venerdì 21 aprile 2023

Domenica, 23 Aprile 2023 Anno 13 n. 22 - III Domenica di Pasqua (A)

 


 Gesù non chiede non spezza offre tutto
Emmaus dista undici chilometri da Gerusalemme, tre ore di cammino, trascorse a parlare del sogno in cui avevano tanto investito, naufragato nel sangue. Ed ecco, Gesù si avvicinò e camminava con loro. Come un Dio sparpagliato per tutte le strade, che non impone nessun passo, prende il mio. Gli basta il passo del momento, quello quotidiano. Ogni camminare gli va bene, purché sia cammino.
Poi, la liturgia della parola: e cominciando da Mosè e dai profeti spiegava loro le scritture, spiegava la vita con la Parola, spiegava che la Croce non è un incidente, ma la pienezza. E i due scoprono l'immensa verità: vedono un Dio che, così nascosto da sembrare assente, tesse il filo d'oro nella tela del mondo a partire dal punto più oscuro, la croce. Ora sanno che la mano di Dio più sembra nascosta, più è potente. Più è silenziosa, più è efficace. Giunti a Emmaus Gesù mostra di voler “andare più lontano”. Come un senza fissa dimora, un Dio migratore per spazi liberi e aperti che appartengono a tutti. Allora si apre la liturgia del pane, attorno al primo altare che è la tavola di casa: lo riconobbero nello spezzare il pane. Sì, perché un giovedì, al tramonto Gesù aveva pronunciato parole terribili su del pane e del vino: prendete e mangiate. Questo è il mio corpo. È il Tutto di me, fino all'ultima fibra, fino all'ultima ferita. È per voi. La storia di Gesù profuma di pane.
Il pane, buono da solo e buono con tutto.
Ma spezzare il pane non mostra la conclusione, è solo il primo tempo del donare. Prendo qualcosa di mio e lo do a te. Lascio nelle tue mani un pezzo di me, una porzione, una frazione, briciole, qualcosa che da mio diventa tuo. Spezzare: vi è riassunta l'anima di Gesù, la sua storia, la sua missione. Lui non spezza nessuno, spezza se stesso. Lui non chiede nulla, offre tutto. Per secoli la Messa è stata chiamata fractio panis, lo spezzare il pane e il donarlo.
Preso da Isaia 58: spezza il tuo pane con l'affamato e la tua fame finirà; illumina altri e ti illuminerai; guarisci la ferita d'altri e guarirà la tua ferita. L'asse portante del vangelo e il dono e non il sacrificio.
Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, partono come chiamati, come se la notte non dovesse venire più, partono con il sole dentro, senza paura. Un miracolo.
Ma il primo miracolo è stato un altro: non ci bruciava forse il cuore mentre per via ci spiegava il senso delle Scritture e della vita? Perché «chi mangia me, mangia il fuoco! Abbiamo mangiato il fuoco nel pane».

SANTE MESSE DAL  24/4 al 30/4/2023

BUDOIA

MERCOLEDI’ – 26 Aprile
9,30  –  Santa Messa  
DOMENICA  – 30 Aprile -  IV di Pasqua
11,00 –  Def.ta  Janna Lea, Def.ta Vuerich Maria
Offerte : Pro oratorio Pagotto Michele  € 50

DARDAGO

MARTEDI’ – 25 Aprile
18,00 –  Def. Zambon Andrea e Famil. di  Zambon Mario Tarabin
SABATO  – 29 Aprile -  IV di Pasqua
18,00  –  Anniv. Def.ta Parmesan Rita; Def.ta Zanin Claudia;
               Def.ti  Zambon Pietro e Bruna, Balliana Aldo e
               Wilgeforte, Linda, Maria e Giovanni, Pasa Laura
 Offerte : Pro chiesa Battesimo Tacerbi Riccardo € 50
 
SANTA  LUCIA
GIOVEDI’ – 27 Aprile
18,00  – Santa Messa
 DOMENICA  – 30 Aprile -  IV di Pasqua
11,00  – Santa Messa   

AVVISI COMUNI

Si prega di portare entro fine mese le cassette per la raccolta: UN PANE PER AMOR DI DIO
Il Vangelo di Emmaus si dipana come una grande liturgia in tre tempi: la liturgia della strada, della parola, del pane.