lunedì 26 giugno 2023

Domenica, 25 Giugno 2023 Anno 13 n. 31 XII T. (A)

 



NEPPURE IL PASSERO E' SOLO

O Dio, è per te che sopporto l’insulto e l’infamia copre il mio viso. Sono diventato straniero ai miei fratelli, tra i figli di mia madre – i più cari tra i fratelli – un estraneo.

Ma è la passione per la tua Casa che mi divora, gli insulti di chi Ti offende, su di me ricadono,

Geremia aderì al Signore fin da ragazzo. Durante il regno di Giosìa visse ore di speranza, ma il re fu ucciso in battaglia (609 a. C.). In seguito, durante l’assedio di Gerusalemme da parte dei babilonesi, chiede al re e al popolo di arrendersi, per aver salva la vita confidando solo nel Signore. Non viene ascoltato.

Mi hai ingannato, Signore, e mi sono lasciato ingannare:

sei stato Tu più forte e hai prevalso

Tu, Signore dell’universo, mi conosci nel profondo (Geremìa 20,7-13). Nelle sue parole la fine di Gerusalemme coincide con un nuovo, imprevedibile inizio: Ti ornerai ancora dei tuoi tamburelli / e uscirai tra danze festose. Pianterai vigne sui monti di Samarìa.

Gesù istituisce i Dodici per inviarli alle città e ai villaggi d’Israele, coinvolgendoli nella sua missione; una piccola comunità tanto umana, immagine stessa del regno dei cieli: Io vi mando, voi lo vedete, come pecore in mezzo a dei lupi. Perciò dovete essere giudiziosi come lo sono le serpi e spensierati come le colombe.

Non dovete aver paura di loro. Ciò che vi dico qui al buio ditelo al chiarore del giorno e ciò che vi viene sussurrato all’orecchio, proclamatelo sopra i tetti.

Quando dal nido cade a terra, neppure il passero è solo. Siamo piccole cose, al centro di un immenso amore. Parlate di me a chi vi sta vicino, come Io parlo di voi a mio Padre del cielo infinito.

S. Paolo scrive a quelli di Roma, che intende incontrare nel suo viaggio che dovrebbe condurlo in Spagna. Con la trasgressione di Adamo, come conseguenza di quella colpa, è entrata nel mondo la morte, intesa come buio, immobilità, silenzio, fine, pellegrina assorta e zoppicante. E la morte ha raggiunto tutti.

Ebbene, non come la mancanza di Adamo non così è questo dono d’amore. Perché se quella mancanza di uno solo causò la morte di tanti e tanti, molto più questo grande amore di Dio e questo regalo dovuto a un grande amore, quello di un solo uomo, Gesù, si riversò su tanti e tanti.

Dire a qualcuno “ti voglio bene”, significa dirgli “tu non morirai”.


Attenzione!! VARIAZIONE ORARI

Domenica prossima, 2 Luglio, le nostre tre    comunità parrocchiali faranno festa a SAN TOME’. Fare attenzione alle variazioni degli orari di  Sabato e Domenica


BUDOIA

MERCOLEDI’ – 28 Giugno – S. Ireneo Martire
9,30  –  Santa Messa  

SABATO 1 Luglio – XIII Tempo Ordinario  
18,00 –  (Prefestiva) x la Comunità

Offerte pro chiesa:
Coscritti 1943 € 50; Memoria Zotti Caterina € 100
Pro Battesimo Panizzut  Leonardo € 200.


DARDAGO

MARTEDI’– 27 Giugno.
18,00 –  Def. Busnelli Carlo
   
Domenica – 2 Luglio (A San Tomè) - XIII Tempo Ordinario
11,00 Defunti: Ianna Alfredo, Angela e Chiara  
         Teresina e Guerrino Tarabin - Bocus Albino,
          Poletti Marco, Bigaran Stefano

Offerte pro rinnovo lluminazione presbiterio
NN 20, NN 30, NN20.

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI’ – 29 Giugno
18,00  – Santa Messa
  
DOMENICA 2 Luglio – XIII Tempo Ordinario  
9,45  –  Santa Messa per Def. Rigoni Antonietta
 
FESTA DELLE 3 COMUNITA’
DOMENICA 2 LUGLIO A SAN TOME’
 
SABATO 1° Luglio a BUDOIA 

ore 18,00 MESSA PREFESTIVA

DOMENICA 2 Luglio
ore 9,45 S. LUCIA per chi non può venire a S.Tomé
ore 11,00 Chiesetta di San Tomé
Santa Messa accompagnata dalla corale.
Segue Pranzo comunitario
 

domenica 18 giugno 2023

Domenica, 18 Giugno 2023 - Anno 13 n. 30 - Tempo Ordinario (A)

 


PIETRE PREZIOSE

L’Esodo è la storia grandiosa degli albori del popolo ebraico, ne traccia le caratteristiche originali e descrive il destino degli Ebrei per migliaia e migliaia di anni: la loro sofferenza e il loro vagare hanno un significato antico. Alla terza luna nuova dall’uscita dei figli d’Israele dalla terra d’Egitto, proprio in quel giorno, arrivarono al deserto del Sinai. Il Signore chiamò Mosé dalla montagna: “Se darete ascolto alla mia voce e vigilerete sul mio patto, voi sarete per me una proprietà privilegiata fra tutti i popoli, un regno di sacerdoti e una nazione santa. Io vi ho portati fino a me su ali di aquila, come l’aquila veglia sui piccoli stendendo le ali o come un uomo porta suo figlio” (Esodo 19,2-6).Sono le prime parole che Mosé riceve sul monte, dopo la liberazione dall’Egitto: il patto è un impegno, un modo di vivere insieme, un rapporto da persona a persona, l’uno per l’altro, nelle circostanze variabili della vita.  “Essi saranno per me un tesoro particolare e io testimonierò loro la mia tenerezza” .

Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, proclamando il lieto annuncio del Regno e curando ogni genere di malattia. Ma Egli incontra difficoltà e resistenza. Così dice ai discepoli: “La messe è abbondante, ma i mietitori pochi. Perciò chiedete al padrone della messe che spinga dei mietitori verso questa sua messe”. La messe rappresenta le ricchezze del Padre, l’abbondanza dei suoi doni, che culminano nel dono del Figlio. Poi chiamò a sé i seguenti dodici discepoli, associandoli alla sua stessa missione. Primo Simone, detto Pietro, la roccia. Nel libro dell’Apocalisse ognuno dei Dodici è rappresentato da una pietra preziosa: Pietro è il diaspro; poi zaffìro, calcedònio, smeraldo, sardònice, cornalina, crisòlito, berillo, topazio, crisopàzio, giacinto, ametìsta (Apocal. 22,19-20).

C’è anche Matteo, l’esattore delle imposte, l’autore del Vangelo. Sono il segno della rinascita del popolo di Dio nella sua pienezza. Gesù li manda a quei membri della famiglia d’Israele che hanno smesso di essere tali, prima di tutto alle autorità religiose, capi del popolo, scribi, farisei e sadducei.

“E nell’andare fate la vostra proclamazione: Il Regno dei cieli ormai è vicino. Date gratuitamente, perché gratuitamente avete ricevuto” (Matteo 9,35-10,8).

“Ingiustizia del dono/ che solo amor perdona” (Lanza del Vasto, Princìpi e precetti del ritorno all’evidenza).

San Paolo scrive a quelli di Roma, che non conosce ancora. Siamo nel cuore dell’annuncio, il tema del Figlio.

Gesù morì in rappresentanza di gente senza Dio, facendo morire con sé la nostra debolezza e la nostra lontananza da Dio, le colpe e il senso di colpa. Il senza Dio è amato dal Padre né più né meno di colui che crede, prega, adora:

la sua via di salvezza è la fedeltà alla luce e alla voce della propria coscienza, orientata alla verità e al Bene. Noi, salvati mediante la ita di Gesù, dal contatto vivo con Lui, di questo Dio siamo orgogliosi.

(A cura del Diacono Silvano Scarpat)

BUDOIA

 MERCOLEDI’ – 21 Giugno - San Luigi Gonzaga

9,30  –  Santa Messa  

 DOMENICA 25 Giugno – XII Tempo Ordinario  

11,00 – Def.ti Pagotto e familiari

Offerte pro chiesa:

Genitori e bambini Prima Comunione € 256,

In memoria Sanson Giampietro dalle Famiglie

Vago e Sanson € 150

Pro oratorio da Fam. Canzian € 50

Classe 5 Budoia € 40 ;Classe 2  €38,90; Brindisi €30,50

DARDAGO

 MARTEDI’– 20 Giugno.

18,00 –  Def. Ciacotich Franco,

              Def.ti Bocus Albino e Bortolini Ada

 SABATO – 24 Giugno - XII Tempo Ordinario  

18,00     Def.ti Marson Emanuele, Amabile e Paolo

Offerte pro Illuminazione presbiterio

In Mem. di Zambon Bruno Trucia  € 80.

Marson Rita € 40.

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI’ – 22 Giugno
18,00  – Santa Messa
  
DOMENICA 25 Giugno – XII Tempo Ordinario  

9,45  –  Santa Messa per Def. Lachin Elsa


AVVISI COMUNI

Domenica 25 Giugno - Giornata mondiale per la Carità del Papa - le offerte saranno devolute per tale scopo.

  

 

sabato 10 giugno 2023

Domenica, 11 Giugno 2023 - Anno 13 - n. 29 - Corpus Domini. (A)

 


Il Gesù, sorgente di vita e felicità

Nelle steppe di Moab, alle soglie della terra promessa, Mosé ricorda al suo popolo quanto il Signore ha fatto:
“Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e per
metterti alla prova, per farti felice nel tuo avvenire”.
 
Mettere alla prova significa conoscere la verità profonda, al di là delle apparenze: Dio desidera conoscere ciò che abita nel cuore di quelli che ama.
“Egli ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi, per farti capire che l’uomo vive non di solo pane ma di quanto esce dalla bocca del Signore”. 
Tutto il creato è un suo dono ed è per la nostra felicità, a partire dalla sua Parola, “che custodisce quanti si affidano a Lui”.
“E ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima” (Deuteronomio 8,2-16).
Ti ho tolto il carico dalle spalle. La vita di Gesù è un ininterrotto tentativo di togliere dalle nostre spalle quei pesi inutili dei quali ogni giorno ci carichiamo, finendo così per soccombere.
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fiore di frumento, e lo ha saziato con miele dalla rupe (Salmo 80/81).
E’ vicina la Pasqua, in Galilea. Nella sinagoga di Cafarnao Gesù prende la parola, di sabato. Si legge un testo da uno dei primi cinque libri della Scrittura e lo si commenta, parola per parola. Qui il testo potrebbe essere quello del dono della manna, nel deserto. Alla folla che lo segue perché le ha dato da mangiare il pane, Gesù dice:
“Il cibo che io vi do è questa mia umanità, fatta appositamente per procurare al mondo la vita. Come ciò che fa vivere me è la stessa vita del Padre, così io farò vivere colui che si ciba di me”.
Gesù, venendo dal Padre, vive come sorgente di vita; il credente partecipa alla vita divina mediante la fede.
Mangiare e bere designa le funzioni basilari del vivere e caratterizza le gioie della vita: “Su, mangia con gioia il tuo pane,
e bevi il tuo vino con cuore lieto” (Qoèlet 9,7).
 
Condividere la mensa crea tra i commensali una comunione di esistenza, stare a tavola in compagnia consolida l’amicizia.
“Gesù, tu che cammini con i lebbrosi e mangi nella locanda…”  familiarità con Gesù, il pane nuovo, è capace di dare la vita per sempre.
Carne e sangue indica l’umanità tutta intera, pulsante di vita. E’ il rapporto con Gesù, il fatto di trovare in Lui tutto: tu avendo Lui hai tutto. “Chi si ciba della mia umanità tutta intera rimane nella mia intimità, come io nella sua” (Giovanni 6,51- 58).
Per il cristiano esiste una comunanza decisiva, concreta e preziosa, quella che egli trova nel cibo eucaristico, comunanza del corpo stesso con Gesù. E la comunanza del sangue, fatta precedere, nelle parole di San Paolo ai Corinzi  sembra che serva ad accentuare la concretezza di un corpo ben vivo.
La presenza eucaristica ha la funzione di realizzare, con uno smisurato innesco di Spirito Santo, il contatto e la comunanza più intima; con Lui e tra noi.
 
Per il fatto che è un unico pane, noi, molti, siamo un unico corpo: ecco perché tutti insieme prendiamo di quell’unico pane.


BUDOIA
 
MERCOLEDI’ – 14 Giugno
9,30  –  Santa Messa  
 
DOMENICA 18 Giugno – XI Tempo Ordinario  
11,00 – Def.ti Famiglia Barbot, Carlon e Zambon
 
DARDAGO
 
MARTEDI’ – 13 Giugno.
18,00 –  Def.to Zambon Ugo Pala,
 
SABATO   17 Giugno - XI Tempo Ordinario  
18,00 Annivers. Def.ta Zambelli Bais Anna,
          Zambon Marcello Rosit,
          Def. Tranci Sandro

Offerte pro chiesa
Rinnovo illuminazione Presbiterio: Busetti Primo € 500

 

SANTA LUCIA 

GIOVEDI’ – 15 Giugno
18,00  – Santa Messa

DOMENICA  – 18 Giugno – XI Tempo Ordinario

9,45  –  Santa Messa 

venerdì 2 giugno 2023

Domenica, 4 Giugno 2023 - Anno 13 - n. 28 -Santa Trinità. (A)

 

DOMENICA, 4 Giugno 2023 Anno 13 n. 28

Dal deserto alla casa

 
Il monte Sinai è, nel deserto, un paesaggio sconfinato. Lì Mosé ha trascinato un popolo di fuggitivi dall’Egitto, disorientati e impauriti, con la promessa del ritorno a casa. Mosé è ancora un estraneo, uno che non ha mai vissuto in mezzo a loro. Mentre è sulla montagna, essi si costruiscono un vitello d’oro: un atto di sfiducia, di negazione della presenza di Dio. E’ uno dei momenti più drammatici della storia sacra. Mosé spezza le tavole della legge, ma prende le difese del popolo davanti al Signore, costi quel che costi. Il Signore lo richiama sulla montagna e gli prepara lassù un rifugio: “un luogo vicino a Me, un anfratto nella roccia”. Le seconde tavole di pietra - una copia per il Signore e una per il popolo – non saranno come le prime. Come premessa, la spiegazione del nome del Signore, “Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà”. I grandi termini dell’amore si addizionano per esprimere la tenerezza e la costanza, la pazienza e la certezza dell’amore di Dio. Il Signore qui si inchina al dolore dell’umanità, se ne assume responsabilità. La bontà è il lato di Dio nascosto in ogni cosa, Egli trasforma tutto in bene. Di fronte alla  misericordia, Mosé chiede di nuovo perdono: “Sì, è un popolo ribelle, ma Tu perdona la nostra colpa, fa di noi il tuo tesoro particolare” (Esodo 34,4-9). Con il patto del Sinai, Israele si lega al suo destino in modo indissolubile.
Mentre Gesù è a Gerusalemme per la festa di Pasqua, agli inizi della sua attività pubblica, un fariseo, un notabile di nome Nicodemo va da lui di notte. Quando qualcuno gli si accosta e gli dice qualcosa di bello, di favorevole, Gesù dà uno strattone per portarlo ancora più avanti. Così gli dice: la venuta del Figlio sulla terra è una fretta d’amore del Padre, “Iddio ha amato il mondo a tal punto da dare ad esso questo Figlio, in modo che chi crede in Lui abbia una vita che dura per sempre. Perché Iddio non ha inviato nel mondo suo Figlio a giudicare il mondo ma a fare sì che per tramite suo il mondo sia messo in salvo”. Dio ama tutti gli uomini, perché tutti sono suoi figli: “Pace in terra agli uomini, che Dio ama”. Il Figlio mette la sua vita a disposizione, tutta intera, perché sia il cardine del passaggio, degli esseri umani e di tutto il creato, a quella felicità che l’amore di Dio desidera per essi. Solo un Dio può amare in modo così forte e concreto.

BUDOIA
 
MERCOLEDI’ – 7 Giugno
9,30  –  Santa Messa  

DOMENICA 11 Giugno – Corpus Domini  
11,00 – Battesimo di Panizzut Leonardo.
  Def.ti Panizzut Gianpietro, Giuseppe
  Miriam Carla e Lis Ventura Mafalda.
                 
Offerte pro chiesa: Memoria Botner Galeazzo € 200;
                                 Carlon Oscar Favre € 40.

Corpus Domini: SABATO Celebrazione comunitaria
ore 18,00  a Dardago)
 
DARDAGO
 
MARTEDI’ – 6 Giugno
18,00 –  Def.ta Brambilla Elisabetta “Betty”
 
SABATO  – 10 Giugno -  CORPUS DOMINI
18,00 Santa Messa per le tre comunità  e Processione Eucaristica 
(Vedi itineraio in calce)

Anniv. Def. Zambon Bruno Pinal; Def.ti Zambon Bruno Dela Trucia, Caterina e Marco; Def.ti Famiglia Zambon Antonio Tunio
 
Offerte pro chiesa: NN € 20

SANTA LUCIA
 
GIOVEDI’ – 8 Giugno
18,00  – Def.ti Vincenzo, Orfea e Pietro
  
DOMENICA  – 11 Giugno – CORPUS DOMINI
9,45  –  Def.ti  Bagaggia e Fontana;
             Gislon Paolo, Soldà Bruna, Pastorutti Claudia 
             e Lorenzo, Soldà Celeste e Polese Teresa.
 
                                 
ITINERARIO PROCESSIONE CORPUS DOMINI  
COMUNITARIA  A  DARDAGO
Piazza Vittorio Emanuele – Via Tarabin – Via Caporal –
Piazzetta del Cristo, Via San Tomé e ritorno in chiesa.