Dodici sante notti
Il Dio che a più riprese e in diversi
modi anticamente parlò ai
Padri nella persona dei profeti, alla
fine, in questi giorni, ha
parlato a noi nella persona di un Figlio, che
stabilì proprietario di tutte le cose e per
mezzo del quale creò l’universo (Canto
al Vangelo, Ebrei 1,1-2).
Per fare il
suo discorso d’amore che è il Figlio, Dio crea l’universo e quindi
l’uomo, capace di ascoltare ed accogliere quel discorso.
Nel racconto della nascita di Gesù, i
pastori alle prime luci dell’alba se ne vennero in fretta, fino a
Betlemme. Trovarono Maria, Giuseppe, il Bambino adagiato nella mangiatoia.
Si è già radunata una piccola folla, forse parenti e conoscenti di Giuseppe, ma
sono i pastori, i favoriti, a portare il lieto annuncio agli altri.
Essi, nel
ritorno inneggiano a Dio e riconoscono apertamente lo splendore di Lui in
tutto quello che avevano udito e visto. La lode che allieta e illumina le
dodici sante notti tra il Natale e l’Epifanìa è raccolta nell’inno dei Vespri,
Jesu Redemptor omnium, e riflessa nelle luci dei presepi e dell’albero,
nei doni e nel nostro radunarci:
Gesù,
tutti ti prendi a cuore, Tu
speranza perenne di tutti, venuto
come salvezza del mondo.
Maria,
da parte sua, teneva tutte queste cose racchiuse nel fondo dell’animo, dove
andava raccogliendole insieme.
Otto giorni
dopo, il bambino viene circonciso: si diventa ebrei semplicemente
nascendo da madre ebrea, ma per i maschi c’è un rito, un segno in più.
Insieme,
gli viene dato il nome, Gesù, nome immenso, il motivo della lode dei
pastori: ‘il Signore salva’ (Luca 2,16-21).
Ai cristiani di Galazia, tentati di
ricadere sotto la servitù della Legge, S. Paolo ricorda l’evento che li ha
trasformati e resi liberi una volta per sempre: il Figlio di Dio venne
all’esistenza da una donna, venne all’esistenza soggetto ad una legge, perché
ricevessimo questa posizione di ‘figli adottivi’: chi lo sperimenta sa la
dolcezza e la forza di questa appartenenza.
E di
conseguenza, nel
contatto con Gesù, non sei più schiavo ma figlio e, se figlio, anche
proprietario, per opera di Dio, padrone delle cose della terra e del cielo
(Lettera ai Gàlati 4,4-7).
Al cristiano, in quanto re e
sacerdote, è affidata la formula di benedizione - trasmessa da Mosé ad
Aronne e ai suoi figli - per benedire la Chiesa ed ogni persona. E’ la formula
più solenne che si trovi nell’Antico Testamento ed ora fa parte delle
benedizioni solenni del Messale:
Ti
benedica il Signore e ti custodisca.
Il
Signore faccia risplendere su di te il suo volto e ti accordi il suo favore.
Il
Signore rivolga a te il suo sguardo e ti doni la pace (Numeri 6,22-27).
Il Signore
ci conceda sempre e solo di benedire, in ogni circostanza, ogni creatura.
SANTE MESSE
DAL 2 alL’ 8/1/2023
BUDOIA
GIOVEDI’ – 5 Gennaio
18,00 – Santa Messa e benedizione acqua, sale, frutta
VENERDI’ – 6 Gennaio -
Epifania
11,00 – Santa Messa
DOMENICA – 8 Gennaio
11,00 – Per la comunità
Offerte pro Chiesa: Famiglia Angelin
Girolet € 40,00
e pro Oratorio Fam. Moro € 40,00.
In mem. di Egidio Lacchin: € 50 pro parrocchia e € 320 per Area Giovani del CRO.
DARDAGO
11,00 – Santa Messa
11,00 – Per la comunità
e pro Oratorio Fam. Moro € 40,00.
In mem. di Egidio Lacchin: € 50 pro parrocchia e € 320 per Area Giovani del CRO.
GIOVEDI’ – 5 Gennaio, Prefestiva dell’Epifania
18,00 – Santa Messa e benedizione acqua, sale, frutta - Canto del Magnificat.
SABATO – 7 Gennaio
18,00 – Def. Zambon Ugo
Offerte per opere parrocchiali: Zambon Giuseppe Luthol € 40.
18,00 – Def. Zambon Ugo
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ – 5 Gennaio
16,45 - Santa Messa e benedizione acqua, sale e frutta
DOMENICA – 8 Gennaio
9,45 - Def.ti Gislon Paolo e Toffoli Rizzo
Offerte : Def. Rizzo Toffoli € 40,
Def. Plinio Fort € 50
Chiesa di Santa Lucia, 6 gennaio, ore 17,00 - INSIEME VOCALE ELASTICO