IL CORPUS DOMINI
AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
Mentre è possibile fare assembramenti nelle discoteche e nelle
manifestazioni rivendicative di indigeni o degli extracomunitari o in
celebrazioni patriottiche o laiche il virus gode moltissimo di infettare
durante le manifestazioni religiose. Per cui gli accompagnamenti funebri al
cimitero, le processioni e le manifestazioni fuori della chiesa sono da
evitare. E anche quelle in chiesa con tanti vincoli, talvolta anche eccessivi.
Adesso sembrerebbe che quella del Corpus Domini fosse possibile ma ormai
facciamo come è stato deciso precedentemente. D’altronde non è che le nostre
ultime processioni di questa festa siano state granchè entusiasmanti. Ne
ricordo, in particolare, una serale in uno dei nostri tre paesi dove avevo
l’impressione di procedere con un gruppetto di confratelli della buona morte,
biascicando preghiere e canti in strade vuote e buie senza un addobbo ai
portoni o sui davanzali, senza anima viva fuori dai portoni, o sui balconi o
che aprisse le finestre. Un disinteresse generale. Un nodo alla gola mi saliva.
Tanto che poi abbiamo deciso di togliere la celebrazione serale e celebrare la
Processione al termine della Messa domenicale che almeno avremmo avuto la
partecipazione di qualche fedele in più. Fatte queste considerazioni di
carattere storico, affettivo e pastorale, vediamo cosa ci dice la Parola di Dio
di questa domenica nella quale celebriamo la Santissima Eucarestia. Gesù cibo e
bevanda per noi con il Suo Corpo e il suo Sangue. Insiste molto la Parola di
Dio su questa realtà. San Paolo è molto chiaro: “Fratelli il calice della
benedizione che noi benediciamo non è forse comunione con il sangue di Cristo?
E il pane che noi mangiamo non è forse comunione con il corpo di Cristo?” E
Gesù ancora più esplicitamente: “Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se
uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne
per la vita del mondo”. Gesù prima di essere un Santissimo Sacramento da
adorare e venerare nei tabernacoli delle Chiese è cibo per la nostra
alimentazione spirituale, per accompagnarci nel cammino della vita. E ancora:
“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, rimane in me e io in lui” e
ancora: “Chi mangia questo pane vivrà in eterno”. L’insegnamento del Signore è
molto chiaro. Se vogliamo essere nutriti da Lui per una vita spirituale buona,
se vogliamo essere eredi della vita eterna, siamo invitati a mangiare il suo
corpo e a bere il Suo Sangue. Certo dobbiamo farlo con animo puro e libero dal
peccato perché il Signore e il peccato non possono convivere. Ma una volta
liberati dal peccato magari con una buona Confessione, se vogliamo essere buoni
cristiani dobbiamo accostarci spesso alla Comunione del Corpo e Sangue di Gesù.
Ce lo chiede Gesù stesso che vuole essere nostro compagno, nostro amico e
nostro cibo. Stiamo attenti. Chi dice: Io sono un credente. Faccio cose non
cattive e non faccio male a nessuno ma non vado a Messa perché non serve, si
inganna e non avrà quel cibo e quella bevanda che sono fonte di perdono, di
grazia e di vita eterna.
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della undicesima
settimana del Tempo Ordinario
9,30 DEF.TA DEL ZOTTO CATERINA ord. nipote Giacomino
DOMENICA Dodicesima del Tempo Ordinario
11,00 DEF. CARLON OSVALDO MORO ord. famiglia
A DARDAGO
MARTEDI’ della undicesima
settimana del Tempo Ordinario
18,00
SABATO Dodicesima domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA DI ANN. DEF.TA ZAMBELLI ANNA ROSIT
DOMENICA Dodicesima del Tempo
Ordinario
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
A SANTA LUCIA
GIOVEDI’ della undicesima
settimana del Tempo Ordinario
18,00
DOMENICA Dodicesima del Tempo Ordinario
10,00
AVVISO COMUNE
Martedì scorso 9 giugno sono rientrato in servizio pastorale attivo dopo
otto mesi di riposo e di riflessione e impegno anche pastorale, seppur non così
intenso presso il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza dove sono
stato accolto come fratello da quella Comunità religiosa. Ora sono con voi per
riprendere il mio servizio. Il Signore conosce il fluire della nostra vita e ci
fa fare quelle strade che Lui solo conosce. Un gradito saluto a tutti voi, alle
vostre famiglie, ai vostri cari, a tutti i parrocchiani e amici. Il Signore ci
accompagni.
GRAZIE
Un grazie particolare a Don Vito Pegolo che mi ha sostituito egregiamente
in questi mesi e a tutti i collaboratori che generosamente, con competenza e
dedizione si sono assunti l’incarico di portare avanti tutte le attività e
l’amministrazione parrocchiale.