“BEATI VOI” MA IL NOSTRO
PENSIERO
DUBITA
L'essere umano è un mendicante di felicità, ad essa soltanto
vorrebbe obbedire.
Gesù lo sa, incontra il nostro desiderio più profondo e
risponde. Per quattro volte annuncia: beati voi, e significa: in piedi voi che
piangete, avanti, in cammino, non lasciatevi cadere le braccia, siete la
carovana di Dio.
Nella Bibbia Dio conosce solo uomini in cammino: verso terra
nuova e cieli nuovi, verso un altro modo di essere liberi, cittadini di un
regno che viene. Gli uomini e le donne delle beatitudini sono le feritoie per
cui passa il mondo nuovo.
Beati voi, poveri! Certo, il pensiero dubita.
Beati
voi che avete fame, ma nessuna garanzia ci è data.
Beati voi che ora piangete,
e non sono lacrime di gioia, ma gocce di dolore.
Beati quelli che sentono come
ferita il disamore del mondo.
Beati, perché? Perché povero è bello, perché è
buona cosa soffrire? No, ma per un altro motivo, per la risposta di Dio.
La
bella notizia è che Dio ha un debole per i deboli, li raccoglie dal fossato
della vita, si prende cura di loro, fa avanzare la storia non con la forza, la
ricchezza, la sazietà, ma per seminagioni di giustizia e condivisione, per
raccolti di pace e lacrime asciugate.
E ci saremmo aspettati: beati perché ci
sarà un capovolgimento, una alternanza, perché i poveri diventeranno ricchi.
No. Il progetto di Dio è più profondo e più delicato.
Beati voi, poveri, perché
vostro è il Regno, qui e adesso, perché avete più spazio per Dio, perché avete
il cuore libero, al di là delle cose, affamato di un oltre, perché c'è più
futuro in voi. I poveri sono il grembo dove è in gestazione il Regno di Dio,
non una categoria assistenziale, ma il laboratorio dove si plasma una nuova
architettura del mondo e dei rapporti umani, una categoria generativa e
rivelativa.
Beati i poveri, che di nulla sono proprietari se non del cuore, che
non avendo cose da donare hanno se stessi da dare, che sono al tempo stesso
mano protesa che chiede, e mano tesa che dona, che tutto ricevono e tutto
donano.
Ci sorprende forse il guai. Ma Dio non maledice, Dio è incapace di
augurare il male o di desiderarlo. Si tratta non di una minaccia, ma di un
avvertimento: se ti riempi di cose, se sazi tutti gli appetiti, se cerchi
applausi e il consenso, non sarai mai felice.
I guai sono un lamento, anzi il
compianto di Gesù su quelli che confondono superfluo ed essenziale, che sono
pieni di sé, che si aggrappano alle cose, e non c'è spazio per l'eterno e per
l'infinito, non hanno strade nel cuore, come fossero già morti.
Le beatitudini
sono la bella notizia che Dio regala vita a chi produce amore, che se uno si fa
carico della felicità di qualcuno il Padre si fa carico della sua felicità.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della sesta settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEFF. GISLON LUIGI E FRATELLI
VENERDI’ Cattedra di San
Pietro Apostolo
17,00 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Settima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. GISLON VINCENZO E
ROSA
MARTEDI’ della sesta settimana del
Tempo Ordinario
17,00 DEF.TA
SCARPAT MARIA
GIOVEDI’ San Pier Damiani vescovo e dottore della Chiesa
17,00
MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
SABATO Settima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA CELANT FRANCINA
ANN. DEF.TA POLO SCRIVAN FERNANDA
DOMENICA Settima del tempo Ordinario
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’
PARROCCHIALI
OFFERTE: N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 10. .
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ Ss. Donato, Secondiano, Romolo e compagni martiri
17,00 MESSA
PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Settima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA DI 7° DEF. SARRI BERNARDINO
DEFF. LAVEZZARI PIERLUIGI
E GENITORI
DEF. RIZZO ETTORE
DEF. PASTORUTTI LORENZO
DEF. FORT VALENTINO
DEF.TA SCANDOLO BESA ALBA
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 10; per funerale di Sarri
Bernardino, €. 50.
AVVISI COMUNI
CELEBRAZIONI
DELLA SETTIMANA
In questa settimana ricorrono delle celebrazioni di Santi che hanno avuto
un grande influsso nella nostra storia e in quella della Chiesa Universale.
Domani lunedì 18 Febbraio ricorre la memoria dei Santi
martiri Concordiesi. La tradizione dice che erano un gruppo di
cristiani di origine vicentina e conosciamo alcuni nomi Donato, Secondiano,
Romolo. Vennero martirizzati a Concordia durante la persecuzione di Massimino e
Diocleziano. Sin dall’antichità sono venerati nella Cattedrale di Concordia ove
si conservano le loro reliquie.
Giovedì 21 Febbraio ricorre la memoria di San Pier Damiani.
Nacque a Ravenna nel 1007. Terminati gli studi si diede all’insegnamento, ma
subito l’abbandonò ed entrò nell’eremo di Fonte Avellana, dove, eletto Priore,
promosse alacremente la vita religiosa cosa che fece anche in altre regioni
d’Italia. In tempi calamitosi aiutò i Romani Pontefici con la sua opera, con
gli scritti e le ambascerie nel promuovere la vita della Chiesa. Creato
cardinale e vescovo di Ostia da Stefano IX. Morì nel 1072 e subito fu venerato
come santo.
Venerdì 22 Febbraio ricorre la festa della Cattedra di San Pietro
Apostolo, festa celebrata a Roma fin dal secolo IV per significare il
fondamento e l’unità della dottrina che poggia sopra l’apostolo. E’ la festa
del Papa, del suo ministero. Preghiamo per lui.
Sabato 23 febbraio, infine, ricorre la memoria di San Policarpo
vescovo e martire. Discepolo degli apostoli e vescovo di Smirne,
nell’attuale Turchia, ospite del grande Ignazio di Antiochia, partì per Roma al
fine di trattare con papa Aniceto la questione della data della Pasqua. Subì il
martirio circa nel 155, arso vivo nello stadio della città.