Le grandi acque non possono spegnere l’Amore
I quaranta giorni tra Pasqua e
l’Ascensione rappresentano il tempo necessario ai discepoli e alle discepole
per riaversi dallo sgomento per la fine di Gesù, repentina e di indicibile
violenza e, dalla traccia del sepolcro vuoto, per ritrovarsi, riprendere
contatto con le sue parole, riprendere a vivere alla sua presenza in modo
nuovo, di una realtà ancor più viva e concreta.
Il racconto di Marco – il
Vangelo, proclamato nella veglia pasquale, della visita delle donne al sepolcro
– termina con queste parole: “Ed esse non dissero niente a nessuno perché
avevano paura”. Ma vi fu un’aggiunta, molto antica, autorevole: Marco 16,9-20. Ai
discepoli vengono accordate le stesse capacità di operare guarigioni che furono
di Gesù, con il mandato di “proclamare questa buona notizia a tutto il
creato. Ma lui, proprio lui, il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro fu
portato in alto verso il cielo dove prese posto allo stesso livello di Dio”.
E’ la scoperta stupefacente che
il loro Signore è vivo accanto al Padre, è il Pantocrator, “Colui che
sostiene tutto”.
“Salendo in alto elargì doni
agli uomini.
Elargì alcuni come apostoli,
altri come profeti, altri come portatori della buona notizia, altri come
pastori e istruttori” (Lettera agli Efesini 4,1-24).
Ognuno di noi è un dono fatto alla Chiesa e al mondo,
ognuno con le sue attitudini e il suo mandato, affinché ogni creatura possa
trovare respiro, fiducia, realizzazione: “con ogni forma di umiltà e di
mitezza, con generosità, sopportandovi a vicenda per amore”, chiamati ad
un’unica speranza.
“Questo Gesù verrà allo stesso
modo in cui l’avete visto andare in cielo” (Atti 1,1-14). Egli tornerà e
torna ancora per salvare, guarire anche ciò che vediamo morire o perdersi: è il
tempo della pazienza di Dio, perché ognuno possa liberamente e consapevolmente
acconsentire all’Amore. “Ecco, Io sono con voi tutti i giorni” (Canto al
Vangelo). “Il Signore agiva anche Lui insieme ad essi poiché confermava la
loro parola con i prodigi che la accompagnavano”.
“Allora ritornarono a Gerusalemme, dal
monte detto degli Ulivi ed erano assidui e concordi nella preghiera, gli
undici insieme con alcune donne e con
Maria, la madre di Gesù, e con i fratelli di Lui”. Tra quei fratelli siamo anche noi, convocati
per voler bene e perdonare come Lui.
Sante Messe dal 17 al 23 Maggio 2021
A BUDOIA (Per Rosario ai capitelli vedi ultima pagina)
MERCOLEDÌ 19
9,30 – D. ti Carlon Gianni e Rita, Del Maschio Rino e Genoveffa
9,30 – D. ti Carlon Gianni e Rita, Del Maschio Rino e Genoveffa
Sanson Paolo e Santina, Vago Gaetano e Gina
DOMENICA 23 – PENTECOSTE
11,00 – D. to Mella Dario
A DARDAGO (Per Rosario ai capitelli vedi ultima pagina)
MARTEDÌ 18
18,00 – Ann. Def. Zambon Alfredo Pala.
SABATO 22 – PENTECOSTE e Santa Rita
18,00 – S. Messa
Al termine della Santa Messa, Benedizione delle Rose
MARTEDÌ 18
18,00 – Ann. Def. Zambon Alfredo Pala.
SABATO 22 – PENTECOSTE e Santa Rita
18,00 – S. Messa
Al termine della Santa Messa, Benedizione delle Rose
DOMENICA 23 – PENTECOSTE
11,00 – S. Messa
Offerte: NN € 40, Busetti Primo € 500
A SANTA LUCIA
GIOVEDI 20
18,00 - Santa Messa (Rosario alle ore 17,30)
DOMENICA 23 - PENTECOSTE
10,00 - D. ti Stanic Ilia e Carmela,
Carli Italo, Pagotto Luciano,
Antonioli Rosa in Carniel
Offerte:
Pro Chiesa: NN 30,
In ricordo di Pagotto Luciano, i famigliari € 200,00;
In ricordo di Vittorio e Umberto Saccon € 500,00
da Angela, Roberto e Fam. Ferrario Fort
AVVISI
Sabato 22, alle ore
15,00: a Santa Lucia si terrà la 1° Confessione
ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO
10,00 - D. ti Stanic Ilia e Carmela,
Carli Italo, Pagotto Luciano,
Antonioli Rosa in Carniel
In ricordo di Pagotto Luciano, i famigliari € 200,00;
In ricordo di Vittorio e Umberto Saccon € 500,00
da Angela, Roberto e Fam. Ferrario Fort
AVVISI
ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO
Il Santo Rosario verrà recitato in Chiesa, mezz'ora prima delle Sante Messe
Rosario presso i
capitelli, ore 20,30: