Dice il Signore: Io ho in mente progetti di pace
Il Libro di Daniele,
scritto attorno al 165 a.C., ultimo in ordine di tempo del canone ebraico,
parla della persecuzione di Antioco IV Epifane: un tempo di angoscia, come
non c’era stata mai dal sorgere delle nazioni (12,1-3).
Un angelo dotato di grande forza, Michele, il gran principe, vigila sui figli del suo popolo, Israele.
La persecuzione, di cui l’autore del libro è stato testimone, sta per finire e i saggi, coloro che hanno opposto resistenza, risplenderanno come lo splendore del firmamento, come le stelle, per sempre, saranno come gli angeli.
Gesù esce dal tempio, diretto verso Betania dove lo attende una casa amica. Aveva scritto Ezechiele: Dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è a oriente della città (11,23). Dal monte degli olivi, nell’ora del tramonto, il tempio appare in tutto il suo splendore. Alcuni discepoli, i primi quattro chiamati, si fermano con Gesù. Egli non può più nascondere la sua tristezza e il suo presentimento: proprio da parte di quelli che hanno nel tempio il loro punto di riferimento, le autorità religiose d’Israele, Gesù viene rifiutato e va incontro ad una morte violenta. Sarà una tribolazione grande. Alla morte del Figlio è come se, per lo sgomento, il sole, la luna e le stelle si spegnessero improvvisamente e cadessero dal cielo. Ma proprio da quel momento Gesù, questo figlio d’uomo, risvegliato e innalzato dal Padre, si insedierà allo stesso livello di Dio e invierà i suoi messaggeri a radunare gli eletti dai quattro venti.
Quando questo avverrà, Egli non lo può sapere: l’uomo non conosce la sua ora (Kohèlet 9,17). Lo sa il Padre, e questo basta. Come quando i rami del fico diventano teneri e spuntano le foglie, sapete che presto verrà l’estate.
Anche in questa durissima prova, le mie parole vi faranno da guida, dice Gesù (Marco 13,24-32).
Intanto è scesa la notte, su Gerusalemme e sul monte degli olivi.
Salmo 15/16 - Preghiera notturna di David
Dio, guardami tu,
tutto mi stringo a te.
Sei tu, Signore, la sorte che mi è data,
il destino a me destinato,
i miei fili li tieni tu.
Tu la mia anima non la getti tra i morti,
vedere la distruzione
neghi a chi è tuo fedele.
Tu mi hai svelato la via che dà la vita,
la gioia è al colmo là dov’è il tuo Volto,
accanto a te il bene è senza fine.
Scrive san Paolo agli Ebrei: Dopo
aver offerto un solo sacrificio in ammenda di colpe, Egli ha preso posto per
sempre accanto a Dio, portando a compimento, grazie alla sua dedizione, noi
che ci affidiamo a Lui, mettendo fuori gioco colpe e sacrifici (Ebrei
10,11-18).
(Commento del diac. Silvano Scarpat)
Un angelo dotato di grande forza, Michele, il gran principe, vigila sui figli del suo popolo, Israele.
La persecuzione, di cui l’autore del libro è stato testimone, sta per finire e i saggi, coloro che hanno opposto resistenza, risplenderanno come lo splendore del firmamento, come le stelle, per sempre, saranno come gli angeli.
Gesù esce dal tempio, diretto verso Betania dove lo attende una casa amica. Aveva scritto Ezechiele: Dal centro della città la gloria del Signore si alzò e andò a fermarsi sul monte che è a oriente della città (11,23). Dal monte degli olivi, nell’ora del tramonto, il tempio appare in tutto il suo splendore. Alcuni discepoli, i primi quattro chiamati, si fermano con Gesù. Egli non può più nascondere la sua tristezza e il suo presentimento: proprio da parte di quelli che hanno nel tempio il loro punto di riferimento, le autorità religiose d’Israele, Gesù viene rifiutato e va incontro ad una morte violenta. Sarà una tribolazione grande. Alla morte del Figlio è come se, per lo sgomento, il sole, la luna e le stelle si spegnessero improvvisamente e cadessero dal cielo. Ma proprio da quel momento Gesù, questo figlio d’uomo, risvegliato e innalzato dal Padre, si insedierà allo stesso livello di Dio e invierà i suoi messaggeri a radunare gli eletti dai quattro venti.
Quando questo avverrà, Egli non lo può sapere: l’uomo non conosce la sua ora (Kohèlet 9,17). Lo sa il Padre, e questo basta. Come quando i rami del fico diventano teneri e spuntano le foglie, sapete che presto verrà l’estate.
Anche in questa durissima prova, le mie parole vi faranno da guida, dice Gesù (Marco 13,24-32).
Intanto è scesa la notte, su Gerusalemme e sul monte degli olivi.
Salmo 15/16 - Preghiera notturna di David
Dio, guardami tu,
tutto mi stringo a te.
Sei tu, Signore, la sorte che mi è data,
il destino a me destinato,
i miei fili li tieni tu.
Tu la mia anima non la getti tra i morti,
vedere la distruzione
neghi a chi è tuo fedele.
Tu mi hai svelato la via che dà la vita,
la gioia è al colmo là dov’è il tuo Volto,
accanto a te il bene è senza fine.
(Commento del diac. Silvano Scarpat)
Sante Messe dal 15 al 21/11/2021
MERCOLEDÌ 17 Novembre
9,30 – Santa Messa
SABATO 20 Novembre – XXXIII del Tempo Ordinario
18,00 – Santa Messa Prefestiva
Def.ti Carlon Adriano e Rasi Leda
A DARDAGO
MARTEDÌ 16 Novembre
17,00 – Def. Busnelli Carlo
DOMENICA 21 Novembre – XXXIII del Tempo Ordinario
FESTA DELLA MADONNA DELLA SALUTE
11,00 Def. Bastianello Marino
OFFERTE:
In memoria di Rigo Gianni Moreal la famiglia offre € 50 per opere parrocchiali
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ 18 Novembre
17,00 – Santa Messa
DOMENICA 21 Novembre
– XXXIV del Tempo Ordinario
10,00 – Def.ti Carli Italo
e Fam. Cristacos Eligio Franca e Mario
Fort Enrico e Del Puppo Angela
60° di matrimonio di Fort Lino e Trevisanut Anna
AVVISI COMUNI
Festa della Madonna della Salute
La Santa
Messa verrà celebrata a DARDAGO
Domenica 21 Novembre alle ore 11.
In rispetto delle misure anti
pandemia, NON viene effettuata la tradizionale processione
La
Santa Messa
prefestiva viene celebrata
Sabato
20 Novembre, alle ore 18,00, a BUDOIA