sabato 28 dicembre 2024

DOMENICA, 29 DICEMBRE 2024 - ANNO 15 (C) SANTA FAMIGLIA



DOMENICA, 29 dicembre 2024  - Anno 15 n. 4

SANTA FAMIGLIA

  Il nostro Dio ha vissuto tra gli uomini

 

Alla fine del periodo dei Giudici, fine del secondo millennio a.C., una donna, Anna, chiede con grande insistenza al Signore di poter avere un figlio. Il marito la rassicura: “Anna, perché piangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?” Per Anna non basta. Chiamerà il figlio Samuele, che significa “l’ho richiesto al Signore”.

Per voto lo porta, piccolissimo, al tempio di Silo, dove allora era custodita l’arca dell’alleanza (I Samuele 1,20-28).

Per Samuele Anna preparava ogni anno una piccola veste e gliela portava al santuario quando andava con il marito ad offrire il sacrificio annuale. Per il figlio Anna sogna il futuro più bello possibile. Fu profeta e intercessore per Israele: “E’ certo che il Signore non abbandonerà il suo popolo. Io non tralascerò di supplicare a vostro favore” (12,22s).

I pastori andarono senza indugio a Betlem e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia (Canto d’Ingresso). L’ambiente è quello loro familiare, del loro umile lavoro: questo li rassicura, li onora, li inorgoglisce.

Al ritorno i pastori cantano l’amore. La presenza umana e concreta dell’amore ha addolcito la loro concreta umanità e l’ha mossa a cantare: I pastori ripartirono cantando. Ringraziavano Dio per tutto ciò che avevano veduto e udito.

In seguito i genitori di Gesù si recavano ogni anno a Gerusalemme. Quando egli ebbe dodici anni vi salirono secondo la consuetudine. Al momento del loro ritorno Gesù, pur essendo un ragazzo, rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero.

Ogni figlio di ebrei cresceva con il desiderio di poter andare al tempio, anche per rimanervi:

Quanto mi è cara, Signore dell’universo, la casa dove tu abiti.

Via via che mi avvicino al Dio vivente, nel cuore la mia gioia cresce.

Anche un passero trova casa, anche la rondine trova un nido

e depone i piccoli presso i tuoi altari.

Beato il popolo che la sua forza va ad attingere in Te,

i Tuoi sentieri nel suo cuore” (Salmo 83/84).

“Non sapevate che per me è necessario stare nel luogo che appartiene a mio Padre?” La risposta sconcertante di Gesù ai suoi genitori è quella stessa dell’amore che sceglie la sua strada senza badare a nessuno. Ma chi su quella strada lo incontra, o comunque gli si trova vicino, comprende quanto dolci siano i suoi frutti.

Gesù lascia prontamente i maestri del tempio: non sarà uno di loro. La sua saggezza si svilupperà secondo la sua età, nello sviluppo armonico di una personalità equilibrata (Luca 2,41-52).

Anche nella vita cristiana esiste una crescita ed un progresso. Il nostro

modello è Gesù che si è rivelato a noi come il Figlio del Padre. Per questo Egli è venuto. La nostra speranza è diventare simili a Lui.

Questo è il comandamento di Dio, che crediamo al Figlio suo Gesù e ci amiamo a vicenda (I Giovanni 3,16-24): questo sarà per noi un segno di riconoscimento.

In queste lunghe notti del solstizio d’inverno i bambini ebrei accendono ogni sera una candela in più sul candelabro di Hannukà, esposto alla finestra, e ricevono ogni sera un piccolo dono, per otto sere: è la festa delle luci. Per noi sono le dodici sante notti, tra Natale e l’Epifanìa: il nostro Dio è apparso sulla terra e ha vissuto tra gli uomini (Antifona alla Comunione). I fiori di calicanto, schiusi da poco, profumano lievemente il giorno e la notte.

 (a cura di Silvano Scarpat)

 

BUDOIA

 

MARTEDI’- 31 Dicembre, ultimo giorno dell’anno                                             

18,00  – Santa Messa e canto TE DEUM

 

MERCOLEDI’ 1 Gennaio Santa Madre di Dio, Giornata mondiale della Pace

11 – Santa Messa e Canto del Veni Creator

 

DOMENICA 5 Gennaio S. Famiglia

11,00 – Santa Messa e Benedizione Acqua, sale e frutta

 

Offerte   : Pro chiesa    NN  € 100.

 

DARDAGO

 

MARTEDI’ 31 Dicembre

17,30 – Santa Messa con Canto TE DEUM

Anniv. Busetti Attilia Caporal

 

MERCOLEDI 1/1/2025

18,00 – Santa Messa con Canto VENI CREATOR

            Ann. Destro Luigia ved. Zambon Pinal

 

VENERDI 20,30  - VEGLIA MARIANA

 

SABATO – 4 Gennaio

18,00 – Def.ti Ianna Alfredo Angela e Chiara, Brambilla Elisabetta “Betty”, Poletti Marco, Gambarini Vanda e Laura.


Offerte   : Pro chiesa. Conti Rita nipote di Onorina

                 Ianna Stort €50, Comunione agli ammalati €30

 

           

sabato 21 dicembre 2024

DOMENICA, 22 DICEMBRE 2024 - ANNO 15 n. 3 IV di Avvento (C)

 

 


 L’abbraccio

Dio, fa’ che ritorniamo a Te, fa’ splendere il tuo volto e saremo salvi!

Dio dell’universo, ritorna, guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna – noi, tuo popolo -, il ceppo che hai trapiantato con le tue mani.

Non ci allontaneremo mai più da Te, fa’ che riviviamo e invocheremo il tuo nome (Salmo 79/80, di Asaf).

Elisabetta – il suo nome significa ‘Dio è completezza’ –, moglie di Zaccaria, visse, secondo una tradizione molto antica, ad Ain-Karim, ‘fontana della vigna’, ad ovest di Gerusalemme. Ancora oggi vi è ‘la fonte di Maria’.  Elisabetta si ritrae dagli sguardi della gente per rimanere totalmente sotto lo sguardo del suo Dio. Era entrata nel sesto mese di gravidanza, quand’ecco arrivare da Nazaret di Galilea, dopo un viaggio scomodo e lungo, inaspettatamente, una sua giovane parente, Maria (Luca 1,39-45). Elisabetta l’abbraccia teneramente e il bambino nel suo grembo ha un sussulto di gioia: “A chi devo il favore di ricevere in visita la madre del mio Signore?” Le parole di Elisabetta, profetessa dei profeti, hanno un sapore di personale affettuosa professione di fede. 

Nella Lettera agli Ebrei (10,5-10) la parte centrale del salmo 39/40 (di David) appare come un discorso di Gesù, mentre fa il suo ingresso nel mondo, al Padre:

Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte,mi hai preparato invece un corpo.

Dio stesso ha preparato un corpo al Figlio, l’umile corpo umano di Gesù. Per quanto sorprendente può essere quel concepimento, non è altro che il segno di un Dio che sorprende sempre, che questo mondo non è abbandonato, alla deriva; che  nessuno può dirsi non degno d’amore. Il dono del Figlio significa che Dio da sempre ama e chiede di essere amato. Elisabetta si comporta nei confronti di Maria come Noemi con Rut, la nuora moabita: l’accoglie, la protegge, le spalanca il futuro.

Gerusalemme è a due passi. Betlemme non è lontana, la patria del re David dove era vivissima l’attesa del Messia:

E tu, Betlemme di Efrata,troppo piccola per essere tra i distretti di Giudea, da te uscirà colui che deve governare in Israele,le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni più remoti.

Il Signore li abbandonerà fino al tempo in cui la partoriente avrà partorito.Allora il resto dei tuoi fratelli ritornerà, i dispersi del tuo popolo dimoreranno al sicuro.

Egli – il Signore – sarà la pace (Michea 5,1-4). Eppure Maria decide di ritornare a Nàzaret: rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi tornò a casa sua, la sua unica stanza, ricavata nel sasso. A Nàzaret sarà qualcuno forse ad attenderli.              (a cura di Silvano Scarpat)

BUDOIA

MARTEDI’- 24 Dicembre                                             

22,00  – Per le 3 comunità Santa Messa della notte di Natale

MERCOLEDI’ 25 Dicembre - SANTO NATALE

18,00 – Santa Messa in canto

GIOVEDI’ 26 Dicembre – Santo Stefano primo Martire

11,00 – Santa Messa

DOMENICA 29 Dicembre – S. Famiglia

11,00 – Santa Messa Def. Angelin Sergio

Offerte   : Pro chiesa, in memoria di Zambon Carlon Maria

                    Da famiglia € 150.

 

DARDAGO

 

MERCOLEDI’ 25 Dicembre - NATALE DEL SIGNORE

11,00 – Def.ti Zambon Onorio, Dedor Ida, Cigoj Franco,  Burelli Maria, Gabriella e Maurilio

GIOVEDI’ 26 Dicembre –SANTO STEFANO primo Martire e Patrono principale della Diocesi

 11,00 – Def.ta Bocus Santina Fritz

 SABATO – 28 Dicembre S. Famiglia

18,00 – Def. Zambon Ugo 

         

SANTA LUCIA

MERCOLEDI’ 25 Dicembre - SANTO NATALE

Ore 9,45 Santa Messa di Natale

GIOVEDI’ 26 Dicembre

Ore 9,45 Messa di S. Stefano

Ricordo dei defunti:

Don Nillo e Lido Carniel,Antonio e Rosa

Domenica 29 Dicembre

Ore 9,45

Messa Sacra Famiglia

Ricordo del defunto: Bortoluzzi Renato

Offerta: Pro organo Euro 250 (Sig.na Elena Carniel)

 

                    AVVISI COMUNI

Messa della notte di Natale per le tre comunità

Presso la chiesa di Budoia alle ore 22

 

Confessioni individuali

Dardago Lunedi’ 23  dalle 10 alle 11

S. Lucia  Lunedi’ 23  dalle 10 alle 11

Budoia    Martedi’24 dalle 10 alle 11

                                                   

 

 

venerdì 13 dicembre 2024

DOMENICA, 15 dicembre 2024 - Anno 15 n. 3 III di Avvento - Gaudete (C)

 

  


 

Ora è tempo di gioia

Al tempo del re Giosìa, forse quando il re era ancora bambino e Gerusalemme in mano a persone arroganti, venne Sofonìa, figlio di un etìope, di antica ascendenza ebraica: il suo nome significa ‘il Signore protegge’.

Il suo annuncio di salvezza riguarda la costituzione di un popolo nuovo, dentro Gerusalemme, una trasformazione radicale:

cercate il Signore, voi tutti, umili della terra, cercate salvezza, cercate l’umiltà Il resto del mio popolo confiderà nel nome del Signore.

Il Signore, tuo Dio, è in mezzo a te un eroe che salva,si rallegrerà per te, ti rinnoverà con il suo amore, danzerà per te con grida di gioia.

Allora io darò ai popoli labbra pure perché invochino tutti il nome del Signore e lo onorino, spalla a spalla -in un impegno comune -.

Da oltre i fiumi di Etiopia i miei adoratori, popoli che io ho disperso, mi porteranno offerte (3,9-17).

Nell’anno XV dell’impero di Tiberio (27/28 d.C.), la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli allora se ne andò per tutto il territorio che fiancheggia il fiume Giordano, proclamando un battesimo quale gesto di ravvedimento diretto ad ottenere un condono di colpe. Nell’ebraismo il battesimo è riservato ai non ebrei che vogliono diventare ebrei, è considerato una nuova nascita, una risurrezione. Giovanni battezza prima di tutto gli ebrei, come segno di ritorno al Signore. Si avvicinano persone socialmente e religiosamente emarginate; mancano i capi religiosi, farisei e maestri della Legge.

Le folle lo interrogano:”Che cosa dobbiamo fare?” “Chi ha due tuniche condivida con chi non ha e chi ha da mangiare, faccia altrettanto”.

Gli esattori delle tasse lo chiamano maestro.

Giovanni richiede ciò che è giusto secondo la legge: di ristabilire la giustizia.

Giovanni è l’amico dello Sposo, non ha lui il diritto di riscatto su Israele: è Gesù lo sposo,come Booz nei confronti di Rut: a Lui Giovanni non ha il diritto di slegare i legacci dei sandali (Luca 3,1-18).

Giovanni è sulla soglia, il suo sguardo è rivolto ancora al passato: Dio è sempre una sorpresa.

Alla comunità di Filippi, la prima ad essere fondata in Europa, che l’ha sostenuto in tutte le sue necessità, S. Paolo dal carcere rivolge un invito appassionato, ripetuto, alla gioia: Gioite nella persona del Signore, ve lo voglio dire ancora una volta, gioite. Il vostro atteggiamento comprensivo deve essere conosciuto da tutti. Il Signore è vicino – è qui, si prende cura di te, ti vuole bene -. Non vi angustiate più per alcuna cosa ma in ogni occasione, con apposita preghiera e supplica accompagnate da ringraziamento, le vostre richieste siano espresse con semplicità innanzi a Dio.

E questa pace di Dio, che oltrepassa ogni immaginazione, veglierà – come una sentinella – sugli animi vostri e sui vostri pensieri, nella persona di Gesù l’Eletto (4,4-7).

(a cura di Silvano Scarpat)


BUDOIA

MERCOLEDI’- 18 Dicembre                                             

9,30  – Santa Messa

DOMENICA- 22  Dicembre – IV di Avvento

11,00 – Def.ta Angela Polese e famigliari

             Luigi e  def. famigliari Povoledo e Panizzut

             Def.ti Besa Varnier Bianca, Besa Amadio e Adriana

             Anniv. Angelin Enrichetta, Anniv.Zambon Wilma

Offerte: Pro chiesa NN € 25,00;

Raccolta da Vendita Torte

pro Area Giovani CRO di AVIANO € 1.050

 

DARDAGO

MARTEDI’– 17 Dicembre

 17,00 – Anniv. Def. Zambon Romano Rosit;

              Def.  Busnelli Carlo   

SABATO – 21 Dicembre IV di Avvento

18,00 – Def.ti Tranci Sandro, Prizzon Abramo, Bocus 

             Rossanda, Basso Filippo, Paolo e Cunegonda

             Def. Zambon Santina Luthol

Offerte : Pro chiesa: NN € 50.

                Per suono Ave Maria in memoria

                di Bocus Santina, il figlio 


               
Angelo Calconi offre  € 20

 

SANTA LUCIA 

Giovedì 19 Dicembre

Ore 17 Santa Messa 

            Ricordo defunta Renata       

 

Domenica 22 Dicembre

Ore 9,45

Ricordo dei defunti:

Stefano, Gennaro e Antonietta

  

 


 

sabato 7 dicembre 2024

Domenica, 8 Dicembre 2024 - Immacolata Concezione (II di Avvento) (C )

  

DOMENICA, 8 dicembre 2024  - Anno 15 n. 2

II di Avvento (C)

 Nel suo grembo si riaccese l’Amore

 Dopo avervi fatto crescere ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. Ma questa missione l’uomo non l’ha adempiuta perché è lui che ha lasciato che il serpente arrivasse fino a sua moglie. Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l’uomo, con la sua donna, si nascose dalla presenza del Signore, in mezzo agli alberi del giardino. La colpa crea uno scompiglio: l’uomo e la donna sono ormai diventati estranei, non soltanto a Dio ma anche l’uno all’altro.

La vita continua, c’è uno spiraglio di speranza: Eva, la donna vestita di sole , Dante la incontra ai piedi di Maria, nel punto più alto del Paradiso. L’uomo chiamò la sua donna Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi (3,20). E’ lei che porta un avvenire.

Morsa al calcagno dal serpente, la stirpe della donna gli schiaccerà la testa. Questo avverrà un giorno: con l’attesa di un Figlio la speranza dell’umanità è risollevata. Il Vangelo di Luca inizia nel tempio di Gerusalemme, al tempo della festa delle capanne, d’autunno: a Zaccaria è promesso un figlio, che chiamerà Giovanni, grazia tanto attesa. Sei mesi dopo (1,26-38), a primavera, ci si sposta in Galilea, quasi ai confini della Terra santa, a Nazaret, un villaggio allora quasi sconosciuto.

“Rallègrati, Maria, tu che sei ricolma di grazia: il Signore è con te!” Maria è l’eccelsa figlia di Sion, figura che riassume tutto Israele: i meriti e l’attesa dei santi dell’Antico testamento, patriarchi, donne, tre profeti, piccoli e poveri, che per primi hanno sperato in Cristo. Tu sei colei che l’umana natura nobilitasti sì che il suo Fattore non disdegnò di farsi sua fattura (XXXIII,4-6).

Maria è colei che ha nobilitato la natura umana tanto che il Creatore non disdegnò di farsi uomo.

Giuseppe, suo fidanzato, è della casa di David, la monarchia da secoli estinta. Il matrimonio godeva di una grande stima in Israele, ma Maria non era ancora sposata con Giuseppe: “Come si farà questo, poiché sono vergine?” Lo Spirito Santo viene su Maria, come avverrà alla Pentecoste per la nascita della

Chiesa. Lo Spirito che interviene per il concepimento di Gesù è lo Spirito creatore. Si compiono le promesse dei profeti:

“Spargerò il mio Spirito e la mia benedizione sopra i tuoi discendenti.

E crescono come salici sui greti di fiume. Uno dice: ‘Io appartengo al Signore’, un altro si scrive sulla mano il nome del Signore o è felice di chiamarsi Israele” (Isaia 44,3-5).

Un elemento essenziale, nuovo, è il libero consenso di Maria: è una scena di vocazione. Maria è il vertice di un cammino, in lei l’umanità, Israele, ha camminato fino al punto di poter dire un sì, senza alcuna incertezza. Questo rimane nel nostro cielo come una stella luminosissima. La scala va sempre verso il meglio.

Maria è la rosa in che il verbo divino carne si fece (XXIII,73-74).

Nel ventre tuo si raccese l’amore (XXXIII,7).

(a cura di Silvano Scarpat)


BUDOIA

 

MERCOLEDI’- 11 Dicembre                                             

9,30  – Santa Messa

DOMENICA- 15 Dicembre – III di Avvento Gaudete

11,00  – Giovanni e Defti Andreazza, Defti Del Zotto Mirco e  Maria

Offerte: Pro chiesa € 50; pro oratorio da famiglie Parro, Siragusa-Manieri, Arpentii e Dorigo €190

 

DARDAGO

MARTEDI’– 10 Dicembre

 17,00 – Def.ta Tiziana    

 SABATO – 14 Dicembre III di Avvento

18,00 – Def. ti  Puiatti Armando – Manes Michele ,  Def. Zambon Raffaele Vincenzo

             Coscritti Classe 1952

 Offerte   : Pro chiesa: NN € 40, NN € 20

 

 SANTA LUCIA

 Venerdì 13

Ore 15 Santa Messa  in chiesetta al Colle

Sabato 14  Dopocena in chiesetta al Colle

Domenica 15

Ore 14,30 Santa Messa  in chiesetta al Colle

Ricordo dei defunti:

Forti Franco

Zanolin Aurora,

Saccon Vittorio

A seguire processione lungo le vie del Borgo.

Al termine, festa in piazza

SANTO ROSARIO E SUPPLICA 

Martedi 10, Mercoledì 11 e Giovedì 12

Ore 18,00 – S.Rosario in Parrocchiale

Venerdì 13 e Domenica 15

Ore 10,30 – Supplica in Santa Lucia in Colle

 

 

 

 


sabato 30 novembre 2024

DOMENICA, 1 dicembre 2024 - Anno 15 n. 1 - I di Avvento (C)




DOMENICA, 1 dicembre 2024  - Anno 15 n. 1

I di Avvento (C)

 

Un anno di grazia, nel Signore Geremia aveva detto, contro i ‘pastori d’Israele’:

“Ecco, verranno giorni – dice il Signore - nei quali io susciterò a David un germoglio giusto e regnerà quale re e sarà saggio”.

Dopo il ritorno dall’esilio, i Levìti del tempio confermeranno la profezia di Geremia e ne comporranno un’aggiunta:

“La mia promessa di bene Io la farò spuntare come il sole che sorge all’orizzonte e scaccia l’oscurità, la farò alzare come si rialza uno che è caduto.

La prospettiva si concentra su Gerusalemme, focolare della speranza del Messia. Il nome simbolico assegnato alla città è il nome stesso di Dio: Il Signore, Lui solo, è nostra salvezza.

David non sarà privato di un discendente e una uguale dignità è assicurata alla tribù di Levi, incaricata del culto: Come non si possono contare le stelle del cielo né calcolare la sabbia del mare, così Io moltiplicherò la discendenza di David e i Leviti. Tra i levìti si distinguono i levìti cantori, autori della maggioranza del Salmi: lodare Dio per mezzo di inni e strumenti, sacrificio delle labbra, è considerato superiore ai sacrifici.

Gesù voleva bene a Gerusalemme: Quando fu vicino, alla vista della città, pianse su di essa (Luca 19,41).

Passava le giornate insegnando nel tempio e poi andava a trascorrere la notte all’aperto, sul monte Oliveto. E tutto il popolo si alzava di buon mattino per andare ad ascoltarlo (21,5-38).

Gli fanno notare lo splendore del tempio: ristrutturato da Erode, forse non era mai stato così splendido. “Di queste cose che vedete, verranno giorni in cui non sarà lasciata pietra su pietra. E Gerusalemme diverrà bivacco degli altri popoli”. Mentre Luca scrive, divampa la rivolta contro i romani.

Nella distruzione del tempio Gesù addita il compiersi delle profezie e la rivelazione del Messia nel punto massimo del suo potere, secondo il Libro di Daniele.

Lo stesso pensiero sarà ripreso da Stefano nel discorso che gli costerà la vita: “L’Altissimo non abita in dimore fatte da mano d’uomo”. E poi: “Vedo i cieli aperti e il Figlio d’uomo – Gesù – in piedi alla destra di Dio” (Atti Apostoli 7,48.55).

Nell’opera di Luca (Vangelo e Atti) Gerusalemme e il tempio occupano un posto centrale: il Vangelo inizia e termina nel tempio; la prima parte del libro degli Atti si svolge tutta a Gerusalemme e Paolo vi fa continuo riferimento come mèta dei suoi viaggi.

Egli scrive alla piccola comunità di Tessalònica, costituita

avventurosamente, che aveva dovuto abbandonare subito, in fretta, di notte (Atti 17,1-10): Davvero, quale ringraziamento possiamo rendere in cambio a Dio per voi, con tutta questa gioia che pensando a voi gustiamo alla presenza del nostro Dio, giorno e notte, più e più che mai supplicando di potervi vedere in volto. Ma sia Lui stesso ad aprirci la strada verso di voi. Il Signore vi colmi e vi faccia sovrabbondare di quell’amore tra voi e verso tutti, così come lo sentiamo noi verso di voi, allo scopo di rendere saldi i vostri cuori in una situazione di privilegio innanzi a Dio e Padre nostro, all’arrivo del Signore Gesù con tutti i suoi privilegiati (I Lettera ai Tessalonicesi 3,9-13).

(a cura di Silvano Scarpat)

BUDOIA

MERCOLEDI’- 4 Dicembre, Santa Barbara V.M.                                             

9,30  – Def. Carlon, Barbot e Zambon

 DOMENICA- 8 Dicembre – Solennità Immacolata Concezione

10,45  – Santa Messa – Segue processione

            Trig. Puppin Liliana e Carlon Valentino

            Ann. Zambon Claudio ord. Famiglia

 Avvisi:

Budoia:    Tradizionale vendita delle torte a favore

                  dell’Area Giovani CRO AVIANO

Ore 17,00 Tradizionale Concerto dell’Immacolata

                  Offerte Pro Chiesa: NN € 50

 DARDAGO

 

MARTEDI’– 3 Dicembre

 17,00 – Def.ti Zambon Giovanni (Rosit) e Bastianello Luigia    

 VENERDI’ –  6/12  Dicembre,

20,30    Veglia Mariana  

 SABATO – 7/12   II di Avvento

18,00 – Def. ti  Ianna Alfredo, Angela e Chiara

 

SANTA LUCIA

GIOVEDI – 5 Dicembre

 18,00  Santa Messa  17

 DOMENICA – 8 Dicembre, II di Avvento (Anno B)

 9,45 - Def.ti Gislon Paolo e Moretto Caterina

           Del Maschio Candido, Cardazzo Maria

Offerte   : Pro chiesa: NN 250