Le porte del cielo spalancate per noi
Sta morendo, posto in alto, nudo
nel vento, e lo deridono tutti: guardatelo, il re! I più scandalizzati sono i
devoti osservanti: ma quale Dio è il tuo, un Dio sconfitto che ti lascia finire
così? Si scandalizzano i soldati, gli uomini forti: se sei il re, usa la forza!
E per bocca di uno dei crocifissi, con una prepotenza aggressiva, ritorna anche
la sfida del diavolo nel deserto: se tu sei il figlio di Dio... (Lc 4,3). La
tentazione che il malfattore introduce è ancora più potente: se sei il Cristo,
salva te stesso e noi. È la sfida, alta e definitiva, su quale Messia essere;
ancora più insidiosa, ora che si aggiungono sconfitta, vergogna, strazio.
Fino all'ultimo Gesù deve scegliere
quale volto di Dio incarnare: quello di un messia di potere secondo le attese
di Israele, o quello di un re che sta in mezzo ai suoi come colui che serve (Lc
22,26); se il messia dei miracoli e della onnipotenza, o quello della tenerezza
mite e indomita. C'è un secondo crocifisso però, un assassino “misericordioso”,
che prova un moto compassione per il compagno di pena, e vorrebbe difenderlo in
quella bolgia, pur nella sua impotenza di inchiodato alla morte, e vorrebbe
proteggerlo: non vedi che anche lui è nella stessa nostra pena? Una grande
definizione di Dio: Dio è dentro il nostro patire, Dio è crocifisso in tutti
gli infiniti crocifissi della storia, Dio che naviga in questo fiume di
lacrime. Che entra nella morte perché là entra ogni suo figlio. Che mostra come
il primo dovere di chi ama è di essere insieme con l'amato. Lui non ha fatto
nulla di male. Che bella definizione di Gesù, nitida semplice perfetta: niente
di male, per nessuno, mai, solo bene, esclusivamente bene.
E Gesù lo conferma fino alla fine,
perdona i crocifissori, si preoccupa non di sé ma di chi gli muore accanto e
che prima si era preoccupato di lui, instaurando tra i patiboli, sull'orlo
della morte, un momento sublime di comunione.
E il ladro misericordioso capisce e
si aggrappa alla misericordia: ricordati di me quando sarai nel tuo regno. Gesù
non solo si ricorderà, ma lo porterà via con sé, se lo caricherà sulle spalle,
come fa il pastore con la pecora perduta e ritrovata, perché sia più leggero
l'ultimo tratto di strada verso casa. Oggi sarai con me in paradiso: la
salvezza è un regalo, non un merito.
E se il primo che entra in paradiso
è quest'uomo dalla vita sbagliata, che però sa aggrapparsi al crocifisso amore,
allora le porte del cielo resteranno spalancate per sempre per tutti quelli che
riconoscono Gesù come loro compagno d'amore e di pena, qualunque sia il loro
passato: è questa la Buona Notizia di Gesù Cristo.
A BUDOIA
MERCOLEDI’- Trentaquattresima del Tempo Ordinario
9,30 - Def. Scandella Cristina
SABATO – S. Andrea Apostolo
10,00 - Deff. Carlon Marina e Angelin Giovanni
DOMENICA – Prima Domenica di Avvento
18,00 - Def. Poletto Lino, ord. dalla moglie
def.ti
famiglia Sanson Andrea
A DARDAGO
MARTEDI’ - Trentaquattresima del Tempo Ordinario
17,00 - Def.ti Zambon Bruno e Dina
GIOVEDI’ – Trentaquattresima del Tempo Ordinario
17,00 - Intenzioni
offerente
SABATO - Prima
Domenica del Tempo di Avvento
18,00 - Intenzioni offerente
DOMENICA - Prima del Tempo di Avvento
11,00 - Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
Def. Zambon Agostino “Pala”
OFFERTE per opere
parrocchiali:
Fernanda Zambon, in memoria di Parmesan Maria : € 30
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ - Trentaquattresima del Tempo Ordinario
17,00 - Intenzione offerente
DOMENICA - Prima del Tempo di Avvento
10,00 - Def.ti Besa Rosina,
Santino Del Puppo
Battesimo di Chiara Fedrigo
AVVISI
COMUNI
FESTA DI SANT’ANDREA APOSTOLO
SABATO
30 NOVEMBRE
Ricorre la festa di S. Andrea, patrono della
Parrocchia di Budoia. In Suo onore verrà celebrata una S. Messa alle ore 10,00.
VISITA PASTORALE DEL VESCOVO
In preparazione alla prossima Visita Pastorale del
Vescovo, i parroci e i vice presidenti dei Consigli Pastorali Parrocchiali sono
attesi
VENERDI’ 29 NOVEMBRE, ore 20,30 ad AVIANO.
Tempo di Avvento
Con Domenica prossima inizia per
tutta la comunità dei credenti il tempo di grazia dell'Avvento.
Nel tempo dell'Avvento il cristiano è chiamato a fare una scelta e a
porsi una domanda fondamentale; chi è colui che attendo? Dalla risposta a
questa domanda dipende non solo la qualità dell'attesa ma anche il frutto
benefico che essa deve e può suscitare nell'animo del credente.
L'Avvento è un tempo di purificazione e di discernimento, il cui fine è
ristabilire nel cristiano la giusta e vera immagine di Dio, immagine che prende
forma e figura nella santa umanità di Gesù Cristo venuto nella carne