QUANTI SI SALVERANNO? CHI
ACCETTA
LA CHIAMATA AL REGNO
Un tale
chiede a Gesù se sono tanti coloro che si salvano.
Pone dunque la salvezza in
termini “quantitativi”. È da notare che ne parla come qualcosa di estraneo a
lui, come se lui fosse già incluso tra i salvati. Al tempo di Gesù vi erano
coloro che pensavano che tutti gli Ebrei avrebbero partecipato al regno futuro;
per altri invece solo alcuni eletti osservanti.
Gesù non risponde a questa domanda, e coinvolge anche il suo interlocutore,
invitando a darsi da fare per entrare nella porta stretta finché se ne ha
l'occasione, senza dar per scontato di passarci sicuramente.
Il verbo usato da
Luca indica una lotta, che coinvolge tutta la persona: «Credere è un
atteggiamento serio e radicale, non riducibile ad uno striminzito segno di
croce, a una devozione, a una candela accesa... Non è rilevante essere iscritti
ad una comunità religiosa, allegare le proprie tradizioni e la pratica
scrupolosa di un certo comportamento esteriore, ricorrere alla partecipazione
ad un movimento religioso. L'importante è l'aver attraversato la porta stretta,
cioè l'impegno serio e personale per la ricerca del Regno di Dio» (G.
Ravasi).
Per appartenere al Regno di Dio ed entrarvi in pienezza alla fine
della vita, non basta un'appartenenza ecclesiale esteriore, tipica di quelli
che si sentono a posto solo per il fatto di appartenere ad una “congrega”, ad
un movimento, o per il fatto di essere presenti a messa tutte le domeniche, ma
senza un reale coinvolgimento della vita e del cuore.
Né “si vive di rendita”,
come quelli che giustificano il rifiuto di seguire Gesù in forza della passata
frequentazione, avendo fatto magari i chierichetti da piccoli!
«Gesù illustra questa tesi con una parabola
folgorante: la porta che conduce alla sala del pranzo del Regno di Dio è
stretta e molta folla vi si accalca, convinta che sia facile varcarla. Si fanno
avanti soprattutto quelli che sono convinti di essere “cristiani” e amici di
Cristo più degli altri perché hanno gridato e segnalato continuamente questa
loro identità ai quattro venti. Ma ecco la risposta glaciale del Cristo: “Non
vi conosco, non so di dove siete”. Non basta aver “mangiato e bevuto” l'eucaristia,
o ascoltato e fatto sermoni e propaganda religiosa; è la scelta di un'intera
vita di fede e di amore che fa spalancare le porte della festa. Là entreranno
quindi gli “ultimi”, persino i “lontani” giusti, i veri operatori di pace e di
giustizia, i veri fedeli».
Partecipare all'eucaristia, pregare è
fondamentale, certo; ma non basta. L'incontro con Dio deve portarci a vivere
come Dio comanda, da figli di Dio. Il Signore stesso per bocca di Isaia dice:
«Io non posso sopportare delitto e solennità» (1,13).
«Al rito si deve unire
la vita, la religione deve innervarsi nell'esistenza, la preghiera deve
sposarsi all'impegno di carità, la liturgia deve aprirsi alla giustizia e al
bene. Altrimenti... il culto resta ipocrita e incapace di salvarci»
Chiediamo
al Signore che possiamo vivere una fede autentica e gioiosa, perché tanti,
anche attraverso noi, siano attirati a lui.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ Sant’ Agostino
vescovo e dottore della Chiesa
9,30 DEF. POLETTI MARCO
DEF.TA ANGELIN AGATA ord. figlio
Giacomino
VENERDI’ della ventunesima
settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF.TA CARLON PELLEGRINI
GIOVANNINA
DOMENICA Ventiduesima del Tempo Ordinario
18,00 ANN. DEFF. PUPPIN OSVALDO
A DARDAGO
MARTEDI’ Santa Monica
18,00 DEFF. BOCUS ANGELO,
ERMELLINA, TEA E ROSINA
GIOVEDI’ Martirio di San
Giovanni Battista
18,00 DEFF. JANNA SILVIO E
TERESA CIAMPANER
SABATO Ventiduesima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEF. TA
STRADELLA DE CHIARA ELISA
DOMENICA Ventiduesima del Tempo Ordinario
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
DEFF.
JANNA ALFREDO, ANGELA E CHIARA
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 20; Zambon Ezio, €. 40.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ della ventunesima
settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF. TOFFOLI LINO ord.
moglie e figlie
DOMENICA Ventiduesima del Tempo Ordinario
10,00
DEF. PAGOTTO PAOLO
DEF. GISLON ALESSANDRO
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: Gislon Renata, €. 40.
AVVISO COMUNE
ORARI SANTE
MESSE FESTIVE
Da domenica prossima 1 Settembre fino al 31 Dicembre le Sante Messe
festive avranno questi orari di celebrazione:
SANTA MESSA PREFESTIVA: Sabato alle ore 18 a Dardago
DOMENICA: a Santa Lucia alle ore 10
a Dardago alle ore 11
a Budoia
alle ore 18
CELEBRAZIONI DI SANTI NELLA SETTIMANA
Martedì 27 agosto ricorre la memoria di Santa Monica. Una donna
dell’Africa Settentrionale (Tunisia) ma terra dell’Impero Romano allora. Fu la
madre del grande Sant’ Agostino. Il marito era pagano e lei cercò di educare il
figlio al cristianesimo ma non poté farlo battezzare e il ragazzo crebbe, pur
molto intelligente, in una giovinezza libertina e dissipata. La madre piangeva
e pregava fino a quando, prima di morire, riuscì a vederlo convertito e
battezzato.
Mercoledì 28 agosto è la memoria del figlio, Sant’Agostino. Nato a
Tagaste (attuale Tunisia), dopo una giovinezza alquanto libertina giunse per
studiare a Roma e poi a Milano. Qui incontrò il grande Sant’Ambrogio vescovo di
Milano che con la sua predicazione lo attirò alla fede cattolica e lo battezzò
nella cattedrale. Ritornato in patria fu ordinato sacerdote e poi vescovo di
Ippona, assistendo al crollo dell’Impero Romano. Governò con bontà e fortezza
il suo popolo. Scrisse di Teologia, si dedicò alla predicazione e alla
creazione di un ordine monastico che porta il suo nome. E’ dottore della
Chiesa.
Giovedì 29 agosto ricorre la memoria del martirio di San Giovanni
Battista. A causa del re Erode II che non voleva lasciare la moglie del
fratello, Erodiade che conviveva con lui. Giovanni gridava contro questo
adulterio ed Erodiade riuscì a farlo uccidere nella prigione sull’Acheronte.
Giovanni è stato il presentatore di Gesù e lo ha preceduto nel martirio per la
verità.