Questa non è notte
S. Luca conclude mirabilmente il suo primo libro, il Vangelo, con un racconto di come il Signore risuscitato dai morti, il Vivente, rimane presente tra i suoi.
Viene la sera, ma non la notte, perché Egli è il giorno che non conosce tramonto, luce da luce:
“Questo è il giorno che ha fatto il Signore”.
“E’ lui, o viandanti, il faro ai dispersi nel buio”.
“Tu rischiari le tenebre nella notte del mondo”.
Simone è il primo a vedere il Signore: “Io ho pregato per te – gli aveva detto Gesù – perché non venga meno la tua fede. E tu, una volta ritornato sulla via, consolida i tuoi fratelli” (Luca 22,32).
Agli undici e a quanti erano con loro il Signore risuscitato chiede di guardare e toccare le sue mani e i suoi piedi, le parti del corpo allora esposte allo sguardo – assieme al volto – e riconoscibili.
Egli rimane ‘osso delle nostre ossa e carne della nostra carne’ (Genesi 2,23), nella stessa prossimità che c’è tra un uomo e la sua donna, tra il re David e il popolo pressato dai Filistei.
Chiede da mangiare, come aveva fatto nella sua vita itinerante bussando alla porta degli amici.
Chiede una porzione di pesce e mangiò davanti a loro, come nella visita che il Signore fece ad Abramo alle querce di Mamre, per annunciargli che era giunto il tempo del figlio promesso.
Il dono di Gesù ai suoi è la promessa del Padre, lo Spirito Santo, l’altro difensore, presenza e forza interiore ancora più reale e concreta, che costituisce i discepoli testimoni, a portare a compimento l’opera sua, secondo le Scritture.
Scrive Giovanni ai suoi: “Figlioletti, se qualcuno avesse commesso delle colpe, abbiamo un difensore agli occhi del Padre Gesù Eletto, il giusto – che rende giusti quanti si affidano a Lui -. Egli è ‘pegno di riacquistato favore’ non soltanto in riferimento alle colpe nostre ma anche a quelle di tutto il mondo” (I Lettera di Giovanni 2,1-6).
E’ l’inizio del cammino per venire a Lui.
“Al mio grido sei tu, mio Dio, la risposta che salva,tu mi strappi dall’angoscia, tu pietoso ascolti la mia preghiera” (Salmo 4).
“Scende la sera ormai: alti si accendono i fuochi di questa lunga veglia di Pasqua su ogni sentiero” (don Antonio Zanette, Preconio alla breve).
*(Commento del diac. Silvano Scarpat)
Sante Messe dal
19
al 25 APRILE 2021
MERCOLEDÌ 21
9,30 – S. Messa
11,00 – Ann. Del Zotto Filippo e Carlon Maria
Def.ti Carlon Liberale e Antonietta
Def. Povoledo Luigi
Def.ta Zanin Amelia (Settimo)
MARTEDÌ 20
18,00 – S. Messa
SABATO 24 – IV Domenica di Pasqua
18,00 – Def.ta Ianna Albertina (Settimo)
Def.ti Zambon Irma - Valentino - Angela
DOMENICA 25 - IV Domenica di Pasqua
11,00 - Def. Rigo Antonio “Crosta” (Anniv.)
Def. Poletto Marco
Zambon Luigia ved. Bastianello € 100
A SANTA LUCIA
GIOVEDI 22
18,00 – S. Messa
DOMENICA 25 IV Domenica di Pasqua
10,00 - Def.ti Soldà Bruna,
Pastorutti Claudia e Lorenzo
18,00 – S. Messa
DOMENICA 25 IV Domenica di Pasqua
10,00 - Def.ti Soldà Bruna,
Pastorutti Claudia e Lorenzo
«Avete qui qualche cosa da
mangiare?».
Gli offrirono una porzione di pesce
arrostito;
Egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.