,00 –  Veglia Pasquale
  
DOMENICA -  17 Aprile –  Domenica di Pasqua
18,00 - Santa Messa Pasquale  
            Def.ti Ianna Brigida ved. Bastianello
                  
 SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ - 7  Aprile
18,00 – Santa Messa

DOMENICA -  17 Aprile - Domenica di Pasqua
9,45  -  Def.   Don Nillo Carniel
Offerte :  In mem. del fratello Don Nillo Carniel  la sorella Elena offre, per lucidatura lampadari, € 500.  Vedi nota *

SETTIMANA SANTA


Gli orari dei riti religiosi sono riportati in calce a questo foglio

SANTA LUCIA
 
Sono stati lucidati 10 candelabri per un costo complessivo di
€ 2. 318. (231,80 cadauno). Per coloro che volessero partecipare alle offerte, sarà possibile inserire una targhetta col nome del benefattore.

EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA
 
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico sull’apposito conto bancario intestato alla
 
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
IT56Z0533664770000030670195  - CreditAgricole Aviano.
Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004

RITI DELLA SETTIMANA SANTA  2022

 

ADORAZIONE  EUCARISTICA DELLE 40 ORE

LUNEDÌ SANTO 11 APRILE - SANTA LUCIA

ORE 17.00 APERTURA - ORE 18.00 SANTA MESSA

CONFESSIONI DURANTE L’ADORAZIONE

 

MARTEDÌ SANTO 12 APRILE - DARDAGO

ORE 17.00  APERTURA  - ORE 18.00 SANTA MESSA

CONFESSIONI INDIVIDUALI  DURANTE L’ADORAZIONE

 

MERCOLEDÌ SANTO 13 APRILE  -  BUDOIA

ORE 17.00  APERTURA  - ORE 18.00 SANTA MESSA

CONFESSIONI INDIVIDUALI DURANTE L’ADORAZIONE

 

GIOVEDÌ SANTO 14 APRILE – Per le 3 Comunità

SANTA MESSA A BUDOIA ORE 20,30

PER LE TRE PARROCCHIE

 

VENERDÌ SANTO 15 APRILE Per le 3 Comunità

PASSIONE DEL SIGNORE

SANTA LUCIA ORE 15.00 

VIA CRUCIS 20.30 da DARDAGO a  BUDOIA

(In  caso di pioggia, celebrazione in chiesa a Budoia)

 

SABATO SANTO 16 APRILE Per le 3 Comunità

VEGLIA PASQUALE  DARDAGO ORE 21.00

 

DOMENICA DI PASQUA

SANTE MESSE:

SANTA LUCIA   ORE   9.45

                                 BUDOIA              ORE 11.00                                 

DARDAGO          ORE 18,00


venerdì 1 aprile 2022

Domenica, 3 Aprile 2022 - Anno 12 - n. 18 V di Quaresima (C)

 


Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e nuova!

L’anonimo profeta dell’esilio (Isaia 43,16-21) sente che l’ora del ritorno è imminente, che presto il Signore aprirà una strada nel deserto per mezzo del re persiano Ciro, perché il Signore è fedele alle sue promesse.
Così dice il Signore: Non ricordate più le cose passate
Solo dopo che le parole del profeta cominciarono ad avverarsi, solo allora venne creduto:
non pensate più alle cose antiche!
Ecco io compio un nuovo miracolo
qualcosa sta germinando, non ve ne accorgete?
Nel deserto una strada che da me nasce,
immetterò fiumi nella steppa
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che ho creato per me scriverà le mie lodi.

Nell’ultimo tempo della sua vita, a Gerusalemme, Gesù si reca, al mattino, al tempio per insegnare a tutto il popolo
Gesù si china e fa l’atto di scrivere per terra col dito. Poi, rifacendosi alla Legge che prevede siano i testimoni a gettare le prime pietre, risponde: ”Chi di voi è immune da colpe, sia il primo a lanciarle una pietra”. E si china nuovamente a scrivere in terra.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
 Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività –  così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
 
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
           
Quella giornata al tempio (Giovanni 8) si concluse per Gesù in modo rovinoso: Allora si diedero a raccattare sassi per lanciarglieli contro, ma Egli si nascose ai loro sguardi e poi uscì dal tempio. E’ la domenica in cui nelle chiese si coprono le immagini. (Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)
 Una donna, forse poco amata, ha cercato altrove consolazione, correndo grossi rischi (Giovanni 8,1-11). Gli scribi e farisei la trascinano (solo lei!) da Gesù: “E’ uno dei casi per i quali Mosé nella legge ha decretato la pena di morte, da eseguire a colpi di pietra! Maestro, tu che dici?

Gesù si china e fa l’atto di scrivere per terra col dito. Poi, rifacendosi alla Legge che prevede siano i testimoni a gettare le prime pietre, risponde: ”Chi di voi è immune da colpe, sia il primo a lanciarle una pietra”. E si china nuovamente a scrivere in terra.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
 Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività –  così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
 
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
           
Quella giornata al tempio (Giovanni 8) si concluse per Gesù in modo rovinoso: Allora si diedero a raccattare sassi per lanciarglieli contro, ma Egli si nascose ai loro sguardi e poi uscì dal tempio. E’ la domenica in cui nelle chiese si coprono le immagini. 

(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

SAnte Messe   dal 4   al  10/04/2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 6  Aprile
9,30 –  Santa Messa
 
DOMENICA -  10 Aprile –  Domenica delle Palme
11,00  Santa Messa – Benedizione dei rami di ulivo *.
 
Offerte :  Pro chiesa: Battesimi Stefani e Tabaro € 100.
 
 
DARDAGO
 
MARTEDÌ – 5  Aprile   
18,00 -  Def.ti Moreschi Lorenzo e Mariotti Lucia
 
SABATO – 9  Aprile – Domenica delle Palme (prefestiva)
18,00 –  Anniversario Def.ta  Ianna Albertina
              Benedizione dei rami di ulivo *.
 
Offerte :  In mem. Def. Bastianello Luigi, la famiglia € 130
  
                    
 SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ - 7  Aprile
18,00 – Santa Messa
 
DOMENICA -  10 Aprile  – Domenica delle Palme
9,45  -  Def. Gislon Paolo, Def.ti Bragaggia Anastasia ed Emma  
            Def. Roman Maria Pia
            Benedizione dei rami di ulivo *.
 
* Ricordarsi di portare i rami d’ulivo da benedire

VIA CRUCIS - VENERDÌ

 BUDOIA   -  DARDAGO  -  SANTA LUCIA

    18,00                 18,00                  18,00


EMERGENZA  PROFUGHI   DALL’UCRANIA
 
L’arrivo dei profughi è motivo di preoccupazione. Ovviamente è necessario trovare la soluzione a molti problemi di logistica: trovar loro un posto dove trascorrere il periodo da esuli, possibilmente procurare loro un lavoro e inserire i piccoli nelle scuole….
 
Il Comune di Budoia e le nostre Parrocchie hanno dimostrato molta sensibilità verso questo problema.
Nel foglietto di domenica scorsa abbiamo scritto delle 9 persone alloggiate nella canonica di Dardago. Ora abbiamo anche il dettaglio degli ospiti della canonica di  Budoia, nella quale
sono state  accolte 6 persone appartenenti a due nuclei famigliari (2 mamme e 4 fra bambini e ragazzi) con l’intervento di 5 volontarie.
Nel territorio del nostro comune, oltre a queste  sono alloggiate in case private altre 21 persone.
 
La Parrocchia di Dardago, inoltre, ha aperto un conto corrente bancario per la raccolta degli aiuti finanziari.
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico su tale conto  intestato alla 

Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:

IT56Z0533664770000030670195  - CreditAgricole Aviano.

Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004