Pietro a Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente!” Gesù a Pietro: “Beato sei tu Pietro...!” Pietro a Gesù: “Dio non voglia, Signore questo non di accadrà mai...” Gesù a Pietro: “Va dietro a me, Satana! Tu mi sei di scandalo...” Vere e proprie montagne russe nel dialogo tra Gesù e Pietro! E questo accade nel giro di poco tempo, nello stesso episodio narrato dal capitolo 16 del Vangelo di Matteo. Da “beato” a “satana”! Pietro passa da ispirato profeta che coglie la verità dell'uomo Gesù (“Sei Figlio del Dio vivente!”) a discepolo scandaloso che non pensa secondo Dio! E Gesù, che guarda con verità le persone, non esita a sottolineare questa ambivalenza del suo discepolo, al quale però non revoca il dono delle “chiavi” del regno dei cieli, ma gli ricorda che deve rimanere discepolo, anche quando è investito di autorità e responsabilità (“va dietro a me!”) E se Gesù ha appena riconosciuto che in Pietro parla lo stesso Dio Padre (“il Padre mio te l'ha rivelato non la carne e il sangue”), riconosce anche che Satana (l'anti-Dio) può ispirare le parole di Pietro, quando questo mostra tutta la sua durezza di comprensione delle parole di Gesù (“Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo”).
Pietro è davvero uomo, e il Vangelo non fa sconti alla sua umanità così ricca e piena di contrasti. Pietro è capace di slanci di generosità e fede, e nello stesso tempo è capace di arrivare a frenare lo stesso Gesù quando quest'ultimo si auto-rivela e annuncia la sua strada difficile di salvezza (croce e resurrezione) Questo è Pietro, modello di fede, modello di discepolo, modello di come anche Gesù ama proprio chi è ricco di contrasti, modello di come si possa essere testimoni di fede nonostante le proprie contraddizioni. Essere discepoli di Gesù, cioè andargli dietro, significa prendere la propria vita e rinnegarla, cioè non metterla al centro di tutto, con il rischio di diventare schiavi dei propri errori e nella ricerca infinita di perfezione che mai raggiungeremo.
Rinnegare sé stessi, non significa considerarsi senza valore, ma al contrario lasciare che sia Dio a darci questo valore, senza che facciamo tutto da soli e senza che pensiamo da soli la nostra salvezza. Gesù ci vuole liberare dalla schiavitù dell'egoismo, dal sentirci al centro di tutto, dall'ansia di perfezione e di successo. Essere discepoli è prendere la nostra croce, cioè la nostra capacità di amare (la croce è amore fino in fondo, sul modello di Gesù che “amò fino alla fine”) e seguire Gesù, imparando da lui come trasformare la nostra vita imperfetta e limitata in amore senza fine, risorto!
Una grande attrice, Meryl Streep, in occasione di una Convention di attori di Hollywood, lanciò con uno slogan un messaggio ai suoi colleghi presenti e anche a tutti coloro che ascoltavano. “Prendete i vostri cuori spezzati e trasformateli in arte!”. In fondo è quello che ci insegna Gesù, cioè prendere la nostra umanità, spesso ferita, limitata, offesa, spezzata, e credere che dietro a Gesù morto e risorto, questa diventa eterna, diventa arte! È l'arte di Gesù, l'arte del Vangelo!
A
tutti i parrocchiani ed amici il mio più sentito saluto unito alla preghiera
per tutti noi. Il Signore, l’Assunta, Sant’Andrea, San Giuseppe,
Santa Lucia e i Santi Martino e Tommaso ci accompagnino
Arrivederci
SANTE
MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
MERCOLEDI’ della ventiduesima settimana del Tempo Ordinario
9,30
DEF.TA SILVA DORALICE
DOMENICA Ventitreesima del Tempo Ordinario
11,00 MESSA DI 7° DEF. PUPPIN EMILIO ord. famiglia
A DARDAGO
MARTEDI’ della ventiduesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF. MELOCCO RINO
SABATO Ventitreesima domenica del Tempo Ordinario
18,00 45°
ANNIVERSARIO DI MATRIMONIO DI ZAMBON ROBERTO E MARSON RITA
OFFERTE In memoria di Zambon Claudio Vialmin, la moglie offre, per opere
parrocchiali, €. 40
A SANTA LUCIA
GIOVEDI’ San Gregorio I Magno
Papa e Dottore della Chiesa
18,00
DOMENICA Ventiduesima del Tempo Ordinario
10,00
DEFF. SOLDA’ CELESTE E POLESE TERESA
AVVISI COMUNI
Venerdì prossimo 4 settembre è il primo venerdì del mese. Il sacerdote
passerà per la Comunione nelle case.
MESSE DOMENICALI
Considerando che da martedì prossimo 1 settembre don Vito Pegolo si
ritroverà da solo a gestire le tre parrocchie e considerando che 4 Sante Messe
festive sono diventate eccessive, anche per il diminuito numero di
partecipanti, tenuto conto anche della vicinanza delle tre parrocchie locali,
si è deciso di stabilire da domenica prossima 6 settembre il seguente programma
di messe festive:
il SABATO alle ore 18 a DARDAGO
la DOMENICA alle ore 10 a SANTA LUCIA
la DOMENICA alle ore 11 a BUDOIA