In questo periodo, per partecipare alle celebrazioni, è necessario indossare
la mascherina di protezione e mantenere la distanza di 1,5 metri tra i fedeli.
la mascherina di protezione e mantenere la distanza di 1,5 metri tra i fedeli.
Di seguito sono riportati il brano del
Vangelo di oggi e il commento alle letture odierne.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,16-18)
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».
Il
commento di Silvano Scarpat
L'angolo
bello della vita
Quando
Mosé scese dal monte con le tavole del
patto che il Signore aveva stabilito con il suo popolo trovò che il popo- lo, stanco di aspettare, si era fatto un'immagine di Dio, che
camminasse davanti a loro, come gli altri popoli.
Mosé
spezzò le tavole del patto ma poi prese le difese del popolo davanti al Signore. Il Signore diede ascolto a Mosé e preparò per lui un
rifugio sulla montagna dove attendere il Signore: “mia colomba, che ti
nascondi negli anfratti della roccia” (Cantico dei Cantici 2,14).
Icona di Andrey Rublev -1495 |
Il
Signore chiamò di nuovo Mosé e gli fece riscrivere le parole del patto, diverse
dalle precedenti, più favorevoli:
l'osservanza del sabato, i pellegrinaggi, le feste stagionali. Solo
attraverso il legame con il Signore, Israele avrebbe potuto distinguersi tra i
popoli per la sua legislazione saggia, dono di un Dio “ricco di amore e di
fedeltà”, che non tollera il male, “vicino ogni volta che lo si invoca”.
Si dice
che in ogni casa dei cristiani ortodossi ci sia l'angolo bello, destinato alla
preghiera, dove si custodisce un'icona preziosa. Una
delle icone più conosciute è la Santa Trinità, dipinta dal monaco Andrey Rublev
nel 1425. All'origine della rappresentazione c'è
la visita del Signore ad Abramo, alle querce di Mamre (Genesi 18), nell'aspetto
di tre angeli, per annunciargli la nascita del figlio Isacco. Nella scena
Abramo e Sara non ci sono,
sono dalla nostra parte, a
contemplare l'icona. I tre angeli sono seduti alla tavola dell'ospitalità. E'
difficile identificare i tre angeli: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo
sembrano quasi interscambiabili. Si parlano dolcemente e l'argomento del
dialogo potrebbero essere le parole di Gesù a Nicodemo: “Dio ha amato il
mondo a tal punto da dare ad esso questo Figlio, l'unico nato, in modo che chi
crede in Lui abbia una vita che dura per sempre”. Al centro della mensa c'è
una coppa e nella coppa un agnello “affinché gli uomini mediante la
contemplazione della Santa Trinità vincano l'odio lacerante del mondo”
(Paul Evdokimov, La teologia della bellezza). Rivolto a Nicodemo Gesù dice anche
queste parole: “Dio non ha inviato nel mondo suo Figlio a giudicare il mondo
ma a far sì che tramite suo il mondo sia messo in salvo. Chi crede in Lui non
viene giudicato”.
Il
piccolo cristiano che si affida a Gesù entra a far parte già fin d'ora della
vita trinitaria.
Sante Messe dall’ 8 giugno al 14 giugno
A BUDOIA
MERCOLEDÌ
9,30 – S.
Messa
DOMENICA Corpus Domini
11,00 – S. Messa
e Benedizione Eucaristica
A DARDAGO
MARTEDÌ
18,00 – Ann.
Def. Silvestri Elio
Ann. Def. Zambon Bruno Pinal
SABATO
18,00 – Def.ti Fam.
Zambon Antonio Tunio
Def.ti Zambon Guerrino Tarabin e Teresina
Def.ti Zambon Alfredo Pala e Gemma Busetti.
DOMENICA – Corpus Domini
11,00 – S.
Messa e
Benedizione Eucaristica
OFFERTE: Zambon Antonio Tunio € 40 per opere parrocchiali
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ
18,00 – S. Messa
DOMENICA – Corpus Domini
10,00 – S. Messa e
Benedizione Eucaristica