sabato 6 aprile 2013

Domenica, 7 Aprile 2013 - II di Pasqua (C)






MENO MALE CHE TOMMASO C’E’…
Essere cristiani significa esporsi alla possibilità del dubbio e di non crederci sempre e fino in fondo. Accettare il Vangelo non è certo prendere una strada diritta e sicura con il sole della fede sempre splendente. Ci sono eventi nella vita che continuamente mettono a rischio le certezze che magari raggiungiamo a fatica, oppure ci fanno apparire gli insegnamenti ricevuti dal catechismo come inadeguati per quel che viviamo. In questi giorni abbiamo celebrato il funerale di un papà di un bambino di 4 anni, morto improvvisamente per una malattia fulminea il venerdì santo scorso. Mi è venuta in mente una cosa che è drammaticamente vera: la famiglia di questo uomo,  in questi giorni ha vissuto una settimana santa, che per loro non è andata oltre il venerdì santo, non è arrivata alla Pasqua. Sembra davvero che per loro il dolore di una perdita così improvvisa abbia bloccato il tempo sulla tomba di Gesù richiusa e senza speranza di vita. Ho preso questo fatto come esempio perché ha colpito anche me profondamente, ma credo davvero che tutti noi abbiamo più di un motivo per farci dire con Tommaso "Se non vedo non credo...". La scena che ci è raccontata da Giovanni nel Vangelo dice molto sul nostro essere Chiesa oggi. Noi siamo la comunità di coloro che sperimentano Gesù risorto, ma ognuno con i propri tempi e con ampi spazi di dubbio e di continua ricerca. La comunità dei cristiani è ben fotografata in questa scena del cenacolo, dove Gesù Risorto appare per riaccendere le speranze e portare la pace. Ma non tutti sono sempre presenti e non tutti sono "sincronizzati" nella fede. C'è bisogno di aiutarci a credere, partendo dal fatto stesso di non criticare e biasimare chi fa fatica e chi, in determinati momenti e passaggi della vita, non riesce a dire "ho visto il Signore" e rimane con grossi punti interrogativi. In Chiesa nel giorno dei funerali c'era una folla di gente, come è prevedibile in momenti come questi. Eravamo tutti "Chiesa", anche chi era da tempo che non veniva ed è venuto in questa sola occasione. Era Chiesa anche chi nei primi banchi piangeva il figlio, il compagno della propria vita, il padre, il  fratello incapaci di sentire "pace" nel cuore. Era Chiesa anche chi pur nel dolore sente la presenza di Dio e ha quindi il compito di confortare e di stare vicino a chi non ce la fa. Siamo tutti Chiesa, non separatamente e magari "in competizione" a chi crede di più. Siamo Chiesa insieme, portando i pesi e i dubbi gli uni degli altri. Meno male davvero che Giovanni ci racconta di Tommaso che deve fare il suo percorso per arrivare a dire "Mio Signore e mio Dio"! Meno male che anche gli altri evangelisti ci raccontano dei dubbi e tradimenti di Pietro che di fronte al pericolo non è così saldo nei suoi propositi di fedeltà a Gesù. Meno male che Gesù Risorto non rimane in cielo aspettando di mostrarsi solo a chi è più meritevole e senza dubbi, ma, come ha fatto con Tommaso, è pronto a ripresentarsi con il desiderio profondo che tutti da increduli diventino credenti. Giovanni nel Vangelo ci racconta come questi discepoli incontrano il Risorto il giorno della resurrezione (il giorno dopo il sabato) e "8 giorni dopo". E' questo il giorno dei cristiani, da duemila anni!  Ci raduniamo anche noi ogni domenica a celebrare questo giorno del Signore, che è anche il nostro giorno, e che può diventare il modello di tutti gli altri nostri giorni. Questo radunarci insieme a pregare e a ricordare Gesù Risorto, offre al mondo il segno più evidente della nostra fede. In questo giorno del Signore e giorno dei cristiani c'è spazio per tutti, per chi crede e per chi è nel dubbio. Anche se sparissero tutte le croci e le chiese e i segni materiali del cristianesimo, siamo noi cristiani viventi a far vivere il cristianesimo, radunandoci insieme e costruendo una comunità nell'amore e nell'esempio di Gesù.
                 

                        SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della seconda settimana di Pasqua
  9,30 DEF.TA TUMIOTTO MARIA
VENERDI’ della seconda settimana di Pasqua
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA ANGELIN CARLON PIERINA
DOMENICA Terza di Pasqua
10,00 DEF.TA MAINARDI ELSA E FAMILIARI
           MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
OFFERTE Offrono: per opere parrocchiali, N.N., €. 20; N.N., €. 40; per funerale di Zambon Rolando, la famiglia, €. 80; per restauro tetto Chiesa, in memoria di Zambon Rolando, la nipote, €. 50.

A DARDAGO

MARTEDI’ della seconda settimana di Pasqua
18,00 DEFF. PASTORELLI LUIGINA E MICHELE
GIOVEDI’ San Stanislao vescovo e martire
18,00 DEFF. SIGNORA MARIO E MONS. AURELIO ord. cugine
           Zambon
SABATO Terza domenica di Pasqua
18,00  DEFF.  ZAMBON ALMA, FERDINANDO E LUIGI ROSIT
DOMENICA Terza di Pasqua
11,00 DEFF. ZAMBON ROMANO E ERMIDO BISO
            DEFF. ZAMBON SANTA E PIETRO SARTOREL

OFFERTE Zambon Franzina offre, per opere parrocchiali, €. 30.

A SANTA LUCIA

LUNEDI’ Annunciazione del Signore
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Terza di Pasqua
10,00  ANN. DEFF. BORTOLUZZI LUIGI E CELANT ISIDORA
            DEFF. VILLANI CONCETTA E MICHELE ord. nipote
            IN ONORE DEL BEATO MARCO D’AVIANO ord. persona devota

OFFERTE Per funerale di Mazzocco Vicenzi Maria Caterina, €. 120.




                                 A BUDOIA

BATTESIMO
Domenica prossima 14 aprile, durante la S. Messa delle ore 10 verrà battezzata Brotto Anna, figlia di Manuel e di Vuerich Lucia.

                        A DARDAGO
BATTESIMO
Sabato prossimo 13 aprile, durante la S. Messa delle ore 18 verrà battezzata Zambon Azzurra Caterina, figlia di Michele e di Ongaretto Deborah.

                      A SANTA LUCIA

VISITA ALLE FAMIGLIE E BENEDIZIONE DELLE CASE
Continua la visita alle famiglie e la benedizione delle case nelle vie del centro paese.

                                       AVVISO COMUNE

GITA A ROMA
Dal 27 al 31 agosto è programmata dalle nostre parrocchie una gita a Roma, con escursione a Subiaco e udienza del mercoledì con Papa Francesco. Il programma è esposto nei fogli esposti in Chiesa. L’iscrizione viene fatta in parrocchia.