venerdì 28 gennaio 2022

Domenica, 30 Gennaio 2022 - Anno 12 n. 10 IV Tempo Ordinario (C)

 

Un mandorlo in fiore
 
Giosia fu uno dei più grandi re nella storia d’Israele. Promosse una grande riforma religiosa con la centralizzazione del culto, tentò di riunificare Israele. Morì combattendo contro il faraone Necao a Meghiddo, nel nord della Palestina (609 a.C.).
Geremia viene da una famiglia di sacerdoti di periferia, del villaggio di Anatot, poco distante da Gerusalemme.
Era un ragazzo quando il Signore lo chiamò: “Che cosa vedi, Geremia?” Risposi:”Vedo un mandorlo in fiore”. “Hai visto bene, poiché Io vigilo sulla mia parola per realizzarla”.
Il nome ebraico del mandorlo, saqed, significa “uno che veglia”: è uno dei primi a fiorire, come da noi bucaneve e campanelle, “il fiore ingannato dall’estate”.
E’ la fretta d’amore di Dio nel realizzare il suo progetto per noi: “Hai bussato al mio cuore con la tua parola e io ti ho amato” (S. Agostino).
Ed ecco, Io oggi faccio di te come una fortezza,
una colonna di ferro e un muro di bronzo
contro tutto il paese…
Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno,
perché Io sono con te per salvarti” (Geremia 1,4-19).
Dopo la tragica fine del re Giosia, Geremia – il suo nome significa “il Signore mi innalza” – mantenne viva la speranza e la fedeltà al Signore in uno dei periodi più cupi della storia d’Israele.
 
Ugualmente la predicazione di Gesù a Nazaret non ebbe successo: “E’ cosa certa quella che vi dico, che nessun profeta è bene accetto nel suo paese natio”.
Gesù può solo far notare che anche altre volte, come per la vedova di Sarepta e Naaman il Siro, il loro Dio è stato accolto dagli estranei e dai lontani meglio che dai suoi.
Al sentire questo, tutti gli intervenuti alla riunione lo cacciarono con furia fuori della città, con l’intenzione di precipitarlo giù dal ciglio del monte sul quale la città era costruita.
Aprendosi un varco tra la folla, un passo dietro l’altro, 
Gesù se ne va altrove (Luca 4,22-30).
Se parlo i linguaggi degli uomini e degli angeli,
ma non ho amore,
sono come una lastra di bronzo che risuona
o un cembalo che emette squilli acuti;
e anche se ho profezia e penetrassi tutte le sublimi realtà 
e tutta la sicurezza al punto di spostare montagne
ma non ho amore, non sono nulla…
Questo amore ha un respiro grande,
è dolce questo amore, non ha gelosia;
questo amore non si vanta,
non è spavaldo, non ha modi volgari;
non cerca il proprio interesse,
non va sulle furie, non calcola il male;
non si allieta se vi è malvagità
ma condivide la gioia della verità;
in ogni circostanza difende, crede, spera;
non conosce ostacoli.
Questo amore non tramonta mai…
Adesso guardiamo ansiosamente
attraverso uno specchio di parole oscure,
allora invece con gli occhi negli occhi;
adesso conosco frammentariamente,
allora invece conoscerò fino in fondo,
proprio nel modo come fui conosciuto (da Lui).
Di fatto, dunque, rimangono in piedi
fede, speranza, amore, queste tre cose;
ma la più grande fra queste è lui, l’amore (I Lettera ai Corinti 13).

Ai cristiani di Corinto, in cerca di cose sempre nuove e spettacolari, 
San Paolo indica il suo piccolo sentiero, lo stesso di Gesù.
 
(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

SAnte Messe dal  31/01  al  6/02/2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ - 2  Febbraio (Candelora)
9,30 –  S. Messa e benedizione delle candele.
 
DOMENICA -  6 Febbraio  –  44^ Giornata per la Vita
11,00 – Def.ti Angelin Cipriano e Luigia ord. dai nipoti
 
Offerte Pro Chiesa: Collis Chorus € 50.

DARDAGO
 
MARTEDÌ  -  1 Febbraio (Candelora)
17,00 -  Def.ti  Ermacora Luigi, Santa e Angela Burela
              benedizione delle candele
             
SABATO - 5 Febbraio  –  44^ Giornata per la Vita
18,00 –  Def.ti  Ianna Alfredo, Angela e Chiara,
               Ann. def. Zambon Cecilia Pala ord. fratello Ugo
               Def.ti  Famiglia Costantini
               Def.ti  Zambon Camillo e Lidia Pinal
              benedizione della gola (San Biagio)
 
SANTA LUCIA

GIOVEDI – 3 Gennaio (San Biagio)
17,00  – Santa Messa e  benedizione delle candele
 
Domenica –  6 Febbraio  -  44^ Giornata per la Vita
9,45  - Def.ti Soldà Bruna, Gislon Paolo e Anniv. Fort Emilio                     


sabato 22 gennaio 2022

Domenica, 23 Gennaio 2022- Anno 12 n.9 - III Tempo Ordinario (C) - Domenica della Parola

 

Un popolo santo è prima di tutto un popolo che esiste

Neemìa, il cui nome significa “il Signore consola”, figlio di ebrei esiliati, aveva raggiunto una posizione di prestigio alla corte del re Artaserse, nella città di Susa. L’impero persiano allora si stendeva dall’India all’Etiopia.
Il re lo invia a Gerusalemme, nell’anno 454 a.C., con la nomina di governatore della Giudea e l’incarico di ricostruire le mura della città santa. Appena vi giunse, senza scorta, in piena notte, guidò il suo asino lungo le antiche mura, finché le macerie gli impedirono di proseguire.
Convocò, per ricostruire le mura e le porte, tutto il popolo dei rimpatriati: sacerdoti, leviti, orefici, mercanti e le donne. I giovani, metà lavoravano, metà difendevano la città dagli assalti dei nemici.
La ricostruzione fu completata in 52 giorni.
All’inizio dell’autunno, il primo giorno dell’anno (Rosh ha – shanàh), il popolo convocò il sacerdote Esdra, esperto della Legge, inviato precedentemente anche lui a Gerusalemme dal re.
Esdra, il cui nome significa “Dio aiuta”, proclamava in ebraico la scrittura Santa dall’alto della tribuna, dallo spuntare della luce a mezzogiorno. I leviti la traducevano in aramaico, la lingua parlata, e la spiegavano al popolo.
Poi, terminata la lettura, Neemìa disse: ”Andate, mangiate carni gustose e bevete vini dolci e mandate delle porzioni a chi non ha niente di pronto poiché questo giorno è sacro per il Signore nostro. Non vi rattristate, perché la vostra città ricostruita, la vostra fortezza è una gioia per il Signore”. E il popolo fece una grande festa (Neemìa 8,1-11).

Gesù, con la prodigiosa potenza dello Spirito, se ne ritornò in Galilea e la fama di lui si diffuse per tutto quel territorio. Egli andava insegnando nelle sinagoghe, messo da tutti in una splendida luce.
Fu così che arrivò anche a Nazaret, dove era cresciuto; e il sabato, secondo il suo solito, fece il suo ingresso nella sinagoga e poi si levò in piedi per leggere. Non è un esperto, è il figlio di Giuseppe, il carpentiere.
Aprì il rotolo del profeta Isaìa e trovò quel passo dove è detto:
“Lo Spirito del Signore è su di me”.
Quando il profeta parla di schiavi, di prigionieri, di liberazione, quelle parole hanno un peso: oggi attraverso il Figlio del carpentiere, la liberazione si è fatta presente: Dio è qui.
Il Signore ci dona ogni cosa gratuitamente, senza misura, e trasforma e rassicura i nostri cuori, se ci affidiamo a Lui.
Tutti gli davano atto con stupore delle parole bellissime che uscivano dalla sua bocca (Luca 4,14-22).
          
Nella vivacissima comunità di Corinto (I Lettera ai Corinti 12,12-31) c’era una ressa, una contesa tra i cristiani per distinguersi nell’esercitare i vari compiti o doni d’amore che ognuno aveva ricevuto o si arrogava di possedere. San Paolo li esorta a ravvivare e tenere ben salda, prima di tutto, la propria appartenenza a Gesù: Voi siete corpo dell’Eletto e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Inoltre: desiderate vivamente quei doni d’amore che sono più grandi; anzi, per questo, vi mostro una via, fra tutte la migliore.
 
 (Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)


SAnte Messe dal 24  al 30/01/2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ - 26  Gennaio
9,30 –  Trigesimo Angelin Enrichetta ordinata dalle figlie,
            Def.ti  De Maio Giuseppe  e Angelin Norma.
 
DOMENICA -  30 Gennaio  –  IV Tempo Ordinario
11,00 – Def.to Gislon Elio ord. dalla moglie
 

DARDAGO
 
MARTEDÌ  -  25  Gennaio
17,00 -  Def.ti  Zambon Egidio Pinal, Bastianello Ida,
                        Zambon Franco ord.  da Maria Teresa
             
SABATO - 29 Gennaio –  IV Tempo Ordinario
18,00 –  Ann.    Marton Gino
              Def.ti  Zambon Angelo e Adele Pala
 
Offerte  Per Opere parrocchiali:  NN € 20.
 
                                                      
 SANTA LUCIA

GIOVEDI – 27 Gennaio
17,00  – Santa Messa
 
Domenica –  30 Gennaio   -  IV Tempo Ordinario
9,45  - Def.ti Zambon Rizzo Rosa, Zanolin Forti Lola,
                      Fort Mario ord. dalla figlia
 
 

sabato 15 gennaio 2022

Domenica, 16 Gennaio 2022- Anno 12 n.8 - II Tempo Ordinario (C)

 



Nozze in Galilea
 
Cana, un villaggio della Galilea che Gesù frequentava, è poco distante da Nazaret, sul pendio di una collina.
Dopo il battesimo di Giovanni, Gesù vi arriva assieme ad alcuni che aveva incontrato e cominciavano a stare con lui.
Tra questi, Natanaèle era di lì.
C’era una festa di nozze, alla quale era presente la madre di Gesù. Le feste di nozze si prolungavano anche per sette giorni, di solito sul finire dell’inverno, e vi era coinvolto l’intero villaggio. Furono invitati al matrimonio anche Gesù e quei suoi discepoli: con loro la festa si ravviva.
Maria si trova in prossimità della cucina, accanto a coloro che servono. E’ lei ad accorgersi che il vino è venuto a mancare e lo fa presente al figlio: “Non hanno vino”. Una situazione senza vie d’uscita, mentre Gesù sembra pensare diversamente da lei.
“Se vi dirà di fare qualcosa, fatela”, dice la madre a coloro che servivano a tavola.
Nessun gesto clamoroso da parte di Gesù. Egli prende l’iniziativa di una soluzione inattesa, ma il tutto avviene nel nascondimento, quasi in segreto, come per l’Eucarestia.
L’intero racconto è segnato dalla sorpresa, sia per la grande quantità che per la qualità eccezionale del vino. Gesù e i suoi non sono venuti alle nozze a mani vuote: il vino buono è il loro regalo per gli sposi.
Scrive Giuseppe Sandri (Conversazioni sul regno di Dio, vol. 4): “La storia del primo prodigio compiuto a Cana è la stessa di tanti tra i molti che lo hanno seguito. La ritrosia dell’Amore, che non vuole mettersi in mostra; poi una insistenza, nutrita di abbandono fiducioso, attizza la fiamma che infine irrompe con ricchezza, e anche con dolcezza, impensata.
Ma quel vino, più buono di tutti i vini, che appare al termine, contro ogni buona usanza, fa pensare all’Amore, che porta nel mondo un festoso disordine, che sempre ritorna e rinasce più bello.
Nella vita nuova d’amore, il meglio viene sempre dopo: e si continua così all’infinito”.
Il segno di Cana, come tutto il vangelo, è un anticipo dell’ora di Gesù, il primo dei segni mediante i quali Egli ci dona la sua vicinanza. Dice il Signore:
L’amore per Sion mi vieta di tacere
non mi dà tregua l’amore di Gerusalemme,
finché non sorga il chiarore della sua salvezza
e la fiaccola ardente della sua liberazione”.
E prosegue, a nome proprio, il profeta Isaia:
Apparirà alle genti la tua salvezza, a tutti i re il tuo splendore.
Oh corona che splendi tra le mani del Signore,
diadema regale tra le dita del tuo Dio!
Mai più sarai detta L’’Abbandonata’,
né la tua terra ‘La Desolata’,
perché la tua terra sarà una sposa.
E come gode uno sposo di una sposa godrà di te il tuo Dio
           
(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)


SAnte Messe dal 17  al 23/01/2022  


BUDOIA
 
MERCOLEDÌ - 19  Gennaio
9,30 –  Def.ti Zambon Giovanni, Bravin Angela e famigliari defunti.
            Def.ti Gislon Luigi e fratelli
 
DOMENICA -  23 Gennaio  –  III Tempo Ordinario (Domenica della Parola)
11,00 – Per la comunità.
 
Offerte pro Chiesa: 
 


DARDAGO
 
MARTEDÌ  -  18  Gennaio
17,00 -  Def.ti famigliari di Zambon Raffaele e Fernanda
             
SABATO - 22 Gennaio –  III Tempo Ordinario (Domenica della Parola)
18,00 –  Def.ti  Bocus Rina e Zambon Severino Luthol,
              Ann.    Bocus Luciano Frith.
              Ann.    Celant Francina e
                          def.ti  Kobilyna Katia,  Zambon Pietro e Santa Sartorel
 
Offerte  Per Opere parrocchiali:   NN € 40,  NN € 20,
                                                          Fam. Zambon Sartorel  € 30
             
              Dalla vendita oggetti natalizi, pro illuminazione della cella  
              campanaria € 240


SANTA LUCIA
GIOVEDI – 20 Gennaio
17,00  – Santa Messa
Domenica –  23 Gennaio   -  III Tempo Ordinario (Domenica della Parola)
9,45  - Santa Messa
Offerte:   Collis Chorus   € 100
 
                Gesù alle nozze di CANA
 
Fate tutto quello che vi dirà
Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi Apostoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse:
“Non hanno vino”. E Gesù le rispose:
“Donna, che vuoi da me? No è ancora giunta la mia ora”
 
Sua madre disse ai servitori:
Qualsiasi cosa vi dica, fatela
(Giovanni 2,2-5)


venerdì 7 gennaio 2022

Domenica, 9 Gennaio 2022- Anno 12 n.7 - Battesimo del Signore (C)

 


Il pellegrino privilegiato
 
Sono pochi a credere ai sogni. Giuseppe invece sa che i sogni sono sempre a nostro favore, soprattutto avendo una giovane madre e un piccolo da custodire. Così, dopo quella visita dei magi, nella notte, forse assieme ad altri, prese la via dell’ Egitto. Vi rimase fino alla morte di Erode.
Al ritorno non si fermò a Betlemme, come avrebbe desiderato. Andò a Nazaret: lì aveva conosciuto Maria ed era iniziata quella straordinaria avventura.
L’adolescenza e la giovinezza di Gesù furono quasi normali.
Poi si sentì parlare di quel Giovanni, figlio di Zaccaria, con cui Maria aveva qualche legame di parentela: predicava un battesimo di conversione nella regione del Giordano.
Allora Gesù si mise in cammino, assieme a molti altri.
Avvenne dunque che mentre il popolo si faceva immergere, 
anche Gesù si fece immergere (Luca 3, 21-23).
Pochi racconti, nel vangelo, sono così densi. Si tratta di un racconto biografico: l’annuncio della missione di Gesù.
Risalito dall’acqua, cerca un luogo dove fermarsi in preghiera. Potrebbe essersi ispirato alla  preghiera finale del rotolo di Isaia:
Eppure Tu sei nostro padre, da sempre ti chiami nostro redentore…
Da troppo tempo siamo privi del tuo governo e tra noi il tuo Nome
non ha più suono.
Oh se dai cieli squarciati il tuo volto apparisse! (63,7-64,11)
Mandi il tuo Spirito e torna nuova la faccia del mondo.
La preghiera intensa di Gesù è solo la circostanza: dai cieli aperti scende lo Spirito Santo, in forma corporea, come una colomba.
La colomba è il simbolo del popolo d’Israele:
O mia colomba, che stai nei rifugi della roccia,
nei nascondigli dei dirupi (Cantico dei Cantici 2,14).
Compassione, compassione per il mio popolo, dice il Dio vostro!
Parlate al cuore di Gerusalemme,
gridategli che la sua pena è finita e la sua colpa è pagata.
Oh mano del Signore! Doppia fu la sua paga
per ognuna delle sue colpe! (Isaia 40,1-11).
E venne anche una voce dal cielo: Tu sei il mio figlio carissimo! 
In te ho concentrato le mie preferenze! Quando la dolcezza, anzi il gran cuore di Dio salvatore nostro fece vedere il suo Volto, per quella sua tenera compassione ci trasse in salvo mediante un’acqua che rigenera e rinnova, di Spirito Santo, quello che versò direttamente su di noi tramite Gesù, il salvatore nostro (Lettera a Tito 3,4-7).
"Egli discende nell’identità di quelli che sono caduti”.
Questo evento si canta nei monasteri d’oriente e d’occidente:
“Il figlio del Re venne a liberarmi perché mi amava, mi curò con olio e acqua; per la sua dolce misericordia mi inondò del suo profumo soave”. “Rivesti la bellezza che è nascosta nelle acque del battesimo!” (Liturgia Sirìaca).
“Oggi la chiesa si è unita al suo sposo celeste perché ne ha lavato le colpe nel fiume Giordano; i magi accorrono con doni alle nozze regali e gli invitati si rallegrano nel gustare l’acqua mutata in vino” (Lodi dell’ Epifanìa).
Così Gesù fece il suo primo passo, quando aveva circa trent’anni ed era ritenuto figlio di Giuseppe.

(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

Sante Messe dal 10  al 16/01/2022  


BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 12  Gennaio
9,30 –  Santa Messa
 
DOMENICA -  16  Gennaio  –  II Tempo Ordinario
11,00 – Ann. Del Zotto Celestino ord. dalla famiglia
 
Offerte pro Chiesa:  In mem. Marangon Ariet Rosalia € 100, NN 50.

DARDAGO
 
MARTEDÌ  -  11  Gennaio
17,00 –  Anniversario Zambon Clara in Ianna
              Ordinata da Berto de Theco
 
SABATO – 15 Gennaio –  II Tempo Ordinario
18,00 –  Santa Messa per la comunità
 
Offerte  Per Opere parrocchiali:  
              NN  € 50,  Zambon Giuseppe Luthol  € 40
 
Offerte per Ecuador  NN  € 1.000

SANTA LUCIA

GIOVEDI – 13 Gennaio
17,00  – Santa Messa
 
Domenica –  16 Gennaio   -  II Tempo Ordinario
9,45  - Def.ta Chiaradia Evelina 


 Battesimo del Signore

sabato 1 gennaio 2022

Domenica, 2 Gennaio 2022- Anno 12 n.6 - II Domenica dopo Natale (C)

 


Dodici sante notti

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
in mezzo a noi sia il suo volto luminoso.
Che la terra conosca la tua Via
e tutti i popoli la tua salvezza.
La terra ha dato i suoi frutti,
ci ha benedetti il Dio che è nostro Dio (Salmo 66/67).

Le dodici sante notti, tra Natale e l’Epifania, sono rischiarate dal racconto dei pastori (Luca 2,16-21). Essi hanno ricevuto l’illuminazione interiore, l’annuncio di un messaggero del cielo che la salvezza è giunta: una gioia grande, un salvatore per voi!
Dio si è fatto uomo non per sbalordire ma facendosi compagno di viaggio. La grandezza di Dio è nel farsi, a ciascuno, vicino.
E così i pastori se ne vennero in fretta. Trovarono Maria, Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia.
Essi condividono con le persone presenti l’illuminazione che hanno ricevuto. Poi quei pastori se ne tornarono via, inneggiando a Dio e riconoscendo apertamente lo splendore di Lui.
E’ il vertice del racconto: il dono ricevuto e accolto si trasforma in lode e testimonianza.
Anche Maria dalle parole dei pastori è rafforzata nel suo cammino di fede.
Poi si cambia scena: si passa dalla stalla alla casa dove il piccolo all’ottavo giorno viene circonciso, secondo la legge di Mosé. Il Figlio di Dio è un piccolo figlio d’Israele. E gli viene dato il nome, Gesù, nome comune allora tra gli ebrei, che significa “il Signore salva”: sarà lui a salvare il suo popolo dalle colpe che ha. Dio ora ha un nome.
Quando il tempo in cui eravamo in custodia della legge fu interamente trascorso, Dio inviò il figlio suo, che venne all’esistenza da una donna, che venne all’esistenza soggetto ad una legge, per poter liberare quelli che erano soggetti ad una legge, perché ricevessimo questo privilegio di figli adottivi… Tutti siete figli di Dio mediante questa fede in Gesù (Lettera ai Galati 4,1-7).
Attraverso la persona di Gesù le ricchezze di Israele sono estese a tutti i popoli, come era stato promesso ad Abramo. E insieme avviene il passaggio dall’obbedienza ad una legge all’appartenenza reciproca di un figlio al Padre e di un Padre al figlio, attraverso l’adesione appassionata a Gesù.
La benedizione del Signore ci liberi dalla paura e ci renda operatori di bene nei riguardi di ogni persona e creatura:
Il Signore ti benedica e ti custodisca,
mostri a te il suo Volto e abbia misericordia di te,
rivolga il suo Volto verso di te e ti dia pace.
La formula con cui i sacerdoti ebrei benedicono il popolo (Numeri 6, 22-27) è stata copiata e scritta di suo pugno da frate Francesco per frate Leone; è consegnata a noi, a ciascuno, perché sperimentiamo e doniamo la vera gioia vivendo alla luce del Volto di Gesù. Come sotto un bellissimo cielo.
 (Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)


Sante Messe dal 3  al 9/01/2022

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 5 Gennaio
9,30 – Benedizione Acqua sale e frutta
 
GIOVEDI – 6 Gennaio – Epifania
11,00 – Per la comunità
 
DOMENICA 9  Gennaio   Battesimo del Signore
11,00 – Def.to Tonus Luigi
 
Offerte pro Chiesa:  in mem. di Angelin Carlon Enrichetta, da figlie  € 200, Fam. Paganini, € 50,  Fam. Angelin Girolet, € 40


DARDAGO
 
MARTEDÌ 4 Gennaio
17,00 Santa Messa
 
MERCOLEDÌ – 5 Gennaio (Prefestiva)
18 – Benedizione Acqua sale e frutta
        Def.ta  Zambon Graziosa ord. dalla sorella Clelia
 
SABATO – 8 Gennaio –  Battesimo del Signore ( prefestiva)
18,00 –  Santa Messa
 
 
Offerte Per Opere parrocchiali: In ricordo di Bastianello Paola, la famiglia  € 40

SANTA LUCIA

MERCOLEDÌ – 5 Gennaio
17,00  Benedizione Acqua sale e frutta
 
GIOVEDI – 6 Gennaio – Epifania
9,45  – Per la comunità
 
Domenica –  9 Gennaio
10,00 - Def. Gislon Paolo
 
OFFERTE
Raccolte per Ecuador  € 150




Andarono dunque  senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe
 e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. 
Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. (Luca 2,16-21)