I DISCEPOLI PARTONO A DUE
A DUE,
NON SOLI
Chiamò
a sé i Dodici e prese a mandarli... Ogni volta che Dio ti chiama, ti mette in viaggio. L'ha
fatto con Abramo da Ur dei Caldei (alzati e va); con il popolo in Egitto (lo
condurrai fuori, nel deserto...); con il profeta Giona (alzati e va a Ninive);
con Israele ormai installato al sicuro nella terra promessa. Dio viene a
snidarti dalla vita stanca, dalla vita seduta; mette in moto pensieri nuovi, ti
fa scoprire orizzonti che non conoscevi. Dio mette in cammino. E camminare è un
atto di libertà e di creazione, un atto di speranza e di conoscenza: è andare
incontro a se stessi, scoprirsi mentre si scopre il mondo, un viaggio verso un
altro mondo possibile. Partono i discepoli a due a due. E non ad uno ad uno. Il
loro primo annuncio non è trasmesso da parole, ma dall'eloquenza del camminare
insieme, per la stessa meta. E ordinò loro di non prendere nient'altro che un
bastone. Solo un bastone a sorreggere il passo e un amico a sorreggere il
cuore. Un elogio della leggerezza quanto mai attuale: per camminare bisogna
eliminare il superfluo e andare leggeri. Né pane né sacca né denaro, senza
cose, senza neppure il necessario, solo pura umanità, contestando radicalmente
il mondo delle cose e del denaro, dell'accumulo e dell'apparire. Per annunciare
un mondo altro, in cui la forza risiede nella creatività dell'umano:
«l'annunciatore deve essere infinitamente piccolo, solo così l'annuncio sarà
infinitamente grande» (G. Vannucci). Entrati in una casa lì rimanete. Il punto
di approdo è la casa, il luogo dove la vita nasce ed è più vera. Il Vangelo
deve essere significativo nella casa, nei giorni delle lacrime e in quelli
della festa, quando il figlio se ne va, quando l'anziano perde il senno o la
salute... Entrare in casa altrui comporta percepire il mondo con altri colori,
profumi, sapori, mettersi nei panni degli altri, mettere al centro non le idee
ma le persone, il vivo dei volti, lasciarsi raggiungere dal dolore e dalla
gioia contagiosa della carne. Se in qualche luogo non vi ascoltassero,
andatevene, al rifiuto i discepoli non oppongono risentimenti, solo un po' di
polvere scossa dai sandali: c'è un'altra casa poco più avanti, un altro
villaggio, un altro cuore.
All'angolo di ogni strada, l'infinito. Gesù ci vuole tutti nomadi d'amore,
gente che non confida nel conto in banca o nel mattone, ma nel tesoro
disseminato in tutti i paesi e città: mani e sorrisi che aprono porte e
ristorano cuori. Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse,
scacciavano molti demoni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Dio
chiama e mette in viaggio per guarire la vita, per farti guaritore del
disamore, laboratorio di nuova umanità.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI’ San Bonaventura vescovo e dottore della Chiesa
9,30 DEFF.
ZAMBON MARZIANO E FAMILIARI
VENERDI’ della quindicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. PES EUGENIO E GIULIA
DOMENICA Sedicesima del Tempo Ordinario
10,00 DEFF. SANTAROSSA STEFANO
E ROSA
18,00 DEF.TA CARLON PAOLA
DEF.TA
CARLON SABINA
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N.,
€. 10; N.N., €. 20.
A DARDAGO
MARTEDI’ San Camillo de Lellis
sacerdote
18,00 ANN.
DEF. JANNA MARCO BOCUS
GIOVEDI’ Beata
Vergine Maria del Carmelo
18,00 DEFF. BUSETTI PIETRO, ANNA E FAMILIARI
SABATO Sedicesima
Domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
DOMENICA Sedicesima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. SANDRIN EMILIO E LUCIA
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per battesimo di Zambon Francesco Pala,
€.100; N.N., €. 20.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ S. Enrico imperatore
18,00 DEF. CARLI ENRICO
DEF.
BASSO FRANCO
DOMENICA Sedicesima del Tempo Ordinario
10,00 ANN. DEF.
RIZZO ETTORE
OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €.20.
A DARDAGO
SEDUTA CONSIGLIO
PER GLI AFFARI ECONOMICI
Martedì
prossimo 14 Luglio, alle ore 20,45 in Canonica, seduta del Consiglio
Parrocchiale per gli affari economici con all’o.d.g.: rapporti con le Banche e
varie.
CONSEGNA OGGETTI
PER PESCA DI BENEFICENZA
Ogni
martedì, giovedì e sabato dalle 17 alle 18 presso la Sala della Pesca in
Canonica sarà presente un incaricato per ricevere eventuali oggetti che si
volessero donare per la Pesca di Beneficenza della Sagra.
La Parrocchia è ancora fontana delvillaggio?
Qualcuno
ricorda l’immagine che il santo Papa Giovanni XXIII dava della Parrocchia: “La
Parrocchia è come la vecchia fontana del villaggio che getta acqua in
continuazione. Il viandante assetato si accosta e beve e poi se ne va
dissetato”. La Parrocchia è quindi
un’istituzione a servizio del popolo di Dio in cammino verso la Patria e lo
nutre con i doni che Gesù Cristo le ha affidato.
Il Codice di
Diritto Canonico riformato dal Concilio Ecumenico Vaticano II al canone 515
recita che: “ La Parrocchia è una determinata comunità di fedeli che viene
costituita stabilmente nell’ambito di una Diocesi e la cui cura pastorale è
affidata, sotto l’autorità del Vescovo Diocesano, ad un parroco quale suo
proprio pastore”. Si passa quindi da una situazione statica (fontana del
villaggio) ad una dinamica (comunità).
Nella comunità, poi, ognuno mette a
disposizione degli altri componenti della comunità stessa, i propri doni e
carismi. Ognuno dovrebbe sentirsi interpellato a dare quello che può di dono,
di servizio. per rendere la Parrocchia sempre più viva. C’è chi è portato al
servizio della Chiesa, chi all’amministrazione, chi alla catechesi e
all’insegnamento, chi ai molteplici servizi della Liturgia, chi preferisce fare
con i ragazzi e giovani, chi per la visita ad anziani o malati. C’è chi riesce
a leggere le situazioni e i bisogni e a consigliare. Ogni servizio anche se
povero e, agli occhi degli uomini, poco significativo, è importante di fronte a
Dio e per il bene della Parrocchia. Nessuno si senta escluso o inutile.
Per chi
è impossibilitato
a fare altro c’è una cosa preziosissima che può fare per i fratelli: la
preghiera.