DAL TERREMOTO UNA LEZIONE DI
UMILTA’
Continua,
in Emilia come in terra mantovana, l'emergenza-terremoto, con il suo immane
cumulo di dolori, disagi e danni, non solo materiali. Forse anche perché da noi
ci si riteneva immuni da tali calamità, di fronte a tanta rovina si resta
smarriti, senza parole; qui, a differenza di quanto accaduto in altre parti del
Paese, pare non vi siano responsabili per aver violato le norme di legge e del
buon senso, e allora si fa più intensa la ricerca di un perché, con la
tentazione di chiederne conto a Dio: se è vero che è buono, perché permette
queste sventure? La domanda è vecchia come il mondo, e chi scrive non ha certo
la presunzione di trovare una facile risposta. Qualche considerazione tuttavia
sembra possibile, proprio a partire dall'odierna solennità del Corpus Domini.
Essa celebra l'Eucaristia: il vangelo (Marco 14,12-26) evoca l'Ultima Cena, che
si rinnova e si ripropone in ogni Messa; Gesù ha dato la sua vita per l'umanità
e ha trovato modo di trasmetterne i frutti ad ogni battezzato che lo accoglie
in sé nella forma del Pane consacrato. L'Eucaristia resta così il segno
permanente della bontà di Dio, che senza posa offre all'uomo la possibilità di
realizzarsi in questo mondo in vista dell'altro. Dio ha cura della dimensione
spirituale dell'uomo; non ha mai assicurato a nessuno il benessere in questa
vita. Semmai è l'uomo, che in un'ottica tutta terrena, come se la sua esistenza
finisse in questo mondo, si affanna a crearsela il più possibile confortevole.
E allora, pregando per i morti e offrendo tutto l'aiuto possibile ai feriti, ai
senza casa, ai senza lavoro, dal terremoto conviene trarre una lezione, severa
ma salutare. Una lezione di umiltà: noi non siamo i padroni della nostra vita;
il mondo non è nelle nostre mani; il paradiso non è, né potrà mai essere, sulla
terra. "Non è qui la perenne città", ricorda la Scrittura (Lettera agli
Ebrei 13,14) . Qui siamo in transito, e per quanto sia giusto, anzi
auspicabile, che tutti abbiano condizioni di vita dignitose, occorre rendersi
conto che il fine ultimo, la meta cui tendere, sta da un'altra parte. Ha
impressionato tutti, nell'incommensurabile sventura del terremoto,
l'accanimento con cui pare abbia colpito le chiese. Sono decine quelle
distrutte, e centinaia quelle chiuse perché lesionate. E anche da questo si può
trarre una lezione: le chiese sono patrimoni di storia e d'arte, esprimono
meglio di altri edifici l'identità di un paese, sono utili per ritrovarvisi nel
segno della fede comune: dunque, sono importanti. Tuttavia va ricordato - e le
circostanze richiedono di farlo - che le chiese non sono ‘la Chiesa', la quale è
costituita non dai muri ma dalle persone. Di certo si cercherà con coraggio di
ricostruire quelle perdute e risanare quelle ferite, perché sono belle e utili;
ma sul piano della fede conterebbero poco, se non fossero strumento al servizio
della vera Chiesa, che è la comunità dei credenti. Questa solennità del Corpus
Domini è un’occasione particolarmente adatta anche ai coinvolti dal terremoto:
invita a non lasciarsi travolgere dalla paura o dallo sconforto, ricordando che
il valore supremo non sta nelle cose ma nella fede, e la fede comporta speranza
per il futuro, e per il presente amicizia e solidarietà.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ Sant’Antonio da Padova, sac. e dott. della Chiesa
DEF. DEDOR GIOVANNI SOELA
VENERDI’ Sacratissimo Cuore di Gesù
18,00 PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
10,00 PER INTENZIONE
PARTICOLARE
18,00 DEF. CARLON SILVIO ord.
moglie
DARDAGO
LUNEDI’ San Barnaba
15,30 FUNERALE
DI ZAMBON GIOVANNI SCROC
MARTEDI’ della decima
settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF.
ALFIER ERMIDO
ANN. DEF. CARLON GELSOMINO
GIOVEDI’ della decima
settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFF.
RIGO TERESINA E ZAMBON GUERRINO
DEF.TA ZAMBON BIANCA BONAPARTE ord.
sorelle
SABATO Undicesima Domenica del
Tempo Ordinario
18,00 DEF.TA
FERRETTI ITALIA ord. nipoti Zambon
DOMENICA Undicesima Domenica del Tempo Ordinario
11,00
MESSA PER
LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Per battesimo di Magris Valerio, €. 50.
A SANTA LUCIA
MARTEDI’ della decima
settimana del Tempo Ordinario
15,30
FUNERALE DI COMIN GINO
VENERDI’ Sacratissimo Cuore
di Gesù
17,00 DEFF.
GIUSEPPINA, MARIA E VIRGINIO
SABATO Undicesima Domenica del
Tempo Ordinario
17,00 (S. Lucia in Colle)
MATRIMONIO DI FORT SIMONE CARLO E MAURO
GLORIA
DOMENICA Santissimo Corpo e
Sangue di Cristo
10,00 MESSA
DI 30° DEF.TA ZAMMATTIO LEA ord. Anita
DEFF. GISLON ANTONIO E FARMAN MICHELE ord. nipote
Gilda
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali, N.N., €. 10; in memoria di Soldà Anacleto, la
famiglia, €. 50.
A BUDOIA
VISITA ALLE FAMIGLIE E BENEDIZIONE DELLE CASE
In questa
settimana la visita alle famiglie e la benedizione delle case prosegue in via
Panizzut, compatibilmente con gli altri impegni.
SEDUTA CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI
ECONOMICI
Domani, lunedì 11 giugno, alle ore 20,45, si terrà in
Oratorio la seduta del Consiglio per gli Affari Economici per valutare il danno
alla cappella del Cimitero, la situazione del terreno della parrocchia adiacente
alla latteria e varie.
A DARDAGO
ROSARIO E FUNERALE
Questa sera, alle
ore 19, ci sarà la recita del S. Rosario per Zambon Giovanni Scroc, domani
lunedì 11, alle ore 15,30, il funerale.
RIUNIONE PER PROGRAMMARE SAGRA FERRAGOSTANA
Mercoledì
prossimo, 13 giugno, alle ore 21, si terrà presso il Teatro di Dardago, un’assemblea
aperta a tutti per organizzare la sagra della Madonna Assunta di Ferragosto. Si
attendono proposte e disponibilità a collaborare a quella che è la maggiore
manifestazione del paese.
A SANTA LUCIA
FUNERALE
Martedì prossimo
12, alle ore 15,30, il funerale di Comin Gino.
AVVISI COMUNI
INCONTRO CARABINIERI - POPOLAZIONE
Martedì prossimo 12
Giugno, presso il Teatro di Dardago alle 20,30 i Carabinieri di Polcenigo
incontrano la popolazione del Comune di Budoia per comunicare alcune direttive
e dare disponibilità riguardo agli ormai innumerevoli casi di persone che si
presentano alle porte delle case con qualsiasi scusa, approfittandosi,
soprattutto, delle persone anziane per imbrogli vari.