domenica 27 aprile 2025

DOMENICA, 27 APRILE 2025 - II PASQUA Anno 15 n. 23


DOMENICA, 27 ApRILE  2025  - II PASQUA  Anno 15 n. 23

All’ombra di Pietro

 

Il Signore risorto si fa presente ai suoi nell’ora della sera (Giovanni 20,19-31), li libera dalla paura, li colma di gioia. Quel Gesù che era stato con loro per le strade di Galilea e di Gerusalemme ed era stato loro strappato via con l’inganno e con la forza, finito su una croce, proprio Lui è il Vivente, la sorgente della vita.

La sua presenza rassicura i discepoli, li invia, come Lui era stato inviato dal Padre, con il compito prima di tutto di portare il perdono. E’ una presenza nuova eppure familiare, ancor più vicina e forte, che stringe dei rapporti da persona a persona.

Tommaso, uno dei dodici, si era distaccato dal gruppo. Vi fa ritorno e sperimenta, nell’abbraccio dei suoi, il Signore che lo accoglie con la tenerezza di Chi per amore ha conosciuto il rifiuto e il disprezzo. All’amore non mancherà mai nulla.

La fede è abbandono totale a Gesù e già essa stessa è il più chiaro vedere. L’orizzonte improvvisamente si allarga: “Felici quelli che, senza aver veduto, crederanno”.

Allontanata la paura, gli apostoli si ritrovano tutti insieme sotto il Portico di Salomone, sul lato orientale del tempio. Per le mani degli apostoli, segni e prodigi avvenivano in gran numero nel popolo. Attraverso la loro dedizione, i  discepoli continuano l’opera di Gesù, facendo propri i suoi sentimenti, nel suo nome: “Per il nome del tuo santo servo Gesù”.

Primo fra tutti, Pietro. Perché guariscano i malati, è sufficiente che l’ombra di Pietro li copra e li raggiunga. Nelle culture tradizionali l’ombra rappresenta l’anima di una persona. Uomini e donne si avvicinano al Signore. Tutto il popolo esalta la grandezza di Dio . E’ passato del tempo, forse qualche decennio.

Giovanni si trova nell’isola di Patmos, nel mar Egeo, verso le coste dell’Asia minore, a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.  Riceve l’ordine di scrivere: “Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese”, le comunità che fanno riferimento a Giovanni, attorno ad Efeso.

Egli si serve del linguaggio apocalittico, allora molto in voga, ma per capovolgerne il significato: la tribolazione quella grande è già avvenuta, è alle nostre spalle, è la morte di Gesù; la Risurrezione è l’inizio dei nuovi cieli e della nuova terra, l’inizio della nuova creazione. Gesù è la stella del mattino.

Le sette chiese sono le sette lampade, la menoràh, simbolo d’Israele, che riprende vita e vigore nella diàspora, grazie alla presenza del Signore risorto, uno simile a figlio d’uomo: il suo volto è come il sole quando splende in tutta la sua potenza. “Io fui morto e sono il Vivente, per sempre”).

Questa visione è l’inizio e la conclusione del libro. La storia del mondo e dell’uomo fin dagli inizi è la Rivelazione (‘Apocalisse’ di Gesù). Tutta la Legge e i profeti avevano preannunciato e preparato la sua venuta. Un abbraccio senza fine.

BUDOIA

 

MERCOLEDI’ 30 Aprile

Ore  9,30 Santa Messa

 DOMENICA 4 Maggio III di Pasqua

11,00 Def. Martin Armando ord. Famiglia

 Offerte :

                                                                               DARDAGO

MARTEDI 29  Aprile S. Caterina da Siena  Patrona d’Italia e d’Europa

ore 18,00 Def.ti Ponte Rita e Cozzi Carlo

 

VENERDI’ 2 Maggio

Ore 20,30 – VEGLIA MARIANA

                   

SABATO 3 Maggio

Ore 18,00 III di Pasqua

           Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara

           Def. Zambon Raffaele

           

Offerte : Pro Chiesa NN 20


SANTA LUCIA

GIOVEDI 1 Maggio 

18,00 – Santa Messa  

 DOMENICA 4 Maggio 

9,45  Santa Messa. Ricordo della defunta Moretto Caterina

 

 

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AVVISI COMUNI

 

In settimana si raccolgono i salvadanai

UN PANE PER AMOR DI DIO

Offerte  del Venerdì Santo  dalle 3 Parrocchie pro Terra Santa

€ 172,85

 

Mese di Maggio, mese dedicato al Santo Rosario

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