venerdì 15 aprile 2016

Domenica, 17 aprile 2016 - IV di Pasqua (C)


PREGARE PER LA CHIESA COME DIO LA VUOLE

In varie occasioni Gesù si è proclamato il Buon Pastore. A noi oggi questo titolo non fa particolare effetto: ci sembra del tutto appropriato, pensando alla sua infinita bontà. Invece doveva suonare quanto meno sorprendente agli orecchi dei suoi ascoltatori, abituati, sulla scorta dei profeti e dei salmi, a considerare Dio come pastore del suo popolo: dichiarandosi il pastore, automaticamente Gesù si proclamava Dio. Risulta chiaro anche dal brano odierno (Giovanni 10,27-30) in cui dichiara: "Io e il Padre siamo una cosa sola". Con le parole seguenti, poi, egli spiega che significa essere pastore: "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e nessuno le strapperà dalla mia mano". Parole illuminanti: quelle "pecore" di cui Gesù è il pastore non sono una massa incosciente che si muove per istinto, ma persone consapevoli e libere, che decidono di prestare ascolto e dare fiducia a quella voce, tanto da seguirla; in cambio egli assicura che nessuno potrà costringerle a una scelta diversa ed esse perciò, mantenendosi al suo seguito, potranno conseguire la vita eterna. Di quella vita parla la seconda lettura (Apocalisse 7): davanti al trono divino, davanti a Gesù, l'Agnello innocente sacrificato ma vivo (cioè morto e risorto), sta "una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né arsura alcuna, perché l'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi". Questa è la meta, cui il Buon Pastore guida chi gli presta ascolto. Senza dimenticare che il Buon Pastore è e resta sempre lui, anche se - come risulta nel vangelo di domenica scorsa - egli ha dato incarico ad altri uomini di svolgere qui in terra questo compito: "Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle", ha detto a Pietro e tramite lui ai suoi successori e collaboratori. Egli ha chiamato e continua a chiamare uomini a svolgere questo compito, ed è importante che i chiamati non restino sordi alla sua voce; per questo, come ogni anno la quarta domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, è anche la giornata di preghiera per le vocazioni sacerdotali. L'invito che la Chiesa rivolge oggi ai fedeli, di pregare perché ci siano nuovi preti, a qualcuno potrà apparire inopportuno, dopo le recenti vicende che hanno così dolorosamente investito la Chiesa stessa proprio a proposito dei preti traditori della loro missione. Ma l'invito resta, e anzi si fa più pressante: questo, come altri eventuali scandali, richiede che tutto il popolo di Dio si impegni a salvaguardare la Chiesa come Dio la vuole, e in proposito la preghiera è un'arma potente, disponibile a tutti. Si prega perché i colpevoli si ravvedano e le loro vittime vedano risanate le loro ferite, guardando a colui che resta il Buon Pastore e non ai suoi indegni rappresentanti. Che poi i preti possano sbagliare, non è una novità; la storia è cominciata già con gli apostoli: nel momento supremo, di dodici uno solo ha seguito Gesù sino ai piedi della croce; uno l'aveva tradito, uno l'aveva rinnegato, e gli altri se l'erano data a gambe. Eppure il Signore ha rinnovato loro la fiducia; a loro, proprio a questi pusillanimi, ha affidato la sua Chiesa. Anche i continuatori della loro missione sono uomini, e come tali, per definizione, peccatori. Tuttavia, da un lato è giusto ricordare pure i tanti che hanno vissuto e vivono il dono ricevuto con dignità, coraggio, abnegazione, seminando un bene immenso: basti accennare ai preti santi, ai missionari, a quanti si prodigano per i sofferenti nel corpo e nello spirito. E dall'altro lato non bisogna dimenticare chi sta dietro e sopra di loro; essi sono soltanto strumenti nelle mani dell'unico, vero Buon Pastore; a lui soltanto va il ringraziamento per il bene ricevuto attraverso i suoi ministri fedeli. Si crede non nei preti, ma in Gesù Cristo.

Per votare devi eseguire l'accesso:
puoi farlo cliccando qui
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della quarta settimana di Pasqua
  9,30 ANN. DEF. DE MAIO GIUSEPPE
           DEF. SANSON GIORGIO
VENERDI’ della quarta settimana di Pasqua
18,00 MESSA DI 7° DEF.TA IANNA LEA
DOMENICA Quinta di Pasqua  
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: per battesimo di Carbonera Lorenzo  €. 100; per funerale di Janna Lea, €. 80; N.N., €. 29.

A DARDAGO

MARTEDI’ della quarta settimana di Pasqua
18,00 DEFF. ZAMBON ACHILLE E FAMILIARI MARIN
GIOVEDI’ Sant’Anselmo d’Aosta vescovo e dottore della Chiesa
18,00 ANN. DEF.TA RIGO ZAMBON ANGELINA
SABATO Domenica Quinta di Pasqua
18,00 SECONDO INTENZIONE PARTICOLARE

.A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della quarta settimana di Pasqua
18,00 DEFUNTI BRAGAGGIA E FONTANA
DOMENICA Quinta di Pasqua
10,00 DEFUNTI OLIVIERI E ARNALDI
           DEFF. SOLDA’ BRUNA, PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
                       
AVVISI COMUNI

INCONTRO BIBLICO A ROVEREDO IN PIANO          
Mercoledì  20 aprile, alle ore 21 presso l’Oratorio Parrocchiale di Roveredo in Piano il secondo incontro biblico animato dal prof. Don Renato De Zan con titolo “Le viscere della misericordia” nell’Antico e Nuovo Testamento

FESTA DEL GRUPPO ALPINI DI BUDOIA        
Sabato prossimo 23 aprile, il Gruppo Alpini della sezione di Budoia celebrerà la sua festa annuale a Dardago con il seguente programma:
ore 17,30 ritrovo in piazza a Dardago
ore 17,45 Alzabandiera onore ai caduti discorsi ufficiali
ore 18,00 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale accompagnata dal Coro
                ANA di Aviano – al termine breve concerto
                Brindisi presso il cortile della Sede di Gruppo


COMUNICAZIONI DEL CONSIGLIO PASTORALE INTERPARROCCHIALE SU ORARI SANTE MESSE FESTIVE       

Giovedì  14 aprile, il Consiglio Parrocchiale Interparrocchiale, durante la seduta ha preso in considerazione la richiesta venuta da più parti di rivedere gli orari delle Sante Messe domenicali in modo che in tutte e tre le Parrocchie ci sia una Santa Messa nel giorno della domenica e pertanto ha deciso definitivamente di aggiungere una S. Messa la domenica sera (a turno nelle tre parrocchie), lasciando la S. Messa prefestiva del sabato a Dardago per quanti delle tre parrocchie non possono partecipare la domenica.

Pertanto da maggio a fine agosto le Ss. Messe saranno così celebrate:
SABATO: ore 18: a Dardago
DOMENICA: ore 10 a Dardago
                      ore 11 a Budoia
                      ore 18 a Santa Lucia
Durante il mese di maggio, date alcune celebrazioni particolari (I Comunioni, Battesimi , Inaugurazioni) ormai in calendario da tempo, le Ss. Messe avranno una mutazione negli orari e luoghi che verrà comunicata (sarà comunque solo per due domeniche)