sabato 4 luglio 2015

Domenica, 5 luglio 2015 - XIV del Tempo Ordinario (B)



UN PROFETA NON ACCETTATO IN PATRIA  
 Il Vangelo di oggi è chiuso tra due parentesi di stupore, inizia con la sorpresa della gente di Nazareth: "Da dove gli viene tutta questa sapienza e questi prodigi?". E termina con la meraviglia di Gesù: E si meravigliava della loro incredulità. Né la sapienza né i miracoli fanno nascere la fede; è vero il contrario, è la fede che fa fiorire miracoli. La gente passa in fretta dalla fascinazione alla diffidenza e al rifiuto. Da dove gli vengono queste cose? Non da Nazareth. Non da qui. In questa domanda «Da dove?» è nascosto il punto da cui ha origine l'Incarnazione: con il Verbo entra nel mondo un amore da altrove, "alieno", qualcosa che la terra da sola non può darsi, viene uno che profuma di cielo. Quel mix di sapienza e potenza che Gesù trasmette, non basta alla gente di Nazareth per aprirsi allo spirito di profezia, quasi che il principio di realtà («Lo conosco, conosco la sua famiglia, so come lavora») lo avesse oscurato. Ma l'uomo non è il suo lavoro, nessuno coincide con i problemi della sua famiglia: il nostro segreto è oltre noi, abbiamo radici di cielo. Gesù cresce nella bottega di un artigiano, le sue mani diventano forti a forza di stringere manici, il suo naso fiuta le colle, la resina, sa riconoscere il tipo di legno. Ma, noi pensiamo, Dio per rivelarsi dovrebbe scegliere altri mezzi, più alti. Invece lo Spirito di profezia viene nel quotidiano, scende nella mia casa e nella casa del mio vicino, entra là dove la vita celebra la sua mite e solenne liturgia, la trasfigura da dentro. Fede vera è vedere l'istante che si apre sull'eterno e l'eterno che si insinua nell'istante. Dice il Vangelo: Ed era per loro motivo di scandalo. Scandalizza l'umanità di Gesù, la prossimità di Dio. Eppure è proprio questa la buona notizia del Vangelo, stupore della fede e scandalo di Nazareth: Dio ha un volto d'uomo, il logos, la forma di un corpo. Non lo cercherai nelle altezze del cielo, ma lo vedrai inginocchiato a terra, ai tuoi piedi, una brocca in mano e un asciugamano ai fianchi. La reazione di Gesù al rifiuto dei compaesani non si esprime con una reazione dura, con recriminazioni o condanne; come non si esalta per i successi, così Gesù non si deprime mai per un fallimento, «ma si meravigliava» con lo stupore di un cuore fanciullo. A conclusione del brano, Marco annota: Non vi poté operare nessun prodigio; ma subito si corregge: Solo impose le mani a pochi malati e li guarì. Il Dio rifiutato si fa ancora guarigione, anche di pochi, anche di uno solo. L'amante respinto continua ad amare anche pochi, anche uno solo. L'amore non è stanco: è solo stupito. Così è il nostro Dio: non nutre mai rancori, lui profuma di vita.
                        
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della quattordicesima settimana del Tempo Ordinario
 9,30 DEF. VARNIER ANGELO
VENERDI’ della quattordicesima settimana del Tempo Ordinario   
18,00 MESSA SECONDO INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Quindicesima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA SECONDO INTENZIONE PARTICOLARE
18,00 DEF. SPADER ROMEO
          ANN. DEF. ZAMBON FERRUCCIO
          
OFFERTE  Offrono, per opere parrocchiali, per funerale di Santin Giovanni, €. 140.

A DARDAGO

MARTEDI’ della quattordicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. ZAMBON PIETRO, ROSA E FAMILIARI  PETOL
GIOVEDI’ Ss. Agostino Zhao Rong sacerdote e compagni martiri
18,00 MESSA SECONDO INTENZIONE PARTICOLARE
SABATO Quindicesima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 ANN. DEF. ALESSIO GIOVANNI
           DEFF. ZAMBON LUIGI E GIOVANNA THAMPOGNA
           DEFUNTI ZAMBON MAO E MARIN
DOMENICA Quindicesima del Tempo Ordinario
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: offerenti capitello Ciathentai, €.30.

A SANTA LUCIA   

LUNEDI’ S. Maria Goretti, vergine e martire
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Quindicesima del Tempo Ordinario
10,00  MESSA DI 7° DEF. RIZZO OSVALDO
           ANN.  DEF. DON UMBERTO FORT ord. nipote

                



 “E si meravigliava della loro incredulità” (Mc. 6,6)

A DARDAGO

CONSEGNA OGGETTI PER PESCA DI BENEFICENZA
Ogni martedì, giovedì e sabato dalle 17 alle 18 presso la Sala della Pesca in Canonica sarà presente un incaricato per ricevere eventuali oggetti che si volessero donare per la Pesca di Beneficenza della Sagra.


Le nostre Chiese sempre più deserte

E’ un’amara constatazione quella che fanno quelli che ancora frequentano la S. Messa domenicale. Le nostre messe domenicali e in modo ancora più macroscopico quelle feriali sono disertate dalla stragrande maggioranza di coloro che ancora si considerano appartenenti ad una cultura e ad una tradizione cattolica. Le motivazioni di questo abbandono sono molteplici e già considerate più e più volte, per molti neanche derivanti da una mancanza di fede, ma da situazioni occasionali. Oltre a ciò si nota una forte discrepanza tra il considerarsi cristiani cattolici e poi, invece, fare scelte diverse in campo dottrinale e morale. Ognuno si sente autorizzato a scegliere a suo piacimento quali dottrine accettare e quali no, quale morale seguire, a prescindere dall’insegnamento della Chiesa. I sacramenti e i momenti religiosi che segnano le fasi della vita hanno subito un calo significativo. Se ancora quasi tutti, scelgono il funerale religioso, i matrimoni in chiesa sono al lumicino ed anche battesimi, prime comunioni e cresime stanno avendo una contrazione. Confessione e Unzione malati sono pressoché scomparse. Pochi e sempre quelli fanno celebrare Sante Messe per i loro defunti ed anche il sostegno economico alla Parrocchia è fortemente diminuito. Cosa fare? La Santa Messa domenicale per il cristiano non è un optional ma un aiuto settimanale a trovarsi a pregare con la comunità, ad ascoltare la Parola a celebrare l’Eucarestia. E’ forse l’unica occasione nella settimana di un rapporto con Dio. E questo anche per i bambini e ragazzi del catechismo che nella Messa trovano il naturale completamento della catechesi. I Consigli Pastorali stanno prendendo in considerazione di ridurre il numero delle Messe domenicali a partire da fine settembre sia per la scarsissima partecipazione, sia per i costi di gestione sempre più impegnativi. Non perdiamoci d’animo. Gesù dopo essersi meravigliato della incredulità dei suoi compaesani, continua a predicare e a far miracoli. La fantasia di Dio supera le debolezze umane e si fida ancora sulla capacità di ripresa delle sue creature.