sabato 25 maggio 2019

Domenica, 26 maggio 2019 - VI di Pasqua (C)




SI AMA GESU’ DANDOGLI TEMPO E CUORE

Se uno mi ama, osserverà la mia parola. 
«Se uno ama me»: è la prima volta nel Vangelo che Gesù chiede amore per sé, che pone se stesso come obiettivo del sentimento umano più dirompente e potente. Ma lo fa con il suo stile: estrema delicatezza, rispetto emozionante che si appoggia su di un libero «se vuoi», un fondamento così umile, così fragile, così puro, così paziente, così personale. 
Se uno mi ama, osserverà... perché si accende in lui il misterioso motore che mette in cammino la vita, dove: «i giusti camminano, i sapienti corrono, ma gli innamorati volano» (santa Battista Camilla da Varano). 
L'amore è una scuola di volo, innesca una energia, una luce, un calore, una gioia che mette le ali a tutto ciò che fai. 
«Osserverà la mia parola». Se arrivi ad amare lui, sarà normale prendere come cosa tua, come lievito e sale della tua vita, roccia e nido, linfa e ala, pienezza e sconfinamento, ogni parola di colui che ti ha risvegliato la vita. La Parola di Gesù è Gesù che parla, che entra in contatto, mi raggiunge e mi comunica se stesso. 
Come si fa ad amarlo? Si tratta di dargli tempo e cuore, di fargli spazio. Se non pensi a lui, se non gli parli, se non lo ascolti nel segreto, forse la tua casa interiore è vuota. Se non c'è rito nel cuore, se non c'è una liturgia nel cuore, tutte le altre liturgie sono maschere del vuoto. 
E noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Verremo. Il Misericordioso senza casa cerca casa. E la cerca proprio in me. Forse non troverà mai una vera dimora, solo un povero riparo, una stalla, una baracca. Ma Lui mi domanda una cosa soltanto, di diventare frammento di cosmo ospitale. 
Casa per le sue due promesse: lo Spirito e la pace. Lo Spirito: tesoro che non finisce, sorgente che non tace mai, vento che non posa. Che non avvolge soltanto i profeti, le gerarchie della Chiesa, i grandi personaggi, ma convoca tutti noi, cercatori di tesori, cercatrici di perle: «il popolo di Dio per costante azione dello Spirito evangelizza continuamente se stesso» (Eg 139), Parole come un vento che apre varchi, porta pollini di primavera. 
Una visione di potente fiducia, in cui ogni uomo, ogni donna hanno dignità di profeti e pastori, ognuno evangelista e annunciatore: la gente è evangelizzata dalla gente. Vi lascio la pace, questo miracolo fragile continuamente infranto. 
Un dono da ricercare pazientemente, da costruire “artigianalmente” (papa Francesco), ciascuno con la sua piccola palma di pace nel deserto della storia, ciascuno con la sua minima oasi di pace dentro le relazioni quotidiane. Il quasi niente, in apparenza, ma se le oasi saranno migliaia e migliaia, conquisteranno e faranno fiorire il deserto.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Paolo VI papa     
9,30 DEFF. SANTAROSSA AGOSTINO E FAMILIARI
        DEFF. DEL MASCHIO GENOVEFFA E RINO ord. figlia Mariangela

VENERDI’ Visitazione della Beata Vergine Maria     
18,00 DEF.TA ZAMBON TERESA
          DEFF. SANSON PAOLO E SANTINA ord. figlia
          DEFF. VAGO GAETANO E GINA ord. figlio e nuora

DOMENICA Ascensione del Signore     
11,00 DEFF. PES CARLO E FAMILIARI
          DEFUNTI FAMIGLIA DIANA

OFFERTE N.N. offre per opere parrocchiali, €. 10; offrono per utilizzo Oratorio: compleanno Lea, €. 40.

A DARDAGO

MARTEDI’ della sesta settimana di Pasqua   
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

GIOVEDI’ della sesta settimana di Pasqua     
18,00 DEF.TA TOMASELLA BRUNA

SABATO Ascensione del Signore
18,00 DEFUNTI ZAMBON MARIN ord. nipote Fabrizio Fucile

DOMENICA Ascensione del Signore     
10,00 DEFF. JANNA ALFREDO, ANGELA E CHIARA
          DEFF. MORESCHI LORENZO E FAMILIARI
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della sesta settimana di Pasqua     
18,00 DEFUNTI FAMIGLIA BESA CODA (al capitello di Sant’Antonio)

DOMENICA Ascensione del Signore     
18,00  DEFF. BORTOLUZZI LUIGI E CELANT ISIDORA ord. nuora
           ANN. DEF. BUSETTI PAOLO

        
LE OFFERTE DELLA QUARESIMA PER LE MISSIONI
DIOCESANE E TERRA SANTA
                  

Hanno dato questi introiti:

PANE PER AMOR DI DIO:
Budoia, €. 340
Dardago, €. 238
Santa Lucia, €. 155

PRO TERRA SANTA
Budoia, €. 50

Dardago, €. 50
Santa Lucia, €. 40


A SANTA LUCIA

SANTA MESSA DI ROGAZIONE    
Domani, lunedì 27 Maggio alle ore 18 verrà celebrata la Santa Messa con le preghiere di rogazione presso il capitello di Sant’Antonio oltre il ponte della ferrovia.

ROSARIO DI FINE MAGGIO          
Venerdì prossimo 31 Maggio alle ore 20,30, reciteremo il Santo Rosario della fine del mese di maggio presso il capitello della Madonna in via Dante.

AVVISO COMUNE

ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO AI CAPITELLI         
Il mese di Maggio è dedicato alla devozione di Maria santissima. Il Santo Rosario verrà recitato in questa settimana:

a Dardago mercoledì 29 Maggio alle 20,30 al capitello della Madonna in  via Brait
a Budoia giovedì 30 Maggio alle ore 20,30 presso il capitello della Madonna de Costa in via Madonnetta
Ogni pomeriggio alle 17 il gruppo del Rosario con tutti coloro che lo desiderano recita il Rosario in Chiesa a Budoia

sabato 18 maggio 2019

Domenica, 19 maggio 2019 - V di Pasqua (C)



AMATEVI GLI UNI GLI ALTRI 
COME IO VI HO AMATO

Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. 
Ma si può comandare di amare? Un amore imposto è una caricatura, frustrante per chi ama, ingannatore per chi è amato. Amare, nella logica del Vangelo, non è un obbligo, ma una necessità per vivere, come respirare: «Abbiamo bisogno tutti di molto amore per vivere bene» (J. Maritain). 
È comandamento nel senso di fondamento del destino del mondo e della sorte di ognuno: amatevi gli uni gli altri, cioè tutti, altrimenti la ragione sarà sempre del più forte, del più violento o del più astuto. 
«Nuovo» lo dichiara Gesù. In che cosa consiste la novità di queste parole se anche nella legge di Mosè erano già riportate: amerai il prossimo tuo come te stesso? Essa emerge dalle parole successive. Gesù non dice semplicemente «amate». Non basta amare, potrebbe essere solo una forma di possesso e di potere sull'altro, un amore che prende tutto e non dona niente. Ci sono anche amori violenti e disperati. Amori molto tristi e perfino distruttivi. Il Vangelo aggiunge una parola particolare: amatevi gli uni gli altri. In un rapporto di comunione, in un faccia a faccia, a tu per tu. Nella reciprocità: amore dato e ricevuto; dare e ricevere amore è ciò su cui si pesa la felicità di questa vita. 
Non si ama l'umanità in generale; si ama quest'uomo, questo bambino, questo straniero, questo volto. Immergendosi nella sua intimità concreta. Si amano le persone ad una ad una, volto per volto. 
Ma la novità evangelica non si riduce soltanto a questo. Gesù aggiunge il segreto della differenza cristiana: come io ho amato voi, così amatevi gli uni gli altri. 
Lo specifico del cristiano non è amare, lo fanno già molti, in molti modi, sotto tutti i cieli. Bensì amare come Gesù. Non quanto lui, impossibile per noi vivere la sua misura, ma come, con lo stile unico di Gesù, con la rivoluzione della tenerezza combattiva, con i capovolgimenti che ha portato. Libero e creativo, ha fatto cose che nessuno aveva fatto mai: se io vi ho lavato i piedi così fate anche voi, fatelo a partire dai più stanchi, dai più piccoli, dagli ultimi. 
Gesù ama per primo, ama in perdita, ama senza contare. Venuto come racconto inedito della tenerezza del Padre. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri. 
«Non basta essere credenti, dobbiamo essere anche credibili» (Rosario Livatino). Dio non si dimostra, si mostra. Ognuno deve farsi, come Lui, racconto inedito del volto d'amore di Dio, canale non intasato, vena non ostruita, attraverso la quale l'amore, come acqua che feconda, circoli nel corpo del mondo.
               
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ Santa Rita da Cascia religiosa     
9,30 DEFF. ZAMBON FERNANDO ED ELVIRA

VENERDI’ della quinta settimana di Pasqua     
18,00 ANN. DEF. DEL MASCHIO FLORINDO
          DEFF. VITTORIO, PAOLA, ANDREA E JOLANDA

DOMENICA Sesta di Pasqua     
11,00 45° DI MATRIMONIO DI NADIN MARCO E TAVIAN ROSA
          MARIA

OFFERTE N.N. offre per opere parrocchiali, €. 30; offrono per utilizzo Oratorio: gruppo scout di Pordenone, €. 50; per quattro feste di compleanno, €. 200. Famiglia Vago offre pro fiori, €. 30.

A DARDAGO

MARTEDI’ della quinta settimana di Pasqua   
18,00 MESSA DI 7° DEF. BETTONI MARIO (deceduto a Venezia)
          DEF. BUSNELLI CARLO

GIOVEDI’ della quinta settimana di Pasqua     
18,00 DEF.TA PARMESAN RITA ord. Daniela e Fioralba

SABATO Sesta Domenica di Pasqua
18,00 DEF. ZAMBON ANGELO TUNIO
          DEF.TA BUSETTI ANNA

DOMENICA Sesta di Pasqua     
10,30 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 20.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ San Bernardino da Siena sacerdote     
18,00 MESSA PER LE ANIME DEL PURGATORIO
          DEFUNTI FAMIGLIA GIANI

DOMENICA Sesta di Pasqua     
18,00  DEFF. SOLDA’ BRUNA, PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO

OFFERTE N.N. offre per opere parrocchiali, €. 40

        
AVVISI COMUNI

ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO AI CAPITELLI         
Il mese di Maggio è dedicato alla devozione di Maria santissima. Il Santo Rosario verrà recitato in questa settimana:
a Dardago mercoledì 22 Maggio alle 20,30 al capitello di Sant’Antonio in  via Castello
a Budoia giovedì 23 Maggio alle ore 20,30 presso la croce in via Panizzut (casa Povoledo)
Ogni pomeriggio alle 17 il gruppo del Rosario con tutti coloro che lo desiderano recita il Rosario in Chiesa a Budoia

FESTA DI SANTA RITA DA CASCIA: SUPPLICA ALLA SANTA E BENEDIZIONE DELLE ROSE 
Mercoledì prossimo 22 Maggio ricorre la festa di Santa Rita da Cascia, la cui devozione è molto diffusa. La supplica alla Santa e la benedizione delle rose verrà fatta, durante la S. Messa delle 9,30 a Budoia e ripetuta durante il Santo Rosario delle 20,30 a Dardago.

SANTA MESSA DI PRIMA COMUNIONE  
Domenica prossima 26 Maggio alle ore 10,30, nella Chiesa Parrocchiale di Dardago, parteciperanno alla Santa Messa di Prima Comunione i bambini: Marika Arizzi, Giulia Bianchi, Anaïs Bocus, Sebastiano Cauz, Lea Fabris, Elisa Gallas, Sofia Giust, Davide Minatel, Mattia Micheluz, Samuele Micheluz, Iuriy Pilutti, Nicola Pujatti, Gloria Tocchet, Matteo Valdevit e Massimo Zambon

RICAVATO VENDITA OGGETTINI DOMENICA DELLE PALME GRUPPO MISSIONARIO DEL SACRO CUORE
In occasione della Domenica delle Palme, il Gruppo Missionario della Parrocchia del Sacro Cuore di Pordenone, ha realizzato con la vendita di oggettini manuali nelle nostre tre parrocchie la somma di €. 1100 che sono stati così ripartiti:
€. 390 alla missione di Don Lorenzo Barro e don Loris Vignandel in Mozambico
€. 420 al Centro Bambini Denutriti in Bolivia
€. 290 a suor Rita Panzarin in Congo

lunedì 13 maggio 2019

Domenica, 12 maggio 2019 - IV di Pasqua (C)




LA DOMENICA DEL BUON PASTORE

Il brevissimo brano evangelico di questa quarta domenica è tratto dal capitolo 10 del vangelo di Giovanni. È ben nota la prima parte, conosciuta come la pagina del buon pastore. La sezione liturgica odierna ne è la continuazione naturale. Gesù risponde ad una domanda precisa dei giudei: "Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente". Il dilemma dei giudei sembra essere lo stesso già sollevato da Giovanni Battista nel vangelo di Luca: "sei tu o ne dobbiamo attendere un altro?". Certamente le intenzioni e gli obiettivi sono radicalmente differenti, ma la domanda è tutt'altro che illegittima. Ci si aspettava un Cristo, un Messia, deciso e forte che potesse ristabilire la giustizia in tutti gli ambiti e in tutti i campi della vita sociale, religiosa e politica. Il paradigma più adatto sembrava quello del capo politico o del condottiero o anche dell'integralista. La radicalità della legge e la pretesa di un'esecuzione generalizzata pareva la soluzione ad ogni problema. Anche oggi spesso, purtroppo, si crede che se tutti seguissimo la stessa direzione - religiosa, politica, sociale, culturale,.. - si potrebbe vivere bene. Già nel libro della Genesi questo viene stigmatizzato con il racconto della torre di Babele: ci si raduna insieme per diventare uno. Il Signore disperderà tutti favorendo la differenziazione, il pluralismo, la relazione personale e non di classe. Infatti, questo Nazaretano si identifica con un pastore che conosce le sue pecore e da la vita per loro e per ciascuna di loro. Al Battista aveva fatto dire che è proprio lui il Cristo dal momenti che ciechi, sordi, zoppi e muti riacquistavano le abilità mancanti e ai poveri era annunciato il vangelo. 

L'annuncio evangelico non è un'attività da masse o da folle innumerevoli, ma è parola che unisce, rispetta, svela, comunica, condivide. La pluralità della parola evangelica non passa dalla fama o dalla gloria evidente, ma è come il lievito nella pasta. In questa pagina giovannea il marchio della vera messianicità di Gesù è il rapporto col Padre. Tutto verte intorno all'importanza della relazione tra Padre e Figlio e nell'ascolto della sua parola. Il Figlio non è mercenario poiché il suo operare è innestato nell'unità tra Padre e Figlio. La missione "pastorale" del Figlio non è motivata dal volontarismo, dalla caparbietà o dall'eroismo, ma è conseguenza di un rapporto di conoscenza e di ascolto. In questo senso, si può intuire in che modo il pastore conosce le pecore ed esse conoscono lui. Il versetto appena precedente al brano liturgico recita: "ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore". Non si tratta di appartenere ad una cerchia elitaria o esclusiva, ma all'urgenza di ascoltare la voce del pastore. Usando una differenza molto inflazionata, si potrebbe dire che è dirimente comprendere quanto non basta "sentire la voce", ma la si debba "ascoltare". Se pensiamo ad un gregge che pascola in campagna ci rendiamo conto di quante voci e rumori possa sentire durante il giorno e la notte, ma la voce del pastore viene ascoltata perché ri-conosciuta.  Nella prima lettura, l'esperienza di Paolo e Barnaba ad Antiochia viene presentata nei termini dell'ascolto: "tutta la città si radunò per ascoltare la parola del Signore". L'ascolto diventa il cemento della comunità, poiché essa si sintonizza sul canale della Parola. Nei vari sommari iniziali degli Atti degli apostoli si ribadisce spesso la caratteristica della perseveranza nell'ascolto comune dell'insegnamento degli apostoli e delle Scritture. Il ritornello del salmo responsoriale può essere considerato il compendio della liturgia della Parola: "Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida". Con Gesù "essere pecore" non significa essere seguaci passivi di qualcuno, ma avere la responsabilità di conoscere e riconoscere la sua voce.


              
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI della quarta settimana di Pasqua     
9,30 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

VENERDI’ della quarta settimana di Pasqua     
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Quinta di Pasqua     
11,00 MESSA DI 30° DEF.TA VETTOR ANNA

A DARDAGO

MARTEDI’ San Mattia apostolo   
18,00 DEFF. RIGO ANTONIO E FAMILIARI CROSTA

GIOVEDI’ della quarta settimana di Pasqua     
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Quinta Domenica di Pasqua
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

DOMENICA Quinta di Pasqua     
10,00 ANN. DEF. ZAMBON ALFREDO PALA

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ Beata Maria Vergine di Fatima     
18,00 DEFUNTI LACHIN BOF

DOMENICA Quinta di Pasqua     
18,00  DEFF. ILIJA E CARMELA ord. figlia
           IN ONORE DI SANTA LUCIA ord. persona devota
           ANN. DEF. CARLI ITALO


AVVISI COMUNI

ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO AI CAPITELLI         
Il mese di Maggio è dedicato alla devozione di Maria santissima. Il Santo Rosario verrà recitato in questa settimana:
a Dardago mercoledì 15 Maggio alle 20,30 al capitello della Madonna nel cortile della Canonica
a Budoia giovedì 16 Maggio alle ore 20,30 al capitello del Gesù Bambino di Praga in via dei Colli
Ogni pomeriggio alle 17 il gruppo del Rosario con tutti coloro che lo desiderano recita il Rosario in Chiesa a Budoia

RITIRO NEOCOMUNICANDI E GENITORI          
Sabato prossimo 18 Maggio si terrà il Ritiro Spirituale per i neocomunicandi e genitori presso il Santuario Madonna del Monte in Marsure con l’orario loro indicato dai catechisti.

RACCOLTA INDUMENTI USATI   
Nelle tre chiese sono esposti i sacchetti gialli per la raccolta di vestiti usati in buono stato (non stracci o pezzi di stoffe) che verranno portati ad Aviano sabato 18 maggio prossimo. Si prega di portare i sacchetti in chiesa con la roba entro venerdì 17 maggio.
Si raccolgono solo: abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, scarpe, borse e cinture.
Non si devono portare: tessuti sporchi e unti, materassi, cuscini, tappeti, giocattoli, carrozzine, carta, metalli, plastica e vetro.
Se finiscono i sacchetti gialli, si può mettere la roba in altri sacchetti, non in quelli neri della spazzatura.


domenica 5 maggio 2019

Domenica, 5 maggio 2019 - III di Pasqua (C)



SI MANIFESTO’ DI NUOVO

Il racconto evangelico di oggi ci parla della terza apparizione ai discepoli. 
Gesù è già apparso ai suoi per due volte (Gv 21,14). Tommaso ha resistito, ma alla fine è caduto in ginocchio davanti al Signore. Ora essi sanno che il maestro crocifisso è tornato in vita dal mondo dei morti. Ora sanno che tutto quello che diceva era vero. Ora sanno che Gesù condivide con il Padre la stessa natura divina. Eppure questo racconto sembra quasi suggerire una fede che rientra nell'ombra. Si ritrovano in sette sul familiare mare di Tiberiade (e gli altri quattro dove sono?...). 
Pietro decide di andare a pescare e gli altri sei lo seguono (Gv 21,3a). C'è un che di regressione in quelle scarne parole. 
Sembra quasi che si rientri alla vita di prima senza alcuna traccia di quanto è accaduto. Nessuna preghiera, nessuna richiesta, nessun dialogo: il maestro risorto non viene interpellato. L'esito di quella pesca conferma la mia impressione, si è faticato per pescare nulla (Gv 21,3b). 
La luminosa esperienza di Gesù risorto non ci sottrae alla realtà, sempre presente in chiaroscuro, della nostra umanità fragile nella fede. Ma il Signore si manifesta proprio lì, nei nostri deboli e incerti passi. Egli va loro incontro sulla riva del mare non per rimproverarli, ma per aiutarli; lo fa con una delicatezza infinita, chiedendo loro solo qualcosa da mangiare e indicando una zona precisa per la pesca (Gv 21,5-6a). I pescatori obbediscono, ed ecco il segno a sorpresa: la rete si riempie di pesci al punto che non riuscivano a tirarla su (Gv 21,6b). 
La memoria si attiva: dove avevamo già assistito a questa scena? Giovanni ci arriva sempre prima: è Lui! (Gv 21,7). E Pietro questa volta è più reattivo alla voce di Giovanni...come è bello Pietro che si butta in mare per raggiungere la riva al solo sentire che c'è il Signore! Gli altri si affrettano a rientrare con la barca ed ecco a riva un'altra sorpresa: c'è una grigliata di pesce che già cuoce sul fuoco. Gesù ha domandato da mangiare, ma ha già preparato da mangiare per loro, come una mamma che aspetta i propri figli di rientro da una attività per poi chiamarli a tavola: venite a mangiare (Gv 21,12). Successo nella pesca, cibo già pronto e in abbondanza, gioia nel ritrovarsi con il Signore...Gesù, quando ci sei tu, c'è tutto!!! 
In questa scena molto semplice, dove ci si appresta a mangiare insieme con del pesce preparato dal Signore e del pesce appena pescato dai discepoli, c'è da fare un fermo-immagine eucaristico molto importante: allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce (Gv 21,13). Gesù rilancia nuovamente la sua chiamata a Pietro e compagni nel luogo del loro lavoro quotidiano. Essi dovranno diventare, come promesso, dei pescatori di uomini. Ma dovranno ricordare che senza di Lui non si pesca nulla, dovranno ricordare in che modo essi stessi sono stati pescati e ripescati, cioè invitati al banchetto di un amore premuroso e discreto che dona gratuitamente. 
Dovranno ricordare che i pesci trovati nella rete sono 153, il totale del numero delle specie di pesci esistenti al tempo di Gesù: simbolo della moltitudine umana di ogni popolo della terra che l'amore di Dio vuole raggiungere attraverso di loro, poveri discepoli di ogni tempo della Chiesa, nelle cui mani il Signore mette tutto!


SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

DOMENICA Quarta di Pasqua     
11,00 DEF. POLESE ELIO
  
A DARDAGO

SABATO Quarta Domenica di Pasqua
18,00 DEF. POLETTI MARCO
DOMENICA Quarta dI Pasqua     
10,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

DOMENICA Quarta di Pasqua     
18,00  ANN. DEF.TA PATIES ZAMMATTIO GIULIA
           ANN. DEF.TA ZAMMATTIO FORT LEA
           DEFF. MARCUZ ATTILIO E COSMO CELESTINA

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali,  €. 25.


AVVISI COMUNI

ASSENZA DEL PARROCO DALLE PARROCCHIE          
Il Parroco sarà assente dalle Parrocchie per partecipare ad un incontro spirituale da giovedì 2 a sabato 11 Maggio prossimi. Durante questo periodo sono sospese tutte le Messe feriali nelle tre parrocchie. Per urgenze e ordinazioni messe rivolgersi ai custodi delle tre Chiese: 
per Budoia al sig. Mario Povoledo, 
per Dardago ai signori Zambon Ugo e Zambon Gianni Rosit
per Santa Lucia alla sig. Carniel Elena.

ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO AI CAPITELLI         
Il mese di Maggio è dedicato alla devozione di Maria santissima. Il Santo Rosario verrà recitato in questa settimana:
a Dardago mercoledì 8 Maggio alle 20,30 al capitello della Madonna in via Rui de Col
a Budoia   giovedì 9 Maggio alle ore 20,30 al capitello di Sant’Antonio in via Maschi

Ogni pomeriggio alle 17 il gruppo del Rosario con tutti coloro che lo desiderano recita il Rosario in Chiesa a Budoia

CAMBIO ORARI SANTE MESSE DOMENICALI
Da domenica  5 Maggio all’ultima domenica di Agosto le Sante Messe domenicali seguiranno il seguente orario:
a Dardago: ore 10        
a Budoia: ore 11      
a Santa Lucia: ore 18
La Santa Messa del sabato sera sarà a Dardago alle ore 18 per le tre parrocchie.
Data la grande richiesta di mantenere ancora questi orari, un eventuale cambiamento verrà fatto dopo la visita pastorale del Vescovo nel gennaio prossimo ascoltando anche le sue indicazioni.

RACCOLTA INDUMENTI USATI   

Nelle tre chiese sono esposti i sacchetti gialli per la raccolta di vestiti usati in buono stato (non stracci o pezzi di stoffe) che verranno portati ad Aviano sabato 18 maggio prossimo. Si prega di portare i sacchetti in chiesa con la roba entro venerdì 17 maggio.
Si raccolgono solo: abiti, maglieria, biancheria, cappelli, coperte, scarpe, borse e cinture.
Non si devono portare: tessuti sporchi e unti, materassi, cuscini, tappeti, giocattoli, carrozzine, carta, metalli, plastica e vetro.
Se finiscono i sacchetti gialli, si può mettere la roba in altri sacchetti, non in quelli neri della spazzatura.


  “Disse loro Gesù: Portate un po’ del pesce che avete preso ora” (Gv. 21,10)