Guarda, Signore, la tua terra!
Così dice il Signore: “Costruite case e abitatele, piantate orti e
mangiatene i frutti; sposatevi e mettete al mondo figli e figlie. Cercate la
pace della città nella quale vi ho esiliato e pregate il Signore per essa,
perché dalla sua pace dipende la vostra pace.
Io conosco i progetti che ho fatto a vostro riguardo – dice il Signore -
progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza.
Voi mi invocherete, camminerete con me, mi pregherete e io vi ascolterò. Voi mi
cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore” (29,1-14).
La paura è un problema antico, esiste fin dagli inizi: “Ho udito la Tua
voce nel giardino, ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”,
risponde Adamo al Signore che lo cercava nel giardino di Eden (Genesi 3,10).
Per liberarci dalla paura Gesù racconta ai discepoli una parabola (Matteo
25,14-30), dopo quella dello sposo che tardava.
Un uomo se ne va, per un lungo viaggio, lontano: Gesù fa riferimento alla sua morte che potrebbe essere imminente. Consegna i suoi beni ai servi più fidati, e parte. Uno dei servi non mette a frutto la ricchezza che gli è stata affidata e, quando il padrone ritorna, si scusa: “Signore, so che sei un uomo duro e ho avuto paura…!”
Gesù è venuto per liberarci dalla paura. Il suo messaggio è giunto al
vertice: di Dio non si può avere paura.
Il mio bene è stare vicino a Dio; il mio rifugio è il Signore (Antifona
alla Comunione).
Verso la fine del messaggio ai Tessalonicesi, S. Paolo li rassicura
ancora: “Voi, fratelli, non siete nelle tenebre, siete tutti figli della luce e
figli del giorno. Siete proprietà riservata ed incolume attraverso Gesù, il
quale morì rappresentando noi affinché possiamo vivere insieme con Lui.
Costruitevi in direzione di quest’Unico”, in direzione di Gesù (I, 5,1-11).
Il libro dei Proverbi, una raccolta della saggezza d’Israele, termina con l’elogio della donna: donna vera, più preziosa dei coralli, simbolo della Sapienza. E’ un poema alfabetico (31,10-31), il più bello della Sacra Scrittura: ogni versetto inizia con una lettera dell’alfabeto, in ordine, ventidue, dall’ alef al tau.
Il cuore del marito si fa forte del suo appoggio.
Lei è come una nave di mercanti che importa il grano di lontano
per non far mancare nulla alla sua casa.
La sua lampada non si spegne nella notte.
Se nevica, non teme per la sua famiglia.
Si veste di lino e di porpora, tesse vestiti e li vende.
Il suo insegnamento persuade.
I suoi figli la lodano, il marito ne fa l’elogio:
“Molte donne fanno cose eccellenti, ma nessuna è come te”.
E’ degna di lode la donna che si affida al Signore.
(a cura di Silvano Scarpat)
BUDOIA
MERCOLEDI’-22 Novembre – Mem. S.Cecilia Verg. Martire
DOMENICA – 26 Novembre – Cristo Re
11,00 – S. Messa per la comunità e memoria di S. Andrea Patrono
Offerte:
Pro chiesa:
Pro Oratorio: Da famiglia Saravarenco € 50
DARDAGO
MARTEDI’– 21 Novembre – Presentazione B.V Maria (Madonna della Salute)
17,00 – Def.ti Zambon Bruno e Dina, Bastianello Marino Bastianello Giuseppe, Pellegrini Luigia
SABATO - 25 Novembre – Solennità di Cristo Re
18,00 – Def. ti Zambon Pietro, Zambon Santa (Sartorel), Celant Francina, Kobylina Katia
Offerte:
Pro chiesa: Fam. Fabrizio Sartorel € 100, NN € 10
SANTA LUCIA
GIOVEDI’- 23 Novembre
17.00 Santa Messa
DOMENICA – 26 Novembre – Cristo Re
9,45 Def. Pizzinato Angela, Pierantonio, Giuliana ed Elisa
AVVISI COMUNI
Domenica 26 Novembre:
Giornata di preghiera e offerte pro Seminario diocesano