venerdì 5 giugno 2020

Domenica, 7 giugno 2020 - SS. Trinità (A)





In questo periodo, per partecipare alle celebrazioni, è necessario indossare 
la mascherina di protezione e mantenere la distanza di 1,5 metri tra i fedeli.


Di seguito sono riportati il brano del Vangelo di oggi e il commento alle letture odierne.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 3,16-18)
In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo:
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Il commento di Silvano Scarpat

L'angolo bello della vita

Quando Mosé scese  dal monte con le tavole del patto che il Signore aveva stabilito con il suo popolo  trovò che il popo- lo, stanco di aspettare, si era fatto un'immagine di Dio, che camminasse davanti a loro, come gli altri popoli.
Mosé spezzò le tavole del patto ma poi prese le difese del popolo davanti al Signore. Il Signore diede ascolto a Mosé e preparò per lui un rifugio sulla montagna dove attendere il Signore: “mia colomba, che ti nascondi negli anfratti della roccia” (Cantico dei Cantici 2,14).
Icona di Andrey Rublev -1495
Il Signore chiamò di nuovo Mosé e gli fece riscrivere le parole del patto, diverse dalle precedenti, più favorevoli:  l'osservanza del sabato, i pellegrinaggi, le feste stagionali. Solo attraverso il legame con il Signore, Israele avrebbe potuto distinguersi tra i popoli per la sua legislazione saggia, dono di un Dio “ricco di amore e di fedeltà”, che non tollera il male, “vicino ogni volta che lo si invoca”.
Si dice che in ogni casa dei cristiani ortodossi ci sia l'angolo bello, destinato alla preghiera, dove si custodisce un'icona preziosa. Una delle icone più conosciute è la Santa Trinità, dipinta dal monaco Andrey Rublev nel 1425. All'origine della rappresentazione c'è la visita del Signore ad Abramo, alle querce di Mamre (Genesi 18), nell'aspetto di tre angeli, per annunciargli la nascita del figlio Isacco. Nella scena Abramo e Sara non ci sono, sono dalla nostra parte, a contemplare l'icona. I tre angeli sono seduti alla tavola dell'ospitalità. E' difficile identificare i tre angeli: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo sembrano quasi interscambiabili. Si parlano dolcemente e l'argomento del dialogo potrebbero essere le parole di Gesù a Nicodemo: “Dio ha amato il mondo a tal punto da dare ad esso questo Figlio, l'unico nato, in modo che chi crede in Lui abbia una vita che dura per sempre”. Al centro della mensa c'è una coppa e nella coppa un agnello “affinché gli uomini mediante la contemplazione della Santa Trinità vincano l'odio lacerante del mondo” (Paul Evdokimov, La teologia della bellezza). Rivolto a Nicodemo Gesù dice anche queste parole: “Dio non ha inviato nel mondo suo Figlio a giudicare il mondo ma a far sì che tramite suo il mondo sia messo in salvo. Chi crede in Lui non viene giudicato”.
Il piccolo cristiano che si affida a Gesù entra a far parte già fin d'ora della vita trinitaria.

 Sante Messe dall’ 8 giugno al 14 giugno


A  BUDOIA

MERCOLEDÌ
9,30 S. Messa

DOMENICA Corpus Domini
11,00 S. Messa  e  Benedizione Eucaristica

AVVISO : a causa di un guasto meccanico, non sarà possibile suonare le campane fino ad avvenuta riparazione.

A  DARDAGO

MARTEDÌ 
18,00 –  Ann. Def. Silvestri Elio
              Ann. Def. Zambon Bruno Pinal

 SABATO
18,00 –  Def.ti  Fam. Zambon Antonio Tunio
              Def.ti  Zambon Guerrino Tarabin e Teresina
              Def.ti  Zambon Alfredo Pala e  Gemma Busetti.

DOMENICA – Corpus Domini
11,00 –  S. Messa  e  Benedizione Eucaristica

OFFERTE:  Zambon Antonio Tunio € 40 per opere parrocchiali

A  SANTA LUCIA

 GIOVEDÌ
18,00 – S. Messa

DOMENICA – Corpus Domini
10,00 –  S. Messa  e  Benedizione Eucaristica