CERCARE LA
PERFEZIONE
Le tenaci esigenze presentateci dal Signore nel vangelo di Matteo
sono un criterio per incoraggiarci ad amare sempre ed in modo perfetto, così da
scoprire e conoscere "bene ogni cosa", la volontà di Dio, e le Sue
"profondità" (1Cor 2,10) nella nostra vita. Si tratta di portare a
compimento per mezzo della nostra esistenza la misericordia (la perfezione)
infinita del Padre. "Dare pieno compimento" (Mt 5,17) è la chiave di
lettura per comprendere la Parola di oggi. Gesù, infatti, invita ciascuno di
noi a superare la sapienza "di questo mondo" (1Cor 2,6), per
abbracciare la perfezione, nascosta agli occhi dei potenti, cioè la
sensibilità, umana e spirituale, necessaria per accogliere, in Dio, ogni
creatura bisognosa. Tale perfezione non è alienazione dall'esperienza del
limite e della debolezza, ma una condizione mentale: rimuovere ogni cosa che
può divenire cavilloso e aprirsi alla novità inaudita, quasi paradossale, del
vangelo. Il primo passo in questo cammino di perfezione è una dichiarazione di
non sospetto: "Non crediate che io sia venuto ad abolire, ma a dare pieno
compimento" (Mt 5,17). Il Maestro non annulla la legge antica, dà ad essa,
invece, uno sguardo nuovo, una nuova prospettiva, che è quella del rispetto
verso l'umanità, e dell'amore nei confronti di tutti. Questo rispetto,
quest'amore, in Lui, dev'essere trasmessa agli altri con sincerità e in ogni
momento della giornata, e non solo in alcune circostanza, o in occasione dello
scambio della pace durante la liturgia eucaristica. Sembra quasi, allora, che
le antitesi del vangelo ("avete inteso... ma io vi dico") ci invitino
a scrutare il mistero pasquale, il mistero della donazione gratuita del Figlio
che "ha tanto amato il mondo" (Gv 3,16) da offrire la Sua vita per noi.
Il per noi non indica solo il sacrificio realizzato per la nostra salvezza, ma
anche la Sua imitazione nel mondo, nei nostri giorni. Ecco il secondo passo:
fare come ha agito Gesù; amare come ha amato Lui, sempre e in ogni caso; dare
l'esempio con le nostre azioni trasformate dal Suo volto, dalla Sua presenza;
ancora, compiere il proprio dovere così ha fatto Lui, senza mormorare o
osservare quello che fanno gli altri; senza giudicare l'operato altrui o
indicare, quasi con superbia, ciò che è dovuto solo perché è ritenuto corretto
da noi. Non sentirsi perfetti solo perché si va a messa, oppure perché si fanno
lavori in comunità parrocchiali o altre cose; il Signore ha detto di lasciare
l'offerta all'altare e di andare a riconciliarsi con il proprio fratello (Mt
5,23). Forse la novità proposta da Gesù oggi, la perfezione citata prima, è in
quest'ultima frase. A volte, ricerchiamo la perfezione nelle attività che
svolgiamo, più ne compiamo e più ci sentiamo appagati; ma l'essenziale è colto?
Il Salvatore è presente nelle riunioni, nei lavori delle comunità? La
perfezione cui dobbiamo aspirare, quindi, è mettere Cristo al primo posto, non
le nostre ambizioni, le nostre carriere nella Chiesa o in parrocchia.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI’ della sesta settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEFF.
GISLON GIOVANNI E FRATELLI
VENERDI’ Ss. Donato, Secondiano, Romolo e compagni martiri
17,00 DEF.TA SCARPAT MARIA
DOMENICA Settima del Tempo Ordinario
11,00 ANN. DEF.TA
FORT ANNA MARIA ord. famiglia
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per
funerale di Masiero Maria, €. 65; N.N., €. 10.
A DARDAGO
MARTEDI’ Ss. Cirillo monaco e
Metodio vescovo, compatroni d’Europa
17,00 DEFF. ZAMBON ROSA,
PIETRO E FAMILIARI PETOL
GIOVEDI’ della sesta settimana del Tempo Ordinario
17,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
SABATO Settima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. ZAMBON FIORINA E
TARCISIO
DOMENICA Settima del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. MARIA E ANGELO
MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: Janna Maria,
€. 20; offerenti per i Madhi, €. 540.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ della sesta settimana del
Tempo Ordinario
17,00 DEF. CARNIEL LIDO ord.
sorella
DOMENICA Settima del Tempo Ordinario
10,00 DEF. RIZZO ETTORE
DEFUNTI CARLI E FORT
AVVISI
COMUNI
SEDUTA DEL CONSIGLIO PASTORALE
INTERPARROCCHIALE
Venerdì prossimo
17 febbraio alle ore 20,30 in Oratorio Parrocchiale a Budoia si terrà il
Consiglio Pastorale delle nostre tre parrocchie con all'o.d.g.:
1)
Comunicazioni
e una prima disamina della prossima Visita Pastorale del Vescovo alle
parrocchie della Diocesi.
2)
Programmazione
della Quaresima e delle celebrazioni pasquali
3)
Programmi
catechistici
Data
l’importanza dei temi trattati, si raccomanda la partecipazione di tutti i
Consiglieri.
CELEBRAZIONI DI QUESTA SETTIMANA
In questa
settimana ricorrono due feste molto significative per la Chiesa universale e
per quella diocesana. Martedì 14 ricorre la festa dei Ss. Cirillo e Metodio,
due fratelli greci di Salonicco che, nell’ottavo secolo, divenuti sacerdoti,
partirono viaggiando per le terre slave (Bulgaria, Serbia, Moravia) per portare
il Vangelo di Cristo a quelle popolazioni. A questo scopo, sostenuti anche dal
Papa di Roma, tradussero in slavo la liturgia latina e la Sacra Scrittura,
accogliendo così quei popoli nella Chiesa di Cristo. Ebbero a sopportare molte
difficoltà, ma lo Spirito di Dio li sosteneva.
Papa Giovanni Paolo II li proclamò compatroni d’Europa insieme a San
Benedetto.
Venerdì prossimo
17, ricorre la memoria dei Ss. Donato, Secondiano, Romolo e compagni, martiri a
Concordia Sagittaria, nei pressi di Portogruaro. Un gruppo di cristiani, forse
mandati dalla Chiesa di Vicenza per evangelizzare le nostre terre. Furono messi
a morte e i loro corpi gettati nel Lemene, fiume che bagna Concordia. I loro
resti mortali, raccolti, dai primi cristiani, vennero, in seguito, portati
nella Cattedrale di Concordia e deposti nel sepolcreto dei martiri, Un acqua,
si riteneva curativa, emana dalle loro ossa.
Preghiamo perché
la fede che questi santi hanno diffuso con la loro predicazione, esempio e
martirio si conservi e si diffonda, attraverso la nostra testimonianza, per il
bene spirituale dell’Italia, dell’Europa e del mondo intero.