Il
Dio delle piccole cose
Ma Saul è ancora in vita e regnante, anche se il Signore non può più far affidamento su di lui. Samuele ha paura di Saul e porta con sé una giovenca, con il pretesto di offrire un sacrificio.
Ma “l’uomo vede secondo gli occhi il Signore vede secondo il cuore”.
Iesse lo mandò a chiamare: era fulvo con begli occhi e bello di aspetto, una parvenza di fragilità. Samuele prese il corno dell’olio e lo consacrò in mezzo ai suoi fratelli. Senza clamore, senza alcuna acclamazione, Israele ha un nuovo re, un ragazzo. E lo Spirito del Signore, irruppe su Davide da quel giorno in poi, senza alcun segno esteriore.
Un mendicante, cieco dalla nascita, è sulla strada a chiedere l’elemosina, a Gerusalemme, nei pressi della Porta delle acque. Poco distante è la Piscina di Siloe, “acque che scorrono piano” (Isaia 8,6), “fonte d’acqua dolce e abbondante”..
E’ un sabato, nel periodo tra la festa delle Capanne ed Hanukkah, la festa delle Luci. Gesù ha dovuto abbandonare il tempio, aggredito con violenza. Passando vedono il cieco, tra il flusso dei pellegrini. “Rabbì, di chi è la colpa?”, chiedono i discepoli. Gesù non può tacere: “Né sua, né dei suoi genitori!” E mette fine una volta per tutte all’idea di un Dio che castiga: Dio non castiga mai!
Gesù si prende cura di quell’uomo spalmandogli sugli occhi terra impastata con la saliva, lo manda a lavarsi alla Piscina di Siloe e se ne va, esce dalla scena. Il racconto è vivissimo, un gioiello di composizione, una testimonianza di prima mano: sembra di essere anche noi lì, sulla strada.
Il mendicante tornò che ci vedeva. Lo portano dai farisei: quello che Gesù ha compiuto, impastare la terra con la saliva, è un lavoro proibito di sabato. Convocano i suoi genitori ma questi, per paura dei giudei militanti, prendono le distanze dal figlio e da quanto è avvenuto in lui. L’uomo sanato da Gesù dà la sua testimonianza: “Da che mondo è mondo non si è mai sentito che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco dalla nascita!”. E viene cacciato fuori.
Ora Gesù lo cerca, s’incontrano. Finalmente quell’uomo può vedere Gesù: “Il Figlio dell’uomo, tu lo vedi: è la persona che sta parlando con te!” Gesù, solidale con il popolo, con noi, dei quali è responsabile davanti a Dio, apre una speranza di vita alla quale si può accedere attraverso una ‘conversione’ sempre possibile.
“A noi è necessario compiere le azioni di Chi mi ha inviato, finché è
“A noi è necessario compiere le azioni di Chi mi ha inviato, finché è giorno. Sta arrivando la notte, durante la quale nessuno può agire. Fin tanto che sono nel mondo sono una Luce per il mondo” (Giovanni 9).
09,30 – Santa Messa
VENERDI’ – 24 Marzo
11,00 – Trig. Cargnello Callegari Giulia e Besa Varnier Bianca
Offerte : Pro chiesa in Mem. Pujatti Armando € 200 da persona devota. Signora Mara € 30
MARTEDI’ – 21 Marzo
17,00 – Def.ti Zambon Enrico e Pietro Rosit, Zambon Domenico
18,00 – Def.ti Vettor Arturo, Anna, Ottavio e Gerardo
Anniv. Def. Rigo Pietro.
Durante la S. Messa Battesimo di Suzzi Maddalena.
17,00 – Santa Messa
17,30 – Via Crucis
DOMENICA – 26 Marzo – V di Quaresima
9,45 – Santa Messa
TEMPO
DI QUARESIMA
Nei
venerdì di quaresima: Astinenza dalla carne
Due sono le iniziative quaresimali:
La cassettina
del Pane Per Amor di Dio che si può prendere in chiesa e riconsegnare
con le offerte durante il Triduo Pasquale ed il cesto per la raccolta
dei generi alimentari nelle tre chiese parrocchiali.
NOTIZIARIO PARROCCHIALE
Lo scorso 4 marzo 17 bambini delle nostre Parrocchie,
hanno avuto la grazia di accogliere la prima confessione. Esprimiamo la
nostra gratitudine al Parroco Don Davide e a Don Lellio per aver fatto vivere
con gioia e senza paura uno dei primi eventi a questi bambini di terza
elementare. Un plauso particolare alla Catechista Emanuela per la gestione dei
bambini.
L’evento si è svolto in più
tappe. Inizialmente lettura e commento del Parroco del brano evangelico: Padre misericordioso. Quindi confessione
individuale. Ciascun bambino portava alla
confessione un sasso, significante il peso del male, del peccato. Liberato dal
male con la confessione, il ragazzo lasciava in una cesta il sasso per
prelevare un fiore bianco già predisposto in alcuni vasi che simboleggiava la
bellezza del perdono. Essenziale è stato l’aiuto delle famiglie: durante la
confessione dei propri figli, hanno preparato un momento di fraternità
comune. Commovente sorpresa la presenza di alcuni dei nostri giovani animatori
che, saputo dell’evento, hanno desiderato e portato con successo a termine un
pomeriggio di giochi, balli e molto altro. Un sentito ringraziamento da parte
della comunità per la sensibilità di ciascuno.