UN SOLO SPIRITO PER UN
SOLO CORPO
Solennità di Pentecoste: il dono dello Spirito. "Non vi lascerò
orfani" aveva promesso Gesù ai suoi amici, annunciando loro il proprio
ritorno al Padre; "vi manderò lo Spirito Santo". E per aiutarli a
capire chi fosse, quel misterioso Spirito, lo chiamò Paràclito, termine allora
usato per designare un avvocato difensore, un consigliere amico, un sostegno
nelle difficoltà. Quella promessa, le letture di oggi dicono che Gesù l'ha
adempiuta due volte. Della prima parla il vangelo (Giovanni 20,19-23): il
giorno stesso della risurrezione, manifestandosi agli apostoli, Gesù
"alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo", accompagnando
il dono con parole che ne esprimono la finalità: "Come il Padre ha mandato
me, anch'io mando voi; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non
li rimetterete resteranno non rimessi". Lo Spirito è dunque la forza
divina che sostiene gli apostoli nella missione loro affidata, il consigliere
che li guida nel decidere chi rendere partecipi e chi invece escludere dai
benefici della redenzione. Questi compiti assegnati agli apostoli trovano
chiarimento in altre pagine della Scrittura; qui si afferma che nell'adempierli
essi non sono lasciati a sé stessi, ma possono contare sull'assistenza divina. L'altro
adempimento della promessa di Gesù è narrato nella prima lettura (Atti 2,1-11).
Il giorno di Pentecoste (cioè il cinquantesimo dopo la Pasqua, il decimo dopo
la visibile ascensione di Gesù al cielo) il dono dello Spirito Santo avviene in
forma sensibile: un fragore di tuono, un vento gagliardo, lingue di fuoco che
si posano su ciascuno dei presenti li rinsaldano nella percezione sensibile di
una realtà spirituale. Avviene come per l'Ascensione: Gesù torna al Padre
subito dopo essere risorto; quaranta giorni dopo "si fa vedere" nella
sua ascesa, per soccorrere i limiti dell'umanità nel percepire eventi che di
natura loro sfuggono ai sensi. Un particolare è poi importante nel fragoroso
dono dello Spirito che oggi celebriamo: le immediate conseguenze da parte di
chi l'ha ricevuto. La Pentecoste era già una festa ebraica, e a Gerusalemme
convenivano per l'occasione ebrei della diaspora, abitanti in tutti i Paesi del
mondo allora conosciuto (l'elenco che ne dà questa pagina della Scrittura è un
bel documento di geografia storica). Mentre prima se ne stavano chiusi in casa
per paura, non appena irrobustiti dallo Spirito Santo gli apostoli escono e si
mettono a parlare, annunciando a tutti "le grandi opere di Dio". Essi
cominciano così ad adempiere al mandato ricevuto nel giorno di Pasqua; comincia
la missione della Chiesa, destinata a tutti gli uomini di tutti i tempi. Si
collega a questo aspetto la seconda lettura di oggi, tratta dalla prima lettera
di Paolo ai cristiani di Corinto (12,3-13), i quali vivono in uno scenario ben
diverso: gli eventi di Gerusalemme sono lontani nello spazio e nel tempo, ed i
Corinzi provengono non dal mondo ebraico ma da quello pagano. Relativamente
allo Spirito Santo l'apostolo richiama loro molte cose, probabilmente di quelle
già spiegate loro a voce: ricorda che lo Spirito Santo è Dio; che muove gli
uomini a riconoscere in Gesù il redentore; che distribuisce doni diversificati
secondo i destinatari perché ciascuno dia frutti diversi per l'utilità comune;
che l'hanno ricevuto con il battesimo, e senza distinzioni di razza o di
condizione sociale. Il fatto che l'abbiano ricevuto anche i cristiani di
Corinto ci interessa in modo particolare, perché conferma che lo Spirito Santo
non è stato dato solo agli apostoli, né solo agli ebrei, ma a tutti quanti
professano la fede in Gesù. La Pentecoste dunque ci riguarda; la promessa di
Gesù di non lasciare orfani i suoi amici riguarda gli uomini di ogni tempo e
paese; anche noi, spiega l'apostolo Paolo, "noi tutti siamo stati
battezzati in un solo Spirito, per formare un solo corpo". E' il mistico
corpo di Cristo; è la sua Chiesa.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della nona settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEFF. DEL MASCHIO RINO E GENOVEFFA ord. figlia Mariangela
VENERDI’ Sant’Efrem diacono e dottore della Chiesa
18,00 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Santissima Trinità
11,00 DEFF. SANTIN GIOMARIA E
GENITORI
DEF.
CARLON OSVALDO MORO ord. famiglia
DEFF. CARLON ATTILIO, ONELIA E ANTONIO
OFFERTE In memoria di Mezzarobba Elda, i coscritti offrono, per opere
parrocchiali, €. 60
A DARDAGO
MARTEDI’ Beato Bertrando vescovo
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
GIOVEDI’ della nona settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF.TA ANGELIN FRANCA
DEF.
JANNA ANGELO THECO ord. famiglia
DOMENICA Santissima Trinità
10,30 DEFF. BUSETTI ALBERTO E
BRUNO
MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Le famiglie dei neo comunicati offrono, per opere parrocchiali, €. 435
A SANTA
LUCIA
LUNEDI’ San Bonifacio vescovo e martire
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
SABATO Santissima Trinità
18,00 DEF.TA
BESA ANNA ord. nipoti Paola ed Emanuela
DEFF. ZORZETTO FRANCESCO E MARCANDELLA VITTORIA
OFFERTE In memoria di Carli Enrico, la moglie offre, per opere parrocchiali, €.
100
A DARDAGO
CONVOCAZIONE CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI
ECONOMICI
Venerdì prossimo 9 alle ore 20,45 è convocato in Canonica il Consiglio
Parrocchiale per gli Affari Economici per discutere su proposta del Comune di
Budoia riguardo a situazione Cucina presso le ex scuole.
FESTA 50° SEZIONE AFDS DI DARDAGO
Domenica prossima 11 giugno, a Dardago ci sarà la festa del 50°
anniversario della costituzione della sezione locale dell’A.F.D.S. La Santa
Messa per l’occasione sarà alle ore 10,30. Seguirà rinfresco presso il cortile
delle ex scuole.
AVVISI COMUNI
FESTA DELLA SANTISSIMA TRINITA’
In occasione della festa della SS. Trinità, domenica prossima 11 giugno
saremo con le altre parrocchie dei due comuni di Budoia e Polcenigo a celebrare
insieme la S. Messa delle ore 18 al santuario della Santissima a Coltura.
Pertanto le Sante Messe festive avranno questi orari:
A SANTA LUCIA Sabato10 giugno alle
ore 18
A DARDAGO: Domenica 11 giugno alle ore 10,30
a BUDOIA Domenica 11 giugno alle ore 11
RIUNIONE CATECHISTI DELL’UNITA’ PASTORALE
Martedì prossimo 6 Giugno, alle 20,30, sono convocati i catechisti delle
parrocchie dell’U.P. nell’Oratorio Parrocchiale di Aviano con i parroci per un
bilancio delle attività catechistiche
RIUNIONE DEI VICEPRESIDENTI DEI CONSIGLI PASTORALI
PARROCCHIALI
Martedì prossimo 6 Giugno alle ore 20,30, sono convocati i vicepresidenti
dei Consigli Pastorali Parrocchiali nel Seminario Vescovile di Pordenone per un
aggiornamento sulle Unità Pastorali.