Un figlio appartiene a Dio, non ai genitori
Maria e Giuseppe portarono
il Bambino a Gerusalemme, per presentarlo al Signore. Una giovanissima coppia,
col suo primo bambino, arriva portando la povera offerta dei poveri e il più
prezioso dono del mondo: un bambino. Sulla soglia, due anziani in attesa,
Simeone e Anna. Che attendevano, «perché le cose più importanti del mondo non
vanno cercate, vanno attese» (Simone Weil). Perché quando il discepolo è
pronto, il maestro arriva.
Ad accogliere il
bambino due laici che non ricoprono nessun ruolo ufficiale, ma sono due innamorati
di Dio, occhi velati dalla vecchiaia ma accesi dal desiderio. Anna, è la terza
profetessa del Nuovo Testamento, dopo Elisabetta e Maria. Perché Gesù non è dei
sacerdoti, ma dell'umanità. È Dio che si incarna nelle creature, nella vita che
finisce e in quella che fiorisce. «È nostro, di tutti gli uomini e di tutte le
donne. Appartiene agli assetati, ai sognatori, come Simeone; a quelli che sanno vedere oltre,
come Anna; a quelli capaci di incantarsi davanti a un neonato, perché sentono
Dio come futuro e come vita» (M. Marcolini).
Simeone pronuncia
una profezia di parole immense su Maria, tre parole che attraversano i secoli e
raggiungono ciascuno di noi: il bambino è qui come caduta e risurrezione, come
segno di contraddizione perché siano svelati i cuori.
Caduta, è la prima parola. «Cristo, mia dolce rovina» canta padre
Turoldo, che rovini non l'uomo ma le sue ombre, la vita insufficiente, morente.
Segno di contraddizione, la seconda.
Lui che contraddice le nostre vie con le sue vie, i nostri pensieri con i suoi
pensieri, la falsa immagine che nutriamo di Dio con il volto inedito di un abbà dalle grandi braccia e dal cuore di
luce, contraddizione di tutto ciò che contraddice l'amore.
Egli è qui per la risurrezione, è la terza parola: per
lui nessuno è dato per perduto, nessuno finito per sempre. Sarà una mano che ti
prende per mano, che ripeterà a ogni alba ciò che ha detto alla figlia di
Giairo: talità kum, bambina alzati!
Giovane vita, alzati, levati, sorgi, risplendi, riprendi la strada e la lotta.
Festa della
presentazione. Il bambino Gesù è portato al tempio, davanti a Dio, perché non è
semplicemente il figlio di Giuseppe e Maria: «i figli non sono nostri» (Kalil
Gibran), appartengono a Dio, al mondo, al futuro, alla loro vocazione e ai loro
sogni, sono la freschezza di una profezia “biologica”. A noi spetta salvare,
come Simeone ed Anna, almeno lo stupore.
SANTE MESSE DAL 3 AL 9 FEBBRAIO
A BUDOIA
MERCOLEDÌ
9,30 - Def.to
Giorgio
VENERDÌ
17,00 - Def.ti
Carlon Luigi e Virginio, ord. da famiglia
DOMENICA - V del Tempo Ordinario
11,00 - Santa
Messa
Offerte:
Funerale Carlon Nadia € 130
A DARDAGO
MARTEDÌ
17,00 - Santa Messa
GIOVEDÌ
17,00 – Def.ta Zambon Cecilia
Pala
SABATO - V Domenica del Tempo Ordinario
18,00 - Def. Don Alberto
Semeia; Def.ti Angelo e Adele Pala
Def.ti Veronese Edda, Attilio e
figlio Maurizio
Def.ti Marson Emauele, Amabile e
Paolo
DOMENICA - V del Tempo Ordinario
9,00
- Def.ti Olivotti Alma e Zambon Ferdinando Rosit
Offerte
x opere parrocchiali:
Zambon
Antonio € 40, Zambon Roberto € 40
A SANTA LUCIA
LUNEDÌ
17,00 - Santa Messa
DOMENICA - V del Tempo Ordinario
10,00 - Def.ti Fort
Emilio (anniversario)
Def.ti Soldà Bruna e Pastorutti Claudia (anniversario)
Def.ti Fort Valentino e Lea
Offerte
x opere parrocchiali:
Cerimonia
funebre Bragagia € 50
AVVISI
Budoia
Il Gruppo donne del
Rosario Perpetuo offre:
Ø per la lucidatura dei lampadari della Madonna €
1.200
Ø per
l’illuminazione della corona della statua €
100