PREGARE PER LA CHIESA COME DIO LA VUOLE
In
varie occasioni Gesù si è proclamato il Buon Pastore. A noi oggi questo titolo
non fa particolare effetto: ci sembra del tutto appropriato, pensando alla sua
infinita bontà. Invece doveva suonare quanto meno sorprendente agli orecchi dei
suoi ascoltatori, abituati, sulla scorta dei profeti e dei salmi, a considerare
Dio come pastore del suo popolo: dichiarandosi il pastore, automaticamente Gesù
si proclamava Dio. Risulta chiaro anche dal brano odierno (Giovanni 10,27-30)
in cui dichiara: "Io e il Padre siamo una cosa sola".
Con le parole seguenti,
poi, egli spiega che significa essere pastore: "Le mie pecore ascoltano la
mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e
nessuno le strapperà dalla mia mano". Parole illuminanti: quelle "pecore"
di cui Gesù è il pastore non sono una massa incosciente che si muove per
istinto, ma persone consapevoli e libere, che decidono di prestare ascolto e
dare fiducia a quella voce, tanto da seguirla; in cambio egli assicura che
nessuno potrà costringerle a una scelta diversa ed esse perciò, mantenendosi al
suo seguito, potranno conseguire la vita eterna.
Di quella vita parla la
seconda lettura (Apocalisse 7): davanti al trono divino, davanti a Gesù,
l'Agnello innocente sacrificato ma vivo (cioè morto e risorto), sta "una
moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo
e lingua. Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né
arsura alcuna, perché l'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro
pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni
lacrima dai loro occhi".
Questa è la meta, cui il Buon Pastore guida
chi gli presta ascolto. Senza dimenticare che il Buon Pastore è e resta sempre
lui, anche se - come risulta nel vangelo di domenica scorsa - egli ha dato
incarico ad altri uomini di svolgere qui in terra questo compito: "Pasci i
miei agnelli, pasci le mie pecorelle", ha detto a Pietro e tramite lui ai
suoi successori e collaboratori. Egli ha chiamato e continua a chiamare uomini
a svolgere questo compito, ed è importante che i chiamati non restino sordi alla
sua voce; per questo, come ogni anno la quarta domenica di Pasqua, detta del
Buon Pastore, è anche la giornata di preghiera per le vocazioni sacerdotali.
L'invito che la Chiesa
rivolge oggi ai fedeli, di pregare perché ci siano nuovi preti, a qualcuno
potrà apparire inopportuno, dopo le recenti vicende che hanno così
dolorosamente investito la Chiesa stessa proprio a proposito dei preti
traditori della loro missione. Ma l'invito resta, e anzi si fa più pressante:
questo, come altri eventuali scandali, richiede che tutto il popolo di Dio si
impegni a salvaguardare la Chiesa come Dio la vuole, e in proposito la
preghiera è un'arma potente, disponibile a tutti. Si prega perché i colpevoli
si ravvedano e le loro vittime vedano risanate le loro ferite, guardando a
colui che resta il Buon Pastore e non ai suoi indegni rappresentanti. Che poi i
preti possano sbagliare, non è una novità; la storia è cominciata già con gli
apostoli: nel momento supremo, di dodici uno solo ha seguito Gesù sino ai piedi
della croce; uno l'aveva tradito, uno l'aveva rinnegato, e gli altri se l'erano
data a gambe. Eppure il Signore ha rinnovato loro la fiducia; a loro, proprio a
questi pusillanimi, ha affidato la sua Chiesa. Anche i continuatori della loro
missione sono uomini, e come tali, per definizione, peccatori. Tuttavia, da un
lato è giusto ricordare pure i tanti che hanno vissuto e vivono il dono
ricevuto con dignità, coraggio, abnegazione, seminando un bene immenso: basti
accennare ai preti santi, ai missionari, a quanti si prodigano per i sofferenti
nel corpo e nello spirito. E dall'altro lato non bisogna dimenticare chi sta
dietro e sopra di loro; essi sono soltanto strumenti nelle mani dell'unico,
vero Buon Pastore; a lui soltanto va il ringraziamento per il bene ricevuto
attraverso i suoi ministri fedeli. Si crede non nei preti, ma in Gesù Cristo.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI’ della quarta settimana di Pasqua
9,30 ANN.
DEF. DE MAIO GIUSEPPE
DEF. SANSON GIORGIO
VENERDI’ della quarta settimana di Pasqua
18,00 MESSA DI 7° DEF.TA IANNA LEA
DOMENICA Quinta di Pasqua
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’
PARROCCHIALI
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per battesimo di Carbonera Lorenzo €. 100; per funerale di Janna Lea, €. 80;
N.N., €. 29.
A DARDAGO
MARTEDI’ della quarta settimana di
Pasqua
18,00 DEFF.
ZAMBON ACHILLE E FAMILIARI MARIN
GIOVEDI’ Sant’Anselmo d’Aosta vescovo e dottore della Chiesa
18,00 ANN.
DEF.TA RIGO ZAMBON ANGELINA
SABATO Domenica Quinta di
Pasqua
18,00 SECONDO INTENZIONE PARTICOLARE
.A SANTA LUCIA
LUNEDI’ della quarta settimana di
Pasqua
18,00 DEFUNTI BRAGAGGIA E FONTANA
DOMENICA Quinta di Pasqua
10,00 DEFUNTI OLIVIERI E
ARNALDI
DEFF. SOLDA’ BRUNA, PASTORUTTI
CLAUDIA E LORENZO
AVVISI COMUNI
INCONTRO
BIBLICO A ROVEREDO IN PIANO
Mercoledì 20 aprile, alle ore 21 presso l’Oratorio
Parrocchiale di Roveredo in Piano il secondo incontro biblico animato dal prof.
Don Renato De Zan con titolo “Le viscere della misericordia” nell’Antico e
Nuovo Testamento
FESTA
DEL GRUPPO ALPINI DI BUDOIA
Sabato
prossimo 23 aprile, il Gruppo Alpini della sezione di Budoia celebrerà la sua
festa annuale a Dardago con il seguente programma:
ore
17,30 ritrovo in piazza a Dardago
ore
17,45 Alzabandiera onore ai caduti discorsi ufficiali
ore
18,00 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale accompagnata dal Coro
ANA di Aviano – al termine
breve concerto
Brindisi presso il cortile della
Sede di Gruppo
COMUNICAZIONI
DEL CONSIGLIO PASTORALE INTERPARROCCHIALE SU ORARI SANTE MESSE FESTIVE
Giovedì 14 aprile, il Consiglio Parrocchiale
Interparrocchiale, durante la seduta ha preso in considerazione la richiesta
venuta da più parti di rivedere gli orari delle Sante Messe domenicali in modo
che in tutte e tre le Parrocchie ci sia una Santa Messa nel giorno della
domenica e pertanto ha deciso definitivamente di aggiungere una S. Messa la
domenica sera (a turno nelle tre parrocchie), lasciando la S. Messa prefestiva
del sabato a Dardago per quanti delle tre parrocchie non possono partecipare la
domenica.
Pertanto
da maggio a fine agosto le Ss. Messe saranno così celebrate:
SABATO:
ore 18: a Dardago
DOMENICA:
ore 10 a Dardago
ore 11 a Budoia
ore 18 a Santa Lucia
Durante il mese di maggio, date alcune celebrazioni particolari (I
Comunioni, Battesimi , Inaugurazioni) ormai in calendario da tempo, le Ss.
Messe avranno una mutazione negli orari e luoghi che verrà comunicata (sarà comunque
solo per due domeniche)