venerdì 31 maggio 2024

DOMENICA, 2 GIUGNO - ANNO 14 n. 27 IX del T. Ordinario (B)

 



Pane e vino nuovo

 

La stipulazione e celebrazione dell’Alleanza, vertice dell’episodio del Sinai, viene considerato l’avvenimento più importante di tutto l’Antico Testamento.

Mosé scrisse tutte le parole del Signore. Si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d’Israele.

Il rito che segue è quello che rimane più impresso. Mosé fa raccogliere, al momento dell’immolazione, il sangue di una vittima, di una giovenca: parte viene versato sull’altare e parte asperso sul popolo. L’altare rappresenta il Signore. Il sangue rappresenta la vita. Gli ‘alleati’, il Signore e il popolo, sono uniti in una medesima vita.

Mosé prese il libro dell’Alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: “Tutto ciò che il Signore ha detto, noi faremo e ascolteremo”.

Ciò che Mosé compie è un atto unico, che non sarà più ripetuto, mentre il Patto sarà di continuo ripensato, ripreso, in rapporto a situazioni o esigenze nuove; essendo una relazione di vita, è vivo come la vita.

Infine, un banchetto dei notabili d’Israele rappresenta l’autentificazione del patto; è un banchetto di gioia, connesso con la visione di Dio, con l’esperienza della Sua vicinanza, della comunione familiare, vitale, che unisce il popolo al Signore: essi videro Dio e poi mangiarono e bevvero.

Il racconto dell’ultima cena (Marco 14,12-26) è vivissimo, a partire da quel tale con la brocca d’acqua che guida i discepoli alla grande sala al piano superiore, dentro la città di Gerusalemme. La consegna di Gesù da parte di Giuda è imminente. Giuda è presente e mangia con loro.

Gesù, in maniera sorprendente, rovescia tutto. Mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: “Prendete,questo è il mio corpo”. “Questo è il mio sangue del Patto, che viene versato a vantaggio di una moltitudine di persone”.

I destinatari sono tutti, i dodici, nessuno escluso, un gruppo lacerato e in grande affanno, una totalità ferita e pure amata dal Signore, una comunità perdonata fin dal principio. E di conseguenza il dono d’amore è destinato ad una moltitudine, senza confini.

Che cosa c’è di più vivo? “Lui, Amato dolce, non voleva, non poteva volere che delle Sue sofferenze, della Sua morte, subìte per amore, rimanesse un ricordo nel cuore dei piccoli amanti. Ecco il ricordo che Lui vuole, questo, il Suo.

L’unico, infinito ricordo è l’Amore, l’amore che è vita, Presenza fisica dell’eternità divina, Presenza colma di accecante vivezza, la festa del Suo amore, l’infinito amore… E allora, come segno di riconoscenza, cercate di non fare soffrire nessuno, insegnate a non far soffrire nessuno” (Giuseppe Sandri).

Gesù conduce a compimento il Patto antico, un patto mai revocato. “Questo prodotto, nato dalla vite, non lo berrò più fino al giorno in cui lo berrò, nuovo, nel Regno di Dio”.

Gesù tiene fisso lo sguardo sulla festa del Regno. La morte non ha l’ultima parola.


BUDOIA

 LUNEDI’    3 Giugno

 15,00 Esequie di Torregrossa Lorenzo

 

MERCOLEDI’  5  Giugno

 9,30 Santa Messa – Mem. San Bonifacio

 

DOMENICA  9 Giugno,  X del Tempo Ordinario

11,00 S. Messa per la comunità

 

DARDAGO

MARTEDI  4 Giugno

18,00 Def.ti Calderan Felice e familiari Defunti

          Anniversario Def. Ianna Alberto Theco

 VENERDI  7 Giugno

14,00  Matrimonio  di Gianelli Giulio e Marzi Ilaria

20,30 Veglia MARIANA 

SABATO  8  Giugno

 18,00 Ann. Ianna Angelo e Carlon Vincenza

                   Sandrin Emilio e Battistuzzi Lucia

                   Zambon Bruno Tarabin Della Trucia

                   Zambon Bruno Pinal              


      

                                              SANTA LUCIA

  

GIOVEDI’  6  Giugno

18,00  Santa Messa

DOMENICA  9 Giugno  

09,45  Santa Messa

venerdì 24 maggio 2024

DOMENICA, 26 MAGGIO - ANNO 14 n. 26 (B)

 


Santissima Trinità   (B) 

 Il mistero più grande non è la stella più lontana.

 “Quale grande nazione ha gli dei così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?”

Nel tempo dell’esilio Israele giunge a sperimentare con maggiore intensità la vicinanza di Dio, riprende in considerazione la propria chiamata e riprende per mano le antiche parole, i discorsi di Mosé, le grandi parole del Patto. “Poiché il Signore, tuo Dio, è un Dio compassionevole, non ti abbandonerà, non dimenticherà il patto che ha giurato ai tuoi padri” .Dio si immerge nelle situazioni del suo popolo, va con il suo popolo in esilio, si espone, per amore. Dio è oltraggiato quando l’uomo è oltraggiato; come l’uomo è offeso quando Dio viene offeso.

Egli è un Dio che ascolta: “Ho osservato la miseria del mio popolo, ho udito il suo grido, conosco le sue sofferenze”

E’ un Dio che parla: la sua parola è un fuoco che raduna, illumina, riscalda, li ravviva: “perché sia felice tu e i tuoi figli dopo di te”.

Il libro del Deuteronomio è tutto un invito alla conversione.

Terminata la cena, Gesù, uscito con i suoi verso il monte degli Ulivi, i interpella ancora: “C’è un passo della Scrittura che dice:  Percuoterò il pastore e le pecore del gregge saranno disperse.

Ma dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea” (Matteo 26,30-32).

In Galilea il gruppo dei discepoli si ricompone (28,16-20), quelli che Gesù aveva scelto e che erano stati con lui fin dall’inizio. Anche le donne ebbero un ruolo determinante.

Il Signore risorto si fa loro presente, si avvicina. Si ode solo la sua voce. Non li rimprovera: “Voi dovete partire e rendere miei discepoli tutti i popoli, immergendoli nell’amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Un’unica famiglia, come Dio è comunione. Il rito del battesimo inserisce nella Trinità.

Gesù è l’unico maestro, ma i discepoli stessi devono insegnare, soprattutto con la vita, adottando lo stile di vita di Gesù.

“Io sono con voi tutti i giorni”. La presenza di Gesù risorto è il dono più grande:”Il Signore tuo Dio cammina con te, non ti lascerà, non ti abbandonerà”.

Il fondamento di questo impegno di Dio è l’alleanza, stabilita

sulla montagna. Alla missione basta la presenza di Gesù.

La vita cristiana è un mistero di vicinanza (il rinnovamento operato dallo Spirito Santo: il rapporto di figliolanza con il Padre, Lettera ai Romani 8,12-17). La salvezza è liberazione prima di tutto dalla paura: Non avete ricevuto uno spirito di schiavitù, di nuovo per la paura. Lo Spirito di figliolanza è spirito di gioia, pienezza di vita.

Lo Spirito è uno e unico, infinita essenza divina, ma nell’essere donato e donarsi assume la forma e la forza di mille diversi doni, alcuni comuni a tutti, come lo Spirito di adozione a figli. Lo Spirito ci fa gridare Abbà, papà!, così che possiamo chiamare Dio con lo stesso nome come Gesù l’ha chiamato.

Se davvero prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche al suo splendore: si tratta delle lotte e sofferenze che il cristiano affronta per annunciare, affermare e testimoniare Gesù e la sua parola; e producono già fin d’ora, per forza d’amore, pace, sicurezza e gioiosa baldanza.


BUDOIA

MERCOLEDI’  29 Maggio

9,30 Santa Messa.

VENERDI’  31 Maggio

Chisusura Fioretto con  Rosario al capitello

Madonna di Costa - Pedemontana ore 20,30

SABATO 1° Giugno, CORPUS DOMINI

18,00 Prefestiva


DARDAGO

MARTEDI  28 Maggio

18,00 Santa Messa per i fedeli defunti.

 GIOVEDI  30  Maggio Rosario ai capitelli

Capitello della Madonna – Via Brait  ore 20,00

SABATO  1°  Giugno

18,00 Def. Ianna Alfredo, Angela e Chiara, Basso Filippo, Paolo e Cunegonda


SANTA LUCIA

GIOVEDI’  23 Maggio

18,00 Santa Messa

Venerdi 31 Maggio Rosario ai capitelli

Capitello Via Dante Alighieri  ore 20,00


DOMENICA – 2  Giugno (per le 3 comunità) 

10,45  Santa Messa con Processione Def. Busetti Paolo

PROCESSIONE del Corpus Domini lungo le vie Mons. Comin, Lachin, G.B. Soldà, Besa Fort e rientro in chiesa.

 (in caso di pioggia non si tiene la Processione)   


AVVISI COMUNI

 Domenica 2 Giugno ore 18,00  -  Piazza Budoia

Celebrazione Festa della Repubblica

 MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

L’orario e la località per la settimana corrente

sono  elencati ed evidenziati  negli avvisi delle singole parrocchie


venerdì 17 maggio 2024

DOMENICA, 19 MAGGIO - ANNO 14 n. 25 PENTECOSTE (B)

 

 


 Ogni creatura viene dal Tuo Respiro

Mentre Gesù scende con i discepoli verso la valle del Cedron, nella notte, sente crescere sempre più dentro di sé la certezza che il Padre non li lascerà soli: “Lo Spirito sarà la vostra guida nel farvi percorrere tutta la verità” (Giovanni 16,12-15).

“Lo Spirito mi darà testimonianza. Egli proviene da presso il Padre” e viene inviato dal Figlio per illuminare le coscienze nel momento stesso in cui la loro fede sarà messa alla prova. Lo Spirito di verità è il Difensore di Gesù, svelerà ai discepoli la vera portata de l messaggio di Gesù e darà loro forza per restare incrollabilmente fedeli.

Cinquanta giorni dopo la Pasqua, la Pentecoste è una delle grandi feste di pellegrinaggio. E’ la festa della mietitura, con in aggiunta la celebrazione del dono della Legge e del Patto stabilito sul monte Sinai, cinquanta giorni dopo l’uscita dall’Egitto.

Scrive rabbì Johannàh, riguardo all’evento del Sinai: “La voce uscì e si divise in settanta voci, cosicché tutti i popoli la capirono  e ogni popolo udì la voce nella propria lingua”. Pasqua è l’inizio, Pentecoste è il compimento..

C’è continuità tra il dono della Legge sul Sinai e la venuta dello Spirito a Pentecoste. Come il popolo d’Israele ai piedi della montagna, anche i discepoli sono concordi: Mattia ha preso il posto di Giuda e si trovano tutti insieme nella stanza superiore. Lo Spirito, come vento impetuoso, spalanca le porte della casa, vince la paura, li costringe ad uscire. E tutti li sentivano parlare,  delle cose meravigliose compiute da Dio. I presenti sono tutti ebrei che vivono a Gerusalemme, molti provengono dalla diàspora, da ogni luogo che è sotto il cielo. La diàspora ebraica fu provvidenziale per la diffusione della notizia di Gesù. Non fu una predicazione dotta: la parola è  comprensibile perché viene dal cuore.

Ognuno riceve un dono particolare, che si identifica con la sua persona. Lo Spirito è una presenza personale, che ti è vicina, che  fa gustare il perdono e vince il senso di colpa. Lo Spirito opera una trasformazione interiore, che ispira nei confronti di Dio un atteggiamento filiale. Scrive S. Paolo ai Gàlati: Se vi lasciate condurre dallo Spirito, non siete soggetti ad una legge. Il frutto dello Spirito è amore, gioia, pace, generosità, fedeltà, mitezza, moderazione: con questo genere di cose nessuna legge è in contrasto. Lo Spirito non trasgredisce la legge, poiché l’amore oltrepassa su via più rapida e dolce gli scopi della legge, in una continua trasformazione.

La singola vita manifesta la sua origine quanto più rassomiglia allo Spirito, suo autore: Ogni creatura viene dal Tuo Respiro. Puoi essere contento di quello che hai fatto, davvero puoi essere contento. Faccio bene a cantarti questa canzone, ascoltala, non lasciare la terra nelle mani dei prepotenti (Salmo 103/104).

BUDOIA

 

 

MERCOLEDI’  22 Maggio -  Santa Rita da Cascia

 

9,30 Defti Del Zotto Giacomino  e Del Maschio Florindo. Benedizione delle rose in onore di S. Rita.

 

Rosario ai capitelli

Capitello “Mastela” via Colli  ore 20,00

 

DOMENCA  26 Maggio, Santissima Trinità

11,00 Def. ta Andreazza Salima

Offerte pro Chiesa

Coscritti 1947 Porcia €50, Fam. Iuorio €50

 

DARDAGO

 

MARTEDI  21 Maggio

18,00 Santa Messa

 

GIOVEDI  23  Maggio Rosario ai capitelli

Capitello di Sant’Antonio – Via Castello ore 20,00


SABATO  25  Maggio

18,00 Def. Zambon Ugo Pala

 

Offerte Pro Chiesa Battesimo Petretti Lavinia  E. 100         


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI’  23 Maggio

 

18,00 Santa Messa

DOMENICA – 26  Maggio 

 9,45  Def. ti   Rosalen Emma, Doimo Gioacchino,

           Doimo Pietro, Carniel Antonio e Rosa,

           Carli Italo

       

MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

 

Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.

 

L’orario e la località per la settimana corrente sono  elencati ed evidenziati  negli avvisi delle singole parrocchie

 

 

 

venerdì 10 maggio 2024

DOMENICA, 12 MAGGIO - ANNO 14 n. 24 ASCENSIONE

 

 


Proclamate il Vangelo ad ogni creatura

Gesù aveva detto ai discepoli, dopo la Cena: “A voi giova che io parta”. E ancora, nell’incontro con Maria Maddalena accanto al sepolcro: “Va’ subito dai miei fratelli a dire loro questo: che salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.

I quaranta giorni tra Pasqua e l’ Ascensione sono il numero simbolico di un periodo che prepara ad una rivelazione o ad una missione, come il cammino di Israele nel deserto, Mosé sul monte Sinai, il cammino di Elìa fino a scoprire la presenza del Signore, la permanenza di Gesù nel deserto. Le aspettative dei discepoli sono legate al passato. La loro fedeltà al Signore è nel rimanere insieme, nello spezzare insieme il pane, secondo l’ordine ricevuto. Infine Egli si manifestò agli undici mentre erano a mensa. E’ l’ora del pasto della sera. Gesù si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, parlando delle cose riguardanti il Regno di Dio. “Il Regno di Dio non è un posto sulle nuvole ma una metafora per indicare dove Dio regna, cioè dove  la vita trabocca. La gioia qui, ora e sempre, anche nelle burrasche. E non è qualcosa da raggiungere, ma che ci raggiunge dove siamo (A. D’Avenia).

Mentre si trovavano a tavola, ordinò loro di attendere l’adem -pimento della Promessa del Padre, “quella che voi avete udita da me: riceverete la forza dello Spirito Santo e mi sarete testimoni, fino ai confini della terra”. I discepoli, come Eliseo nei confronti di Elìa, lo videro salire, i loro occhi e il loro cuore rimasero fissi su Gesù, finché una nube lo sottrasse ai loro sguardi.

La nube è segno visibile della presenza di Dio: Gesù è nello splendore del Padre; la sua umanità, messa allo stesso livello di Dio, non è dissolta, ma persiste concreta. La vittoria passa nella vita di coloro che si affidano a Lui, forza nuova d’amore che travolge le crisi più acerbe. Salito in alto ha distribuito doni agli uomini. Ha elargito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come portatori della buona notizia, altri come pastori e maestri. Il dono non  è elargito ad uno dei fratelli, che lo riceve, ma ogni fratello stesso col suo dono è elargito agli altri, che ne usufruiscono e ne godono.

Allora ritornarono a Gerusalemme, dal monte detto degli Ulivi. Entrati in città, salirono nella stanza al piano superiore, quello riservato alle riunioni di studio e alla preghiera. C’erano gli undici, assidui nella preghiera, con perseveranza, insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù. Come lo Spirito Santo era sceso su Maria per il concepimento del Figlio di Dio, così lo stesso Spirito scende su di noi, i discepoli. Il Pastore e custode delle nostre anime, ci chiama all’unanime preghiera, sull’ esempio di Maria e degli apostoli (prefazio dopo l’Ascensione).

BUDOIA

 MERCOLEDI’  15 Maggio

 9,30 Santa Messa

 Rosario ai capitelli

Capitello “Gesù Bambino di Praga” via Colli  ore 20

 

SABATO  18,00 – PENTECOSTE – Messa Prefestiva

 

DARDAGO

 MARTEDI  14 Maggio

18,00 Def. Sgnaolin Alberto

 

GIOVEDI  16  Maggio Rosario ai capitelli

Capitello Via Rui de Col   ore 20


Domenica  19  Maggio – PENTECOSTE

11,00 Def. Tranci Sandro, Anniv. Zambon Agata ved.Rigo

Durante la S. Messa I Comunione di 17 Bambini

ELENCO  BAMBINI  I^ COMUNIONE

Arizzi Sara, Belfiore Francesco, Cipolat Giada

Dalto Giulia, Dessi Filippo, Di Fusco Michela,

Dorigo Alessio, Fiorot Greta, Gant Cecilia,

Manfredo Martina, Marian Denise, Moretton Carlotta, Ongaro David, Ongaro Nicola, Parro Enrico,  Pellegrini Eleonora, Pignat Francesco

 Offerte: Coniugi Nissoli (60° di Matrimonio) E. 50           

 SANTA LUCIA


GIOVEDI’  16 Maggio
 17,30 Santo Rosario
18,00 Santa Messa


DOMENICA – 19 Maggio  - Pentecoste

 9,45  Def. ti   Rizzo Giuseppe, Ilia Carmela Stanic

         

 MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

 

Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.

L’orario e la località per la settimana corrente sono  elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie

 


 

venerdì 3 maggio 2024

DOMENICA, 5 MAGGIO - ANNO 14 n. 23 VI DOMENICA DI PASQUA

 


Un nome  nuovo

Pietro ha lasciato Gerusalemme. Non c’è più Giovanni con lui. Va a far visita ai gruppi di credenti della Giudea, da Lidda fino a Giaffa, il porto più vicino a Gerusalemme. Qui rimase parecchi giorni, ospite in una casa sulla riva del mare.

Da Cesarea lo mandò a cercare Cornelio, centurione della coorte Italica. Cesarea era la sede del Procuratore romano: i giudei vi coesistevano a fatica con gli occupanti e il clima era costantemente teso.

Cornelio era un uomo generoso, stimato e pregava Dio assiduamente. Ma non era ebreo.

Pietro si lascia convertire ai progetti di Dio: viene a Cesarea con alcuni fratelli, entra in casa di Cornelio, parla loro di Gesù e ordina che vengano battezzati, poiché aveva riconosciuto che su loro era sceso lo Spirito Santo: un’affinità spirituale, una profonda consonanza.

Il cammino di Gesù salvatore varca i confini.

“In verità comprendo che Dio non è parziale ma, in ogni popolo, chi lo onora e opera secondo giustizia è a Lui accetto. Gesù è il Signore di tutti. Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d’Israele”: così disse Pietro.

Lo Spirito Santo l’aveva preceduto. Gli eventi che seguiranno sono il compimento di una promessa antica. Si apre un orizzonte senza confini (Atti degli Apostoli 10).

Un cantico nuovo cantate al Signore perché ha compiuto cose mirabili: fin dove arriva il mondo si è veduta la salvezza del nostro Dio (Salmo 97/98).

Gesù continua a parlare, nella notte; i discepoli ascoltano in silenzio: “Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi: dimorate in questo mio amore “. Gesù vive nell’amore del Padre, di cui ha compiuto l’opera. Questa è la sua gioia, che comunica a coloro che si affidano a Lui. La gioia è il risultato della comunione tra Gesù e i suoi, un cammino di relazione. Lo scopo della missione di Gesù è la nostra piena felicità. Egli collega la pienezza di gioia alla preghiera: “perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda”.

“Ora vi considero amici”: è il momento della definitiva chiarezza della rivelazione, in cui Gesù parla apertamente del Padre. I discepoli sono gli amici che condividono la gioia del Maestro. Con la sua amicizia, l’amore più grande, Gesù ci consegna lo stesso amore che il Padre ha per lui. Amici è il nome nuovo, un nuovo atto di creazione (Giovanni 15,9-17).

Giovanni scrive nella terza parte, l’ultima del suo Messaggio: L’amore è da Dio, tutto parte da lì. Dio ci ha amati per primo. Il Figlio e il Padre non sono lontani.

Chi non ama non ha ancora conosciuto niente di Dio, perché Dio è amore. Se ci amiamo l’un l’altro, Dio dimora in noi e l’amore di Lui è arrivato a compimento in noi. L’amore fraterno è segno che partecipiamo al sentire di Dio per noi, è la realtà in cui lo stesso Dio invisibile si fa sperimentabile e Dio stesso si fa nostro maestro. L’amore rivela il segreto e l’intimità della vita divina, la Trinità.

 

BUDOIA

 MERCOLEDI’  8 Maggio

 9,30 Santa Messa Rosario ai capitelli

Capitello “S. Antonio” via Dei Maschi ore 20

 DOMENICA  12 Maggio – Ascensione del Signore

11,00  Def. ti  Carlon, Barbot  e Zambon

Offerte pro Oratorio

Famiglie Zanotto € 50, Petcu € 30, Bottos € 40

             

DARDAGO

 MARTEDI  7 Maggio

18,00 Def. Busetti Anna Maria Ved. Madorno

Santa Messa

 

GIOVEDI  9 Maggio Rosario ai capitelli - Capitello Via Solvela    ore 20

SABATO  11 Maggio – Ascensione  del Signore

18,00 Anniversario Def.to Poletti Marco

          Durante la S. Messa: Battesimo di Petretti Lavinia

 

SANTA LUCIA

 GIOVEDI’  9 Maggio

 17,30 Santo Rosario

18,00 Santa Messa

DOMENICA – 12 Maggio  Ascensione del Signore

 9,45  Def. ti Gislon Paolo, Zammatio Lea,

          Soldà Bruna, Pastorutti Claudia e Lorenzo

 

 MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.

L’orario e la località per la settimana corrente sono  elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie