IL RISCHIO DELL’AMORE
Possiamo
amare senza rischiare? Questo è il tema di questa domenica e della parabola dei
talenti che abbiamo appena letto. La parabola ha come protagonisti un padrone e
tre persone a cui vengono affidati dei soldi in quantità diversa, in base alle
capacità di accoglienza di ciascuno. Il problema non sta nella quantità
maggiore o minore di talenti dati, bensì nel conservare per sé i doni che Dio
ci offre o riuscire a trafficarli verso gli altri. La parabola dei talenti
mette al centro i doni che Dio offre ad ogni persona, in base alle capacità che
già una persona possiede, per vedere quanto quella persona sia in grado o meno
di investire ciò che Dio, nella sua gratuità, ha offerto. La parabola pone un
accento molto forte proprio nei confronti del terzo servo il quale ha paura,
nasconde sottoterra il suo talento, perché pensa ad un Dio molto esigente e
severo e non vuole avere problemi. Non vuole rischiare e preferisce essere al
sicuro, dormire, pensa a un Dio che punta alla ricompensa e al castigo e quindi
vuole cullarsi nei propri falsi bisogni. Ma la fede non posso metterla in
cassaforte e proteggerla, è vita da donare ai miei fratelli. Allora se io ho
paura, vuol dire che ho poca fede, perché non possiamo amare senza rischiare.
E' un dono, una gratuità da vivere, specialmente verso i derelitti di questa
società. La nostra vita cristiana non punta all'autodifesa, al formalismo, alla
paura, ma mette al centro la gratuità, il coraggio, il senso dell'altro. La
domanda che potremmo porci è questa. "Che ne abbiamo fatto di tutti i
talenti che Dio ci ha donato? Li abbiamo sfruttati o siamo rimasti a mani
vuote, pensando di avere sbagliato o fallito tutto?" Perché non è la
debolezza che ci preoccupa e neppure la miseria, ma è il non senso, il vuoto,
il vivere senza senso, vagando nel nulla e questo è uno dei più gravi problemi
di oggi. Possiamo volare altissimo, essere aquile, ma possiamo anche sbagliare
il tiro e sentirci delle povere galline che usano solo il becco chino sulla
terra e niente più. Ma se impariamo a volare possiamo osservare dall'alto dei
panorami meravigliosi, una vita diversa. Dio ci offre mille talenti,
soprattutto ci dona la fede che si esprime nei sacramenti, specialmente nel
sacramento dell'Eucarestia. La forza che ci dona l'Eucarestia è in grado di
cambiare tutta la visione della nostra vita. E' vivere in perenne rendimento di
grazie a Dio, in una vita che è sacrificio per Dio e per gli altri, ossia dono
continuo. Alla fine della vita, saremo giudicati proprio sui talenti che avremo
o non avremo fatto fruttare.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della trentatreesima
settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEF.TE
MIMOSA E MARINA
DEF.
VETTOR MARTINO
VENERDI’ Presentazione di Maria al Tempio
17,00 DEFF. MEZZAROBBA ELENA, ANTONIO E ANGELO
DEFF. ANDREAZZA ANGELA ED ENRICO
DOMENICA Nostro Signor Gesù
Cristo Re dell’Universo
18,00 DEFF. CARLON GIOBATTA E MARIA ROS ord. famiglia
DEF. SANSON GIORGIO
ANN. DEF. ANGELIN GIUSEPPE ord. famiglia
DEF. DOTTO TULLIO
DEFF. CARDAZZO MARIA E DEL MASCHIO CANDIDO
OFFERTE Offrono pro Chiesa N.N., €. 50; N.N., pro riscaldamento, N.N., €. 20.
A DARDAGO
MARTEDI’ Dedicazione delle Basiliche dei Ss. Pietro e Paolo apostoli
17,00 DEF. LUCCHETTA ROLANDO
DEFUNTI
DI BASTIANELLO LIDIA
DEFF. ZAMBON ERMELLINA, CALCONI ARNALDO E
LUCANGELI
ADORNA
GIOVEDI’ della trentatreesima settimana del Tempo Ordinario
17,00 ANN. DEF.TA ZAMBON MAURIZIA
DEF.
ZAMBON BRUNO ROSIT
VENERDI’ Presentazione di Maria al Tempio (Madonna della Salute)
10,00 ANN. DEF.TA ZAMBON BIANCA BONAPARTE
DEFF.
RIGO ILDA, PAOLA E ANTONIO BARISEL
ANN. DEF. BASTIANELLO MARINO
ANN. DEF. ZAMBON AGOSTINO PALA
SABATO Nostro
Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
18,00 MESSA CLASSE 1974 E DEF. PRIZZON ABRAMO
ANN.
DEF. ZAMBON LUIGI ROSIT
DEF.TA ZAMBON CECILIA PALA
DEF.TA BASSO ROMANA
DEF.TA RIGO MARIA CROSTA
DOMENICA Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
11,00 DEFF. ZAMBON PIETRO E SANTA SARTOREL
MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ Sant’Elisabetta
d’Ungheria, religiosa
17,00 DEFF. QUAIA GIUSEPPE E FAMILIARI
DOMENICA Nostro Signor Gesù Cristo Re dell’Universo
17,00 DEFUNTI
GISLON E FORT
AVVISO COMUNE
LA
MADONNA DELLA SALUTE
La
ricorrenza trae origine dalla grande epidemia di peste bubbonica che colpì tutto il nord
Italia tra il 1630 e
il 1631. Si tratta
della stessa epidemia descritta anche da Alessandro Manzoni ne I promessi sposi. L'epidemia fu
particolarmente virulenta: nel giro di poche settimane l'intera città di
Venezia venne colpita, con pesanti perdite tra gli abitanti e ne furono vittime
lo stesso doge Nicolò Contarini e il patriarca Giovanni Tiepolo. Nel momento
culminante dell'epidemia, in assenza di altre soluzioni, il governo della
Repubblica organizzò una processione di preghiera alla Madonna, cui partecipò
per tre giorni e per tre notti tutta la popolazione superstite. Il 22 ottobre
1630 il doge fece voto solenne di erigere un tempio votivo particolarmente
grandioso e solenne se la città fosse sopravvissuta al morbo. Poche settimane
dopo la processione, l'epidemia subì prima un brusco rallentamento per poi
lentamente regredire fino a estinguersi definitivamente nel novembre 1631. Il
bilancio finale fu stimato in quasi 47.000 morti nel solo territorio cittadino
(oltre un quarto della popolazione) e quasi 100.000 nel territorio del Dogado. Il governo decretò allora di ripetere ogni
anno, in segno di ringraziamento, la processione in onore della Madonna denominata
da allora della "Salute". Il governo della Repubblica mantenne fede
al voto, e affidò a Baldassare Longhena il progetto di un tempio barocco a
struttura ottagonale sormontato da un'imponente cupola, ovvero l'attuale
basilica di Santa Maria della
Salute, che fu consacrata il 21 novembre 1687. La celebrazione della festa si diffuse
anche nelle nostre zone.
CELEBRAZIONI DI QUESTA SETTIMANA
VENERDI’ 21 FESTA LITURGICA MADONNA SALUTE
A Dardago, ore 10: S. Messa
A Budoia, ore 17: S. Messa
DOMENICA 23 FESTA PER TUTTE E TRE LE
PARROCCHIE
Ore 11: S. Messa a Dardago
Ore 14,30: Processione a Dardago
(Piazza,
via Tarabin; via Caporal, via Rivetta, via San
Tomè, e rientro in Chiesa).
Segue castagnata
nelle ex Scuole
A Santa Lucia ore 17: S. Messa
A Budoia ore 18: S. Messa