sabato 6 novembre 2021

Domenica, 7 Novembre - Anno 11 n. 50 XXXII del T. Ordinario (B)

 



La stella disse: Io darò la luce
 
Gesù sta per lasciare il tempio in direzione del monte degli Olivi e Betania.
Lo circonda molta folla, ammirata per il suo insegnamento.
E disse fra l’altro: Guardatevi da questi letterati! Sono gli scribi, i maestri della legge, che rischiano di annacquare la parola di Dio, di svuotarla di tutta la sua forza di liberazione e salvezza: divorano le sostanze delle vedove giustificandosi col fare lunghe preghiere. Le vedove sono il simbolo delle persone deboli.
Poi si ferma di fronte alla stanza delle offerte e chiama accanto sé i discepoli: confusa tra la folla, una vedova povera fa la sua piccola offerta. Ella ha gettato lì dentro più di tutti, dice Gesù, ha tratto dalla propria indigenza tutto quanto aveva, l’intero suo sostentamento (Marco 12,38-44).
La vicenda di Gesù nel tempio, la Casa di suo Padre, si chiude con questa improvvisa schiarita: misura dell’amore è amare senza misura.
Gesù, non essendo neppure sacerdote, in terra (Ebrei 8,4), non poté entrare nel Santo dei santi, la parte più interna del tempio, per il rito della grande espiazione. Questo faceva il sommo sacerdote una volta all’anno, il giorno dello Jom Kippùr.

Gesù invece (Lettera agli Ebrei 9,24-28, siamo al culmine di tutto il messaggio) una volta sola, nella pienezza dei tempi, è apparso per annullare la colpa mediante questo sacrificio celebrato da Lui, e per togliere di mezzo le colpe di molte persone. Egli ha sconfitto il male alle radici.
Figlio di Dio, divenuto fratello e salvatore degli uomini, è sempre presente e si mostra ora in rappresentanza nostra agli occhi di Dio e apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con la colpa, a coloro che lo aspettano per la loro salvezza.
Disse Gesù: “Chi ascolta le mie parole, credendo al Padre che mi ha inviato, non viene chiamato in giudizio, essendo già passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5,24).
Il profeta Elìa, strenuo difensore del vero Dio in un tempo in cui Israele, particolarmente il regno del nord, stava cedendo all’idolatria, si rifugia in terra straniera. Stremato per la fame e la sete, trova l’ospitalità di una donna, a Sarepta di Sidone, l’attuale Sarefand, sul mare. Con il po’ di farina ed olio che le rimane, la donna prepara delle piccole focacce per Elìa, per sé e il figlio: per tutto il perdurare della siccità e della carestia non le mancherà mai né farina né olio (I Libro dei Re 17,10-16).

Salmo 145/146
Alleluia!
Custode fedele eterno,
pane degli affamati è il Signore,
l’intenso desiderio dei credenti,
per viandante è la sentinella,
del derelitto il conforto.

In ogni cena pasquale ebraica c’è un bicchiere di vino preparato per Elìa.
“Non dire mai  che è l’ultima volta che ti metti in cammino”.
 
 (Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dalL’ 8  al  14/11/2021

A  BUDOIA 
 
MERCOLEDÌ 10 Novembre
9,30  Santa Messa
           
DOMENICA 14  Novembre – XXXIII del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti Angelin Giuseppe, Lea e Giovanni,
D.ta Vuerich Dora, D.ti Carlon - Angelin, 
Ann. Carlon Attilio. D.ti Onelia e Antonio
 
OFFERTE:  Pro chiesa da Sandra  €30.
 
A  DARDAGO 
 
MARTEDÌ 9 Novembre
 17,00 –  D.ti Melocco Pietro e Giovanni
 
GIOVEDÌ 11 Novembre  (Chiesetta di San Martino)
15,00  D.ti Carlon Lorenzo, Agostino, Costante e Luigi.
           D.ta Zambon Angela, Def. Zambon Marco (Renzo) Tunio
             
SABATO 13  Novembre - XXXIII del Tempo Ordinario
18,00 –  D.ta Marcon Giovanna (Nina)
 
OFFERTE:
 In memoria dei suoi famigliari, Ianna Maria Tavan € 80, N.N.  € 20.
 
A  SANTA LUCIA  
 
GIOVEDÌ 11 Novembre  (San Martino)
 
Santa Messa nella chiesetta di San Martino (Vedi sotto)
 
DOMENICA 7 Novembre  – XXXIII  del Tempo Ordinario  
10,00 Def.ti  Lea Zamattio, PierAntonio Daneluz, Fort Maria
 
 
AVVISI COMUNI
 
SAN MARTINO




GIOVEDÌ 11 Novembre, alle ore 15,00, nella chiesetta dedicata al Santo
si terrà la tradizionale  Santa Messa comunitaria. Seguirà una castagnata.