PESCATORI DI UOMINI
Il racconto di questa domenica è ambientato in riva al lago, dove
la folla si accalca intorno a Gesù, il quale sale sulla barca del pescatore
Simone (il futuro Pietro) chiedendogli di scostarsi un poco da terra per poter
parlare a tutti, senza essere travolto.
Terminato il discorso, egli invita
Pietro e i suoi compagni a prendere il largo per andare a pescare; il futuro
apostolo gli obietta che l'hanno appena fatto, per tutta la notte, senza
prendere nulla, ma per rispetto e fiducia gli obbedisce: "Sulla tua parola
getterò le reti".
Ed ecco il prodigio: "Presero una quantità enorme
di pesci", tanto da indurli a chiedere aiuto ai compagni di un'altra
barca, e "riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi
affondare".
Nel comune stupore, Pietro prende coscienza di trovarsi di
fronte a un uomo investito della potenza di Dio, e al suo confronto avverte la
propria indegnità; allora si getta alle ginocchia di Gesù, dicendo:
"Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore". Si colloca a
questo punto la vocazione, nella risposta di Gesù: "Non temere; d'ora in
poi sarai pescatore di uomini".
Che cosa significassero quelle parole
risulta chiaro dal seguito della vicenda di Pietro, costituito dallo stesso
Gesù capo della Chiesa, da lui stesso voluta con l'incarico di andare in tutto
il mondo a portare la salvezza a chi ne vorrà beneficiare.
Venti secoli
dimostrano quanto abbondante sia stata anche la pesca di uomini, sulla quale
tuttavia si possono fare alcune considerazioni. Gli uomini che hanno aderito al
vangelo sono stati tanti, se ormai li si conta a centinaia di milioni, anzi
miliardi; e ciò non è avvenuto certo per merito degli annunciatori: come
Pietro, anch'essi sono peccatori; come Pietro, che nel momento in cui Gesù
appariva sconfitto ha negato di conoscerlo, tante volte in venti secoli i
continuatori della sua missione se ne sono rivelati indegni.
Dunque se anche la
"pesca" della Chiesa è stata così abbondante, bisogna riconoscervi la
volontà e l'intervento di Dio. Il compito poi non è certo concluso, perché
molti sono quelli che ancora il vangelo non lo conoscono: ed è segno
dell'inesauribile bontà di Dio che egli continui a chiamare "pescatori di
uomini", i quali, malgrado gli insuccessi, le difficoltà e la precisa
coscienza di essere inadeguati, continuano a gettare le reti. Lo fanno
"sulla sua parola", fidandosi di lui, confidando che sia lui a
dettare le regole, a guidare gli eventi e a decretarne gli esiti.
Resta da
chiedersi chi siano, i "pescatori di uomini" che Dio continua a
chiamare, e in proposito occorre sfatare una convinzione diffusa. Essi non sono
soltanto il papa e gli altri vescovi con i preti e i frati; se il compito di
annunciare il vangelo è della Chiesa, non bisogna dimenticare che la Chiesa è
costituita da tutti i battezzati.
L'invito ad annunciare il vangelo, ciascuno a
suo modo, magari nella misura minima dell'esserne coerente testimone con il
proprio stile di vita, è rivolto a chiunque, pur consapevole di esserne
indegno, si onori di portare il nome di cristiano.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della quinta settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEF.TA ZAMBON MARIA MARIN
DEFUNTI FAMIGLIE SCARINGI E SIGNORA
VENERDI’ della quinta
settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEFF.
LUIGI E LUIGIA E DEFUNTI FAMIGLIE POVOLEDO E
PANIZZUT
DEFF. ROSA, MARIO, PIERINA , GIUSEPPE E BERTA ANGELIN
DEFF. AGOSTINO, RINA E FAMILIARI FIORENTINI
DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
11,00 DEF. CARLON MARCO
ANN. DEF.TA FORT ANNA MARIA
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 20; N.N., €. 20.
A DARDAGO
MARTEDI’ della quinta settimana del
Tempo Ordinario
17,00 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
GIOVEDI’ Ss. Cirillo monaco e Metodio vescovo patroni d’Europa
17,00
DEFF. ZAMBON ROSA, PIETRO E FAMILIARI
PETOL
SABATO Sesta Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEF.TA ZAMBON FIORINA
DEF. ZAMBON TARCISIO TUNIO
DEFF. BERTON GIUSEPPE, AMELIA E
LUIGIA
DOMENICA Sesta del tempo Ordinario
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 40; N.N., €. 50; offerte per i
Madi, €. 205.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ Beata Maria Vergine di Lourdes
17,00 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
10,00 DEFF. CARLI ANDREA E
GIUSEPPINA
ANN. DEF.TA PASTORUTTI CLAUDIA
AVVISI COMUNI
11 FEBBRAIO
BEATA MARIA VERGINE DI LOURDES
L’11 Febbraio 1858 Bernadette Soubirous, una giovane ragazza di Lourdes,
un paesino sperduto sui Pirenei francesi bagnato dal fiume Gave, ha la prima
visione della Beata Vergine Maria Immacolata. Lei non sa chi sia quella Signora
bella con una veste bianca cinta da una fascia azzurra con una rosa gialla su
ambedue i piedi e una corona del rosario color oro in mano. La chiama “Aquirò” “quella
là” in dialetto Pirenaico fino a quando la Madonna stessa, nel dialetto del
luogo, le rivelerà la sua identità “Que yo soi la Immaculada Concepciou”. “Io
sono l’Immacolata Concezione”. Un dogma proclamato dal Beato papa Pio IX solo
quattro anni prima e di cui Bernadette non aveva ancora sentito parlare. Da
quel momento la vita della povera ragazza diventa una grande gioia nel vedere e
parlare con la Madonna ma anche un tormento per le continue prove,
diffamazioni, interrogatori che deve subire da pare delle autorità civili e
religiose. Si ritirerà poi nel convento delle suore a Nevers, dove concluderà la
sua giovane esistenza (35 anni) stroncata dalla tubercolosi ossea. Alle suore
che la supplicavano di andare a Lourdes per immergersi nell’acqua della grotta
di Massabielle (dove le era apparsa la Madonna) per chiedere la grazia
Bernadette rispondeva “La Madonna mi ha detto che quell’acqua non è per me”. Ma
quell’acqua è stata fonte di grazia e di guarigione per molti in questi 161
anni da allora. Ma soprattutto segno di speranza e conversione del cuore per
tantissimi altri che, pur non conseguendo la grazia, tornano a casa sereni nel
cuore.
PREGHIERA PER LA GIORNATA
Padre di misericordia, fonte di ogni dono perfetto, aiutaci ad amare
gratuitamente il nostro prossimo come tu ci hai amati. Signore Gesù, che hai
sperimentato il dolore e la sofferenza donaci la forza di affrontare il tempo
della malattia e di viverlo con fede insieme ai nostri fratelli. Spirito Santo
amore del Padre e del Figlio suscita nei cuori il fuoco della tua carità perché
sappiamo chinarci sull’umanità piagata nel corpo e nello spirito. Maria madre
amorevole della Chiesa e di ogni uomo mostraci la via tracciata dal tuo Figlio
affinchè la nostra vita diventi in Lui servizio d’amore e sacrificio di
salvezza in cammino verso la Pasqua eterna. Amen