venerdì 28 aprile 2023

Domenica, 30 Aprile 2023 Anno 13 n. 23 - IV di Pasqua (A)

 

IL PASTORE  E  IL  SUO GREGGE

Il Signore è il mio pastore, di nulla mancherò.
Sul verde dei suoi prati mi darà riposo,
ad acque quiete mi conduce.
 

Dal Salmo 22/23 (di David) e dalle parole dei profeti  Gesù prende lo spunto per un discorso luminoso e  lieto, che sin trova al centro del Vangelo di Giovanni.
Siamo a Gerusalemme, d’inverno, durante la festa di Hannukàh.  Gesù è entrato nel recinto del tempio quale Pastore d’Israele e ci invita ad entrare: “Per voi infatti è la promessa e per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, quanti ne chiamerà il Signore”
Il discorso inizia con una similitudine: in un recinto, circondato da un muro, diversi padroni mettono insieme le loro pecore, per la notte: la custodia è affidata ad un guardiano. Al mattino ogni pastore chiama le sue pecore ad una ad una, per nome, e il piccolo gregge si mette in cammino, seguendo i passi del pastore.
Anche in mezzo ad una angosciante oscurità  non temo alcun male, perché Tu sei con me.
Il Tuo bastone e il Tuo vincastro sono essi a consolarmi.
Il bastone serve a tener lontano gli animali selvatici, mentre il vincastro è il simbolo del pastore - il ‘pastorale’ del vescovo -  , gli serve come sostegno e per radunare il gregge.  Ad esso le pecore si appoggiano ed alzano il muso verso il pastore, cercando una carezza: “Il credente non cammina da solo, perché il Signore fa strada insieme a lui”.

“Sono io la porta di quelle pecore - continua Gesù sviluppando le immagini della similitudine - chi entra attraverso me rimarrà salvo, nell’entrare, nell’uscire, nel trovare i pascoli. Io sono venuto perché abbiano una vita e un traboccare di vita”. Egli ci dona la stessa vita che possiede in comunione con il Padre. La porta, per estensione, indica  la casa, illuminata dalla lampada, il focolare e la mensa:

Davanti a me Tu prepari una mensa, sotto gli occhi dei  nemici
Mi profumi il capo con aromi, il mio calice traboccherà.

Gesù è la nostra Casa, la Presenza amica:  Prese questo glorioso calice nelle sue mani sante e venerabili. Il calice del Signore è la remissione delle colpe” (S. Ambrogio): non permettere, o Dio, che io mi allontani dalla Tua misericordia per tutti i giorni della mia vita.

San Pietro scrive ai servi di casa che dovessero trovarsi con dei padroni insopportabili: “Anche Cristo ha sofferto la sua passione, in rappresentanza vostra, lasciandovi un modello affinché voi seguiate esattamente le Sue orme: Lui che oltraggiato non restituiva l’oltraggio, soffrendo non minacciava, ma si affidava a Colui che giudica giustamente. ‘Dalle sue piaghe voi siete stati guariti’;perché ‘eravate come pecore sbandate’, ma ora siete ritornati al Pastore e Custode delle vostre anime
(I Lettera di Pietro 2, 18-25).

SANTE MESSE DAL  01/5  al  07/5/2023


BUDOIA

MERCOLEDI’ – 3 Maggio 
9,30  –  Santa Messa  

DOMENICA  – 7 Maggio -  V di Pasqua 
11,00 –  Santa Messa per la Comunità  -  Battesimo di Fucci Aurora

Offerte : Pro chiesa: Battesimo Konomi Enea € 100, Toffoletto Aurora € 50  
               Pro Oratorio: Manfredo € 50, Fam Petcu € 50
  

DARDAGO
 
MARTEDI’ – 2 Maggio
18,00 –  Santa Messa per i fedeli defunti
 
SABATO  – 6  Maggio -  V di Pasqua
18,00  –  Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
 
Prima di ogni Santa Messa (17,30) Recita del Santo Rosario



SANTA LUCIA 

GIOVEDI’ – 4 Maggio
17,30  – Rosario in  chiesa; a seguire Santa Messa

VENERDI’ – 5 Maggio e SABATO 6 Maggio
18,00  – Rosario chiesa

DOMENICA  – 7 Maggio - V di Pasqua
9,45  – Santa Messa Def.ta Moretto Caterina

17.30 Chiesetta al Colle
STABAT MATER di  Giovanni Battista Pergolesi


Maggio: Santo ROSARIO ai Capitelli


Budoia: Capitello Mastela in Via Casale
Mercoledì 3 maggio ore  20,15

Dardago: Capitello Ciathentai  in Via San Tomè
Giovedì 4 maggio ore  20,00

Si prega di  riportare in chiesa  le cassette per la raccolta:
UN PANE PER AMOR DI DIO


venerdì 21 aprile 2023

Domenica, 23 Aprile 2023 Anno 13 n. 22 - III Domenica di Pasqua (A)

 


 Gesù non chiede non spezza offre tutto
Emmaus dista undici chilometri da Gerusalemme, tre ore di cammino, trascorse a parlare del sogno in cui avevano tanto investito, naufragato nel sangue. Ed ecco, Gesù si avvicinò e camminava con loro. Come un Dio sparpagliato per tutte le strade, che non impone nessun passo, prende il mio. Gli basta il passo del momento, quello quotidiano. Ogni camminare gli va bene, purché sia cammino.
Poi, la liturgia della parola: e cominciando da Mosè e dai profeti spiegava loro le scritture, spiegava la vita con la Parola, spiegava che la Croce non è un incidente, ma la pienezza. E i due scoprono l'immensa verità: vedono un Dio che, così nascosto da sembrare assente, tesse il filo d'oro nella tela del mondo a partire dal punto più oscuro, la croce. Ora sanno che la mano di Dio più sembra nascosta, più è potente. Più è silenziosa, più è efficace. Giunti a Emmaus Gesù mostra di voler “andare più lontano”. Come un senza fissa dimora, un Dio migratore per spazi liberi e aperti che appartengono a tutti. Allora si apre la liturgia del pane, attorno al primo altare che è la tavola di casa: lo riconobbero nello spezzare il pane. Sì, perché un giovedì, al tramonto Gesù aveva pronunciato parole terribili su del pane e del vino: prendete e mangiate. Questo è il mio corpo. È il Tutto di me, fino all'ultima fibra, fino all'ultima ferita. È per voi. La storia di Gesù profuma di pane.
Il pane, buono da solo e buono con tutto.
Ma spezzare il pane non mostra la conclusione, è solo il primo tempo del donare. Prendo qualcosa di mio e lo do a te. Lascio nelle tue mani un pezzo di me, una porzione, una frazione, briciole, qualcosa che da mio diventa tuo. Spezzare: vi è riassunta l'anima di Gesù, la sua storia, la sua missione. Lui non spezza nessuno, spezza se stesso. Lui non chiede nulla, offre tutto. Per secoli la Messa è stata chiamata fractio panis, lo spezzare il pane e il donarlo.
Preso da Isaia 58: spezza il tuo pane con l'affamato e la tua fame finirà; illumina altri e ti illuminerai; guarisci la ferita d'altri e guarirà la tua ferita. L'asse portante del vangelo e il dono e non il sacrificio.
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, partono come chiamati, come se la notte non dovesse venire più, partono con il sole dentro, senza paura. Un miracolo.
Ma il primo miracolo è stato un altro: non ci bruciava forse il cuore mentre per via ci spiegava il senso delle Scritture e della vita? Perché «chi mangia me, mangia il fuoco! Abbiamo mangiato il fuoco nel pane».

SANTE MESSE DAL  24/4 al 30/4/2023

BUDOIA

MERCOLEDI’ – 26 Aprile
9,30  –  Santa Messa  
DOMENICA  – 30 Aprile -  IV di Pasqua
11,00 –  Def.ta  Janna Lea, Def.ta Vuerich Maria
Offerte : Pro oratorio Pagotto Michele  € 50

DARDAGO

MARTEDI’ – 25 Aprile
18,00 –  Def. Zambon Andrea e Famil. di  Zambon Mario Tarabin
SABATO  – 29 Aprile -  IV di Pasqua
18,00  –  Anniv. Def.ta Parmesan Rita; Def.ta Zanin Claudia;
               Def.ti  Zambon Pietro e Bruna, Balliana Aldo e
               Wilgeforte, Linda, Maria e Giovanni, Pasa Laura
 Offerte : Pro chiesa Battesimo Tacerbi Riccardo € 50
 
SANTA  LUCIA
GIOVEDI’ – 27 Aprile
18,00  – Santa Messa
 DOMENICA  – 30 Aprile -  IV di Pasqua
11,00  – Santa Messa   

AVVISI COMUNI

Si prega di portare entro fine mese le cassette per la raccolta: UN PANE PER AMOR DI DIO
Il Vangelo di Emmaus si dipana come una grande liturgia in tre tempi: la liturgia della strada, della parola, del pane.


domenica 9 aprile 2023

Domenica, 9 Aprile 2023 - Anno 13 n. 20 Domenica di PASQUA (A)



Pasqua degli inizi

Le donne che avevano accompagnato Gesù fino alla sepoltura, Maria di Màgdala e l’altra Maria, trascorso il sabato, ritornano a dare uno sguardo al sepolcro, nell’ora in cui la luce del mattino spunta sul primo giorno della settimana. Trovano che la pietra è stata rimossa. L’evangelista Matteo parla anche di una forte scossa di terremoto, segno apocalittico ad indicare la fine di un mondo e l’inizio di un mondo nuovo: “Si dischiude una nuova dimensione della vita, la stessa materia viene trasformata in un nuovo genere di realtà. D’ora in poi – disse una volta Tertulliano – ‘spirito e sangue’ hanno un posto in Dio. Un avvenimento che nessuno aveva ideato e che andava al di là di ogni immaginazione” (Benedetto XVI, Gesù di Nazaret).

Le guardie che erano a custodia del sepolcro, ne sono impaurite e rientrano in città. Alle donne è affidato il lieto messaggio: “So che cercate Gesù, il crocifisso...Andate subito a dire ai suoi discepoli questo: Si è ridestato dal regno dei morti e va ad attendervi in Galilea, dove potrete vederlo”. Ed ecco, mentre le donne corrono in fretta, con timore e gioia grande, avviene l’incontro con il Signore: Gesù venne loro incontro. Gli abbracciarono i piedi, come segno di tenerezza e di gioia incontenibile.

L’evangelista Giovanni (20,1-18) prova a ridire lo stesso evento un po’ di anni dopo. Maria di Màgdala è la prima a far visita al sepolcro, al mattino prestissimo, che ancora era buio. La sostanza del racconto è la stessa ma la partecipazione e l’emozione sembrano ancora più intense. Ella corre subito a chiamare Simon Pietro e l’altro discepolo i quali, venuti al sepolcro, videro all’interno quelle bende afflosciate e poi il fazzoletto, che copriva la testa, arrotolato in un posto a parte. L’altro discepolo, che era arrivato prima, a quella vista si convinse.

Maria rimane sola nel giardino, accanto alla tomba, e piange. “Donna, perché piangi? Chi cerchi?” E’ l’altro vertice del racconto. “Maria!”: avviene l’incontro personale, quando Gesù la chiama per nome. “Va’ dai miei fratelli!

La vicenda umana di Gesù è stata il suo cammino verso il Padre e dal Padre Egli viene per portarci la vita divina in pienezza, togliendo di mezzo ogni ostacolo.

Fuggi, mio Amato,    simile a gazzella  o a cerbiatto,  sopra i monti degli aromi (Cantico dei Cantici).

Il sepolcro ‘vuoto’ è un segno. La realtà è Lui, Gesù, il faro ai dispersi  nel buio  di questa lunga veglia di Pasqua su ogni sentiero”.


SANTE MESSE DAL  10/4 al  16/4/2023

BUDOIA

LUNEDI’  DI  PASQUA – 10 Aprile
11,00  Ann. Carlon Marco ord. dalle figlie

MERCOLEDI’ – 12 Aprile
9,30  –  Santa Messa.     
 
DOMENICA  – 16 Aprile –  Domenica in Albis
11,00 – Def.ti Fam. Carlon, Barbot e Zambon
             Def.ti Vettor Anna, Giacomo e Rosa
             Ann. Quaia Pietro e Lachin Nadia

DARDAGO

LUNEDI’  DI  PASQUA – 10 Aprile

11,00 –  Def.ti  Carlon Angelo e Blasco Serena
 
MARTEDI’ – 11 Aprile
18,00 –  Def. Zambon Marcello Rosit e Zambelli Bais Anna
 
SABATO  – 15 Aprile –  Domenica in Albis
18,00  – Trigesimo Bocus Rosalino
 
Offerte : Pro Chiesa NN € 20 


SANTA  LUCIA

LUNEDI’  DI  PASQUA – 10 Aprile
09,45 –  Def.ti  Gennaro, Stefano ed Antonietta
 
GIOVEDI’ – 13 Aprile
18,00  – Def.ti Fort Ferdinando e Enrico, Def. Lucia Carli
 
DOMENICA  – 16 Aprile –  Domenica in Albis
9,45  – Def.ti Bortoluzzi Luigi e Celant Isidora
 
Offerte: “Coro Elastico” dopo il concerto dell’Epifania  € 100
 

OFFERTE  


Nelle tre parrocchie sono stati racconti € 812 con il mercatino missionario del Sacro Cuore.
Si ringrazia.