C’E’ ANCORA CHI VA DA
GESU’ DI NOTTE
Il
vangelo (Giovanni 3,14-21) parla dell'incontro notturno di Gesù con Nicodemo:
un incontro dal messaggio denso, e insieme avvolto in un'aura poetica. E'
lecito infatti collocarlo nel luogo dove Gesù deve aver trascorso spesso la
notte quand'era in città: quel podere coltivato a ulivi (il getsèmani), dove in
seguito, proprio di notte, fu arrestato. E ce li possiamo figurare, i due
interlocutori, seduti sotto un argenteo ulivo a parlare di cose profonde, alla
luce della luna che filtrava tra i rami. Il visitatore notturno era uno degli
uomini più in vista di Gerusalemme, un componente del sinedrio, il supremo
organo di autogoverno degli ebrei di allora, dove già prevaleva il rifiuto di
Gesù (come poi avvenne, con la condanna a morte). Nicodemo aveva sentito
parlare di quel giovane "rabbi" che diceva e faceva cose
straordinarie e, nella sua onestà, prima di rifiutarle ritenne di doverle
vagliare di persona; senza tuttavia compromettersi davanti ai colleghi: per
questo chiese di incontrarlo in segreto, di notte. In quella situazione viene
del tutto naturale parlare del contrasto tra luce e tenebre, e Gesù se ne
avvale per spiegare la propria presenza nel mondo e l'opera che è venuto a
compiere. Comincia con un richiamo alla storia del popolo d'Israele, a un
episodio del viaggio nel deserto verso la terra promessa (Numeri 21,6-9):
assaliti da serpenti velenosi, gli ebrei poterono salvarsi guardando con fede a
un serpente di rame che per ordine divino Mosè aveva innalzato su un'asta.
"Come Mosè innalzò il serpente nel deserto" dice Gesù, parlando di sé
in terza persona "così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo".
Preannuncia in questo modo la sua crocifissione, e subito dopo ne dà il motivo:
"Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché
chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna". Sa bene
però che non tutti crederanno: ed appunto per spiegare questo
"mistero" si avvale del contrasto accennato: "La luce è venuta
nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro
opere erano malvagie. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia
chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio". Il resoconto del
colloquio notturno non dice quale fu la reazione di Nicodemo; sappiamo che, se
non subito, certo più avanti, magari dopo avere riflettuto, egli credette:
cercò di difendere Gesù durante il processo davanti al sinedrio (Giovanni
7,50-52) e al momento della deposizione dalla croce arrivò con trenta chili
della mistura di mirra e àloe che secondo l'usanza serviva a preparare i
cadaveri per la sepoltura (Giovanni 19,39-40). E tuttavia il suo nome è rimasto
nella storia per designare l'atteggiamento (lo si indicava un tempo col termine
"nicodemismo") di quanti si mantengono amici di Gesù di nascosto, per
timore del giudizio altrui. Anche oggi non manca chi intimamente crede, ma,
cedendo alle tante pressioni dissonanti rispetto al Vangelo, non osa
manifestare la propria identità, e preferisce "andare da Gesù di
notte". Quando si dice il coraggio della coerenza
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI’ della quarta settimana di Quaresima
9,30 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
VENERDI’ della quarta settimana di Quaresima
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Quinta di Quaresima
10,00 DEF.TA ZAMBON GABRIELA
ord. classe 1938
DEF.
SANSON GIORGIO
18,00 ANN. DEFF. CARLON GIOBATTA
E MARIA ROS ord. famiglia
ANN. DEFF. SIGNORA TIZIANO E ANNA ord. figlie
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 40; N.N. €. 20; famiglia Fiorot offre, pro Oratorio,
€. 30.
A DARDAGO
MARTEDI’ della quarta settimana di
Quaresima
17,00 MESSA
DI 7° DEF. ZAMBON PIETRO BISO
GIOVEDI’ San Giuseppe Sposo
della Beata Vergine Maria
17,00 DEF. ZAMBON GIUSEPPE MODOLA
SABATO Quinta
Domenica di Quaresima
18,00 DEFF. VETTOR
ARTURO, OTTAVIO E ZAMBON ANNA
DEF. PRIZZON MANLIO
DEF.TA ZAMBON LUIGIA LUTHOL
ANN. DEF. JANNA ARMANDO CIAMPANER
DOMENICA Quinta di Quaresima
11,00
MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: Zambon Bruna Luthol, €.20; coniugi
Franceschi Daniele e Zambon Rosina, €. 90; per funerale di Zambon Pietro Biso,
€. 70; per funerale di Zambon Romualdo Rosit, €. 120; N.N., €. 10; in memoria di Janna
Armando Ciampaner, nel 50° della morte, la moglie, €. 100.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ quarta settimana di
Quaresima
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Quinta di Quaresima
10,00 DEF.TA FORT GISLON
FRANCESCA
DEFF. PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
OFFERTE N.N. offre, per pulizia Chiesa, €. 50
Offerta Ulivi
Tra due domeniche celebreremo la Domenica degli Ulivi e l’inizio
della Settimana Santa. Come ogni anno quanti possono donino rami alle
parrocchie per la celebrazione.
A SANTA LUCIA
SEDUTA CONSIGLIO
PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI
Martedì
prossimo 17 Marzo alle ore 20,45, nella Sala Parrocchiale, si terrà la seduta
del CPPAE con all’o.d.g.:
-
Lettura
e approvazione Bilancio Consuntivo 2014
-
Varie.
AVVISI COMUNI
CELEBRAZIONE
DOMENICHE DI QUARESIMA CON FANCIULLI E RAGAZZI DEL CATECHISMO E RICORDO DI SAN
GIUSEPPE
Domenica prossima 22 marzo, quinta di Quaresima, la
S. Messa quaresimale per fanciulli e ragazzi con i genitori sarà alle ore 10 a Budoia.
CONFESSIONI
PASQUALI PER I GIOVANI
Domenica prossima 22 marzo, quinta di Quaresima, i
giovani della nostra Unità Pastorale sono invitati alle ore 15,30 presso la
cappella del CRO di Aviano per le Confessioni Pasquali..
SITUAZIONE DELLA
PARROCCHIA OGGI (terza puntata)
La
Parrocchia è nata molti secoli fa in ambiente rurale, dove non c’era la
possibilità di muoversi se non in casi eccezionalissimi, dove tutto ruotava
intorno alla Chiesa e al campanile, dove il Parroco svolgeva mansioni di
pastore, maestro, guida, amministratore di beni anche privati, notaio,
scrittore pubblico, ufficiale di anagrafe e via dicendo.
E’ chiaro che la
partecipazione alla vita parrocchiale era, se non al 100%, almeno molto vicina. Così
è stato fino alla seconda guerra mondiale e, nei paesini, anche dopo.
Oggi il
mondo si è totalmente trasformato. La partecipazione è scesa tra il 10 e, nei
casi più felici, al 15%. Si è creata una mentalità individualistica per cui
ognuno tende a pensare agli affari suoi e si dedica al pubblico solo se ne ha
un tornaconto personale, anche solo morale, dedicandosi soprattutto a quelle
associazioni più alla page, nelle quali certamente non figura la parrocchia.
Ci
sono, fortunatamente e fin che non si stancano, alcuni che generosamente e
gratuitamente fanno qualche servizio prezioso alla Comunità Parrocchiale ma
occorrono altre forze che vengano a dare ossigeno.
La Parrocchia è della
Comunità, non del prete. Il prete svolge il suo ministero spirituale e pastorale.
I fedeli devono sentirsi parte fondamentale della vita parrocchiale. (continua)