PERCHE’ OGNI ANNO SI
TORNA A NATALE
Tempo di festa, regali, auguri e sorrisi. Ma il Natale non
può essere tutto qui: ecco allora propizio il vangelo della domenica che lo
precede (Matteo 1,18-24). Lungi dalla superficialità che ne maschera
l'autentico significato, Matteo ne ripropone lo spirito autentico, con la sua
carica di dramma e mistero "Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe,
prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta". Si pensi
all'umanissimo dramma di un uomo che scopre la sua fidanzata in quello stato di
cui non ha responsabilità; si pensi a che cosa deve aver provato il poveruomo,
nella prospettiva dello scandalo per lei e delle beffe per lui; si pensi al suo
rovello sul da farsi. Quando poi viene illuminato in proposito, ecco al dramma
succedersi il mistero: "Giuseppe, non temere di prendere con te Maria tua
sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo". Dopo
duemila anni dal fatto, per noi è facile inquadrarlo nelle vicende della
redenzione; ma il povero Giuseppe che cosa avrà capito? Chiara gli risultò
forse soltanto qual era la volontà di Dio: e fu suo merito e sua grandezza
sottomettervisi pur nell'oscurità delle motivazioni, come ad esempio avevano
fatto Abramo, richiesto di sacrificare il proprio figlio, o Mosè, incaricato
della titanica impresa di sottrarre alla superpotenza egiziana un popolo di
schiavi.
Dramma e mistero si ripresentano
nelle parole subito successive a quelle riportate. Maria "partorirà un
figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi
peccati". Infatti: "Gesù" significa "Dio è salvatore";
ma quel bambino di cui veniva chiesto a Giuseppe di assumersi la paternità
legale avrebbe salvato il suo popolo non con un colpo di bacchetta magica,
bensì sacrificando se stesso sulla croce. Sullo sfondo della culla di Betlemme,
dietro la tenerezza che ogni neonato ispira, si delinea il profilo del
calvario, si intravede il rosso di un sangue innocente. A questo pensiero, come
suonano false le sdolcinature dei nostri giorni natalizi! Di fronte all'evento
di Betlemme, l'atteggiamento corretto è quello della liturgia che, pur invitando
i cristiani a rallegrarsi perché Dio è venuto a salvarci, subito dopo ricorda,
come in ogni messa, quale ne è stato il prezzo. Peraltro,
un prezzo previsto. La vicenda terrena di Gesù, dalla nascita alla morte e
risurrezione, si iscrive in un disegno di ben maggiore ampiezza temporale, è
l'apice di un piano attuato in un arco di secoli. L'evangelista lo richiama
quando vede, in Maria che concepisce senza intervento umano, il realizzarsi di
quanto annunciato ottocento anni prima dal profeta (prima lettura, Isaia
7,10-14): "Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio, che sarà
chiamato Emmanuele, che significa Dio-con-noi". Emmanuele è uno dei nomi
di Gesù; egli stesso se lo riconosce e in certo senso lo riempie di
significato, riassumendo con esso la sua missione terrena; le sue ultime parole
ai discepoli prima di congedarsi da loro sono state: "Ecco,
Io-sono-con-voi sino alla fine dei secoli". La presenza di Gesù in mezzo
agli uomini è cominciata a Betlemme e non finirà mai: ecco la novità cristiana.
Dio non se ne sta nei cieli per i fatti suoi, indifferente a quel che ci accade
quando non, come pensavano e pensano tuttora altre religioni, occupandosi degli
uomini solo per castigare. Egli è venuto tra noi, per noi; addirittura si è
fatto uno di noi, ha abbracciato e condivide la nostra condizione. Da allora
nessuno ha più motivo di rattristarsi perché si sente incompreso, abbandonato,
solo: ciascuno può dire "Il mio Signore è con me". Spesso siamo
troppo distratti per percepirlo; ma l'Emmanuele, il Dio-con-noi, è presente
tuttora, là dove lui stesso ci ha detto di cercarlo: e questo è il vero motivo
per cui ogni anno si torna a celebrare il Natale.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI' prima di Natale
9,30 DEF.
SANSON GIORGIO
VENERDI’ prima di Natale
17,00 DEF. SIGNORA GIOVANNI BATTISTA
SABATO Vigilia di Natale
22,00 DEF. MARCOLIN ALESSANDRO
DOMENICA Natale di Gesù
11,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 30.
A DARDAGO
MARTEDI’ prima di Natale
17,00 DEF. ZAMBON ANGELO ROSIT
GIOVEDI’ prima di Natale
17,00 DEFF. ZAMBON LUIGI E
REGINA CURADELLA
DEF.TA ZAMBON SANTINA LUTHOL
SABATO Vigilia di Natale
24,00 MESSA PER LE COMUNITA’
PARROCCHIALI
DOMENICA Natale di Gesù
11,00 DEF. ZAMBON SILVESTRO
TARABIN
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ prima di Natale
17,00 DEF.TA BUSETTI MARIA
ROSA
SABATO Vigilia di Natale
22,00 DEFF. LACHIN ROMANO E
BOSCHIAN MARIA ord. figlia Matilde
DOMENICA Natale di Gesù
10,00 DEFUNTI BURIGANA E BOMBARDELLA
AVVISI COMUNI
CELEBRAZIONI
NATALIZIE
Alla
fine di questa settimana celebreremo il Natale di Nostro Signore Gesù Cristo.
Le celebrazioni eucaristiche seguiranno questo orario:
SABATO
24 VIGILIA DI NATALE
BUDOIA
ore 22
DARDAGO
ore 24
SANTA
LUCIA ore 22
DOMENICA
25 NATALE DI GESU’
BUDOIA
ore 11
DARDAGO
ore 11
SANTA
LUCIA ore 10
CONFESSIONI
NATALIZIE
Sabato prossimo
24 Dicembre, Vigilia di Natale, sarà possibile accostarsi al Sacramento della
Confessione
DARDAGO: dalle 15
alle 16,30
BUDOIA dalle 17
alle 18,30
SANTA LUCIA dalle
18 alle 19.
“Giuseppe, figlio di Davide,non temere di prendere
con te Maria tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo
Spirito Santo”
(Mt. 1,20)