UN PASTORE PER IL SUO GREGGE
Oggi da noi la pastorizia è quasi scomparsa, sicché quando gli
scritti antichi parlano di gregge e di pastori fatichiamo a comprendere il
discorso nella sua reale dimensione.
E' il caso del vangelo di oggi (Giovanni
10,11-18), che è parte del discorso in cui Gesù si paragona a un pastore
impegnato a guidare un gregge, il gregge in cui è facile riconoscere l'insieme
dei suoi seguaci.
Il brano comincia con una distinzione tra coloro che
conducono il gregge al pascolo. Ci sono i mercenari, cioè quanti lo fanno di
mestiere, interessati soltanto allo stipendio; a loro non importa delle pecore,
e se un lupo le assalta se la danno a gambe, abbandonandole alla loro sorte.
Io
non sono così, dice Gesù: io sono il buon pastore, che ha cura delle pecore, le
guida ai pascoli migliori, le protegge e le difende sino a dare la vita per
loro. Nell'occasione, egli preannuncia velatamente la propria morte e
risurrezione: "Io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me
la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di
riprenderla di nuovo". Per non dimenticare che siamo nel tempo pasquale,
durante il quale si prolunga la celebrazione della morte e risurrezione di
Gesù.
Ma a proposito del gregge Gesù esprime anche altri due concetti di
grande rilievo.
Anzitutto, la familiarità con loro: "Io conosco le mie
pecore e le mie pecore conoscono me". Nel linguaggio biblico, il verbo
conoscere non ha il significato un po' banale che gli si dà oggi; noi diciamo
di conoscere qualcuno che ci è stato semplicemente presentato, o che abbiamo
incontrato qualche volta; qualcuno di cui sappiamo l'esistenza, ma con cui non
abbiamo rapporti abituali. Nella Bibbia invece il conoscere implica intimità e
reciproca fiducia; è la parola usata di solito per indicare il rapporto
coniugale: "Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì..."
(Genesi 4,1); "Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo
chiamerai Gesù", annuncia l'angelo a Maria, la quale risponde: "Come
avverrà questo, poiché non conosco uomo?" (Luca 1,31-34).
Quando dunque
Gesù dice: "Io conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me",
si intuisce quale profondità presenti il suo amore per noi, e con quale
profondità egli si aspetti di essere ricambiato. Sta qui il "segreto"
di chi, consapevole e disponibile, ha trovato il senso autentico della propria
esistenza e ne fa un capolavoro, come si manifesta nei santi, quelli noti e,
ancor più spesso, quelli che solo Dio conosce.
L'altro concetto da non trascurare
nel passo evangelico odierno riguarda la composizione del gregge e il suo
futuro: "E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche
quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge,
un solo pastore".
Il significato immediato della frase è da intendere nel
fatto che Gesù ha dato la sua vita non solo per il popolo d'Israele ma per
tutti i popoli, come peraltro risulta dal suo mandato agli apostoli:
"Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo ad ogni creatura"
(Marco 16,15). Ma appare ovvio anche un secondo significato: egli non ammette
divisioni tra i credenti in lui.
Di qui il duplice impegno che giustamente
assorbe tante energie della Chiesa oggi: quello missionario, e quello
ecumenico; annunciare il vangelo, e operare per l'unità tra i cristiani. Dal
fatto poi che egli ha dato incarico a qualcuno di annunciare il vangelo e in
suo nome reggere la comunità di chi lo accoglie, deriva la cura che ci siano
sempre cristiani disponibili ad assumersene l'onore e l'onere, prendendo da lui
l'esempio e cercando al meglio di imitarne le modalità. Per questo, la
"domenica del buon pastore" è anche la giornata di preghiera per le
vocazioni, peraltro in obbedienza a un invito esplicito: "La messe è
molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone, perché mandi operai
nella sua messe".
Ne mandi quanti ne occorrono, e di qualità.
A BUDOIA
VENERDI’ della
quarta settimana di Pasqua
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
DOMENICA Quinta di Pasqua
11,00 DEFF. ARCIVESCOVO
AURELIO E MARIO SIGNORA
DEF. ZAMBON MARCO
OFFERTE
Offrono,
per utilizzo Oratorio, Gruppo Alpini di Budoia €. 50. Famiglia Begotti, €. 40
A DARDAGO
MARTEDI’ San Fedele da Sigmaringen
sacerdote e martire
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
MERCOLEDI’ San
Marco evangelista
10,30 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
GIOVEDI’ della quarta settimana di Pasqua
18,00 DEF.CALDERAN GIOVANNI
SABATO Quinta Domenica di Pasqua
18,00 DEF. BOCUS LUCIANO FRITH
DEFF. CARLON LORENZO, ANGELA E FIGLI
DEF.TA ROSSI DINA
DOMENICA Quinta di Pasqua
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’
PARROCCHIALI
OFFERTE
Zambon
Luciana offre, per opere parrocchiali, €. 50. N.N. offre, per fiori chiesa, €.
10
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ San Giorgio martire
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
DOMENICA Quinta di Pasqua
10,00 DEFF. SOLDA’ BRUNA,
PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
A BUDOIA
BATTESIMO
Domenica prossima 29 aprile, durante la S. Messa
delle ore 11, sarà battezzata Belfiore Chiara figlia di Biagio e di Nicolò
Roberta.
AVVISI COMUNI
SANTA MESSA DI
ROGAZIONE A SAN MARTINO
Mercoledì prossimo 25 Aprile, festa di San Marco e
delle Rogazioni Maggiori, ci ritroveremo nella Chiesa di San Martino,
nell’omonima località, alle ore 10,30 per la preghiera di rogazione e la Santa
Messa. Al termine il rinfresco preparato dai tradizionali volontari. E’ sospesa
mercoledì la Santa Messa delle 9,30 a Budoia.
RACCOLTA
INDUMENTI USATI
Nelle tre Chiese si trovano sacchetti gialli per la
raccolta di indumenti usati promossa dalla Caritas diocesana. Chi desidera può
prendere il sacchetto e consegnarlo in chiesa o presso la parrocchia di Aviano
entro l’11 maggio. Se i sacchetti gialli fossero esauriti si possono usare
altri sacchetti. Non quelli neri delle immondizie.
OFFERTE PER I
CRISTIANI DI TERRA SANTA
Venerdì Santo 30 marzo, sono stati raccolti
complessivamente in favore dei cristiani di Terra santa €. 222 che sono stati
destinati, tramite l’ufficio missionario diocesano a tale scopo.
RACCOLTA
QUARESIMALE DELLE CASSETTINE DI “UN PANE PER AMOR DI DIO”
Con le cassettine della raccolta quaresimale di “Un
pane per amor di Dio” sono stati raccolti complessivamente nelle tre
parrocchie, €. 1000 che sono stati destinati per le opere missionarie sostenute
dalla nostra Diocesi.