I sacchi d'oro*
L'antifona d'ingresso è presa
dalla lettera che il profeta Geremia da Gerusalemme invia agli ebrei esiliati a
Babilonia. Li invita a cercare la pace, il benessere del paese in cui il
Signore li ha esiliati “perché dalla sua pace dipende la vostra pace”; a
costruire case e abitarle, a sposarsi e mettere al mondo figli, a piantare orti
e a raccoglierne i frutti. Li esorta a “ritornare al Signore con tutto il
cuore”, a riprendere a cantare i canti del Signore in terra straniera,
nell'attesa che il loro Dio venga a liberarli, e lo farà prima del previsto:
“Vi visiterò e realizzerò per
voi
la mia buona promessa di
ricondurvi in questo luogo,
nella vostra terra”.
La prima lettura parla di una
donna operosa, simbolo della saggezza. La sua generosità è pari al suo impegno,
“assai superiore alle perle è il suo valore” (Proverbi 31).
Sul monte degli olivi, sentendo
imminente la Passione, Gesù parla ai discepoli in parabole (Matteo 25,14-30).
Un ricco possidente, dovendo partire per un lungo viaggio, affida i suoi beni
ai collaboratori più fidati. Al suo ritorno “dopo un lungo periodo di tempo”,
due dei servi gli restituiscono il doppio. Il terzo gli restituisce solo il
sacco d'oro che aveva ricevuto in consegna: “Ho avuto paura perché sei un
uomo duro e sono andato a nascondere il tuo sacco d'oro sotto terra”.
Questo servo è quello che ha faticato di più.
Gesù teme che i suoi discepoli,
rimasti soli, dimentichino le cose più preziose che ha loro rivelato, ricadano
nella logica di un Dio che fa paura – come fu la tentazione di Adamo all'inizio
(“Ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto”, Genesi 3,10), la
stessa degli scribi e dei farisei -: è il centro della parabola. “Nell'amore
non c'è paura; anzi il vero amore allontana la paura”.
Le richieste di Gesù sono
esigenti, come lo è l'amore: “Se vuoi bene a qualcuno, chiedigli qualcosa in
cambio”.. “Il Signore sembra chiedere l'impossibile, però ti devi fidare e
questo impossibile lo devi fare, e allora diventa possibile, possibilissimo
nella Tua Vita, di quella possibilità miracolosa che fa che ti trovi il doppio
di quello che ti ha dato”.
“Io non temo più Dio, lo amo”
(S. Antonio abate in un' icona di S. Giorgio dei Greci a Venezia).
San Paolo conclude il suo primo
messaggio ai cristiani di Tessalonica rassicurandoli riguardo alla venuta del
Signore: “Ma voi, fratelli, appartenete alla luce, appartenete al giorno.
Dio non ci ha destinati a sperimentare uno sconvolgimento ma ad essere sua
proprietà riservata, tenuta in serbo”. Il nostro Dio viene per colmare
tutto di splendore, anche la primula trapiantata a primavera e dimenticata, che
ora è fiorita, sotto il fico del mio cortile, in questa piccola estate di S.
Martino. “Guardate che nessuno renda male per male ad alcuno, ma sempre
insistete nel cercare ciò che è bello, tra di voi e verso tutti ...
Salutate tutti i fratelli con un bacio da privilegiati”
(I Lettera ai Tessalonicesi 5).
*(Commento del
diac. Silvano Scarpat)
Sante Messe dal 16 al 22 novembre
A BUDOIA
MERCOLEDÌ
9,30 – Def.ta Alfier Assunta ord. figli
DOMENICA – XXXIV del Tempo Ord. - Cristo Re
11,00 – Trigesimo Rui Fortunato ord. famiglia
OFFERTE: Pro Chiesa, in mem. di Panizzut
Giampiero € 180,
NN € 40. Pro Oratorio, NN € 20.
A DARDAGO
MARTEDÌ
17,00 – Def.ti
Zambon Angelo e Busetti Attilia
SABATO – XXXIV del Tempo Ord. - Cristo Re
18,00 – D.to Bastianello Marino
DOMENICA – XXXIV del Tempo Ord. - Cristo Re
11,00 –
Def.ti Zambon
Giovanni Rosit, Bastianello Luigia
OFFERTE: In mem. di Ardemagni Barbara €30, NN €30
A SANTA LUCIA
DOMENICA – XXXIV del Tempo Ord. - Cristo Re
10,00 – Def.to Fort Francesco, Def.ti di Angelin Angela.
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