Paolo, Silvano e Timoteo
Dico a Gerusalemme: Sarai abitata
e alle città di Giuda: Sarete
riedificate e ne restaurerò le rovine.
Io dico a Ciro: mio pastore, ed
egli eseguirà i miei desideri.
Dirò a Gerusalemme: Sarai
ricostruita
e al mio santuario: Sarai
riedificato dalle fondamenta.
Ciro, il mio eletto, Io l'ho
preso per la mano destra,
Io ti ho chiamato per nome,
ti ho dato un incarico sebbene
tu non mi conosca.
Io sono il Signore e non ce
n'è un altro” (Isaia 44,24 – 45,7).
Il Signore ha ascoltato le grida degli esiliati e ha scelto per liberarli Ciro
re di Persia, figlio di Cambise della stirpe degli Achemenidi, uno straniero. Fu
qualcosa di inaudito per gli Ebrei e ci orienta alla comprensione del Vangelo.
Contro Gesù si alleano farisei ed erodiani. “I farisei erano nazionalisti
mentre alla corte di Erode si parlava la lingua di Roma e si vestiva alla
romana”. Gli chiedono: è lecito o no pagare il tributo all'imperatore?”
Si trattava di un'imposta personale, particolarmente odiosa per gli ebrei. “Per
Gesù la maggior oppressione non era quella di Roma, ma quella delle caste
religiose ebraiche. Le tasse sono una questione marginale: dovevano attaccare
il sistema imperialista dando a Dio ciò che era di Dio, perché Dio significa
liberazione...Dio è qualcosa di diverso
Anche per la ragazzina del
Cantico il denaro è poca cosa: “Tienti i tuoi mille sicli, Salomone!”
(Cantico dei Cantici 8,12). “Restituite all'imperatore ciò che riguarda
l'imperatore, e ciò che riguarda Iddio, restituitelo a Dio”, è la risposta
di Gesù. Come avviene quasi sempre, l'accento è sulla seconda parte: Dio viene
prima dell'imperatore, senza confronto “Fate il vostro dovere verso Dio,
prima di tutto, che significa accogliere Gesù come Messia, il Figlio amato”
.
San
Paolo, conquistato da Gesù, scrive ai cristiani di Tessalonica il suo primo
messaggio che è “come un mandorlo in fiore, un soffio di adolescenza e di
primavera pieno di fermenti e di entusiasmi e soprattutto – cosa meravigliosa –
di spensieratezza”.
“Paolo, Silvano, Timoteo”, è
l'inizio dell'epistolario più letto e amato, e tre piccole parole: dei
Tessalonicesi Paolo ricorda con gratitudine e grande affetto “l'attuazione
della fede, la pena dell'amore, il coraggio della speranza”. L'amore sta al
centro – una pena che non è una pena – tra la fede – l'incontro con Gesù: le
azioni del cristiano sono il frutto e la conseguenza non di una legge ma della
fede e della preghiera – e la speranza, che prolunga l'incontro e i suoi
effetti all'infinito (San Paolo – messaggi ai cristiani di Tessalonica e di
Corinto, traduzione e commento di Giuseppe Sandri). E per chi non ha il
dono della fede, c'è oggi una 'profezia straniera', come fu Ciro re di Persia
che possa avvivare e sorreggere amore e speranza? Forse è “la custodia del
creato”, la passione per guarire le ferite della terra, una via buona della
legge del cuore, che ci avvicina e, chissà, potrebbe farci incontrare.
Sante
Messe dal 19 al 25 ottobre
A BUDOIA
MERCOLEDÌ
9,30 – Def. Carlon Adriano
DOMENICA – XXX del Tempo Ordinario
11,00 – Def. Zambon Rita in Spader (Trigesimo)
Carlon Valentino
(Anniversario)
OFFERTE: Carlon Rosi € 40
A DARDAGO
MARTEDÌ
18,00 – Santa Messa
SABATO – XXX del Tempo Ordinario
18,00 – D.ti
Marson Emanuele, Amabile e Paolo
D.ti Busetti
Rosa; Zambon Matteo (Ferne)
DOMENICA – XXX del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti Zambon Rina – Del Maschio Tommaso
9,30 – Def. Carlon Adriano
11,00 – Def. Zambon Rita in Spader (Trigesimo)
18,00 – Santa Messa
SABATO – XXX del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti Zambon Rina – Del Maschio Tommaso
SANTA LUCIA
DOMENICA – XXX del Tempo Ordinario
10,00 – Def.ti Tommasi Anna e Primo, Besa Eugenio e Luigi, Fort Maria
AVVISI
COMUNI
ANNO CATECHISTICO
Presso
l’oratorio di Budoia, ogni sabato mattina, all’orario concordato, si tengono gli
incontri di catechismo per le classi elementari.
Durante il mese di Ottobre si raccomanda la recita del Santo
Rosario in casa.
In chiesa verrà recitato 20 minuti prima delle S. Messe dei
giorni feriali.