sabato 4 agosto 2018

Domenica, 5 agosto 2018 - XVIII del Tempo Ordinario (B)



GESU’ DI NAZARETH: UN DIO MANGIATO

C'è un pane che alimenta soltanto il corpo. Noi lo cerchiamo con ansia; talvolta con bramosia. Senza quel pane non si può vivere. Si è pronti a barattarlo con la libertà. Israele pellegrino sui sentieri che portano alla Terra Promessa, verso regioni nelle quali “scorre latte e miele”, è straziato dalla nostalgia del pane abbondante e delle cipolle saporite d'Egitto. Il bisogno rischia sempre di prendere il sopravvento sull'essere. “Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, mentre mangiavamo a sazietà!”. 

Che strano desiderio: vorresti vivere e spasimi di morire!
Perché non guardi il pane del Signore? Fiorisce ogni giorno. Tanto quanto basta. E' “il pane quotidiano”. Niente più di così. 
Ti basta il pane di oggi. Una razione che appaga la tua fame e alimenta, di volta in volta, la tua speranza. La “manna” del deserto: “Che cos'è?”. E' la risposta che viene dal cielo. E' la risposta immeritata, se la confrontiamo con la nostra poca fede. E' la riposta che smentisce le nostre ingordigie. Perché protesti davanti a Dio? Perché continui a non capire? Perché vanifichi, con le tue irrequietezze, la sua incessante benevolenza? Perché non sollevi lo sguardo fiducioso al cielo dal quale piove su di te la manna, pane dall'alto, pane dei forti, sovrabbondante e immeritato? 
Oggi siamo a Cafarnao. Non c'è Mosè. C'è tanta folla. C'è Gesù. Maestro attento e profondo, mette a nudo l'inguaribile fame che attanaglia il nostro gusto di cose materiali: il pane dei nostri forni che sazia il corpo. Questo ci basta. C'è un pane, dice Gesù, che rimane per la vita eterna e che Lui, il Figlio dell'uomo, ci dà. Pane che ha l'aroma della gratuità e della grazia. E' sfornato, ogni giorno, dal cuore di Dio e distribuito dalle mani amorose del suo Figlio. “Che cosa dobbiamo fare, Signore, per essere appagati con questo cibo? Quali opere piacciono a Dio perché entriamo nelle sue grazie?”. “L'impasto del pane nuovo di ogni giorno, è l'impasto della fede che vi dà la forza di venire a me e la beatitudine di fidarvi di me”. Noi abbiamo, incorreggibilmente, bisogno di segni. Non uno ma mille. Perché ad ogni segno troviamo infinite obiezioni, mai l'abbandono e la fiducia.
Anche Mosè ha compiuto i segni. E il popolo non ha creduto.
Oggi ci troviamo davanti all'inesprimibile, all'incredibile: il Padre ci dà il pane che viene dal cielo, quello vero. Il pane che dà la vita al mondo. “Signore, dacci sempre questo pane!”. “Signore, dammi sempre di quest'acqua che zampilla per la vita!”.
Finalmente Gesù ci dona la rivelazione inattesa, sorprendente, fuori di ogni schema e di ogni programmazione. “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, MAI!”. Gesù è il Pane da mangiare, il pane spezzato, offerto, condiviso. Da quel Pane scaturisce la vita con tutte le sue infinite ricchezze di bene: l'amore, la fraternità, il perdono, la convivialità, la comunione, l'accoglienza. La vita del Signore si trasforma in vita per noi. Diventiamo una cosa sola con Lui e, per vocazione, una cosa sola con gli altri. Non dobbiamo cercare il pane nelle discariche dell'egoismo. Molto fino alla nausea per alcuni, qualche briciola caduta dalle mense opulente per i più. Basta andare da Gesù e la fame si estingue. Come avviene per la sete se crediamo in Lui. Ferisce il cuore implacabilmente l'avverbio tassativo che conclude il brano. Non avremo più fame, non ci brucerà più la sete. MAI!

                   
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Domenico da Guzman sacerdote
9,30  DEF. ANGELIN SERGIO
          DEF.TA ANGELIN AGATA ord. figlio Giacomino

VENERDI’ San Lorenzo diacono e martire
18,00  DEFUNTI DEL MASCHIO E SANSON
           DEFUNTI VAGO E ZAMBON
           DEF.TA ZAMBON FLAVIA

DOMENICA Diciottesima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. RIZZO ALBANO E PAOLO ord. Marcellina
          DEF. CARLON MARCO

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 20; famiglia Vago, €. 40; per funerale di Tommasi Primo, €. 115.

A DARDAGO

MARTEDI’ San Gaetano da Thiene sacerdote
18,00  DEFF. BOCUS ANTONIETTA E ZAMBON FORTUNATO

GIOVEDI’ Santa Teresa Benedetta della Croce vergine e martire
                   patrona d’Europa
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

SABATO Diciannovesima Domenica del Tempo Ordinario    
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA ZAMBON ANITA
          DEFF. BASTIANELLO GIOVANNI BATTISTA, LINDA E MARIA
          DEFF. ZAMBON ANNA E BOCUS GUIDO
          DEF.TA ZAMBON MARIA CLARA

DOMENICA Diciannovesima del Tempo Ordinario    
10,00 DEFF. ZAMBON MARIO E IRMA ITE
         

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ Trasfigurazione di Nostro Signor Gesù Cristo
18,00 DEF. ETTARI OSVALDO

DOMENICA Diciannovesima del Tempo Ordinario    
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Per funerale di Cauz Renza, offrono, per opere parrocchiali, €. 200.
         

A DARDAGO     

PROGRAMMA SAGRA DELL’ASSUNTA E 
FESTA DEL DARDAGOSTO

VENERDI’ PROSSIMO 10 AGOSTO alle ore 21, nella Chiesa della Pieve di S. Maria Maggiore si tiene uno spettacolo musicale dal titolo: 
Una madre, una storia… 30 anni dopo presentato dal Collis Chorus, dall’Insieme vocale Elastico e dal coro parrocchiale.

SABATO PROSSIMO 11 alle ore 21 Apertura chiosco e serata danzante con Alto Gradimento

DOMENICA PROSSIMA 12
Dalle ore 10 alle 22 per le vie del paese DARDARTISTI SOTE I PORTONS
Artigianato piazza, artisti nei portoni, saltimbanchi, giochi per bambini, sfilata dei cappellini d’epoca, laboratori artistici per adulti e bambini su prenotazione scrivere lab@dardagosto.it

In questi giorni è aperto il chiosco presso le ex scuole elementari del paese e la Pesca di beneficenza in Canonica in favore delle opere parrocchiali

A SANTA LUCIA     

FESTA DELL’EMIGRANTE
Domenica prossima 12 agosto, la S. Messa delle ore 18 verrà celebrata nella Chiesa sul Colle per la festa dell’Emigrante. Segue rinfresco.


AVVISO COMUNE

PERDONO DI ASSISI
Oggi domenica 5 agosto si acquista l’indulgenza plenaria del Perdono di Assisi, confessati e comunicati visitando la Chiesa Parrocchiale con la recita del Credo, del Padre Nostro e di una preghiera secondo l’intenzione del Papa. L’indulgenza è applicabile anche ad un defunto.