Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e nuova!
L’anonimo profeta dell’esilio (Isaia 43,16-21) sente che
l’ora del ritorno è imminente, che presto il Signore aprirà una strada nel
deserto per mezzo del re persiano Ciro, perché il Signore è fedele alle sue
promesse.
Così dice il Signore: Non
ricordate più le cose passate
Solo dopo che le parole del profeta cominciarono ad
avverarsi, solo allora venne creduto:non pensate più alle cose
antiche!
Ecco io compio un nuovo miracolo
qualcosa sta germinando, non ve ne accorgete?
Nel deserto una strada che da me nasce,
immetterò fiumi nella steppa
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che ho creato per me scriverà le mie lodi.
Ecco io compio un nuovo miracolo
qualcosa sta germinando, non ve ne accorgete?
Nel deserto una strada che da me nasce,
immetterò fiumi nella steppa
per dissetare il mio popolo, il mio eletto.
Il popolo che ho creato per me scriverà le mie lodi.
Nell’ultimo tempo della sua vita, a Gerusalemme, Gesù si
reca, al mattino, al tempio per insegnare a tutto il popolo
Gesù si china e fa l’atto di scrivere per terra col dito. Poi, rifacendosi alla Legge che prevede siano i testimoni a gettare le prime pietre, risponde: ”Chi di voi è immune da colpe, sia il primo a lanciarle una pietra”. E si china nuovamente a scrivere in terra.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività – così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
Gesù si china e fa l’atto di scrivere per terra col dito. Poi, rifacendosi alla Legge che prevede siano i testimoni a gettare le prime pietre, risponde: ”Chi di voi è immune da colpe, sia il primo a lanciarle una pietra”. E si china nuovamente a scrivere in terra.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività – così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
Quella giornata al tempio
(Giovanni 8) si concluse per Gesù in modo rovinoso: Allora si diedero a
raccattare sassi per lanciarglieli contro, ma Egli si nascose ai loro sguardi e
poi uscì dal tempio. E’ la domenica in cui nelle chiese si coprono le
immagini. (Commento a cura del diac.
Silvano Scarpat)
Una donna, forse poco amata, ha cercato
altrove consolazione, correndo grossi rischi (Giovanni 8,1-11). Gli
scribi e farisei la trascinano (solo lei!) da Gesù: “E’ uno dei casi per i
quali Mosé nella legge ha decretato la pena di morte, da eseguire a colpi di
pietra! Maestro, tu che dici?
Gesù si china e fa l’atto di
scrivere per terra col dito. Poi, rifacendosi alla Legge che prevede siano
i testimoni a gettare le prime pietre, risponde: ”Chi di voi è immune da
colpe, sia il primo a lanciarle una pietra”. E si china nuovamente a scrivere
in terra.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività – così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
Quella giornata al tempio (Giovanni 8) si concluse per Gesù in modo rovinoso: Allora si diedero a raccattare sassi per lanciarglieli contro, ma Egli si nascose ai loro sguardi e poi uscì dal tempio. E’ la domenica in cui nelle chiese si coprono le immagini.
Gli accusatori vengono condotti all’ascolto: Gesù le ridona la parola e, oltre alla parola, anche il futuro. Entrambi, gli accusatori e la donna, possono ricominciare il cammino della vita.
Il gesto di Gesù di scrivere con il dito per terra può richiamare la duplice scrittura delle tavole della Legge sul monte Sinai. Le prime tavole vengono spezzate da Mosé di fronte all’infedeltà del popolo. Ma Mosé ottiene il perdono per il popolo e una seconda scrittura.
Le nuove tavole non sono identiche alle prime; vi predominano i precetti cultuali – offerte, sacrifici, festività – così che il Patto ora avvolge l’israelita come una tenerezza e una forza e una immensa speranza: le vie della religione del cuore. Sembra che il Signore dica: Avvicinatevi a me e io mi avvicinerò a voi! Gesù risale al Datore della legge e della vita.
Agli occhi dei Filippesi (3,8-14), tanto cari, san Paolo traccia l’itinerario della sua vita, da fariseo osservante all’essere stato afferrato da Gesù, Vantaggio del cristiano e dell’universo:
...e ritengo che tutte le cose siano scorie pur di guadagnare Gesù e ritrovarmi nella persona di Lui, possedendo non una perfezione mia – quella derivante da una Legge - ma quella per opera di una fede in Gesù – perfezione che viene da Dio – per conoscere la prodigiosa potenza della Risurrezione di Lui e anche una comunanza di sofferenze con Lui.
Quella giornata al tempio (Giovanni 8) si concluse per Gesù in modo rovinoso: Allora si diedero a raccattare sassi per lanciarglieli contro, ma Egli si nascose ai loro sguardi e poi uscì dal tempio. E’ la domenica in cui nelle chiese si coprono le immagini.
(Commento
a cura del diac. Silvano Scarpat)
SAnte Messe dal
4 al 10/04/2022
9,30 – Santa Messa
11,00 – Santa Messa – Benedizione dei rami di ulivo *.
18,00 - Def.ti Moreschi Lorenzo e Mariotti Lucia
SABATO – 9 Aprile – Domenica delle Palme (prefestiva)
18,00 – Anniversario Def.ta Ianna Albertina
SANTA LUCIA
18,00 – Santa Messa
9,45 - Def. Gislon Paolo, Def.ti Bragaggia Anastasia ed Emma
Benedizione dei rami di ulivo *.
VIA CRUCIS - VENERDÌ
BUDOIA - DARDAGO - SANTA LUCIA
18,00 18,00 18,00
EMERGENZA PROFUGHI DALL’UCRANIA
L’arrivo dei profughi è motivo di preoccupazione. Ovviamente è necessario trovare la soluzione a molti problemi di logistica: trovar loro un posto dove trascorrere il periodo da esuli, possibilmente procurare loro un lavoro e inserire i piccoli nelle scuole….
Il Comune di Budoia e le nostre
Parrocchie hanno dimostrato molta sensibilità verso questo problema.
Nel foglietto di domenica scorsa abbiamo scritto delle 9 persone alloggiate nella canonica di Dardago. Ora abbiamo anche il dettaglio degli ospiti della canonica di Budoia, nella quale
sono state accolte 6 persone appartenenti a due nuclei famigliari (2 mamme e 4 fra bambini e ragazzi) con l’intervento di 5 volontarie.
Nel territorio del nostro comune, oltre a queste sono alloggiate in case private altre 21 persone.
La Parrocchia di Dardago,
inoltre, ha aperto un conto corrente bancario per la raccolta degli aiuti
finanziari.
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico su tale conto intestato alla
L’arrivo dei profughi è motivo di preoccupazione. Ovviamente è necessario trovare la soluzione a molti problemi di logistica: trovar loro un posto dove trascorrere il periodo da esuli, possibilmente procurare loro un lavoro e inserire i piccoli nelle scuole….
Nel foglietto di domenica scorsa abbiamo scritto delle 9 persone alloggiate nella canonica di Dardago. Ora abbiamo anche il dettaglio degli ospiti della canonica di Budoia, nella quale
sono state accolte 6 persone appartenenti a due nuclei famigliari (2 mamme e 4 fra bambini e ragazzi) con l’intervento di 5 volontarie.
Nel territorio del nostro comune, oltre a queste sono alloggiate in case private altre 21 persone.
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un bonifico su tale conto intestato alla
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
IT56Z0533664770000030670195 - CreditAgricole Aviano.
Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004